Carlo Biancheri 
Non basta dire che chi spara è un 
delinquente dopo che esponenti del partito hanno paragonato la on.le Kyenge ad 
una scimmia e dopo aver  aizzato gli animi con incursioni nei campi rom, 
insinuato che i migranti stiano in alberghi a cinque stelle a spese nostre e 
che rubino agli italiani il lavoro, cioè quello che gli italiani rifiutano (!), dopo 
periodici insulti razzisti resi noti dalla 
cronaca, salvo le scuse di rito, di esponenti 
di quell’agglomerato di cui  i giudici di Genova non riescono più a trovare i 
quarantotto milioni di Euro che erano in cassa al tempo dei diamanti e delle 
lauree in Albania della famiglia 
Bossi e che si sono 
evaporati...
Quando l’incultura si impanca a 
maestro predicando un giorno sì e l’altro pure che vengono prima gli italiani, 
non c’è da stupirsi che un loro esponente prenda la pistola e spari a persone, 
cioè esseri umani, per la precisione, quelli così definiti dalla Dichiarazione 
universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite, per semplice odio.
Questo è l’aperitivo dell’esito di 
un programma politico che pretende di prendersi cura dell’interesse 
generale degli italiani con il risultato che è dinanzi agli occhi di 
tutti.
Cosa c’è da attendersi ancora per 
far capire a chi li vuole votare che la pagheranno, loro per primi, a 
carissimo prezzo ad affidarsi a questa gente?
Chi semina vento, raccoglie 
tempesta…
 
