Carlo Biancheri
Se tutto va bene – cioè, se
vinciamo…- l’Italia sarà trasformata come l’Equador, sic
Grillo.
A Genova vi è una grande comunità
di immigrati provenienti da quel paese che svolgono principalmente compiti di
badanti, colf e addetti alle pulizie dei condomini. Di quando in quando vengono
fuori eventi connessi alle bande di giovani latinos, risse e ferimenti,
specie nei locali notturni, ma non episodi di attacchi col machete come
accaduto nel milanese.
In pratica, costituiscono la forza
d’urto del lavoro domestico e di assistenza in una citta di anziani, in un
settore abbandonato dagli italiani che preferiscono il sussidio di
disoccupazione.
L’ex comico pregiudicato Grillo,
è, come noto, uomo di cultura, non foss’altro per aver frequentato vari teatri
in occasione dei suoi spettacolini, ma non risulta che abbia un rapporto
speciale con la classe politica e la presidenza equadoriana: ci riferiamo al
Correa che lascia passare un turno, facendo eleggere un suo uomo, ma che ha già
dichiarato che nel caso vincesse l’opposizione ritornerà al potere nel 2021…
L’Equador che costituisce l’esempio per il nostro paese e a cui si ispira il
pregiudicato - forse conosce la situazione, in quanto ne avrà sentito parlare da
qualche collaboratore domestico nel suo villone con vista mozzafiato sulle
alture di Genova? - è uno Stato poverissimo, con corruzione diffusa, come nel
regime chavista del vicino Venezuela. Nelle periferie di Quito e di
Guayaquìl il contenzioso si risolve con le armi da fuoco e per uno straniero o
un possidente non è propriamente raccomandabile prendere il taxi dal centro di
una di queste città per andare in periferia, se vuole arrivare sano e salvo nel
luogo prescelto.
Considerato il tasso di
analfabetismo e la diffusione delle popolazioni indigene, il ruolo dello Stato è
onnipresente con la burocrazia: la corruzione pure.
Forse non saprete che tre deputati
della setta stanno incontrando in Sud America gli italiani per farsi conoscere
in vista della vittoria alle elezioni politiche italiane. Dopo l’Argentina sono
andati a Caracas in segno di apprezzamento per il regime chavista che ha
ridotto il paese a livello di sussistenza. Di fronte alle proteste dei residenti
italiani, come apprendiamo da notizie di stampa, che lamentavano di vivere in un
regime fascista, i tre hanno risposto che anche in Italia si sta male, perché
c’è la disoccupazione giovanile, quindi Chavez… del resto il generale dei
gesuiti non era uno dei consiglieri?
La pochezza e lo squallore delle
pseudo-posizioni politiche dei giovanotti e delle signorine M5S che continuano,
secondo i sondaggi, ad esser sostenuti dal 30% di sciagurati votanti che sfogano
la loro rabbia col ‘tanto peggio, tanto meglio’…, mediante una protesta
incapace di farsi proposta, sono sostenuti da una squadra di professionisti
della sinistra politica, ben pasciuti, che li trattano con i guanti: preferibili
a Renzi, secondo il gruppo capitanato dall’esperto di bocciofila dell’Appennino
emiliano…
Abbiamo già detto della figlia di
Berlinguer che non sa niente, come appare dai suoi interventi, salvo continuare
a sostenere la ‘santità’ di una posizione politica per nulla sganciata dal
marxismo-leninismo che, a suo tempo, ebbe il solo merito di non dare una
spallata ad un regime fatiscente come quello della DC; continua ad intervistare
il Di Battista, ferito di guerra…, che non si può neppure ascoltare perché non
fà che accusare, ma è del tutto incapace di svolgere un’analisi seria, di
governo, cioè adulta.
Gli intellettuali di professione
alla Rodotà hanno a lungo tirato la volata a questa gente come anche i
giornaletti del tipo Il fatto quotidiano, stile ciclostile da Pc d’altri
tempi, infischiandosene che la vita quotidiana continui… e che qualcuno dovrà
pur provvedere alla collettività.
L’esempio di Roma è la prova
provata che i dilettanti allo sbaraglio, tipo ‘Corrida’,non sono in grado di
gestire la cosa pubblica anche con l’ausilio di tecnici con cui entrano in
conflitto e neppure quando sono teleguidati dai
guru.
Il conte Gentiloni è un momento di
calma in un periodo di esagitati, ma ci vuole una visione senza retorica
sull’Europa dove la competizione è fortissima e alcuni sono più uguali degli
altri.
E’ significativo che sia il
volgare Trump che Trudeau, furbo e prestante ma inconsistente (del resto il
Canada è molto esteso, ma gli abitanti sono pochi ed il PIL è inferiore a quello
italiano;
i giornali non ve lo diranno…), scelgano il loro ambasciatore a Berlino per
trattare con l’Europa a Bruxelles: in altri tempi questo sarebbe stato del tutto
inaccettabile.
L’amato Manzoni nella biblioteca
di don Ferrante ricorda che la Storia senza la Politica è una guida che
cammina, cammina, senza che nessuno impari la strada e per conseguenze butta via i suoi passi...