venerdì 7 dicembre 2012

DE HAC NOSTRA PRAESENTI REPUBLICA

Una delle tante disastrose conseguenze dell’aver affidato il governo del Paese alla follia distruttiva della tecnocrazia europea e all’ingordigia delle banche, è quella di aver resuscitato Berlusconi, permettendogli addirittura di poter sfruttare la forza mediatica di cui dispone per riproporsi all’opinione pubblica come salvatore della Patria. Anche di questo dovremo ringraziare l’ “Europa”.
Luca Lodi

Attenti a non correr dietro ai luoghi comuni. L'Europa è una istituzione fatta di persone dove si affermano alla fine le proposte sostenute da chi ha più potere o quelle più sensate. Troppo spesso per decenni in Europa abbiamo mandato burocrati o incapaci, guitti e ballerine: avrebbero dovuto difendere gli interessi nazionali! Gli esiti sono dinanzi agli occhi di tutti .Anche se uno si sente qualcuno a Palermo, a Roma o Abbiate Grasso... per ciò stesso non acquista diritto di ascolto dai Finnici, dai Danesi, dagli Olandesi, per non parlare degli Inglesi. Questa è la realtà come il nostro enorme debito pubblico, come il fatto che nella pubblica Amministrazione centrale e negli enti locali si lavora spesso male e poco (la maggioranza...) con pochi controlli seri e molta corruzione. Chi fa politica normalmente? Chi vuol crearsi una posizione, non chi vuol servire... Quanto alle banche non esiste l'entità banche che agiscono di concerto: esistono banche più o meno grandi, alcune con molto peso in ambito nazionale ed internazionale: hanno creato la crisi e ne sono uscite quasi indenni in termini di responsabilità... L'agenda Monti è stata dettata dai mercati finanziari che non ci avrebbero prestato più un Euro (mica sono obbligati a farlo!). La gente parla di spread ma ancora non sa cosa implichi... Ogni volta che sale lo paghiamo tutti, nei mutui e in mille cose della vita quotidiana. Piaccia o non piaccia questa è la realtà e non se ne dà una diversa per quanto sia sgradevole. Ciò detto è il tono che fà la canzone e i tecnici sono inadempienti su alcuni provvedimenti che avrebbero potuto favorire lo sviluppo...
Carlo Biancheri


E’ chiaro che Monti non poteva fare di più di quello che ha fatto per risanare la situazione italiana, dopo vent’anni di malgoverno, ma è difficile capire perché Berlusconi che in ottobre diceva che Monti avrebbe potuto continuare anche dopo le elezioni a governare come presidente di centro-destro, essendo da sempre un liberale, ora l’abbia voluto far cadere e voglia ritornare lui al potere, cosa che è anche possibile che gli riesca grazie ad una campagna elettorale demagogica, piena di promesse, e giocata sullo spauracchio del comunista Bersani. Così avremo di nuovo una situazione in caduta libera con scarsissima credibilità in Europa e poi...????
Valentino Bellandi



E la Chiesa tornerà ad appoggiare Berlusconi? Bertone, che sembrava uscito di scena, ritornerà in campo per sostenerlo? O lo farà Scola da Milano, con ripresa di potere da parte di CL? Staremo a vedere: ci sarà da divertirsi!
Marco Pizzi


Liberalismo è una parola ambigua: era liberale Gobetti, Einaudi e si dice tale il piazzista: sono la stessa cosa? Non ci pare. Se si vuol dire che l'iniziativa economica privata deve esser libera, è un'ovvietà; lo dice la Costituzione, ma se si aggiunge che di conseguenza non ci devono esser limiti né controlli, è la giungla, quella che piace al circo delle amazzoni, nani e ballerine, come si diceva al tempo di Craxi... Certo la macchina burocratica dell'Amministrazione è ancora troppo borbonica, ma il Conducator non ci ha messo mano: si è interessato al potere, non al bene operare. Il problema è che questi signori, a forza di predicare sciocchezze con la prosopopea di Pericle, fanno sì che ci andiamo di mezzo tutti, affidati come siamo alle Minetti, alla famiglia Bossi e ai vari Frankestein che sentiamo ogni sera in tv: gli argomenti ricorrenti dei seguaci del capobanda sono: mal comune mezzo gaudio, abbiamo ben operato (ma chi credono di celiare?), troppe tasse, bengodi per tutti, stranieri cattivi e magari una canzoncina napoletana, sì pizza e mandolino, come dicono all'estero, un balletto in cene eleganti e via: il sogno s'avvera... Spero proprio che con la crisi prevalga il principio di realtà rispetto alla fuga, ma un'intera generazione ha perso la criticità. Ci vuole un umanesimo integrale... Quanto ai farisei, come li chiamava San Gerolamo(!), cioé la gerarchia, hanno di che pentirsi per aver sostenuto il piduista anticristiano e per aver portato avanti una teologia da baraccone tipo CL ma anche opificio. Volete comparare quelli che girano ora con uno Chenu, un Congar, un Pieper, Barth (ma non von Balthasar...), Sertillanges e quanti altri? Al massimo conoscono Platone e Husserl, come lo sciagurato Bontadini, stimato da Gentile(...), che ha stravolto San Tommaso... platonizzandolo! Che fare? La soluzione sta in noi, basta non esser conformisti.
Carlo Biancheri



E così ritorna Berlusconi e tutto andrà a catafascio! Lui farà una campagna elettorale dicendo che Monti con le tasse ha dissanguato le famiglie italiane, che lo spread non dipendeva da lui, che la disoccupazione cresce sempre di più, che Monti non è stato capace di migliorare la situazione, ma ha solo peggiorato le pensioni, poi si scaglierà contro Bersani dicendo che è un vetero-comunista, che farà tutto male e via dicendo e così è anche molto probabile che prenda un mucchio di voti e magari vinca pure. E tanto per far vedere subito com’è, si apre la strada  facendo cadere Monti prima che si faccia la legge che chi come lui è stato condannato (sperando che lo sia anche nei gradi successivi) non è candidabile e decade dall’incarico di governo. E allora cosa possiamo fare per evitare di tornare indietro e fare una figuraccia in Europa?
Giovanni Ventura


In un mondo di matti i savi sono reputati matti, dice Aristotele. Certo, se la maggioranza dei votanti è disposta a credere che Ruby (ora definita "sgradevole e maleodorante"...) è la nipotina di Mubarak, tocca forse abbandonare la città per protesta, come i monaci della Tebaide nei primi secoli dopo Cristo, perchè le città vivevano a livello istintuale, come più tardi dirà Agostino. Per quanto questa Italia sia resa più cinica dalla separazione tra il dire e il fare, specie in tempi di crisi della dimensione spirituale (ben fanno i vescovi a mettersi un copricapo che risale al culto del dio Mitra... roba da gnosi e immanentismo!) e di totale dimenticanza della morte e quindi del relativo, della nozione del tempo... No! si vuole un'eternità virtuale, come il piazzista con la lucidità mefistofelica vuol darci da bere... Per dire stop occorre fegato e capacità di rinuncia, anche con se stessi...
Carlo Biancheri