lunedì 1 giugno 2015

Il vescovo di Verona e la leghista

Carlo Biancheri

Non sappiamo se la notizia di stampa sia vera; se lo è, si tratta di un caso raccapricciante.
Scrive il quotidiano "La Repubblica" che il vescovo di Verona sarebbe intervenuto in una trasmissione radiofonica per redarguire il suo portavoce che criticava l'’intervento a favore di una candidata leghista, operato dal suddetto presule, come emerso da notizie di stampa. "’Che fai? mi critichi?"’ avrebbe detto...… La cosa ci sembra scandalosa, se confermata. Qualora il predetto vescovo avesse sostenuto una candidata leghista, avrebbe dimostrato disprezzo per il Concilio Vaticano II, segnatamente per la Costituzione Gaudium et Spes che attribuisce chiaramente le scelte politiche ai laici e, per giunta, avrebbe patrocinato il membro di un partito incompatibile con la morale cristiana.
Lo sappiano, le frotte dei veneti che oggi hanno votato per l'’azzimato' Zaia. I propositi razzisti, manifestati in più occasioni (‘radere al suolo i campi Rom…’, il viaggio provocatorio in motoscafo in Tunisia, il blocco navale nel Mediterraneo, in perfetto contrasto con quel che insegna il papa...) gli insulti e le prese   di posizione aggressive e di estrema destra sono lontanissime da orientamenti di ispirazione cristiani. Forse il vescovo non è cattolico e ha fondato una sua Chiesa che legge il Vangelo in modo difforme dal Santo Padre... Ma …il cardinal Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, prodigo di interventi in ogni circostanza, tace? Cosa sta diventando la Chiesa?
una DC di
altri tempi con le correnti? E il Vangelo?