lunedì 31 marzo 2014

RIFORMA del SENATO

Perché in questo blog AMICUS PLATO non discutete della riforma del Senato? A me sembra una questione molto importante, perché cambia uno dei pilastri della democrazia, riducendone le competenze e variando completamente la composizione. Il cambiamento della composizione mi pare motivato solo dal risparmio, non da ragioni di opportunità politica. Questo tanto sbandierato risparmio mi pare che sia una tattica propagandistica di Renzi, che ha assunto questi toni piuttosto demagogici, come il dire che finora i sacrifici li hanno fatti i cittadini, ora devono farli i politici, frase ad effetto che nella sostanza non regge, in quanto perde significato per la disparità numerica e per il fatto che i politici sono sempre e comunque ben pagati. Il fatto poi che si dica che i 148 che entreranno a far parte del Senato non determineranno costi, credo che si rivelerà non vero, in quanto i presidenti di regione, i sindaci sono già pagati ma per le funzioni che attualmente svolgono, assumendo una funzione aggiuntiva si aumenteranno senz'altro le indennità e poi avranno indennità di trasferta, ecc. ecc. Credo quindi che avremo una riduzione di partecipazione democratica e pochissimo risparmio reale; questa riforma, a mio giudizio, serve solo a Renzi, in vista delle prossime elezioni europee, per sollevare un gran polverone e buttare fumo di demagogia negli occhi della gente.

Federico Mannini