lunedì 18 febbraio 2013

Tra grilli ed ubriachi...

Carlo Biancheri

Quante missive avremmo voluto scrivere a qualche destinatario/a che non sono  mai giunte a destinazione?
Questa è probabilmente una di quelle. Non  pensiamo, infatti, che questo blog sia letto da gente che si appresta a votare Grillo né la galassia del piazzista.
Eppure viviamo nello stesso paese e ci rifiutiamo di credere ad un istinto autodistruttivo anche nei ragazzi di celluloide, cresciuti con  Internet che vediamo nelle adunate, patinate, così costruite dall’eterno ‘giovane’ don Rodrigo di Arcore… Con buona pace di certi intellettuali che scrivono quotidianamente che la religione è un fenomeno rispettabile, ma proiettivo, e che loro non ci credono, resta, come dicevano i Greci, un riflesso divino nell’umano o molto di più per quelli che si ostinano a sperare… Per quel  ‘riflesso’, se mai riuscite a far passare il messaggio, crediamo che possano anch’essi, fossanco per un attimo, fermarsi e riflettere per vivere il tempo che ci è dato, sviluppando la parte migliore di noi, diceva Aristotele… e non rifiutarsi di affrontare il futuro.
Abbiamo visto a Torino e a Genova una piazza piena al comizio del comico genovese Grillo: sanno gli astanti che vorrebbe dire uscire dall’Euro? I costi chi li paga ? E il paese è così forte da sopportare un isolamento in Europa? E il debito? Alle scadenze che succede? Gli stipendi pubblici, le pensioni, come si finanziano? Il comico fin dai tempi di Parmalat si era montato la testa con due tre ‘spiate’ di insiders, sentenziando su come stavano le cose: c’era una truffa e aveva ragione…, ma quando si avventurava a dire come era stata resa possibile passavamo alle comiche. Eh sì, parla di quel che non padroneggia e Alessandro Profumo, a ragione, lo ha tacitato con una battuta, quando giocava coi miliardi  in assemblea degli azionisti MPS per paventare un ulteriore buco… Forse anche lui, come moltissimi giornalisti, confonde i milioni coi miliardi di Euro…? E dovremmo affidargli il paese? Vuole una Commissione sul caso MPS  e parla di mancati controlli…, ma vive ancora, il nostro, al tempo dell’economia del baratto o secondo gli schemi bulgari del passato: i vigilanti dovrebbero approvare tutte le scelte d’investimento dei vigilati… per controllarle: e nel caso di perdite? Chi se le accolla? Roba da cretini o da gatto e la volpe di Pinocchio… Dice che c’è un complotto delle banche internazionali…: è vero che le grandi banche sono d’accordo a non avere regole (colpa dei governi deboli o complici… che non le impongono), ma per il resto si combattono aspramente: mors tua vita mea… Il resto del programma non è difforme. Il comico approfitta della stanchezza di un sistema che continua a non riformarsi, nonostante tutti i segnali di disaffezione che emergono continuamente… Su questo bisognerà fare i conti…, ma ora che la casa brucia  o quasi a chi affidarla? A quello che promette di ubriacarsi se qualcun altro perde? Ma perché…: è mai stato sobrio? Del resto uno che crede di aumentare i voti perché promette di ubriacarsi…
Voteremo il male minore, ma non c’è piaciuto affatto non sentire o quasi discorsi seri su cosa proporre per invertire in Europa una linea demenziale fatta di nazionalismi egoisti e di burocrazia cinica della Commissione Europea, buona per tutte le stagioni… I politici (alcuni almeno…) dovrebbero sapere dove si prendono le decisioni rilevanti e avrebbero dovuto dire cose del tipo: la vigilanza nel settore dei servizi finanziari europei (banche, borse, assicurazioni) non funziona meglio di quella nazionale: perché? Come va cambiata? L’Italia ha poco peso internazionale, a parte lo show del ben noto Professore per antonomasia…, perché? Che si propone per invertire la tendenza? Perché non utilizziamo  i fondi europei? Negli anni ottanta il Ministero del Tesoro non aveva forse organizzato una missione a Parigi per studiare le filiali tecniche della Caisse des Depots et Consignations (la nostra Cassa Depositi e Prestiti) proprio per consentire alle comunità locali (Comuni, Province, Regioni) di adoperare quei fondi? Che è stato fatto dopo trent’anni da quella ricerca? Parliamo di migliaia di miliardi… e il Ministro Barca ci assicura che la situazione è migliorata: sta di fatto che non siamo in grado di utilizzare per una percentuale adeguata i fondi stanziati per noi e quindi, quando si discute di bilancio europeo e l’Italia fa presente di essere contributore netto, le viene ricordato che non utilizziamo neppure i fondi che ci danno! Siamo forse degli incapaci? Eleggiamo dei delinquenti? Di questo andrebbe discusso…  Le  nostre regioni hanno più potere delle province canadesi che sono in uno Stato federale(!)… Sembra  che molte non siano neppur capaci di controllare i loro conti oltre a favorire le malversazioni di ogni genere (altro che macro-regioni…, altro che Lombardia modello in Europa!). Ci sarebbe piaciuto sentir parlare di questo e di quali siano le riforme da tutti invocate e del lavoro dei giovani: se si parla di questo va spiegato cosa si debba produrre in questo paese: soltanto pizza e mandolino?
Ci sarebbe piaciuto sentir evocare modelli di solidarietà ben sapendo, come dice l’amato Manzoni, anche se riferito ai tumulti popolari, che “… c’è sempre un certo numero d’uomini che, o per riscaldamento di passione, o per una persuasione fanatica, o per un disegno scellerato, o per un maledetto gusto del soqquadro, fanno di tutto per ispingere le cose al peggio: propongono o promuovono i più spietati consigli, soffian nel fuoco ogni volta che principia a illanguidire… Ma per contrappeso, c’è sempre anche un certo numero di altri uomini che, con pari ardore ed insistenza pari, s’adoprano per produrr l’effetto contrario: taluni mossi da amicizia e  da parzialità per le persone minacciate; altri senz’altro impulso che d’un pio spontaneo orrore del sangue e de’ fatti atroci…”.
Ecco noi stiamo dalla parte di coloro che hanno orrore per il sangue e i fatti atroci contro i mentitori, i violenti, i prepotenti. “Il cielo li benedica”dice il nostro amato Manzoni e noi con lui.