Carlo Biancheri
In
 Agosto dell’anno in corso abbiamo scampato un pericolo grave: il 
soggetto che ringrazia per gli applausi a mani giunte -un gesto del tipo
 paccottiglia orientale perché fuori contesto– voleva andare al voto per
 ‘avere i pieni poteri’ (sic), non sapendo come trovare ventitré 
miliardi di Euro per disinnescare le clausole di salvaguardia che 
avrebbero fatto aumentare l’IVA. Le spese che aveva imposte al governo 
Conte I, insieme al ragazzetto di Pomigliano d’Arco, erano troppe ed 
improduttive: quota 100, il reddito di cittadinanza, senza contare gli 
annunci da paese del bengodi, come tasse al 15% per tutti, e chi se ne 
frega del debito e dell’Europa; anzi, ottenuto il plebiscito, avrebbe 
sfidato l’Europa stessa, realizzando quel disordine che alcuni 
all’interno ed all’esterno della UE auspicano. Questa sceneggiata non 
era molto apprezzata dai mercati finanziari, dove gli analisti, facendo 
due conti, vedevano il rischio di un’uscita del paese dalla moneta 
unica, lasciando l’Italietta in balia degli uragani col presunto 
supporto della Russia di Putin, in ben altre faccende affacendato. Lo spread era di cento/centocinquanta punti superiore all’attuale, con dispendio di alcuni miliardi di Euro per tutti noi.
Ma gli italiani hanno nei geni quello di interessarsi soprattutto dei fatti loro – gli italiani si occupano solo del particulare,
 scrive Guicciardini ben cinquecento anni fa…-, con la conseguenza  di 
non  capire che ci sono interessi generali che riguardano tutti; il buon
 governo, illustrato negli affreschi di Siena di Ambrogio Lorenzetti, 
suppone  giustizia, prudenza, rinunce, rispetto, perché i cittadini 
possano vivere nell’ordine e nell’armonia; l’affresco è una divulgazione
 del pensiero di Tommaso d’Aquino, attualissimo peraltro, anche se 
misconosciuto da molti  degli odierni uomini di Chiesa che gli 
preferiscono Heidegger e l’intuizione dell’Essere, peraltro ineffabile e
 che, a ben vedere, si riduce all’esistente. C’è anche un affresco del 
cattivo governo con una città in rovina…, sempre a Siena. Un’attrazione 
fatale per il cupio dissolvi, una sorta di masochismo suicida, fa
 sì che una pletora di analfabeti di ritorno o di rabbiosi sostenga 
ancora il Salvini, il quale compare su tutte le televisioni e, 
soprattutto, nei canali RAI/EIAR che siamo costretti a pagare! Passi per
 gli Osci, ma ora anche in Emilia 
Romagna si vuol cambiare, per vedere l’effetto che fa… È fin troppo 
facile  comprendere che affidarsi ad un uomo solo significa immaturità, 
infantilismo, rifiuto di divenire adulti e cioè di scegliere. E certo la
 candidata leghista ha il dono di non essere simpatica e di fare 
proposte inconsistenti (quando le fa) eppure…
Dopo
 la visita all’anziano Ruini, responsabile di aver portato la Chiesa 
italiana a sostegno di Berlusconi oltre a numerose altre scelte 
sciagurate di tipo dottrinale, in combutta con i movimenti cristiani a 
cominciare da CL, apprendiamo che il Capitano è sempre più cattolico 
anche se si definisce ‘divorziato e peccatore’:
 andrà a Medjugorie, ha annunciato. È la nuova evangelizzazione che 
consiste nell’aderire ad una religione come si fa iscrivendosi al Club 
Milan (magari alla curva…): sono credente e peccatore, felice di 
esserlo. Purtroppo si dà il caso che nel Vangelo ci venga spiegato che 
non si possono servire due padroni (in questo caso Dio e la ricchezza): o
 amerà uno o odierà l’altro. Così il peccatore è accolto, come il 
figliuol prodigo, quando ‘vuole’ tornare alla casa del padre e 
chiedergli di esser trattato come uno dei suoi servi…, un po’ diverso 
dal dire: sono cattolico, viva la Madonnina, bacio il rosario, ma non 
prego, vado a Medjugorie – perché poi lì?- e mi comporto come sempre: 
non funziona così, Salvini; sarebbe come costruire una casa sulla sabbia
 o gettare un seme tra le spine… Per chi non è stolto come Pinocchio, 
ingannato dal gatto e dalla volpe, si capisce che si tratta di mera 
strumentalizzazione della fede altrui.
Sempre
 questo soggetto si scandalizza che il comico in disarmo si sia 
intrattenuto per oltre due ore con l’Ambasciatore cinese in Italia ma…, 
all’evidenza, non conosce il proverbio di quel bue che dà del cornuto 
all’asino… Grazie alle lungaggini della giustizia italiana non sappiamo 
ancora cosa ci facesse da ministro a Mosca, con un tal Savoini –chi lo 
conosce?- e, tuttavia, siamo informati da lui che ci stava meglio che a 
Bruxelles… Come chiamiamo tutto ciò?
E
 poi il MES che dovrebbe sostituire il fondo salva-Stati nella UE e le 
minacce al Conte, ormai Vis-Conte, di denuncia per altro tradimento – da
 che pulpito viene la predica…- per non avere informato il Parlamento. 
Ancora una volta i suoi consiglieri non lo hanno preparato bene perché 
hanno idee confuse: il problema non è il MES, ma i criteri per giudicare
 la sostenibilità del debito, le clausole che verrebbero imposte se 
venisse avanzata una richiesta del genere da parte dello Stato, la non 
estensione alle  banche di minori dimensioni, oltre a quelle definite 
sistemiche del meccanismo, in caso di crisi, e, soprattutto, la 
ponderazione sulla rischiosità dei titoli di Stato se passasse, per 
caso…, la proposta del ministro dell’economia tedesco… Tutta roba da 
negoziare che richiede non solo  gente preparata, ma anche avvezza alle 
trattative internazionali dove ha maggior peso chi rappresenta uno Stato
 membro credibile, non un paese con dei ragazzini come ministri o guidato da
 politici piazzisti che contano frottole a spron battuto. Non hanno 
forse detto in plenaria al Parlamento europeo:’Salvini, lei si prende 
impegni che non rispetta, lei è un fannullone!’?
Ne deriva che i professionisti della politica sono una iattura, così come quelli che si improvvisano statisti e pretendono di decidere per tutti senza le necessarie competenze. 
 
