venerdì 19 maggio 2017

IMPUDENZA ED INAFFIDABILITA' DEL M5S

Carlo Biancheri

Ci scuseranno i nostri venticinque lettori  che non sono certo i destinatari dell’invettiva, giacché non pensiamo che chi legge il blog sostenga poi il gruppo 5S – sarebbe pura schizofrenia- ma lo sdegno e l’amor di verità non ci trattengono di fronte alla malafede o all’impreparazione delle tante persone in questo paese che pretendono di guidare i destini altrui.
I due ‘fuoricorso’ pentastellati che balbettano l’italiano e che hanno la testa piena di concetti confusi e contraddittori hanno iniziato la campagna elettorale per conquistare il governo e,secondo i famosi sondaggisti (sulla cui attendibilità…), sono in lizza grazie ad una pletora di sostenitori sciagurati,forse stanchi per l’inazione di uno Stato che non ha mai veramente funzionato dall’Unità del paese e che attualmente funziona pure peggio,se mai fosse possibile.
A Bruxelles si sostiene con ragione che i popoli latini (nella penisola iberica non lo sono veramente…) sono ingovernabili in quanto fondamentalmente anarchici e, per dirla col Guicciardini, specialmente gli italiani che ‘pensano solo al particulare’.Non c’è bisogno di scomodare Machiavelli per sapere che nel Bel Paese verità e menzogna sono senza soluzione di continuità.
A giudicare dalle quattro sciocchezze messe insieme nel programma del Grillo & c., si direbbe che si tratta della prova provata della dabbenaggine di chi li voterà.
Il motociclista, che ammira ad un tempo Mussolini e Che Guevara, sostiene che, per finanziarlo, bastano venti miliardi o giù di lì: ’si sono trovati per le banche  e non si trovano per il reddito di cittadinanza’? Si vede bene che il giovanotto ignora che il salvataggio di alcune banche ha comportato un esborso una tantum, mentre per finanziare quello che vuole lui i miliardi lo Stato li dovrebbe sborsare ogni anno… e c’è differenza,  no? Ancora non ha capito che il salvataggio delle banche serve per evitare un rischio sistemico, in quanto l’85% del finanziamento alle imprese e famiglie in Italia viene dal sistema creditizio, diversamente dagli altri paesi, e che la difesa di una banca, anche se gestita da disonesti e mal controllata (ma i controllori non si possono sostituire ai managers perché sarebbero loro i responsabili del buon esito delle singole operazioni!), è nell’interesse generale,dei depositanti e degli investitori.
Qual è l’oggetto della spesa di 20 miliardi? Ma il reddito di cittadinanza che solo noi non abbiamo in Europa… Già ma la cassa integrazione in caso di crisi aziendale chi ce l’ha? I membri della setta sono lesti nell’insultare gli altri circa le fonti di finanziamento illusorie contenute nelle varie leggi di stabilità o nel famoso decreto milleproproghe(…) e che cosa propongono loro? Abolizione delle auto blu; evidentemente non hanno mai lavorato, perché ignorano che nella Pubblica Amministrazione un certo numero di macchine a disposizione è necessario per assicurarne l’efficienza, altrimenti, per la partecipazione a riunioni frequentissime fuori sede, i dirigenti ed i funzionari o vanno con l’autobus o con i taxi e alla fine il risparmio è residuale se non si determina una maggior spesa…, considerati i tempi del trasporto che sono a detrimento del lavoro d’ufficio, per chi lavora! Poi l’abolizione dei vitalizi…, poi il taglio delle pensioni d’oro, già soggette al contribuito di solidarietà: non avendo studiato legge in modo adeguato, ignorano che una norma del genere contrasterebbe con il dettato costituzionale  e  con l’elementare principio morale: pacta sunt servanda, senza il quale le proposte politiche sono puro arbitrio, anzi dittatura. Poi il taglio alla spesa pubblica. Dove? Come? Non se ne parla per caso da trent’anni? Indichino anche dove tagliare e poi vediamo le reazioni… Inoltre, l’abolizione del CNEL, quello sì un ente inutile, voluto dai sindacati e dal Pc, a suo tempo, ma con quale risibile risparmio? Ecc., ecc. Invece di preoccuparsi della produttività, della mancanza di investimenti d’impresa, della carenza di fondi nella ricerca, della inefficienza di tanta parte del settore pubblico, della mancanza di controlli prima che i buoi scappino dalla stalla, delle opere pubbliche  realizzate in modo fraudolento (quando le fanno)…,del vincolo del debito pubblico, si favoleggia, come si faceva nel ‘600 a Milano, quando c’era la carestia e la colpa era dei fornai che facevano incetta di grano per alzare i prezzi.... Cui prodest? Giova ai giornalisti saccenti, ai nostalgici della sinistra dura e pura che, con Lenin, giocano al tanto peggio tanto meglio,ai fuoriusciti della bocciofila che volevano dialogare con loro, agli intellettuali  - sedicenti tali…- che reputano che la verità sia dialettica e che in democrazia occorre sentire tutti… anche gli anti-sistema? E perché non gli esponenti dell’Isis? Noi non abbiamo alcun interesse a conoscere l’opinione di chi si professi nazista o stalinista e neppure degli adepti della dottrina di Scientology. L’errore è incomprensibile,scriveva Aristotele…
La soggettività della logica creativa, che propugnano, ha come riferimento di prima grandezza la sindaca di Roma che si rallegra che il Pd che ha sporcato Roma negli ultimi dieci anni, ora la pulisca… Alemanno non c’è stato? La poverina, quando si è candidata, non conosceva la situazione? E perché promettere allora che avrebbe cambiato le cose e dar sempre la colpa agli altri, mentre i romani subiscono ogni giorno la sua totale incapacità di dirigere? Il verde pubblico è abbandonato come non è mai stato, la spazzatura viaggia verso l’estero con costi elevatissimi, le strade sono ormai pericolose per le buche, l’illuminazione è vergognosa ed antiestetica, l’amministrazione comunale funziona molto peggio del solito,il debito del comune è una minaccia incombente e questa che vuol fare? La teleferica  ‘sostenuta dal 70% della popolazione’… -sembra che  siano stati contattati 1.200 residenti…-.
Qual è il male sottile che ha tolto lucidità e speranza a tanti, specie ai giovani? Non  ci riferiamo solo alla mancanza di lavoro,che non è poca cosa…, ma al saper giudicare, scegliere e comprendere che la vita non è un tempo illimitato, un bengodi dove tutto si aggiusta. ‘A nostro debol parere’ occorre imparare a  praticare la giustizia,rispettare l’altro  e combattere la violenza.