Carlo Biancheri
Siamo
stati facili profeti, purtroppo, quando abbiamo scritto in
tempi non sospetti
che i mercati l’avrebbero fatta pagare a questo governo di
dilettanti ed
affabulatori che ha avuto una colpa gravissima: ha interrotto
il processo di
recupero dell’economia che bene o male i governi precedenti
avevano innescato e
ha creato un regime di instabilità. Oggi lo spread dei
titoli di
Stato italiani con quelli tedeschi ha superato i 330 punti
base, cosa mai
avvenuta da anni e, soprattutto, nel primo giorno di
collocamento della
tranche di cinque miliardi di BTP, destinati al pubblico
di piccoli
risparmiatori, diversamente dal passato, ne sono stati
collocati solo 400
milioni circa, segno che i risparmiatori non credono a questo
governo. Inoltre,
nel mese di settembre c.a. gli investitori esteri hanno
disinvestito 1,6
miliardi sui titoli italiani. Lo spread a questi
livelli mette in crisi
il sistema bancario che deve ricapitalizzarsi a motivo dei
titoli pubblici che
detiene in portafoglio e anche le assicurazioni; se il sistema
bancario va in
crisi la concessione del credito si restringe e l’economia
arretra, specie
per un paese ancora troppo ‘bancocentrico’. Aumenterà anche il
costo per chi
vuole accendere un mutuo e così via… Infine, se il debito non
si rinnova alle scadenze, non
si pagano più i pubblici dipendenti
e le pensioni: scusate se basta! Credete che la cosa sia
considerata seriamente
al di là dei timidi lamenti di Mattarella? Il Salvini ha detto
che lo spread
scenderà: che abbia avuto una visione? Lo sa quali sono i
volumi e cosa
significhi manipolare un mercato come quello del debito
pubblico italiano?
Ormai siamo
al livello in cui il ragazzetto steward allo stadio
san Paolo di Napoli
può dire che concorda con Draghi: perché non spiega in che
senso concorda, tanto
per rallegrarci se avessimo bisogno di una comica? Anche io
concordo con
Einstein… ma non vi so dire il perché.
Salvini, con
la sua cultura del bar Sport, e drogato dal consenso degli
allocchi, sostiene
che la Unione Europea non si deve azzardare a sanzionarci
perché altrimenti
sessanta milioni di italiani… Noi siamo italiani ma ci ha
calcolati in un
gruppo virtuale, un po’ come fanno quelli della setta quando
conteggiano
maggioranze e minoranze. Tornano alla mente i discorsi di
Mussolini e, se
il Salvini avesse studiato un po’, non tanto…, di storia forse
saprebbe quali
danni ha causato a questo disgraziato paese il capo del
fascismo e come è
finito.
L’ideologo
della faccenda è il ministro del Cagliaritano il quale si è
stupito della
reazione dell’ Europa alla sua bella teoria. Si è formato in
Banca d’Italia
e il metodo dell’Istituto è quello di sentirsi
autoreferenziale: ‘to
play God’ dicono gli anglosassoni e cioè la loro teoria
è incontrovertibile
anche quando è manifestamente erronea. Ha mandato allo
sbaraglio il piccolo
tenacissimo Tria, giurista più che economista, che continua a
sostenere che la
manovra non si cambia e che anche gli altri paesi hanno
sforato il limite del
3% del debito, omettendo però di menzionare il nostro debito
pubblico e compararlo
a quello di ciascun altro Stato membro e non solo: il
confronto
spiegherebbe il motivo del niet europeo e, del resto,
Draghi non ha
forse detto che occorre diminuire il debito in essere?
Fin de non
recevoir, dicono i
francesi, più banalmente si può tradurre: fanno finta di non
capire. Nel
frattempo noi paghiamo i costi sempre più salati
dell’apprendistato i cui termini chiave sono: punire qualcuno (mai quelli giusti a
giudicare dai SUV di
alta gamma che circolano e dell’evasione fiscale si parla in
modo criptico o
non se ne parla affatto…), cacciare i clandestini – ma non ci
riesci Salvini, non
ci sono gli accordi di rimpatrio o non funzionano…- bloccare
le opere pubbliche
perché fonte di malaffare, come le case chiuse di un tempo,
uccidere i
malavitosi –per ora solo annunci…- superare la democrazia
rappresentativa
perché i poveri cittadini devono potersi esprimere anche se
poi uno – non uno
vale uno…- si incaricherà di interpretare qual è la volontà
popolare (…).
Questo è il
quadro. Che altro debbono fare per convincere chi li ha
sostenuti di
essersi sbagliato clamorosamente?