lunedì 18 luglio 2016

UNA CHIESA SOCIOLOGICA

Carlo Biancheri


Apprendiamo con stupore che il quotidiano dei vescovi dell'Italietta, Avvenire, ha dato le pagelle per le ultime elezioni amministrative, gratificando Grillo, Appendino e financo la Raggi con votazioni elevate, con l'’ammonimento, però, che gli elettori sono pronti a punire se non verranno mantenute le promesse...
Un linguaggio clericale da preti/funzionari o da laici clericalizzati. 
Quella filosofia cioè del: "bada, bada marmocchietto..." del ‘sopire e sedare’ che così bene il Manzoni ridicolizza ne I Promessi Sposi quale espressione di una superiorità cinica, di chi sa  come vanno le cose del mondo e, dall'’alto della sua saggezza…..., giudica.
Lo scrivano/giornalista del quotidiano suddetto ignora o ha mal capito la Gaudium et Spes, quella Costituzione conciliare, cioè, che è la vera  pietra miliare della de-clericalizzazione della Chiesa, allorché afferma chiaramente che in certe materie debbono operare i laici, cristianamente ispirati, e non i preti ed accoliti.
Proviamo sempre un grande disagio per quelli che si definiscono cristiani o, peggio, parlano a nome della gerarchia: come si è visto nei recenti scandali, fior di preti e vescovi e suore di cristiano avevano ben poco; che si trattasse di reati sessuali o di simonia, di opportunismo e di arroganza facciamo fatica a considerarli modelli di quanto si legge nel Nuovo Testamento.
Del resto non bisogna andare tanto indietro nella Storia per ricordarci di tutti i 
collateralismi vergognosi a profitto di personaggi per nulla onesti o dell'’’"Uomo della Provvidenza"... dopo la Conciliazione…... L'’abito non fà il monaco e lo sanno benissimo i monaci: quelli veri,come i Padri del deserto, sono pochi...
Se uno è stato cristiano si vede alla fine: li riconoscerete dai frutti... Con ciò non vogliamo dire che ci si debba disinteressare del depositum fidei…... ma Francesco piccolino, come emerge chiarissimamente ne Le fonti francescane, aveva capito perfettamente che bisogna avere reverenza per i preti, chiamati da Cristo, tanto che i suoi frati si sdraiavano a terra quando ne incontravano uno - questi ultimi viaggiavano per lo più a cavallo... e loro a piedi - ma ciò non gli impediva di resistere alle pressioni per  ammorbidire la Regola, di criticare la verbosità dei preti, di ammonire i canonici mondani che se non si fossero convertiti gli sarebbe successo ben di peggio che la malattia, di soffrire per la codardia del clero, per la trascuratezza con cui conservavano l’'Eucarestia o la Bibbia, per la sporcizia nelle Chiese…...
Chiesa perfetta ma bisognosa di continua purificazione...
Cosa non va ne l’'Avvenire?
Si è chiesto il giornalista se c'’è compatibilità tra il pianeta Gaia ed il messaggio cristiano dove tutte le religioni sono sullo stesso piano come dice l'’Appendino che si becca un bel nove dal quotidiano dei vescovi? E sull’'assessorato alle famiglie a Torino? E sulla TAV? Nulla quaestio
E' ’interessato il nostro autore al bene comune come lo ricaviamo nella Dottrina sociale della Chiesa in base a parametri che si rifanno alla Scolastica, quella seria e non alla sua decadenza da Suarez in poi? Non è spirito del mondo il correr dietro alle ultime novità di successo? 
Non rileva la scarsissima competenza che costituisce invece un primo serio ostacolo per la realizzazione del bene comune in quanto ognuno deve saper operare  nel suo ambito...? Sembra, invece, che  per gli scrivani del quotidiano la politica consista, come dicono i sociologi, nel potere con cui un'’istituzione come la Chiesa deve  venire a patti..., il gestire…..., cioè, indipendentemente dai fini... Del resto non sono finite le ideologie?
Così come nelle Chiese non si parla più di Novissimi, ci si comunica a frotte ma cosa si intende per presenza reale nella testa di molti preti? Forse, come sosteneva Schillibeck, è come ‘bere una tazza di tè, dove c'’è dentro tutto l'’affetto di una cara zia’? Allora l'’altra vita è questa vita? Volemose bene che poco ce costa... disse il primo sindaco di Roma liberata, affacciandosi sul Campidoglio. Era il principe Doria Pamphily e a lui non costava tanto…...
Un giornale dei vescovi riflette una cultura ecclesiastica che disgraziatamente  sentiamo riflessa nelle omelie domenicali dove il Vangelo è trasformato spesso in generico umanitarismo. Non è che alla fine il Modernismo ha avuto la meglio? La Rivelazione per Loisy non è che la serie delle intuizioni religiose dell'’umanità che prendono posto nello sforzo dell'’uomo verso il vero ed il perfetto; il dogma non è che la spiegazione autorizzata  delle asserzioni primitive della ‘fede’, cioè della 
coscienza religiosa…... sic Congar in Teologia, una riflessione storica e speculativa sul concetto di teologia cristiana, Lateran University Press.