martedì 12 gennaio 2016

CARLO BIANCHERI risponde a Lorenzo Lucchini

Egregio Signore,

noi siamo con la Chiesa, quella del Credo, per intenderci, anche se sappiamo che è “casta et meretrix” e bisognosa di continua purificazione, a detta del Magistero…
Intendiamo la Chiesa della Lumen Gentium che speriamo si ritrovi con le Chiese sorelle e recepisca le critiche di altre Chiese separate, quando fondate.
Certamente non siamo per la Chiesa “fai da te” alla Lefèvre.
Questa Chiesa “ufficiale”, come la chiama lei, non ci pare particolarmente convinta dalle argomentazioni della passionale Sig.na Cirinnà (v. intervento del Segretario di Stato), ben convinta delle sue idee ma del tutto ignara che, come dice Aristotele, il giudizio deve esser scevro da passione …
La Cirinnà, come  i signori e signore della LGBT ed altri, dice, a nostro debol parere, delle sciocchezze, ormai divenute patrimonio comune della stampa politically correct, in quanto sviluppa i diritti come rivendicazione individuale dove la Grundnorm è il benessere materiale o al più psicologico dell’individuo. Si prende in considerazione l’interesse dei due partners, partendo dall’assunto che il bambino si adegua, e trasformando la psicologia in un auspicio soggettivo che prescinde totalmente da evidenze che distinguono  un comportamento maschile da uno femminile.
Il discorso andrebbe molto lontano, in quanto la battaglia contro la nozione di ‘natura umana’, divenuta elastica, inizia con Rousseau e col suo fratello massone Lessing. Non a caso Edgar Morin intitola un suo libro Le paradygme perdu, la nature humaine.
Noi impariamo da Aristotele che occorre un’antropologia, fondata sul fatto che l’uomo è per sua natura un animale sociale, dove si realizza –  «chi vive solo è un dio o una bestia…» - prima nella famiglia, poi nel villaggio, poi nella città e nello Stato. In questo contesto si determina cos’è il bene comune che non vuol dire solo il bene individuale ma, come abbiamo già scritto e lei lo dovrebbe sapere se ci legge, un equilibrio tra proprium e comune e da questo equilibrio nasce la legge.
Così ci pare una insensatezza il primo emendamento della Costituzione americana che fà precedere il diritto di proprietà allo Stato – questo è sì il regno dell’individualismo e se ne vedono le conseguenze, da ultimo la questione della vendita delle armi…- come ci sembra poco plausibile che il bambino sia un oggetto e non possa scegliere quando abbia l’età della ragione se vuol continuare a vivere sotto l’egida del compagno/a del padre/madre nell’ ipotesi, ad esempio, che il proprio padre naturale  premuoia (si muore anche, cari signori, anche se si vorrebbe che la vita fosse una festa perenne…).


 Carlo Biancheri


Devo constatare con dispiacere che anche voi siete di quei cattolici che lasciano andare le cose come vanno, per il fatto che non prendete posizione contro la legge Cirinnà. Purtroppo siete con la Chiesa ufficiale, con il Papa e il Vaticano, che non condannano apertamente e non appoggiano chi si batte contro la Cirinnà. 
Si capisce che Renzi l’appoggia e la sostiene con determinazione per affrettarne l’iter parlamentare, in quanto crede così di fare qualcosa di sinistra, senza rendersi conto che questa delle libertà individuali di soddisfazione personale è una cosa del laicismo illuminista e massonico, per cui è chiaro che Renzi non sa neppure cosa vuol dire essere di sinistra.

Lorenzo Lucchini