domenica 21 ottobre 2018

VOGLIAMO RESTARE NELL'EURO E NELLA UE MA... ALLE NOSTRE CONDIZIONI



Carlo Biancheri

Il governo fascio-comunista ha risolto le sue diatribe interne del tipo: non sono un bugiardo, non sono scemo… con un linguaggio piano, sincero che piace tanto agli allocchi che li hanno votati e li sostengono ma che dimenticano che gestire la cosa comune è un compito ‘sacro’, per dirla con Aristotele, perché si tratta del bene di tutti e la politica, come insegna Machiavelli, è per definizione ciò che riesce e non un apprendistato amatoriale dove gente senz’arte né parte - dei balordi si dice al Nord - impara i rudimenti sul come amministrare.
Il Vis-Conte dimezzato, Cavaliere inesistente, che ha fatto sentire la sua flebile voce da Bruxelles, come figurante, (si intende!), non certo da protagonista che non vuol essere, si ostina a dire che la manovra è molto bella, ben costruita, che va spiegata e che la Merkel è rimasta impressionata dalla profondità delle riforme mai fatte in trent’anni (o cento?) di storia d’Italia, e con Macron non è vero che si sono visti al bar in piedi per cinque minuti, ma per quaranta (li ha cronometrati?), comodamente seduti nel retro del bar (vicino al bagno?) e lui ha spiegato. E già lui e il piccolo Tria spiegano, ma gli altri non condividono… E allora? Bisogna iscriverli ad un training di rieducazione stile Scientology perché si convincano? Ha per caso chiesto lumi al Casaleggio su come fare?
L’approccio ricorda perfettamente l’atteggiamento nel comunismo reale dei capi: se qualcosa non era apprezzato dalla gente, andava spiegato perché era impossibile che la proposta non fosse valida, il leit-motiv era la disciplina di partito. Il dubbio non è ammesso e la frase ‘possiamo sbagliare’, ricorrente tra i due giovanotti…, va tradotta: anche se sbagliamo qui restiamo.
Che significa ‘vogliamo discutere la manovra’ se è già stato risposto che non va e se le cifre della crescita sono del tutto inattendibili e valgono solo per l’anziano di Bildenberg, con un milione di Euro in c/c in Svizzera e con l’assicurazione vita per sé e per la moglie? In una botte di ferro qualsiasi cosa succeda! Così il ragazzetto sostiene: noi non vogliamo uscire dall’Euro, né dalla UE, ma fra cinque mesi la cambieremo…; non siamo mica in Italia, uagliò! E quell’altro che si crede spirItoso che entra ed esce dal Consiglio dei Ministri dicendo altrimenti 'mia figlia di cinque anni mi denuncia’: la cosa pubblica è ‘cosa nostra’ come i soldi pubblici della Lega, volatilizzati.
Il Ministro Savona svolge un ragionamento analogo a quello succitato allorché sostiene, con spocchia mal riposta, che è vero che il debito pubblico italiano è quel che è, ma bisogna calcolare il risparmio privato che nessuno dei partner europei ha. E allora? Pubblico e privato sono vasi comunicanti? Dispone lui del risparmio privato? Ha in mente una patrimoniale, non ora ma quando occorrerà, dicendo 'scusate, adesso è necessaria'? L’equivoco sta nel fatto che l’aumento dello spread è solo colpa loro, mentre lo dipingono come un evento ineluttabile, anzi accusano l’opposizione di fomentarlo perché non sostiene il loro bel programma.
Del resto dal centro America, il seguace di Mussolini e di Che Guevara ci informa che l’atteggiamento di Di Maio è stato di spontaneità, di genuinità… Corrisponde perfettamente allo spirito del tempo dove molti giovani vivono senza un progetto, scambiano le pulsioni, gli istinti come  qualcosa di primario da soddisfare, alla stregua di mangiare, non come un’istanza da valutare alla luce della ragione. Già ma se si mangia troppo… ci ricordiamo del film La grande abbuffata… e, anzi, ormai leggiamo, purtroppo, che se uno è abbandonato dalla propria donna, la ammazza, o se i vicini fanno rumore li si uccide, o se sono antipatici, perché di razze diverse, li si uccide ancora. La leggerezza dell’essere… che non è altro che insicurezza, egolatria.
Per cambiare le regole europee ci vogliono alleati di peso ed il ‘truce’ -così denominato sulla stampa- si è alleato con Putin e Le Pen: non bastano. Non bisogna essere dei villani, ma questi neppure sanno come ci si debba comportare, malgrado i baciamano ridicoli del truce che non coglie le sottigliezze e cioé ignora che in molti paesi non si fà.
La situazione sui mercati finanziari peggiorerà e questi invece di riconoscere i loro errori faranno pagare il conto a noi. Noi siamo persone per bene dichiarano, ma, come si dice in Italia: chi si loda si imbroda…
Ricordiamo quel che è apparso sulla stampa e cioè una impressionante citazione di Prezzolini sul popolo italiano: ’Si fà guidare da imbecilli i quali hanno fama di essere machiavellici, riuscendo così ad aggiungere al danno la beffa,  ossia l’insuccesso alla disistima per il loro paese’. Chiaro il concetto?