lunedì 5 dicembre 2016

E ADESSO?



Carlo Biancheri

È la storia di Arlecchino, Arlecchino e Colombina…
Tutti contenti: l’attor giovine è stato buttato fuori,voleva cambiare la Costituzione – obiettivamente in modo  assurdo, a parte il titolo V- ma, contro le previsioni di chi allegramente ha votato no, si dimette.
Direte che è perfettamente legittimo per i cittadini votare contro una proposta che non piace, un leader chiacchierone e pasticcione, che non ha brillato per successi folgoranti con il suo governo e che tuttavia ha innescato la ripresa, pur modesta, ma quel che impressiona è la totale assenza di previsione e di valutazione complessiva del contesto in cui ci troviamo da parte dei votanti.
Si è votato con rabbia: gli adepti di Scientology e il comico del Maalox insieme agli orfani del marxismo-leninismo,i sostenitori della famiglia cattolica (ma animati da vendetta…) insieme ai professori laicisti e custodi di una visione del mondo  alla Montaigne per intenderci, i fascisti e gli ex sostenitori della Repubblica del Nord ed i seguaci di quel Cavaliere,  anfitrione di cenette eleganti e burlesque con la nipote di Mubarak.
Aristotele, nell’ Etica Nicomachea, parla degli intemperanti che sono coloro che desiderano tutte le cose piacevoli e si lasciano trascinare dal desiderio e si addolorano sia quando non le ottengono sia quando le desiderano…; l’intemperanza è un vizio volontario (e quindi più grave) perché sorge dal piacere...In che consiste l’intemperanza dei votanti, si chiederanno i nostri venticinque lettori? Nel piacere di buttar giù qualcuno senza pensare alle conseguenze, anzi illudendosi che tutto continuerà più o meno come prima… Non c’è rispetto per gli altri in questo paese e quindi non c’è neppure il desiderio e la capacità (…) di realizzare il bene comune.
E adesso? Il partito democratico nato da un equivoco in quanto voleva mettere insieme gli eredi del marxismo e del Pc con una sinistra di ispirazione cattolica o radicale non è stato un vero collante perché, nonostante le chiacchiere, dell’ideologia non se ne fà a meno e il Pd non ne ha una. Il Veltroni con la cultura tipica dei lettori della rivista di cinema Ombre rosse pensava ad un partito liberal, americano, senza capire che  le contaminatio, le importazioni culturali in contesti diversi lasciano il tempo che trovano e, infatti, nel partito non c’è unità tra chi ragiona con la mentalità della bocciofila dell’appennino emiliano, erede di una cultura da ‘disciplina di partito’, e chi presuntuosamente vuole imitare don Milani o chi fa il kennediano a Figline Valdarno perché è stato tre volte a Londra o due a New York City.
E vediamo se la nobile accozzaglia, lo diciamo senza timore, sarà in grado di proporsi come alternativa.
Presidente del Consiglio il ‘cattivo ragazzino’ (così definito dai suoi sodali…) col vestito perbenino che non sa niente di niente e che legge male le e-mail…(scusatelo…) e che ora pensa a metter in riga l’Europa riscrivendo le regole dell’Euro: immaginiamo un dialogo di quarto tipo con la Merkel, con Juncker, con gli ugonotti olandesi e con i loro manutengoli finnici o con Hollande che non brilla per bonomia. Oppure con Rajoy che detesta di farsi accomunare agli italiani, essendo, come noto, gli spagnoli di origine nordica, visigotica…
Ministro degli Esteri potrebbe esser Salvini che ha un buon rapporto con Trump (c’è la foto…), è stato in Corea del Nord che è come la Svizzera, in motoscafo a Djerba e ritorno, in Russia; certamente stabilirà buoni rapporti con Albania, con le repubbliche del Caucaso ex sovietiche, proporrà l’invasione della Libia per organizzare i campi per i migranti.
Ministro dell’Economia e delle Finanze Brunetta, fautore di teorie economiche condivise in Papua New Guinee o a Cannaregio e San Servolo.
Alla Difesa la Meloni che con piglio militaresco e la parlata franca guiderà le nostre truppe non si capisce bene dove… all’Asinara?
Per i rapporti con il Parlamento suggeriamo quello che voleva comprendere le ragioni dei tagliateste, che stima Mussolini e Che Guevara e, infatti, ha fatto il giro in moto per l’Italia, come il Che in Argentina. Siccome è prestante, di certo… anche le sue idee sono buone… Duce conduci, c’era scritto  sui muri…
Alla Giustizia naturalmente l’ex finanziere Tominelli, ormai costituzionalista di provata competenza, che potrà proporci una nuova Costituzione, la più bella dell’universo, non del mondo.
Se tanto basti… Ah no, dimenticavo il proprietario del villone con vista mozzafiato sulle alture di Genova: penso che farebbe molto bene in sostituzione di Mattarella se si dimettesse. È la storia di Arlecchino, Arlecchino e Colombina…, insomma la Commedia dell’arte ma, come diceva Marx, la farsa quando si ripete diviene tragedia.
Il contesto internazionale è fondamentale in questo frangente storico e la nostra classe politica vincente da strapaese è furba ma incapace di muoversi per ottenere risultati.
La borsa non è crollata oggi perché, ho il sospetto, che ci siano mani forti che non consentano che cada…ma nel prosieguo? Quando sarà acclarato che il paese produce solo sceneggiate? Il Salvini ci propone oggi  il governo del Lombardo-Veneto… Grazie; si tenga i suoi Maroni e Zaia bravi a spendere salvo far pagare il conto agli altri.
Sempre Aristotele definisce coraggiosi nell’Etica citata coloro che restano impavidi di fronte al pericolo per il decoro (in senso forte) e perché si deve… Nulla a che vedere con i temerari… Noi cerchiamo in ogni situazione una via d’uscita, la speranza per tutelare la vita di ciascuno ma è particolarmente difficile in una situazione generata dall’imprudenza e dal male. Si, il male distrugge, il bene costruisce. I preti hanno smarrito, nella maggioranza, il senso del loro predicare divenuto un generico umanitarismo, con Dio misericordioso (e lo è) ma tralasciando la metanoia, come fosse un prodotto di consumo, una pillola: come dice il papa? Un atto di misericordia al giorno? Perché? Toglie il medico di torno? Troppo attivismo, frenesia del fare qualcosa, purchessia… di fronte allo scacco. Diciamo questo perché i  massoni dell’Ottocento sostenevano che preti e  carabinieri fan stare il mondo in piedi… I preti mancano (o non si riconoscono tali) e i carabinieri sono molto impegnati…
Non si capisce quale maggioranza formerà un nuovo governo essendo il Pd lacerato. Se tutti gli altri si metteranno assieme ne vedremo delle belle anche se, ancora una volta, la pagheremo. Non c’è speranza quando c’è disordine nelle persone: chi non sa governare sé stesso non può governare neppure governare gli altri (Tommaso d’Aquino).Siamo nel tempo delle conseguenze…


POST SCRIPTUM: EU e REFERENDUM

I  giustizieri nostrani che hanno punito con spensieratezza l’attor giovine votando no ed affossando il suo governo, essendo digiuni di politica,  non si saranno accorti che l’ugonotto Dijesselbloem, con perfetto tempismo e sadismo, il giorno dopo l’esito del voto, ha immediatamente portato l’Eurogruppo  a decidere che la legge di stabilità (progetto di) italiana non va bene e che occorrono  solo cinque miliardi di Euro di maggiori risorse (…) per rispettare i parametri europei. Non solo. Il debito pubblico italiano è sotto osservazione e  può essere oggetto di procedura d’infrazione da parte della Commissione per debito eccessivo, anche se, miracolosamente, come aveva annunciato Padoan, ha cominciato a scendere.
Anche il sistema bancario italiano non va bene per l’Eurogruppo, nonostante che tutti gli altri paesi, a cominciare dall’Olanda,  avessero portato a suo tempo fieno in cascina, mediante consistenti aiuti di Stato elargiti alle banche nel silenzio della Commissione stessa che vigila  sugli aiuti di Stato. Per il momento, non essendoci interlocutori, si rinvia ma… a marzo prossimo (…) ci saranno le decisioni esecutive.
Cosa concluderne?
La democrazia è un bel sistema ma molto delicato, suppone guide solide e molta, molta responsabilità. Fuori dei confini non ci sono amici ma solo gente che fa il proprio tornaconto: do ut des è il principio, poi c’è la  generosità ma è residuale.
L’attor giovine era quasi riuscito a far passare la fine del principio dell’austerità nell’Eurogruppo, o quanto meno deroghe, principio nefasto che ha molto giovato  ai tedeschi; è bastato un attimo di debolezza e non si è esitato a colpire  duro per far fuori un concorrente: in Europa ci state ma come diciamo noi non come pari, questo è il messaggio…
Noi non siamo in grado di difenderci perché ci facciamo male da soli con rappresentanti politici quasi sempre impreparati, tronfi e chiacchieroni oppure seguendo i fuochi fatui della setta più ignorante che la politica ci abbia sin qui scodellato. Si può uscire dall’Europa ma gli inglesi paiono scontenti di averlo fatto a sentire il Governatore della Banca d’Inghilterra. Con la liretta svalutata il paese non ce la farebbe… Ci ricordiamo com’era negli anni Cinquanta.

COMMENTI

Pubblichiamo quel che abbiamo ricevuto. Alcuni commenti li condividiamo perché equilibrati, altri meno ed altri ancora li consideriamo profondamente errati perché scritti da incoscienti che separano la pars destruens dalla pars construens.

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Adesso che l’elettorato italiano ha sfasciato tutto perché Renzi era antipatico, salvando così lacostituzionepiubelladelmondo, possiamo finalmente affidarci a Salvini, Grillo, D'Alema, per condurci allegramente verso il baratro. Perché il baratro è dietro l'angolo, ma qui si fa sempre festa, come durante la peste a Milano.
Francesco Barberis


Certo che se la gente pensa che il nuovo sia D’Alema, non c’è da aspettarsi niente di buono!  Ed ora avanti con comici professionisti, dilettanti allo sbaraglio e anziani plurindagati. Le risate sono assicurate! 
Gigliola Leoncini


Il popolo italiano ancora sovrano ha deciso facendo vincere oltre ogni previsione il NO. Verranno analizzati i motivi del perché di una vittoria inconfutabile, così come di una sconfitta imprevista da chi aveva giocato tutte  le carte possibili e immaginabili per far approvare una legge ibrida e poco comprensibile per la maggior parte degli italiani. Parlare in senso dispregiativo di populismo non lo capisco, forse ignoro certo politichese, cmq se deriva, ha origine da "popolo", occorre rispettarlo, come occorre rispettare la maggioranza dei cittadini che hanno scelto democraticamente. Adesso si paventa una crisi economica notevole, contraccolpi negativi nella UE come se tutti i mali dipendessero dal No votato a grande maggioranza. Ma, da ingenua cittadina, mi chiedo: avevamo un debito pubblico stratosferico già prima del voto, le banche italiane in difficoltà sotto assedio da incredibili speculazioni, molte attività commerciali in gravi difficoltà, aziende un tempo fiore all'occhiello dell'Italia vendute o svendute a stranieri o traferite all'estero. Il ceto medio praticamente dissolto o in gravi difficoltà, troppe ingiustizie sociali hanno creato un divario insopportabile, inaccettabile. L'avvento dell'euro con un cambio troppo oneroso e penalizzante, é stato deleterio facilmente prevedibile. La maggior parte delle famiglie, a parte quelle dei nuovi ricchi e snob, riesce ad arrivare a malapena a fine mese. La scheda elettorale che parlava di ritoccare la Costituzione per il bene del Paese e conseguire dei risparmi, non ha convinto.e non ha funzionato. Non si parlava certo di ridurre davvero gli sprechi, di eliminare o quanto meno diminuire stipendi e pensioni d'oro, gli ingiusti e detestati vitalizi, ecc. Non è stata tanto la legge elettorale da bocciare, legge di cui la maggior parte delle persone non ne ha capito il meccanismo, ma é emerso lo scontento generale della gente per le troppe ingiustizie subite, per l'arroganza e lo strapotere da raggiungere ad ogni costo dimostrato da alcuni personaggi della scena politica, sono queste grosso modo le motivazioni che fatto cadere la famosa goccia che ha fatto traboccare il vaso e la maggior parte del popolo ha detto NO chiaramente a tali politici, recandosi in massa ad esprimere il proprio dissenso., tantissimi cittadini in un'altissima percentuale, come non avveniva da troppo tempo. Infatti i cittadini disamorati da certa politica si sono ribellati ed hanno deciso di far sentire la propria voce sempre più indebolita.
Aldo Campitelli


Questo referendum ha spaccato l'Italia. Renzi è il Responsabile di questa spaccatura e se ne è assunto la responsabilità. Ora si tratta di tornare a riunificare un Paese su una Costituzione che, come diceva un tempo Benigni, è la più bella del mondo. 
Marco Portesi


Quel che abbiamo davanti ora con la vittoria del NO mette i brividi. All’orizzonte, una legge di bilancio da chiudere, la crisi del Monte dei Paschi che potrebbe riaprirsi, la flebile tenuta dei conti pubblici che potrebbe precipitare sotto i colpi di una nuova tempesta dello spread, la Trojka o come si chiama adesso. Il tutto, senza maggioranze, senza legge elettorale, senza una classe dirigente pronta a prendere il posto di Renzi dei suoi. Parafrasando Obama, il peggio deve ancora venire. 

Roberto D’Ambrosio


La sconfitta di Renzi è la confitta di una sinistra che ha anteposto i diritti civili a quelli sociali, che ha fatto leggi sul terzo settore, sul dopo di noi, sulle dimissioni in bianco, sulle unioni civili, sull’omicidio stradale, ma non ha risolto i grandi problemi della maggioranza dei cittadini, che sono sicurezza sociale, posti di lavoro, tenuta economica, immigrazione.
Claudio Bellini


Ha vinto il No di pancia (grillo, salvini), di calcolo ( rottamati del Pd, Berlusconi), di cuore (giovani e anziani di un Sud alla deriva)...ora che succederà? Berlusconi ringrazia: può tornare a fare il leader, c`è qualcuno (Renzi) più odiato di lui, Grillo gongola (le scie chimiche della vittoria attraversano il cielo del Bel Paese) e Salvini vorrà e potrà ergere muri dovunque...povero Mattarella, il suo compito non sarà facile, in un paese così dilaniato invece di un nuovo governo di transizione, non sarebbe meglio una nuova Costituente? Un buon antidoto al caos...forse!

Massimo Rosso


Hanno vinto i no. Mezz'ora dopo il Governo di Matteo Renzi si è dimesso dando una lezione di eleganza e civiltà istituzionale.. Ora tutti coloro che l'hanno insultato, vilipeso, aggredito inizieranno a combattersi tra loro determinando un periodo di incertezza e confusione che pagheremo tutti caramente. L'Italia resterà nella palude della vecchia politica e nell'incompetente arroganza della nuova. Il Capo dello Stato chiederà ancora una volta al Partito Democratico un sacrificio e una responsabilità, che Grillo, Berlusconi, D'Alema, Salvini, Meloni non sono in grado di dare. La sinistra? Ha fatto quello che ha sempre fatto, la levatrice della destra più becera.Hanno vinto i no. Mezz'ora dopo il Governo di Matteo Renzi si è dimesso dando una lezione di eleganza e civiltà istituzionale.. Ora tutti coloro che l'hanno insultato, vilipeso, aggredito inizieranno a combattersi tra loro determinando un periodo di incertezza e confusione che pagheremo tutti caramente. L'Italia resterà nella palude della vecchia politica e nell'incompetente arroganza della nuova. Il Capo dello Stato chiederà ancora una volta al Partito Democratico un sacrificio e una responsabilità, che Grillo, Berlusconi, D'Alema, Salvini, Meloni non sono in grado di dare. La sinistra? Ha fatto quello che ha sempre fatto, la levatrice della destra più becera.

Enzo Mare