sabato 26 novembre 2011

Menzogneri, arroganti e incompetenti perseverano

Carlo Biancheri


Le dichiarazioni che si vanno diffondendo a proposito del Governo Monti e delle Autorità comunitarie da parte delle  componenti della precedente maggioranza richiedono qualche commento.
Il Vate delle valli della Bergamasca, marito in seconde nozze della pensionata trentanovenne, padre della trota, consigliere eletto (...) della Regione Lombardia, incapace di articolare un discorso qualsivoglia in relazione alle funzioni che, immeritatamente, ricopre, ha dichiarato che questo Governo è uno schifo e che il capo cordata (Monti) che doveva scalare le montagne, queste montagne le ha viste solo in cartolina. I suoi cantori,  tipo Cota e Reguzzoni, esperti da sempre di mercati finanziari..., non hanno mancato di ricordare che il famoso spread non cala malgrado che ci sia Monti.
La gravità di queste affermazioni risiede nel fatto che questi signori, diciamo così..., rivestono cariche pubbliche e, all'evidenza, parlano come degli storditi  o meglio come lo smemorato di Collegno... e quel che è peggio sono anche stati votati/nominati...
Perché si tratta di affermazioni sciagurate?
Sotto il loro beneamato Governo la crisi, ci veniva detto, non c'era in Italia: si parla di venti giorni fa...
Lo spread, quando il Conducator si ritirò, aveva ampiamente superato i 550 punti e chissà dove sarebbe adesso se fossero rimasti i governanti del 'fare'!
Urge per questi signori, diciamo così..., un corso accelerato di finanza e di tecnica di negoziazione dei valori mobiliari, obbligatorio però, per limitare l'uso di parole al vento...
Vanamente gli esperti cercano di spiegare che i fattori che fanno aumentare lo spread non dipendono solo dalle aspettative e dalla fiducia dei mercati verso il Bel Paese, ma da tanti fattori anche esogeni; per esempio, il flop dell'asta dei Bund tedeschi ha un impatto generale e penalizza chi ha il maggior debito in essere, come noi...
Gli impuniti si rallegrano pure del fallimento dell'asta dei Bund: vedete, dicono, anche la Germania soffre. Mi ricordano quel marito che per dispiacere alla moglie... Siamo in una moneta unica, signori, lo sapete? 
Pensano, invece, di uscire dall'Euro, ammesso che non crolli da solo, senza minimamente conoscere quali saranno le conseguenze e i costi.
Vi immaginate, si affrettano a dire in coro gli economisti, cosa sarebbe stato per noi se fossimo rimasti con la lira? La svalutazione a quanto sarebbe ammontata? Il petrolio come lo avremmo comprato? Probabilmente le famiglie si sarebbero spostate in bicicletta o sul mulo. La mancanza di serietà di questi ... inqualificabili soggetti, che hanno distolto l'attenzione dei più, per tanti anni, dai veri problemi del Paese col federalismo (peraltro costosissimo) o le berlusconate, si  manifesta  anche in questo frangente.
Il padre Sorge, nel suo ultimo libro, sembra abbia denunciato con vigore il silenzio delle gerarchie cattoliche nei confronti della pseudo-cultura della Lega. La Chiesa non ne parla sebbene si tratti di idee palesemente anti-cristiane; forse per servilismo verso il papa attuale che conosce Bossi? Non va bene; come non siamo entusiasti del  rapporto del papa col popperiano Pera, 'ateo devoto'! Una definizione degna del Ferrara, giornalista...
Sempre il Vate, con la cravatta  o il fazzoletto verde che riecheggiano l'orbace..., ci ha comunicato che il Berlusconi se ne è andato perché - lui lo sa - facevano (...) fallire le sue aziende. Bell'esempio di interesse generale: voce dal sen sfuggita... Si vede che ragiona così il Senatore: si sta in politica fino a che c'è un tornaconto personale... Il suo pensiero 'filosofico' passerà alla Storia e verrà senz'altro studiato nelle scuole del sole che ride!
L'ineffabile Bondi, da parte sua, non ha perso occasione per criticare il vice presidente della Commissione Europea Rehn: non rispetta la sovranità democratica del nostro Paese. Questo signore da Ministro dei Beni Culturali verrà ricordato per l'incuria  nei confronti di Pompei (cascavano i muri e lui stanziava fondi per la comunicazione...); pur essendo stato Ministro sembra non capire che in forza del Trattato UE, che lui ha contribuito a modificare e ha approvato, il nostro Paese ha rinunciato a parte della sovranità... Agli altri poco importa che l'unto, l'eletto sia stato votato dal popolo: le chiacchere stanno a zero, Bondi! Ci sono impegni presi dall'Italia che gli altri prendono seriamente ed applicano, a cominciare dagli ugonotti finlandesi.
Questo Governo è lento, forse ha paura di sbagliare, ma è la nostra ultima chance, sappiate però che i mestatori della precedente maggioranza (almeno molti di loro..) dell'interesse generale se ne infischiano: mirano al governo di Pontida e dei pascoli attigui.


Post Scriptum

Si apprende che i grandi intermediari americani stanno studiando un piano in caso di crollo dell'Euro (se si avvera, c'è da fare un monumento alla stupidità della ragazza venuta dall'Est: Angela Merkel...).
Gli americani che sono i principali responsabili della crisi finanziaria col loro sistema falsamente regolamentato, come provato dai fatti, ed inquinato ulteriormente dagli amici di Bush che erano a capo delle Autorità di vigilanza che favorirono la 'de-regulation' (il mercato si regolamenta da solo...) per anni... reagiscono ora in modo isterico, al solito.
Viene in mente il chiasso e le miriadi di riunioni che obbligarono tutti a fare nelle sedi multilaterali per il millenium bug (il baco che avrebbe creato la catastrofe al passaggio del nuovo millennio), con controlli a tappeto in tutti i settori.
In realtà il problema era solo loro, che, all'epoca, avevano nell'amministrazione e in talune banche un soft-ware obsoleto nei computer! Anche adesso ipotizzano catastrofi, nel qual caso rimarranno il solo referente mondiale: saranno imperatori sulle macerie altrui.


venerdì 25 novembre 2011

ABBIAMO RICEVUTO E PUBBLICHIAMO

Costituzione Concilio e Cittadinanza
Per una rete tra cattolici e democratici
Roma – Domus Pacis, 20 novembre 2011
Comunicato
Al termine di un percorso preparatorio in atto da qualche tempo, nei giorni 19 e 20 novembre, si sono riuniti a Roma, presso la Domus Pacis, esponenti di un nutrito numero di associazioni afferenti all’area cattolico-democratica e provenienti da varie regioni d’Italia.

domenica 20 novembre 2011

Menzogneri, arroganti, incompetenti

Carlo Biancheri

I commenti alla caduta del Conducator, della sua parte politica e dei soci richiedono qualche riflessione.
Abbiamo passato tanti anni durante i quali i rappresentanti politici di maggioranza invece di affrontare ed approfondire  i problemi - missione impossibile per  signorine da avanspettacolo, portaborse, lenoni, burocrati piduisti e quant'altro... per lo più digiuni di qualsiasi competenza tecnica –, di educare alla riflessione e alla criticità, si adagiavano sul sentire comune, caratterizzato, lo abbiamo detto tante volte nel blog, da egoismo, furbizia, fuga dal reale e, soprattutto, da una rottura tra le parole e le cose: si parla per creare il reale, secondo i propri desideri, un reale virtuale, se poi corrisponde o meno alla realtà non rileva... Da qui i giudizi di valore nel dibattito politico, non supportati da fatti: “lei è un comunista, lei è un mascalzone e si vergogni...” oppure: “ma anche voi... (il famoso mal comune mezzo gaudio, diversamente tradotto in spagnolo...).
Se questo è il metodo, per seguire Cartesio, sotto questo cappello ci può stare qualsiasi cosa e la menzogna la fa da padrone. Nel '68 la casa editrice Paideia, nel turbine delle assemblee studentesche e delle occupazioni, le prime fino ad allora..., delle Università, pubblicò dei quaderni contenenti la descrizione dei metodi seguiti dai nazisti nei dibattiti pubblici per conquistare il potere: interruzione dell'avversario politico mentre parla, interventi  conformi e convergenti su un unico tema, squalifica di chi si oppone sul piano personale e infine, in caso di difficoltà nel corso del dibattito, buttarla 'in caciara', come si dice a Roma, cioè confondere le idee o rovesciare il tavolo...
Mi domando se il giornalista Ferrara, persuaso di esser colto, che parla con rara arroganza in televisione con un cane sulla pancia, non piccola peraltro, si sia ispirato a questi metodi.
Vediamoli un po’ questi argomenti (diciamo così...).
Prima della caduta, il giovine incauto segretario Alfano comincia col proclamare alle folle che il governo del fare, del bene operare, delle riforme (quali...?), quello che ha mantenuto la stabilità finanziaria, tra i migliori in Europa per la tenuta  dei conti pubblici non si farà dettar la linea dai mercati e men che meno dalla Goldman Sachs, alludendo al fatto che questa società d'investimento mobiliare ('Investment firm') faccia parte di una congiura mirante alla caduta di Tartarino.
E ancora altri: il governo dettato dai mercati sarebbe un colpo di Stato perché l'unto, l'eletto dal voto popolare non si può rovesciare senza tornare a votare. Il padre costituente Mortati aveva introdotto il concetto di Costituzione 'materiale', usato, ahimè, dai piduisti di gelliana memoria per stravolgere l'esistente. Va detto, peraltro, che in una democrazia parlamentare come la nostra, salvo cambiamenti..., si eleggono rappresentanti che sono giuridicamente liberi di esprimersi come meglio credono, anche di cambiar casacca: sarà moralmente riprovevole ma nessuna norma lo vieta. D'altra parte alcuni dei transfughi dell'attuale maggioranza si sono sinceramente stancati di un 'Conducator' tutto dedito ai suoi affari, alle cenette eleganti, all'acquisto di truppe e del tutto disinteressato alle sorti del paese giacché sosteneva, fino a pochi giorni fa, che le pizzerie erano piene e che non si trovavano posti in aereo: non hanno pane? Diamo loro delle brioches..., si parva licet... La crisi non c'è...
Ma i mercati finanziari hanno osato non credergli... E qui comincia il rebus.Gli avvocati, gli storici, i letterati, i giornalisti, dei mercati finanziari poco ne capiscono; si ricordano al massimo, alcuni..., che il nonno comprava le azioni Montecatini per la pensione, figurarsi comprendere il funzionamento del mercato finanziario internazionale! Non hanno la più pallida idea dei volumi trattati ogni giorno sui mercati né degli strumenti finanziari (avete notato che molti politici scambiano i milioni coi miliardi di Euro?) e quindi ignorano che vi è una impossibilità materiale a manipolare un mercato del debito pubblico delle dimensioni di quello italiano da parte di un singolo intermediario con l'intento nascosto di far cadere  il comandante in capo. Sostenere il contrario tradisce una psicologia di uno che si crede di esser re  a... Zagarolo o, come nelle bellissime vignette di Novello, uno che  impartisce lezioni sul tram del tipo: Se io fossi il Presidente del Consiglio...Infatti, l'interpretazione dei movimenti dello spread tra i titoli pubblici italiani e quelli tedeschi in televisione rasentava il teatro dell'assurdo .L'ineffabile Gasparri, ve lo ricordate a dire vedete che Monti non risolveva nulla perché lo spread non scendeva? Trascurando, l'incauto, l'andamento di altri fattori rilevanti come l'andamento dello spread di titoli di altri grandi paesi... La sobrietà e la modestia non sono propriamente tra le spiccate qualità di questi signori.
I mercati, ahimè..., dettano legge perché viviamo in un sistema capitalistico. D'altronde c'è forse nostalgia nel Pdl o tra quei personaggi della Lega  di un sistema ad economia pubblica?
Quelli delle famose vallate verdi con abitanti celti (...) sono mai stati per ragioni diverse da un certo 'turismo', diciamo così..., nei Paesi dell'Est a verificare le macerie umane lasciate  dai passati regimi?
I mercati finanziari, in modo accentuato in epoca di globalizzazione, funzionano sulla base di aspettative, di fiducia. E che fiducia volete che ispiri un parlamento che vota a maggioranza che il Presidente del Consiglio era intervenuto con la questura di Milano  per Ruby Rubacuori, convinto che si trattasse della nipote del Presidente egiziano? E quando uno dei parlamentari di punta è il dottor Scilipoti che parla di sé in terza persona...? Nani e ballerine. Se foste stranieri investireste in un paese di questo tipo? Non che negli Stati Uniti certi membri del Congresso siano migliori di Scilipoti ma esistono regole e contrappesi che impediscono la deriva: si è visto col Watergate e con Clinton.
Allora non c'è rimedio? Siamo in balia dei grandi intermediari che decidono la caduta dei governi  e che, tuttavia, funzionano da principio di realtà contro i deliri di onnipotenza, così correnti ai tempi del Conducator: sono bello/a, sono bravo/a e ho perciò il 'diritto' di esser riconosciuto da voi; in pratica, un narcisismo da strapazzo, il meccanismo del Grande Fratello. Il rimedio ci sarebbe ma il problema è che il governo di Tartarino nulla ha fatto per porvi mano: sono le regole di funzionamento dei mercati.
Il commercialista/filosofo Tremonti, che ha retto  il Ministero dell'Economia e delle Finanze così a lungo e che ha scritto libri sulla globalizzazione, nulla ha fatto in Europa per opporsi alla liberalizzazione mal costruita nel settore dei servizi di investimento, né si è minimamente preoccupato della liberalizzazione in sede mondiale, il GATS. Anzi, andava spesso da Ministro a Londra, il maggiore mercato off-shore del mondo - perché non c'è alcun controllo esercitato dalle Autorità di vigilanza, come dimostrato dal fallimento del sistema bancario inglese - a decantare la bontà delle transazioni transfrontaliere, senza sufficiente armonizzazione delle norme ed omogeneità dei controlli, aggiungiamo noi...nonché dei nuovi prodotti finanziari: l'innovazione finanziaria! Potremmo fornire il dettaglio di molti interventi sbagliati di questo signore che han contribuito a far sì che l'offerta di servizi anche nel 'mercato interno' non fosse controllata da nessuno: un quadro perfetto per favorire la crisi che c'è stata.
Il Governo Monti non sarà esente da limiti ma ha  il grandissimo merito di far sloggiare un potere corrotto, tentacolare, con improvvisatori che seguivano i diktat di incapaci come i leghisti che tanto male han fatto a noi tutti, nel silenzio complice dei vescovi, sordi ai proclami egoisti, razzisti e fondati sul populismo e non sul bene comune .Il nostro principio di realtà sono i nostri creditori, non italiani..., che ci faranno credito se saremo capaci di serietà negli impegni e competenza nelle scelte: l'opposto di quel che è successo fino ad ora.


giovedì 17 novembre 2011

GLI ANTICHI AVEVANO RAGIONE

Rosa Elisa Giangoia 

Le recenti vicende del nostro paese, che hanno portato ad un rapido cambio di governo, testimoniano ancora una volta come i classici greci e latini avessero saputo, attraverso l’osservazione acuta delle vicende dei loro tempi, teorizzare quanto sempre succede nelle vicende umane.
Nel nostro caso occorre recuperare la teorizzazione dei sistemi politici che fa Polibio, rifacendosi ad Aristotele, concezione ripresa e consegnata al pensiero moderno da Cicerone nel I libro del suo De re pubblica.
Il pensatore romano, infatti, in questo suo dialogo, muovendosi nell'ambito dello stoicismo, espone la teoria della costituzione di Roma antica, stabilendo il nesso fondamentale tra la morale dei costumi politici e le virtù morali dei comportamenti individuali.
Cicerone innanzitutto introduce la discussione mostrando come gli uomini non siano nati per uno studio meramente astratto: la ricerca della verità filosofica, egli argomenta, non dovrebbe mai prescindere da una sua concreta applicabilità, in una prospettiva che risulti utile ai grandi interessi della filantropia e dell'amore per la patria.
Passa poi ad esporre la dottrina aristotelico-polibiana delle tre forme di governo (monarchia, aristocrazia, democrazia), delle loro rispettive degenerazioni in tirannide, oligarchia e oclocrazia e del necessario passaggio dall'una all'altra di esse. Degenerazioni  che sarebbe evitabili solo grazie alla stabilità assicurata dalla costituzione mista, che contempera in sé gli elementi fondamentali delle tre forme di governo, come appunto nella Repubblica Romana del II secolo a.C., in cui i consoli, il senato e i comitia riproducevano le tre forme canoniche.
Queste teorie hanno ispirato molti di coloro che hanno operato per la realizzazione della democrazia moderna, sia a livello teorico (Charles de Montesquieu) sia nella pratica politica (Padri fondatori degli Stati Uniti d’America), per cui anche il regime di democrazia in cui siamo vissuti noi in questi ultimi sessant’anni in buona parte ne deriva.
E ora cos’è successo? La democrazia stava degenerando in oclocrazia!
Se infatti la definizione di ‘oclocrazia’ è “governo della parte peggiore del popolo”, ben si adatta al governo Berlusconi, eletto sì dal popolo, ma che per comportamenti morali e politici stava ampiamente dimostrando degenerazione ed aspetti negativi. Quindi, come saggiamente ci hanno insegnato gli antichi, non c’era altra via che ridare il potere in mano ad un “uno”, saggio ed esperto, che, facendosi aiutare da saggi ed esperti nei vari settori della vita pubblica, data anche la complessità della nostra attuale società, riporti la vita politica del paese nel solco della democrazia, quella vera, non quella degenerata.