mercoledì 4 novembre 2015

RACCAPRICCIO

  
Carlo Biancheri

  Abbiamo assistito con insofferenza ad un dibattito a Ballarò e su La7 a proposito dei due famosi libri in uscita che utilizzeranno le informazioni  carpite in Vaticano da disonesti (se non mascalzoni) e date a giornalisti in cambio…
   Quel che spaventa è che ormai in tutti gli argomenti i maîtres à penser siano i conduttori televisivi ed i giornalisti. Novelli Robespierre, pur avendo, nella migliore delle ipotesi (!)una vaga infarinatura culturale, parlano e si adirano, come  Soloni, su temi che non conoscono.
   La tesi è che il papa non ce la farà a cambiare un ‘lupanare’ in una Chiesa che loro vogliono perfetta, pur non essendo credenti. Si esprimono come se la vita di fede fosse una questione di logica, divulgatori di un razionalismo di bassa lega, tuonano che c’è contraddizione negli uomini di Chiesa e che il Vangelo… Sennonché, quando il Vangelo viene citato lo è a sproposito. Ad esempio, il Giannini afferma con veemenza: «Certo, il Vangelo dice è ‘necessario che avvengano gli scandali…’» oportet’, con tono scandalizzato, mentre l’altro assentiva. Ma… veramente, a leggere la Bibbia di Gerusalemme troviamo: «È inevitabile… che gli scandali avvengano, ma guai…ecc.» (Matteo 18,6); la cosa è molto diversa, signor Giannini , a meno che da consumato biblista, lei reputi che la traduzione della Bibbia di Gerusalemme non sia corretta… Ci domandiamo se questi signori  non si muovano meglio in altri ambiti, altre credenze diffuse di tipo deista, col dio orologiaio…
   L’equazione, infatti, in una logica che sfiora l’eccitazione, è che se uno si professa cristiano deve essere perfetto. Un po’ quello che sostenevano i Bogomili in Bulgaria e poi i loro figli spirituali, i Catari, in Provenza, non senza qualche affinità con i Calvinisti, poi… e …, allora, il cerchio si chiude? I Calvinisti sono molto stimati da certi ‘fratelli’, per intenderci…
   Se prima di parlare si documentassero un po’, saprebbero che la Chiesa è definita ‘casta  et meretrix’ e che il Concilio Vaticano II, che loro ignorano, dice che è bisognosa di continua purificazione.
   Se c’è un papa che cerca di far coincidere vita e predicazione, come dice Gregorio Magno nei Dialoghi del Santo padre Benedetto, non vuol dire che non ne debba sbagliare una come, ad esempio, la nomina di quei due.
   Che in Vaticano, che è altra cosa dalla Chiesa, pur non essendo fuori di essa, ne succedano delle belle  nel corso dei secoli, basta conoscere un po’ di Storia oppure leggere I sotterranei del Vaticano del massone Gide, ma questo cosa prova se non che la fede richiede una continua purificazione? «Ah! Ma mia nonna che andava in Chiesa…», tu non ci vai e i soldi non li dai, lascia  a chi ne fa parte di esaminare cos’è che non va.    Essendo lontanissimi dal Vangelo che, infatti, citano a sproposito, ignorano  il ‘chi vuol venire dietro di me…’
   Questi moralisti che pretendono comportamenti coerenti con la loro logica cosa avrebbero detto a Pietro dopo che il gallo cantò per la terza volta? «Lascia  il tuo ruolo di pascere le pecore perché non ne sei degno. Vergognati». Loro pensano che la salvezza sia come aderire al Club Canottieri Roma: tu cosa sei? cattolico? E tu, sei romanista? Ignorando anche Marx, non sanno che per i credenti teoria e prassi tendono… a coincidere ma la perfezione è nella ‘parusia’. La chiave è il credere e poi la Chiesa è l’arca dei peccatori perdonati, il che implica il pentimento ovviamente…
    Un credente è contento di questo papa ma sa anche che non è la fine della Storia e che è il Vicario di Cristo ed è uomo…
   Alla fine della fiera, capiamo che ciò che interessa ai fornitori di notizie è che la famosa libertà di stampa non conosca vincoli perché questo sì è l’assoluto, come insegnano i ‘santi padri’ illuministi. Ma quando si trasforma in licenza… o in idiozie propalate alla gente? Si vorrà riconoscere il diritto di sentire tutte le opinioni o dobbiamo vivere in processi sommari in tv? La guerra sino-americana scoppiò per notizie false di cronisti cretini che si rivelarono a cose fatte infondate.