sabato 5 agosto 2017

LE PAROLE E LE COSE


                                                                                                               Carlo Biancheri

“Il principio dell’azione è il proponimento, mentre per il proponimento lo sono il desiderare e il ragionamento mirante ad uno scopo…; perciò il proponimento non può esistere senza intelletto e razionalità, né senza disposizione etica: per questo nell’azione non può esistere la buona condotta ed il suo contrario senza la razionalità ed il costume. La razionalità muove in quanto ha uno scopo… cioè è pratica. È  il principio dell’attività creatrice: chiunque crea, crea per qualche scopo e ciò che egli fa non è il fine in sé, bensì solo in relazione ad altro o a causa di altro.
Nell’ambito dell’agire invece la cosa è diversa: infatti la buona condotta è il fine e a ciò tende il desiderare.
Quindi il proponimento può dirsi o intelletto appetitivo o appetito razionale e questo principio è l’uomo…”. Così Aristotele nell’Etica dedicata a suo figlio Nicomaco, cap. VI, 2.
Noi viviamo in una temperie culturale in cui si sono smarrite queste verità elementari e non storicizzabili  grazie, anche,  a duecento anni di influenza massonica in cultura che ha imposto come dogma il pensiero critico del loro affiliato Kant, tributario di Cartesio, che mal conosceva Aristotele e che ha separato il soggetto dalle cose e dalla natura che diviene nel suo argomentare una tavolozza per il soggetto stesso. La sua gnoseologia piena di dogmi, veri atti di fede, e di a-priori condiziona il nostro quotidiano sopprimendo ogni oggettività e portando all’anomia cui assistiamo: Chemins qui ne mènent nulle part… Sentieri interrotti, appunto… per dirla con Heidegger che da lui discende. La filosofia che è ‘lo stupore per le cose’, sempre per Aristotele, non è il discorso da bar che il cosiddetto  ‘pensiero debole’ del Vattimo di turno vorrebbe farci credere, non senza successo transeunte, ma la conoscenza del reale e dell’uomo: altro che le scienze comportamentali che sono descrittive e fondate sul positivismo!
In cultura è come nelle classi sociali: le idee si diffondono dapprima nell’aristocrazia intellettuale, poi si divulgano ed infine arrivano agli utenti privi di strumenti critici. Così tante crisi dell’uomo contemporaneo che sia religioso o che sia ateo hanno la loro radice qui. Inconsapevolmente, anche in politica  non si è immuni da questi principi che sono alla base del nostro ragionare: parvus error in principio magnus in termino.
Se notate non c’è quasi mai la necessità di giustificare con argomenti un’affermazione che si giustifica da sé: molti dei politici che vediamo nella comunicazione contemporanea che è ridotta in pillole e gestita da  conduttori, normalmente all’oscuro del tema di cui si discute,  si limitano ad affermare o a dare giudizi di valore: buono/cattivo, ladri/onesti ecc. senza dimostrazione di quanto si afferma.
Bisogna esser proprio dei disperati a continuare a sostenere un movimento come quello del comico in disarmo e del padrone del motore di ricerca bucato, il cui padre si dedicava  a quel certo pianeta, modello di politica, di cui ha tanto scritto il fondatore di Scientology, quello della setta e degli alieni per intenderci.
Roma è allo sfascio e il Casaleggio nelle sue periodiche visite ci assicura che la sindaca Raggi è perfettamente autonoma e che ha il sostegno del movimento cioè il suo: un’affermazione senza dimostrazione del merito… La giovanetta che ha sostituito ben quattordici persone nelle posizioni apicali al Comune di Roma in un solo anno ora ha scelto, come assessore, una signora che non crede ai vaccini e che sostiene le cure naturali per il cancro:  quando verrà affidata la Sanità al Dr. Frankestein nel Comune di Roma?
Possibile che ci sia gente che creda ancora al  refrain della Raggi ‘stiamo lavorando’? Temiamo che se non piove, a settembre, Roma sarà senz’acqua e già si vedono le autobotti in certe parti della città… e lei cosa fa, va in vacanza?Possibile che in altri comuni votino questi soggetti che nella loro linea politica dividono in modo manicheo le persone in ladri ed onesti, salvo  scoprire che anche tra loro c’è chi ha dei comportamenti oscuri: che dire di un  presidente di commissione che dà istruzioni/consigli… al direttore generale di una controllata del Comune su chi promuovere o raccomanda un’azienda per la bigliettazione, in quanto innovativa? Non importa:ciò che conta è apparire non essere. E’ post-verità…
La democrazia diretta non è democrazia, è dittatura della maggioranza. Se la maggioranza decidesse di sopprimere sei milioni di ebrei o i clandestini presenti in Italia sarebbe giusto? Il quadro costituzionale per loro, nonostante i loro improbabili esperti, scienziati/finanzieri, si tira a seconda delle convenienze e neppure lo capiscono perché  sono assolutamente impreparati .
Ma… se tutto questo è vero, dove stanno i nostri interlocutori?