domenica 29 maggio 2016

IL MESSAGGIO INESISTENTE

Carlo Biancheri

Non ci riferiamo al bel romanzo di Calvino, Il cavaliere inesistente, della cosiddetta trilogia ma, disgraziatamente, alla sequela di sciocchezze e di vaniloqui che i politici vecchi e nuovi ci propinano ogni giorno.
Aristotele  era dell’avviso che occorra un intelletto ben formato per ragionare con assennatezza ma nell'era della creatività, propalata dalla filosofia dell’esistenza, dove essere ed esistere coincidono, si recita a soggetto… e non solo questa sera!
Vediamo un po’ di che si tratta.
Innanzitutto se uno è un politico e va in televisione, si arroga il diritto di pronunciarsi su qualsiasi argomento gli venga chiesto di discutere: un’opinione vale l’altra, come le ciliegie, una tira l’altra. Tuttologi di professione, cioè esperti di nulla tranne che di apparire… Ne volete sapere una ? La Meloni, aspirante sindaco di Roma, vuole abolire le case popolari per risolvere il problema delle periferie abbandonate e quindi propone un alloggio popolare in ogni condominio a Roma… Siccome noi abbiamo gran rispetto delle parole ci siamo immediatamente chiesti se l’alloggio da espropriare, per trasformarlo in popolare, venga scelto per sorteggio… Oppure i più anziani del condominio vengono darwinianamente eliminati? E l’indennizzo ai proprietari chi lo paga? Il Comune di Roma che ha già un debito di tredici miliardi? Uhm… errore di percorso, temiamo… Allora la signora ci informa che vuole intitolare a Roma una strada al defunto fascista Almirante ma la moglie non vuole…, meglio ripiegare sulla richiesta di far sfilare i marò il 2 giugno a Roma… Il suo compare di supporto è  il Salvini, formatosi nei quiz televisivi e, a sentirlo parlare, nei bar Sport dell’hinterland milanese, un personaggio che definiva la  Corea del Nord un paese come la Svizzera…, quello del viaggio in motoscafo e ritorno in Tunisia, quello degli ‘immigrati a casa loro’(ma con quanti Stati sub-sahariani l’Italia ha concluso accordi di riammissione? Cinque o sei? Funzionano?), quello  che si chiede ogni giorno perché non si facciano i campi in Libia per l’identificazione di chi ha diritto a venire e chi se ne deve tornare a casa… Suggeriamo che vada lui a dirigere l’occupazione di una parte del territorio libico e tenerlo sotto controllo e poi iniziare ad intervistare i profughi che, da quel che apprendiamo, stanno chiusi in case prigioni dei trafficanti di esseri umani… Può una signora, alleata del Salvini, aspirare a  fare il sindaco a Roma? E soprattutto possono i romani votarla?
Passiamo alla setta. La candidata sfugge, non si pronuncia e, quando si pronuncia, dice che si farà consigliare dal direttorio nelle grandi scelte: forse è ‘impedita’, come si dice a Roma? Quando la spara grossa, subito fà sapere di esser stata fraintesa… Allora qual è il suo pensiero finale? Amica di Previti, di Sammarco (avvocato del gruppo Berlusconi?) si autodefinisce persona per bene: chi si loda si imbroda... Nel programma troviamo una  lista di ‘desiderata’ (…e molte sciocchezze) e  non si dice mai con quali mezzi si debbano realizzare le proposte e con quali costi. Vediamo alcune scelte oggettivamente insensate: le partecipate a Roma siano gestite direttamente dal Comune; c’è mai stata la giovane avvocata negli uffici del Comune? Che esperienza ne ha avuto? Forse non è così esperta ed allora è consigliata da tal Di Battista che se ben ricordiamo voleva comprendere le ragioni dei tagliateste dell’Isis? Il Di Battista già catechista…, nel criticare il governo dell’’attor giovine’,  ha dichiarato di recente: vedete? La produzione industriale è calata del 3%… Ma perché parla di quel che non comprende? È diminuita solo dello 0,50% se depurata dal settore energetico, condizionato dai bassi prezzi del petrolio… e la produzione industriale per un paese trasformatore come il nostro dipende molto dal contesto internazionale… Ci considera tutti incompetenti, pronti ad ascoltare qualsiasi sciocchezza? Quel che i gestori del consenso dei media  dicono poco è che la setta opera come Scientology, cioè decide il capo,  ex comico che abita nel villone sulle alture di Genova con vista mozzafiato (e le vittime del sistema che lui dichiara di  tutelare dove stanno?), un garante dei principi come dice il giovanottello Di Maio, molto conscio del suo ‘sapere’… Decidono i cittadini romani? Ma quali? I  tremilacinquecento che aderiscono al blog? Ma cosa hanno in testa i grilluti? Impartiscono lezioni di moralità agli altri ma… siamo sempre alle procedure, procedimenti, metodo e la ciccia? Mi pare che poi quando si avventurano a toccar la carne viva i risultati non siano esaltanti… Bazooka, ogni colpo una buca… E anche lì indagati…
Che ci resta, direte voi?
L’allegro radicale Giachetti che ride troppo… Risus abundat…; sembra quasi che vada ad una scampagnata in un contesto plumbeo dove per decenni, ahimè, fin dai tempi della mammola Rutelli – ma anche prima con la DC - o per imperizia/ignavia o per collusione Roma, spesso ‘sgovernata’ nei secoli, è stata appannaggio della malavita organizzata…, tutti complici anche  molti rossovestiti, come giustamente denuncia l’attuale papa.
Non penserete mica che sosteniamo il candidato del cavaliere che ha così ben operato al governo (specie delle sue proprietà…), quello del cuore, il piacione…
Duole dirlo ma, chiunque venga, non cambierà questa città dove  la crisi non riguarda solo il traffico urbano, i rifiuti e l’ edilizia che non sono piccoli problemi … ma soprattutto la capacità di rispettare l’altro, non come mero regolamento di confini come sostengono i liberali ma piuttosto  imparare a vivere insieme che significa rispetto e non bene di tutti cioè bene di nessuno a disposizione del primo ladro di passo. Lo diceva Aristotele, lo abbiamo scritto in altro post, se bene individuale e bene comune non tendono a coincidere quando un bene è di tutti ognuno pensa che se ne occupi qualcun altro e quindi nessuno se ne occupa…
Toccherà fare una scelta di male minore ma certo non votiamo la destra o le sette eterodirette e lo faremo con molto disagio.