mercoledì 23 gennaio 2019

UNA LETTERA

Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo, anche perché il modo ricorda il periodo tremendo per l'Italia che è stato quello fascista. Nella fattispecie la "setta", che incita i paesi del gruppo CFA a ribellarsi alla Francia, tace e quindi acconsente.

"Salve. Mi trovo in una situazione incredibile. Lavoro nel Comune di Castelnuovo di Porto, dove c'è il secondo centro rifugiati più grande d'Italia. Martedì 22.01.2019 il Ministero dell'Interno manderà l'esercito (?) a sgomberare il centro rifugiati che si trova nel Comune dove lavoro. Verranno portate via 320 persone. Sono stati divisi per uomini, donne e bambini... mi ricorda qualcosa... Nessuno sa che fine faranno, né sindaco né Comune, né i rifugiati stessi. Non hanno voluto dircelo. Non c'è stata nessuna comunicazione. Il tutto è stato organizzato in 24 h. Sappiamo solo che i ragazzi verranno dislocati in altre Regioni, ma non sappiamo dove li ricollocheranno, in quale città, in che tipo di struttura... I migranti sono stati avvisati solo oggi che domani mattina alle 09:00 verranno portati via, dopo anni di integrazione, e dovranno lasciare i loro alloggi. Molti non hanno nemmeno la valigia.Qui erano stati fatti progetti di integrazione che avevano funzionato benissimo. I bambini dovranno interrompere gli studi (c'è chi era arrivato alle seconda media). Chi aveva trovato lavoro dovrà lasciarlo. Ci sono donne che sono state vittime di ogni sorta di abuso e di Violenza e molte hanno un bimbo con sé. Chi verrà portato via perderà il diritto di difendersi perché l' avvocato è di nomina regionale e cambiando Regione...Verranno sul tg24 e Rai tre in mattinata. Domani sarà l'unico giorno in cui i riflettori saranno accesi anche su chi non è d'accordo. Stiamo organizzando una marcia silenziosa che partirà alle 17:00 dalla Chiesa di Santa Lucia, Via Tiberina Km 14 (sul navigatore si può mettere piazzale Santa Lucia). La marcia silenziosa non ha nessun colore politico, NESSUNO. Parteciperà il parroco. Il vescovo è già venuto qui a passare il Natale. Per capirci questo centro è quello dove il Papa si è recato a fare la lavanda dei piedi a Pasqua di qualche anno fa. Vi sarei grata se qualcuno partecipasse e volesse coinvolgere altri perché sarà l'unica volta in cui avremo l'occasione di comunicare il profondo dolore nel vedere esseri umani trattati come bestie. Ribadisco la marcia sarà silenziosa e senza nessun simbolo distintivo di appartenenza a qualche gruppo".

Linda Bussotti
Impiegata del Comune di Castelnuovo di Porto (Roma)

lunedì 21 gennaio 2019

I PROVOCATORI DELLA SETTA DIMOSTRANO TUTTA LA LORO IGNORANZA

Carlo Biancheri

Robespierre alla pummarola e Che Guevara all’amatriciana hanno scoperto il franco CFA e colgono l’occasione per insultare la Francia che  dalla creazione della Comunità europea, poi divenuta, in forza dei Trattati europei, l’ Unione, è stata l’alleato più forte dell’Italia tanto che si parlava del Club Med che serviva a controbilanciare la forza inflessibile dei tedeschi che, con il loro ordine interno, rappresentavano circa il 40% del PIL europeo. L’Italia (la Spagna non c’era ancora) era determinante negli equilibri ed avendo noi un codice civile che risale a Napoleone, pur essendo stati influenzati dalla dottrina tedesca all’inizio del secolo scorso, specie nel diritto amministrativo, avevamo per forza una grande comunanza di opinioni con i francesi ai tavoli comunitari: il sistema era omogeneo. E fin qui anche uno sciocco arriva a capirlo…
Per attaccare Macron e non sfigurare di fronte all’alleato della fascista Le Pen, cioè l’ex comunista padano, il Salvini, i due uomini di pensiero non hanno trovato nulla di meglio che spiegare i flussi migratori con la politica monetaria adottata dai paesi che aderiscono al franco CFA che sarebbe dettata dai francesi. Non ci attarderemo a descrivere in che consiste l’accordo che non è vincolante, nel senso che i  quattordici paesi africani che vi aderiscono possono uscirne quando vogliono -se mai lo volessero…-. All’evidenza i due giovanotti non hanno mai messo piede in un paese sub-Sahariano, né parlato  con un membro del governo (in che lingua poi?) locale.
Chi scrive, per dieci anni ha viaggiato in tutti i paesi dell’Africa, per ragioni di lavoro, e sa benissimo che nella grandissima maggioranza dei casi, specie per quelli dell’area francofona, ma anche in quelli anglofoni (membri del Commonwealth con quel che ne deriva…), detti paesi, con l’eccezione del Sud Africa e pochi altri, non hanno una legislazione organica autonoma: per tutti valga il caso del Gabon, paese esportatore di petrolio. Nella Costituzione gabonese c’è scritto che, ove la legge gabonese non  disponga, si applica la legge francese! Lo stesso vale per gli altri che magari la legge francese la copiano e poi la chiamano senegalese, del Benin, del Burkina Fasò ecc., ecc.
Questi paesi non sono ancora in grado di avere una legislazione nazionale complessa; persino noi facciamo una fatica incredibile ad adeguarci alla normativa europea e non siamo in grado di utilizzarne i fondi, semplicemente perché non siamo capaci a predisporre  progetti corrispondenti a quelli richiesti… Immaginiamoci un paese sub-sahariano… I loro economisti hanno studiato nei paesi francofoni alla Sorbona e, tuttavia, l’Amministrazione nel suo complesso non è in grado di gestire una politica monetaria che porterebbe il paese al fallimento nel giro di due giorni, a causa degli attacchi della speculazione. Da qui lo scudo del franco CFA che ha le sue regole e di cui la Francia approfitta in parte, perché non è del tutto disinteressata, ma che assicura la stabilità economica della regione e permette il commercio internazionale.
I due ragazzi ignorano - o fanno finta di ignorarlo - che molti dei migranti in Italia vengono da paesi come la Nigeria o l’Eritrea  o da paesi  arabi che con il franco CFA non hanno nulla a che vedere.
E allora?
Allora sembra che questi allegri ‘creativi’ giovanotti lavorino per far affondare il paese e buttare tutto in caciara ,come si dice a Roma,specie adesso che l’intreccio si infittisce in quanto entriamo in recessione e le loro cambiali vanno all’incasso.

domenica 20 gennaio 2019

UN GOVERNO SENZA VERGOGNA

Carlo Biancheri

La strage nel Mediterraneo con 117 morti, donne e bambini inclusi, ed il commento dei due + uno sono un tristissimo indice di ignoranza e cinismo che sta dilagando in Italia, cominciando dal vertice.
I porti restano chiusi, è colpa delle Ong (una nave sola…), i migranti possono anche non partire, questo il commento di chi brandisce, appunto, come corpo contundente, il Vangelo e cioè il Salvini.
Il Robespierre alla pummarola invece se la prende con la Francia e col colonialismo che sarebbero all’origine dell’evento: si ha come l’impressione di un disturbo bipolare, perché nella fattispecie la Francia e Macron c’entrano poco…
Il facente funzione di Presidente del Consiglio si dice scioccato ed assicura che non appena ritornerà ai fasti della carriera di principe del foro non si darà pace fino a che non avrà assicurato gli scafisti, uno per uno, al giudizio della Corte penale internazionale: vi dice nulla il barone di Munchausen e la sua palla di cannone?
Noi siamo persuasi che ci troviamo in una situazione analoga a quella descritta da Ammiano Marcellino nel IV secolo dopo Cristo, il quale aveva assistito all’attraversamento del Danubio su zattere di una miriade di uomini, donne e bambini, e le legioni romane non riuscirono a fermare i flussi ininterrotti in alcun modo: si tratta di una migrazione, come tante altre nella storia.
Siccome siamo nell’’era delle conseguenze’ in vari campi, clima incluso, paghiamo l’egoismo di oltre duecento anni se non di più per lo sfruttamento europeo,noi inclusi, dell’Africa e per una politica da rapina, ma la soluzione non si troverà insultando gli altri partner europei che non intervengono come noi vorremmo: è infantile. La politica delle dichiarazioni e delle pretese e basta va bene nelle piazze di gente che purtroppo non ha studiato,non ha capito ma si scontra con la realtà.
E la realtà è che, se ci sono persone in mare che rischiano la vita, anche se giovani e robuste, intanto si salvano e poi le si rimanda indietro se non hanno diritto a stare in Europa. Del resto il Salvini non aveva forse promesso di rispedirne seicentomila in quindici giorni? Aveva scherzato; un bell’inchino a mani giunte come il personaggio crede che si faccia in Oriente – per la precisione è d’uso in India, e non dappertutto, in alcuni paesi del Sud Est asiatico, ma non in Cina; tuttavia al bar Sport di Milano Rogoredo non si va per il sottile…- e così la questione è risolta, vero?
Invece di affidarsi a chi conosce l’Africa, invece di concentrarsi a favorire una soluzione, anche militare, se decisa dall’ONU o in altra sede multilaterale, per la Libia senza stato, si pensa solo alla propaganda interna, dimostrando non solo  ristrettezza mentale ma anche  totale incapacità di comprendere problemi complessi. Stiano attenti gli italiani: per ora si lasciano affogare i migranti, ma toccherà anche agli interni, come già si vede con i giornali che  contrastano il governo…
Il paese è in recessione tecnica – il giovinetto di Pomigliano d’Arco attacca la Banca d’Italia perché è un economista consumato, altro che recessione: ci sarà un boom economico come negli anni ’60!- mentre si stava riprendendo e fà peggio degli altri Stati europei, segno che c’è sfiducia da parte degli investitori; lo spread con i titoli tedeschi è sceso un po’, ma è sempre molto più alto di quello in essere col governo Gentiloni e ciò significa un costo sul servizio del debito pubblico che paghiamo tutti noi, con un impatto su banche ed assicurazioni che detengono moltissimi titoli dello Stato che valgono meno, con rischi conseguenti di riduzione del credito a famiglie ed imprese.
La Lega fà finta di essere per lo sviluppo : sostiene di esser favorevole alla TAV, di tutelare gli istituti di credito in difficoltà, di non volere assistenzialismo, di realizzare tutte le opere pubbliche necessarie al paese. Nel contempo, però, il capitano/public relations, quel tizio che indossa una maglia diversa per ogni circostanza, afferma perentorio che il governo durerà per dieci anni: a Genova c’è un detto che non si può contemporaneamente sorbire e soffiare, ’sciurbi e sciuscia’, mentre a Roma si dice più prosaicamente che nun c’è trippa pe’ li gatti…
All’evidenza il capitano degli allocchi che lo sostengono ha già scelto, perché con Robespierre alla pummarola al governo ci sta benone: si spartiscono i posti di potere come mai prima d’ora - alla Consob Minenna…, ma il regulator secondo i principi internazionali IOSCO non doveva essere ‘functionally independent’ dalle forze politiche? -e normalizzano l’informazione. Il tribunale di Milano condanna tanti leghisti per peculato (persino mutande verdi tra le spese, in passato…), tra cui il capogruppo al Senato Romeo? Nessun problema, si approva un emendamento in parlamento ad un provvedimento in discussione per derubricare il reato; non si sa mai che anche Rizzi a Genova possa subire la stessa sorte…
Le rodomontate del capitano, già esponente dei comunisti padani, poi vicino alle curve calcistiche, a Forza Nuova, alla Le Pen, fascista, a Putin autocrate del KGB che vuole smantellare l’Europa, vengono subite dalla setta che, per vendetta, blocca la TAV e ci vuol far mantenere un tunnel ormai pericoloso, costruito da Cavour nel 1864…, oppure impone la democrazia diretta con le leggi di iniziativa popolare, stravolgendo la Costituzione ed il sistema rappresentativo. Ormai emerge chiaramente che il reddito di cittadinanza sarà ingestibile senza i centri per l’impiego ai quali occorreranno due anni almeno per funzionare un po’, ma soprattutto se il lavoro manca, il reddito sarà sine die? Con quali risorse?  Né le imprese sostituiranno chi va in pensione anticipatamente: dove possono, ridurranno i costi… Solo nel settore pubblico verranno rimpiazzati gli aspiranti pensionati, ma quanto tempo occorrerà per terminare un concorso? Diciotto mesi? Di più?
Un governo propaganda che ha portato il paese in recessione. Questo volevate?







domenica 13 gennaio 2019

IL GOVERNO DEL TITANIC


Carlo Biancheri

Sono passati molti mesi da quando questa bell’accoppiata di circensi è al governo e non fa che vantarsi dei grandi risultati sin qui ottenuti che vedono solo loro.
Disgraziatamente il paese è quasi in recessione tecnica, i posti di lavoro non aumentano, mentre crescono gli sfiduciati che non cercano più lavoro (fonti ISTAT).
Lo spread tra i BTP italiani e Bund tedeschi è fermo tra i 260/270 punti, quasi il doppio di quel che era col governo Gentiloni e questo vuol dire sfiducia; si tratta di un costo rilevante per tutti noi, giacché bisogna pagare maggiori interessi sul debito pubblico in essere, ma anche per le imprese che sono meno competitive rispetto alle concorrenti francesi o tedesche per il maggior costo del denaro. Anche le banche e le assicurazioni soffrono per lo spread elevato, perché i titoli pubblici in portafoglio valgono di meno e prima o poi saranno costrette a ricorrere al mercato per finanziarsi a costi proibitivi anche per le migliori tra loro – ricordiamo, da ultimo, l’emissione obbligazionaria di Unicredit-. C’è anche il rischio che le banche stesse siano costrette a chiudere i rubinetti del credito, anche a seguito della fine dell’intervento della Banca Centrale Europea, e in corso d’anno dovrebbe esserci scarsa liquidità. Il settore immobiliare continua la lunga sofferenza e le opere pubbliche sono bloccate; siamo costretti a correr dietro alle dichiarazioni del ministro che parla con il cuore (Toninelli) e che non vuole capire, come del resto il ragazzetto di Pomigliano d’Arco o il Che Guevara all’amatriciana, che un tunnel del 1860 va sostituito. Altro che analisi costi benefici fatte fare da ‘convertiti alla causa’! Dov’è l’oggettività dell’analisi e soprattutto quali le premesse per valutare? Gli investimenti sono diminuiti drasticamente ed i trasferimenti  di capitali all’estero sono considerevolmente aumentati.
Non c’è una visione di sviluppo del Paese, semplicemente perché non si imparano queste cose allo Stadio san Paolo di Napoli o a Milano Rogoredo. Non sarà certo l’aiuto alle microimprese o l’assistenzialismo col reddito di cittadinanza, che non crea lavoro, ad accrescere il PIL del  Paese: altro che crescita dell’ 1% nel 2019,sarà lo 0,5%, se va bene!
Eppure l’affabulazione continua ed il ragazzetto, novello Robespierre alla pummarola, ci assicura che ci sarà un boom come negli anni Sessanta che lui non ha vissuto e noi si. Parla a schiovere, si direbbe dalle sue parti. La Lega, invece, fà dieci parti in commedia: è al governo ed all’opposizione, come si vede con la TAV, ma quando siede al governo tace, come ha fatto con i pensionati, categoria debole che è stata utilizzata come Bancomat in modo vigliacco: forti con i deboli e deboli con i forti. Infatti, non c’è stato nessun ricorso alla fiscalità generale in senso progressivo, come vuole la Carta Costituzionale, per reperire risorse per i meno abbienti. Nella narrazione quotidiana ci si trincera dietro la scusa di un’invasione di migranti, che non c’è, mentre si fà finta di ignorare la mancanza di efficienza ed organizzazione per accogliere in modo decente e sensato chi arriva. La Spagna, che ha ricevuto nel 2018 ben più immigranti di noi, ne ha anche rimpatriati molti di più… Mistero ineffabile: sorge il dubbio che il vice presidente del Consiglio -che si cambia divisa in ogni circostanza – non si accorga del ridicolo e, non essendo colto, neppure conosca Jacques Tati e il personaggio di Monsieur Hulot, con la donna public relations, che si cambiava d’abito in ogni circostanza: se la macchina si rompeva tirava fuori la tuta da meccanico; se doveva andare ad un ricevimento, indossava un cappello a larghe falde  che  teneva al posto della ruota di scorta nella topolino decappottabile, primo modello…e così via- per apparire invece di essere, magari prendendo istruzioni dal capo del KGB sovietico che dirige tanti in Europa, come la sua amica Le Pen.
Nessuna preoccupazione per il futuro del paese tanto che, per finanziare i loro programmi di bandiera, quelli al governo hanno  previsto clausole di salvaguardia/garanzie capestro che non potranno essere escusse tanto sono rilevanti: evidentemente pensano di non durare. Oppure dureranno, trasformando la RAI, che paghiamo noi, in EIAR fascista, cioè con informazione a senso unico, senza contraddittorio (il governo occupa già il 70% degli spazi), tagliando i finanziamenti agli avversari, che si tratti di organi di informazione – Radio radicale, Avvenire, il Manifesto ecc.- oppure organizzazioni senza fini di lucro, non cambia: solo lo Stato deve occuparsi dei cittadini. Lo stesso sosteneva Ceaucescu che perseguitava con il carcere duro chi faceva la carità ai bambini abbandonati.
Siamo isolati come mai prima in Europa e i viaggi del Salvini non condurranno da nessuna parte: nel loro provincialismo i sovranisti nostrani non sanno che i polacchi difendono la loro identità, come hanno fatto per secoli, ma non correranno in soccorso dell’Italia. Erano interessati a noi quando la FIAT investiva lì, ma erano altri tempi.
Non capendo nulla di banche, 5S e Lega si sono lanciati su CARIGE, ventilando, trionfanti, la nazionalizzazione della banca: alla Lega non è bastata l’esperienza con la loro banca fallita? Cosa credono? Che sia semplice gestire una banca? La conoscono la storia delle banche IRI, le banche di interesse nazionale che perdevano soldi a tutto spiano? Oppure quella del Banco di Napoli o del Banco di Sicilia? Tutte banche pubbliche o no? Ma tornate a zappare, se lo sapete fare…
L’ultima minaccia è quella del superamento del quadro costituzionale con la democrazia diretta che significa obbligare le persone a dire sì o no su questioni che non capiscono.
La grande manipolazione di un popolo che subisce tutto, passivo.
Ma noi ci rifiutiamo di affondare, come l’orchestra sul Titanic… e speriamo che i nostri venticinque lettori concordino.


sabato 5 gennaio 2019

IL BOGOMILISMO DEL MOVIMENTO 5STELLE

Rosa Elisa Giangoia

Che Vico avesse ragione e che i corsi e i ricorsi storici siano una realtà lo possiamo facilmente verificare esaminando l’evolversi degli eventi nel tempo che permette di rilevare il ripetersi di idee, atteggiamenti e comportamenti in momenti lontani, pur diversificati nella fenomenologia, ma uniti da persistenze di fondo che ne spiegano le analogie, giustificate dalle caratteristiche costanti dell’animo e della mente dell’uomo. Per questo anche il famoso detto di Cicerone «historia magistra vitae» potrebbe trovare una spiegazione e una sua verità, pur diversa da quella che voleva conferirle lo scrittore romano, se pensiamo che dall’analisi della storia possiamo trovare elementi che ci consentono di interpretare situazioni del presente, intuendone sviluppi ed esiti.
Questa premessa ci permette di dire che nella storia del pensiero e del comportamento umano sono esistite delle rigidità e delle chiusure che storicamente hanno trovato manifestazione in sette eretiche, chiuse ed elitarie, all’interno del cristianesimo e che oggi sembrano apparire con somiglianze e parallelismi nel Movimento 5stelle.
Ci riferiamo in particolare alle analogie con l’antica eresia dei Bogomili, sorta nel X secolo ad opera di Bogomol (l’amato da Dio = Teofilo) con derivazione dai Pauliciani, eretici nati nel VII secolo, fortemente manichei, che contrapponevano il Dio Celeste al Creatore, respingevano l’Antico Testamento e negavano l’Incarnazione. Notevoli anche le consonanze con gli Iconoclasti che dall’VIII secolo avversavano il culto religioso e l’uso delle immagini sacre, veramente centrali nella secolarizzazione ante litteram,nell’assunto che Dio non sia rappresentabile e neppure suscettibile di conoscenza analogica.Ne consegue che i monaci venivano tirati fuori dai monasteri ed obbligati a sposarsi oppure esposti nella pubblica piazza giacché la dimensione religiosa doveva essere ‘umana’. Furono i basileis iconoclasti a trasferire i Pauliciani in Tracia; li consideravano loro alleati.L’eresia dei Bogomoli si diffuse nella regione:in Macedonia e, successivamente, anche in Serbia e Bosnia,arrivando fino alla Russia dove abbiamo un vescovo bogomilo nientemeno che a Rostov. Questo movimento altro non era che uno sviluppo del dualismo orientale, che riteneva che la realtà fosse retta dai principi del Bene (la spiritualità) e del Male (la carnalità).  Inoltreconsideravano i vescovi dei privilegiati ed avversavano,in generale, la gerarchia a favore del popolo. Erano contro il ‘materialismo’ dei sacramenti per cui restava solo la preghiera personale. Centrale era per loro la negazione dell’analogia con Dio: non potevano dire che Dio è buono in base all'esperienza del Bene, in quanto totalmente altro: loro stessi si ritenevano espressione assoluta del Bene in base alla loro prassi...
Allo stesso modo, il Movimento 5Stelle ritiene, o meglio fà credere ai suoi sprovveduti (o interessati) adepti e sostenitori, di essere il propugnatore e realizzatore del bene politico nell’Italia dissestata dal male di chi ha avuto in precedenza il potere.Allo stesso modo, il Movimento 5Stelle ritiene, o meglio fà credere ai suoi sprovveduti (o interessati) adepti e sostenitori, di essere il propugnatore e realizzatore del bene politico nell’Italia dissestata dal male di chi ha avuto in precedenza il potere.Quella di ergersi ad alfieri del Bene per sconfiggere il Male, in realtà, è un atteggiamento che affonda le sue radici ancor prima di queste eresie nella mentalità medio-orientale fin da tempi più antichi quando aveva determinato il Manicheismo con netta contrapposizione tra la Luce e le Tenebre e già nella Grecia classica aveva dato origine alla gnosi, in cui gli uomini “spirituali” vivevano in una condizione di superiorità rispetto ai “terreni”. E anche prima dei Pauliciani e dei Bogomili ci furono i Messaliani, eretici cristiani che nel IV secolo diedero vita in Mesopotamia a un movimento carismatico.Un vero riemergere carsico nel tempo dell’idea della contrapposizione tra Male e Bene…
Naturalmente i Bogomili, come i 5Stelle, si consideravano gli "eletti" rispetto alla generalità del popolo, ma anche tra loro, però, c’erano quelli che “davano la linea”, cioè coloro che primeggiavano perché si dedicavano totalmente alla vita religiosa e praticavano un ascetismo severo. Tra i 5Stelle ci sono quelli che si sono autoproclamati leader, che  guidano, ma non si sa come vivano, anzi, da certe cose che sono trapelate pare non siano immuni da pecche…
I libri a cui i Bogomili più facevano riferimento erano i Vangeli, soprattutto gli apocrifi per la consonanza con la tradizione dualista. Ritenevano di essere i discendenti degli apostoli e come tali unici depositari della verità evangelica. Anche gli adepti al Movimento 5Stelle si ritengono unici depositari di una verità (anzi di molte verità nei vari campi dello scibile, dalla Medicina alla Meteorologia, oltre ovviamente all’Economia e alla Politica) che però non si sa bene da dove derivi loro…
Fondamentale era per i Bogomili la considerazione negativa dei rapporti sessuali: loro rifiutavano il matrimonio e la procreazione perché ritenevano che attraverso il coito si perpetuasse il mondo materiale di Satana, cioè del Male. La loro ripugnanza era tanto forte che avevano l'abitudine di sputare sulla pancia delle donne incinte e di tapparsi il naso se incontravano un bambino piccolo. Questo naturalmente avrebbe portato in breve all’estinzione del loro gruppo e, estendendosi, dell’intero genere umano, ma di questo non si preoccupavano, sicuri di ascendere all’eternità felice del Paradiso. Tale era il loro disprezzo del vivere che i fedeli non potevano mangiare animali, in quanto anch'essi frutto del coito, e digiunavano vari giorni, oltre a non poter bere vino. Ma tolleravano l’omosessualità, che lasciarono come pratica diffusa in Bulgaria, Macedonia e Bosnia, tanto che il termine volgarissimo inglese bugger deriverebbe di lì, confondendo Bogomili e Bulgari… Sui rapporti sessuali i 5Stelle non si sono ancora pronunciati, ma sono per LGBT.
Il Bogomilismo vivacchiò tra alti e bassi nell’ambito del mondo ortodosso bizantino, con un momento di gloria nel secondo regno bulgaro con Kalojan imperatore (1168-1207) che voleva farne la religione ufficiale: ben accetti dal popolo, perché apparivano poveri e puri, ma in realtà erano ipocriti, in quanto diffondevano le loro teorie tra uomini semplici e ignoranti che punivano severamente se trasgredivano. Quindi erano, come gli esponenti del Movimento 5 Stelle, molto abili nella “narrazione”, cioè nel convincere le persone dotate di scarso senso critico (oggi purtroppo sempre più numerosi, anche per l’intontimento dovuto alla TV/EIAR fascista del governo del cambiamento, ad altre sostenitrici come La7o Sky!) delle loro buone idee ed opere, e che, allo stesso modo, sanciscono ed espellono quanti non si attengono strettamente alle direttive. In realtà erano fragili e incostanti, tanto che, diventati religione ufficiale della Bosnia, si convertirono, non casualmente, all’Islam  - ad un Dio totalmente ‘altro’-, a seguito della conquista turca. I Bogomili durarono fino alla metà del XIII secolo, quando il patriarca di Costantinopoli Arsenio mandò in Macedonia un suo legato per reprimerli; l'eresia, però, continuò alla periferia dell'impero almeno fino al XIV secolo e non scomparve per le persecuzioni, ma per il risvegliarsi nella popolazione di un forte sentimento ortodosso, essendo la Chiesa l'unico baluardo di fronte alla minaccia ottomana. L’ultimo focolaio fu in Tracia, nella regione dei Monti Rodopi, vicino a Plovdiv (l’antica Filippopoli), dove ci sono ancora dei loro cosiddetti “templi”, cioè luoghi dove si battezzavano e si radunavano. Non sono veri templi, ma semplici pensiline, perché, secondo loro, solo lo Spirito che soffia dove vuole contava. Si possono rilevare analogie con altre costruzioni religiose più tarde: il Masonic Temple a Londra con i suoi spazi vuoti, ma anche le chiese protestanti, aule vuote per assemblee. Questo dimostra che, quando non si riesce più a parlare del fine ultimo dell’uomo se non in modo “culturale”, né di Dio con noi, l’uomo costruisce dinanzi al vuoto: non è accolto. E i 5Stelle dove costruiscono? Nel vuoto della rete… Più vuoto di così!
I Bogomili ebbero però degli eredi in occidente, i càtari, accomunati dalle dottrine, ma collegati anche da un vangelo bogomilo, il Libro di Giovanni evangelista, portato a Carcassonne nel 1190.Si diffusero anche nell’Italia meridionale, specie in Calabria, dove, invece di combattere la Chiesa, si confusero con i movimenti cosiddetti spirituali che hanno fatto della Calabria una storia a sé che ha poi consentito il proliferare di chiese assemblee, come quelle pentecostali.
Sia i Bogomili che i Càtari ritenevano che l’uomo dovesse essere perfetto, per cui è facile separare i puri dagli impuri – oggi si direbbe il popolo dalle élite, i lavoratori dai parassiti, dai privilegiati che, secondo i 5Stelle, vanno puniti… Per questo si può giudicare senza timore il potere che gli eretici antichi avrebbero considerato emanazione di Satana, ma che anche i 5Stelle guardano con intenti eversivi e dissacratori (non volevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno?). Come i Bogomili e i Càtari, naturalmente anche i 5Stelle ritengono che si debba esercitare una particolare vigilanza nei confronti degli adepti che deviano, errando, dalla linea imposta dall’alto dal capo. Loro, i Bogomili, ne ebbero uno, Basilio, che, da quanto sappiamo da Anna Comnena, la prima donna storiografa, pettegola e intrigante, l’imperatore Alessio fece giustiziare nel famoso ippodromo di Bisanzio.
Naturalmente per tutti, eretici antichi e politici odierni, il diktat fondamentale è che, per mantenere la purezza della dottrina, non è ammesso il dibattito… il grande spauracchio è il dissenso. A dominare è, anche per i 5Stelle, l’antica idea del manicheismo con la sua netta divisione, per loro laica e non rivelata, tra Male e Bene, con totale arroccamento in quello che solo loro ritengono Bene e che tale vogliono far credere agli altri, esercitando la manipolazione e la mistificazione affabulatoria. Sempre e comunque emerge la mancanza di rispetto dell’altro come persona che viene invece considerato soggetto da affiliare o da correggere.



mercoledì 2 gennaio 2019

CAPODANNO A 5STELLE


Carlo Biancheri

Robespierre alla pummarola  - 928.000 Euro incassati in Parlamento- e Che Guevara all’amatriciana -828.000 Euro incassati in Parlamento- dalle nevi di val di Fassa, sin verguenza,  dopo un lungo periodo di duro lavoro sulle amache del Centroamerica uno e a far pasticci nei ministeri l’altro, si sono ritrovati in un albergo mica male in val di Fassa.
Hanno parlato dei poveri, dei cittadini che in questo caso fà rima con cretini, dei privilegiati che hanno punito – sempre gli stessi, a ben vedere, cioè i pensionati, perché i privilegiati veri si guardano bene dallo sfiorarli- di quelli che puniranno perché loro sono i  puri, i ’catari’. La vacanza non gli è stata pagata dai genitori, perché uno ha il padre che non paga i dipendenti e che ha debiti con la sua azienda per 400.000 Euro, a leggere i giornali, mentre il padre dell’altro, che gli ha intestato il 50% dell’azienda di famiglia, non si capisce se ‘a sua insaputa’…, l’abbiamo visto alla gogna come in Cina a scusarsi con tutti per le sue malefatte e per i debiti col fisco. Eppure gli ineffabili, con improntitudine da scugnizzo napoletano o da uomo de panza romano, continuano con i loro proclami di vittoria sicura e del cambiamento. In un momento di difficoltà  per il paese, che è tornato in recessione e che paga salato ogni giorno il costo di questo governo di sciagurati – lo spread è stabile a oltre 250 punti, mentre con il governo Gentiloni il massimo era 130 punti! Scusate se è poco…- ci ricordano il pregiudicato e comico in disarmo che dal suo villone con vista mozzafiato impartisce lezioni agli altri, -come Rousseau? Ma… è finito pazzo…- o come Maria Antonietta: "non hanno pane, mangino brioches".
Mentre questi ragazzi se la spassano grazie a noi tutti, il paese va male, molto male: nessuno osa fiatare sul debito in scadenza che pochi sanno come verrà coperto. Ammonta a 400 miliardi di Euro e, se non si copre, altro che destino argentino per l’Italia! Si baloccano con Maduro o con l’Equador, un modello per noi dice l’elevato, assicurando che cambieranno l’Europa: se la cambiano come stanno facendo in Italia sarà un sicuro progresso...
Quel che impressiona è il chiaro emergere di una intenzione punitiva, la ricerca di capri espiatori, il  blocco di ogni iniziativa rilevante, insieme ad una smodata ricerca di poltrone da occupare; peraltro vi è una totale incapacità di formulare  proposte per lo sviluppo del paese.
E la Lega? Che amministra così bene -menzioneremo  soltanto la distruzione del paesaggio veneto- che fà? Se il Sud ha generato la mafia, ecc… il Nord non è meno sordido nel fregare gli altri…: la Lega tace. E’ corresponsabile di tutto.