venerdì 1 febbraio 2019

SIAMO IN RECESSIONE: E' COLPA DI NERONE

Carlo Biancheri

Vi ricordate del ragazzetto di Pomigliano d’Arco, facente funzione di vice-Presidente del Consiglio pro-tempore del governo del Vis-Conte dimezzato’?
Ma sì, l’autore del condono edilizio tombale di Ischia, mascherato dietro al crollo del ponte Morandi, assurto alle cronache non per burrascose vicende domestiche, con il padre costretto a chieder scusa mediaticamente per certe malefatte, ma per asserite competenze economiche in quanto aveva irriso le previsioni ottimistiche di Banca d’Italia che aveva fissato la crescita del Pil italiano per il 2019 allo 0,6% e non all’1% come pretendeva il governo: si sbagliano sempre, aveva sentenziato.
E’ amico del Vis-Conte dimezzato da san Giovanni Rotondo che non è preoccupato per la recessione tecnica, sancita dall’ISTAT dopo due trimestri consecutivi con segno negativo, in quanto nella seconda parte dell’anno ci sarà il boom dell’economia: basta la parola, la sua…! E’ un famoso giurista e mediatore internazionale; infatti il paese gode di molte amicizie al di là delle Alpi che debbono rimanere invalicabili: i 47 migranti in ostaggio sulla Sea Watch saranno accolti da paesi di prima grandezza nella UE e cioè la Lituania, Malta, la Romania e il Portogallo… e ciò la dice lunga sul credito internazionale che gode il governo del cambiamento (in peggio).
Sempre il ragazzetto che, oltre ad essere economista provetto, è anche ardito nelle sue teorie, ha sentenziato che la recessione tecnica dimostra che il governo precedente aveva mentito a sostenere che eravamo fuori dalla crisi; come dire, la colpa, se le cose non vanno, è sempre degli altri, financo Nerone!
Il fatto che lo spread continui ad essere quasi il doppio di quello del governo precedente e che gli investimenti siano drammaticamente diminuiti, perché non c’è fiducia in un governo di  piazzisti che non sanno neppure da che parte incominciare a governare, con tre o quattro linee di politica estera, non rileva.Neppure rileva che l’Italia sia il solo paese in recessione nella UE. Intanto, sulla dittatura di Maduro, in Parlamento europeo, i compagni della setta 5S  (ma anche la Lega… che pure dichiara di sostenere il presidente del Parlamento venezuelano…), insieme alla quinta colonna dei deputati del Pd che si rifanno a Zingaretti – così abbiamo capito dove si andrà a parare…- si sono astenuti sulla proposta di  riconoscere  Guaidò, che ha dato prova di coraggio e si è fatto da sé, essendo il padre un tassista. Quella venezuelana è una feroce dittatura che ha distrutto un paese, potenzialmente ricco, e loro si astengono dal combatterla, emuli di Quisling che collaborò in Norvegia con Hitler… En vertu de leur bons principes dicono i francesi, da loro odiati senza motivo se non quello di dover trovare a tutti i costi un avversario per distogliere l’attenzione dai disastri del loro operare in Italia. Sulle opere pubbliche abbiamo già detto, ma soprattutto il pericolo è l’ideologia estremista che ha già ‘normalizzato’ il servizio di informazione pubblica, pagato da noi e che ricorda ormai l’EIAR fascista, quella ideologia che porterà alle leggi di iniziativa popolare con quorum basso e che di fatto saranno in concorrenza con quelle del Parlamento: una democrazia semplificata, come la voleva Rousseau, finito pazzo, assolutamente manipolabile in quanto plebiscitaria: Duce,conduci!
A proposito di Duce non è che il barone di Munchausen, che cambia divisa ad ogni circostanza, ha tratto ispirazione dai fatti di quella località sul lago di Como con il Duce che scappa, nascosto e mascherato? Non aveva annunciato a tutti che voleva farsi processare e che i sostenitori dovevano prepararsi a portargli le arance? No, contrordine camerati: non deve esser processato perché lo ha fatto per noi, per difendere i sacri confini, tenendo in sofferenza tanti inermi. Non essendo colto, non sembra aver letto Il deserto dei Tartari e, quindi, ignora che l’attesa dell’invasione delle orde dei barbari è quella di un fantasma... Appunto, gli imbonitori degli allocchi che sono disgraziatamente in maggioranza in questo paese, corrono dietro ai fantasmi invece di rimboccarsi le maniche e creare condizioni favorevoli all’economia e sostenere riforme serie di cui abbiamo bisogno. Solo chiacchiera… che presto dovremo pagare tutti perché i conti non tornano.

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