sabato 10 marzo 2012

GLI IMBECILLI

Carlo Biancheri


Al tempo di Moravia, Gli indifferenti' o  Bonaventura Tecchi, Gli egoisti... esprimevano una temperie culturale, riflettevano un modo di essere degli uomini di quel tempo, il loro porsi dinanzi alla vita. Ancor più radicale, il sentire di  Camus  con Lo straniero, un'estraneità alla vita stessa. Eravamo ancora tra gli ultimi fuochi di un post-romanticismo caratterizzato dalla centralità del soggetto che 'dà valore' al mondo, una weltanshauung totalizzante, in cui l'io esistente 'attribuisce senso al reale'...
Si parva licet, quale atteggiamento diffuso si può riscontrare nella contemporaneità? L'imbecillità, purtroppo...
E chi sono gli imbecilli? Sono soggetti caratterizzati da debole quoziente mentale, come i beoti al tempo dei Greci.
Non vogliamo qui gratificare come imbecilli questo o quel signore/signora, anche se diversi di loro per il ruolo pubblico che svolgono o per il peso che hanno come opinion maker se lo sono ampiamente guadagnato, ma segnalare comportamenti che si caratterizzano, a nostro debol parere, da imbecillità.
E' moneta corrente  parlare di tematiche che non si conoscono tranciando giudizi con una sicurezza che sarebbe meglio riposta per altre cause.
Vi ricordate qualche mese fa certi signori che dicevano: vedete lo spread non scende, non era colpa di Berlusconi, ve l'avevamo detto? Sono trascorsi tre mesi  e siamo a più di due punti e mezzo di tasso d'interesse in meno rispetto a quel 581 di differenza dai Bund tedeschi decennali... un ammontare considerevolissimo, in così  poco tempo, per chi abbia almeno un'infarinatura dei mercati finanziari. E  chi lo ha provocato? E' successo da sé? Quei mentecatti che teorizzano la superiorità di un Nord che non conoscono, se non negli aspetti di degrado e di incultura, corrotti e corruttori, come emerso chiaramente dalle ultime vicende, comparse sui giornali, se mai vanno all'estero, ci vanno col cappello in mano, incapaci come sono di stabilire  quel 'ponte culturale' che consente il dialogo con gente diversa da sé, senza complessi di inferiorità o di superiorità... cioè da uguali. Ma ci vuole coraggio e questi ce l'hanno solo quando sono in branco o nei bar Sport delle zone degradate del Nord. Difficile poi comunicare quando non si padroneggiano le lingue. Il Monti, che abbiamo pur criticato in tempi non sospetti, ha una marcia in più rispetto ai molti 'nani e ballerine' che ci hanno rappresentato nei decenni a livello internazionale, non tanto perché si esprime nella koiné attuale ma perché capisce come ragionano gli interlocutori e quindi è in grado di far passare il messaggio: l'esatto contrario di un Maroni, che oltre a far dichiarazioni chiaramente razziste, da ministro, si fa per dire..., si lanciava in interpretazioni spericolate degli Accordi internazionali sottoscritti dall'Italia o del diritto comunitario, regolarmente smentito! Persino con Malta eravamo soccombenti, ricordate?  Ora il suonatore di pianola ci racconta che Terzi deve dimettersi perché il Paese non conta nulla... Sì, contava con lui, che nessuno ascoltava al di fuori del Varesotto!
Ci sono i solerti che si premurano di dirci che è ora di finirla di deificare il professore e che sui giornali americani non si è dato spazio alla sua visita, tutto sommato non così importante. Ecco dove casca l'asino. L'Italia è un'economia inferiore a quella della California, presa da sola... e chi è stato e ha lavorato negli Stati Uniti sa benissimo che in un paese così vasto l'attenzione per gli aspetti internazionali, al di là della stampa specializzata, rileva solo nella misura in cui impatta sulla politica interna. Cosa volete che interessi, fuori dai circoli politici di Washington DC o degli ambienti di Wall Street, la visita di un Presidente del Consiglio di un paese comunemente definito 'spaghetti' o 'mafiosi', da ultimo 'bunga bunga' (leggasi 'banga banga' in inglese...), membro del G7/G8 che conta ormai pochissimo grazie all'affermarsi del G20 e all'emergere dei Brics? A Washington DC c'è una visita a settimana di un primo Ministro di paese straniero e secondo i nostri esperti-mentori i mass media americani avrebbero dovuto dar lo stesso rilievo che hanno dato i giornali dello stivale? Perché mai? Eppure la visita è stata importante perché ha ricreato una fiducia che non c'era più verso il Paese. Come qualificare chi auspica il ritorno al Governo dei Brunetta, dei Bondi, di Nitto Palma che può finalmente andare in vacanza in Polinesia..., di Romani, di Scajola, delle girls, ‘tacco 20 e minigonne' (peccato che al tavolo delle riunioni internazionali contino di più le racchione che sanno quel che dicono...), del Frattini, già ministro degli Esteri, peso piuma, ancor oggi con un inglese pedestre, associato secondo i giornali al Bisignani..., o del coinquilino del deputato/finanziere Milanese, Ministro scrittore che ha trascinato l'Italia in questa situazione economica?
Imbecilli sono quelli che individuano le cause nella crisi internazionale, quasi fosse una calamità come la peste e non qualcosa che ha cause ben precise ed è determinata da comportamenti umani. Imbecilli sono, appunto, i parolai, cioè quelli che invece di individuare le cause, usano le parole in modo persuasivo ed insensato.
Altro comportamento idiota è quello di difendere le corporazioni che hanno sin qui bloccato il paese. Tornano le dispute di bandiera: l'articolo 18, peraltro quasi disapplicato, liberismo contro statalismo... Abbiamo già detto che non è un gran progresso se il capitale passa dalle mani di pochi privati a quelle di pochi politici come dimostrano le macerie tuttora visibilissime nel fattore umano dei paesi dell'Est, di cui la cancelliera Merkel, con la sua durezza e cocciutaggine è un visibile prodotto..., e che la produzione e la vendita non avvengono a comando..., come se fosse un'esigenza etica. Se le macchine di una casa automobilistica non si comprano perché sono un ferro vecchio, chi paga gli operai? Ma non si può neanche lasciare che il mercato si regoli da sé, come dimostrato dalla giungla finanziaria e dalla de-regulation all'origine della crisi, come ha riconosciuto, tardivamente, lo stesso Monti; peraltro, come Commissario Europeo al Mercato interno, incline al liberismo senza troppi ostacoli...
E' da imbecilli mantenere un sistema di finanziamento/rimborso dei partiti, inclusi quelli defunti, che consentono a scapito di noi tutti di comprarsi ville per la famiglia o realizzare in un giorno plusvalenze a seguito di una compravendita di immobili di diciotto milioni di Euro...
E' da imbecilli non capire che il vivere insieme comporta sacrifici equi per tutti e combattere il malaffare organizzato. La Storia mostra che gli stessi briganti, una volta conquistato il potere, han cercato di restaurare l'ordine. Se uno prende come modello un bordello...., difficilmente potrà governare un Paese senza che si scatenino disordini e guerre. Giustamente nel Medio Evo si definiva la pace Tranquillitas ordinis: se non c'è ordine nelle cose non c'è pace.
Chi non lo capisce è un imbecille: sono in tanti, ahimé!