venerdì 14 settembre 2018

NON POSSIAMO TACERE!


Carlo Biancheri

Abbiamo appena ascoltato le dichiarazioni sulla Commissione Europea del ragazzetto Vice-presidente del Consiglio pro-tempore che si esprime come uno scugnizzo, quello per intenderci che confonde la Puglia con la Basilicata, che ignora musei di rinomanza mondiale non avendo ben chiaro cosa fosse la Magna Grecia, che  nella sua incultura pretende di guidare un paese come il nostro, grazie al golpe dello spregiudicato del bar Sport il quale, dopo aver tradito gli elettori che non volevano questa alleanza, sarà bene che  impari a recitare il rosario - non solo ad agitarlo come fà sovente…- perché se mai si scoprissero  soldi (v. maltolto) del partito in Lussemburgo, tramite la rogatoria internazionale…, la Lega che Lega sarebbe? Dei… (vedete voi).
Bene, il ragazzetto ha affermato che è inaccettabile che il commissario Moscovici abbia sostenuto –giustamente, aggiungiamo noi- che adesso in Italia non c’è Hitler ma ci sono tanti piccoli Mussolini… perché gode del maggior sostegno tra i governi europei – adagio, Biagio…- mentre la Commissione Europea è in scadenza ed il voto del prossimo anno spazzerà via gli attuali politici sostituendoli, aggiungiamo noi, con esponenti di Scientology, fascisti, psicotici aggressivi ed autoritari che ignorano il quadro costituzionale e le  leggi, come dimostrato quotidianamente in Italia e, da ultimo, ponendo la questione di fiducia sul decreto Milleproroghe in modo irrituale! Per loro non importa: il consenso popolare (se c’è…), giustifica tutto. Anche Hitler aveva il consenso popolare ed infatti ha mandato nelle camere a gas sei milioni di ebrei, rom, down ed omosessuali. Mussolini, tra le molte menzogne e malefatte inclusi omicidi efferati per esercitare il potere dittatoriale, ha emanato le leggi razziali e ha mandato a morire milioni di giovani italiani in guerra con scarponi di cartone (in Russia) ed aveva il consenso popolare…Vuole anche regolare la vita della gente – leggi Stato etico – non solo perché qualifica le persone come parassiti, privilegiati o perché minaccia belle sorprese a qualcuno… ma perché ha deciso come si debbano trascorrere le domeniche: in famiglia.
L’altro ha dichiarato, con l’eleganza che lo contraddistingue, che Moscovici deve sciacquarsi la bocca prima di parlare, un’espressione che in letteratura si ritrova nei postriboli o nei bar Sport, insomma consona ad un porcile.
Gli italiani devono evidentemente scontare non so quali grandi peccati per meritarsi di esser governati da questa gente che stravolge la realtà.
Continuano a prendersela con i mercati finanziari come se fossero il nemico da abbattere, esattamente come gli imbecilli che nei tumulti di Milano nel ‘600 rifiutavano di ammettere che ci fosse la carestia e davano la colpa ai fornai,  che facevano incetta di grano (!), assaltando i forni…: ci vuole sempre un capro espiatorio… Invano il Commissario europeo tedesco, oggi a Roma, ha cercato di far loro comprendere che i mercati finanziari  si basano sulla fiducia e che la fiducia bisogna conquistarsela e che se uno ha un debito pubblico come il nostro non può continuare a fare altri debiti perché nessuno glieli finanzierà, specie dopo la fine dell’intervento della Banca Centrale Europea: l’italiano Draghi ha dichiarato che tante dichiarazioni improvvide del governo del cambiamento (in peius) hanno fatto male al paese ma loro non capiscono oppure scientemente vogliono scassare tutto e, allora, finalmente gli allocchi che, come storditi, li hanno fin qui sostenuti si renderanno conto in che baratro ci stanno trascinando.
Li aspettiamo su Genova e diamo loro un consiglio: stiano attenti ai genovesi che hanno fatto la Resistenza – dopo l’8 settembre, Conte…- e hanno provocato la caduta del governo Tambroni. Il cardinale, in modo cirillico…, ha detto che sarebbe imperdonabile se vi fossero ritardi nella ricostruzione del ponte, vitale per la città e tutto il Nord-Ovest del paese. Genova è stata una repubblica per centinaia di anni fino a Napoleone, gente schiva, indipendente, e non perdonerà la Lega che governa   – i 5S sono ben noti giacché i genovesi sanno dove abita il pregiudicato e hanno capito il bluff, tranne pochi insipienti…- se mostrerà incapacità ed inconcludenza.


lunedì 10 settembre 2018

CONFUSIONI STORICHE

Rosa Elisa Giangoia

 

Ieri, quando ho sentito il Presidente del  Consiglio Giuseppe Conte dire, in occasione dell’inaugurazione della Fiera del Levante a Bari, che quella stessa data era stata «particolarmente simbolica della nostra storia patria, perché in quell’estate di 75 anni fa si pose fine ad un periodo buio della nostra storia, culminato con la partecipazione dell’Italia a una terribile guerra» ho fatto un balzo sulla sedia! Se, quando insegnavo, me l’avesse detto un mio studente, sarebbero stati guai per lui… Poi ho pensato (mi sono illusa!) di non aver capito bene, così ho atteso che le agenzie di stampa diffondessero in rete il testo del discorso per leggerlo con calma e attenzione. Piena conferma! Anzi! Ho letto che ha aggiunto: «Con l’8 settembre, inizia un periodo di ricostruzione prima morale e poi materiale del nostro paese. Un periodo che è stato chiamato, con la giusta enfasi, miracolo economico».

Ma Conte sembra non ricordare tutto quello che successe in Italia dopo l’entrata in vigore dell’armistizio, appunto l’8 settembre del 1943, ben lontano dal giorno della Liberazione, ben due anni dopo (25 aprile 1945): la fuga del re e del governo a Brindisi, la nascita della Repubblica di Salò e una feroce guerra fratricida, il cui esito non era scontato nell’Italia divisa in due. Di fronte alla resa incondizionata dell’Italia agli Alleati, mentre le truppe tedesche occupavano il centro-nord, disarmavano l’esercito italiano, ormai allo sbando, e deportavano in Germania migliaia di militari, credo che «fiducia verso il futuro» ce ne fosse davvero pochissima negli italiani, attanagliati dalla paura, disperati per la fame e la miseria. E prima che arrivasse «il miracolo economico» doveva passare ancora un bel po’ di tempo…

Serio è il dubbio che il Presidente Conte non sia forte in Storia Contemporanea (cosa molto grave per un docente ordinario di Diritto Privato che aspira alla cattedra alla Sapienza di Roma!) e che abbia confuso l’8 settembre con qualche altra data, il 25 aprile 1945? Il 18 aprile 1948? A meno che sia veramente convinto del significato positivo dell’8 settembre 1943 nelle recente storia italiana...


 

venerdì 7 settembre 2018

UN GOVERNO DEL CAPPELLAIO MATTO


Carlo Biancheri


Gli elettori di Lega e M5 erano veramente consapevoli che votando questi partiti l’Italia sarebbe andata in rotta di collisione con la UE e, segnatamente, con gli Stati che contano come la Germania che rappresenta da sola il 40% del Pil europeo e la Francia, il doppio della superficie del nostro paese e con, più o meno, lo stesso numero di abitanti? Pensavano che fosse meglio stringere alleanze con l’Ungheria  che ha 9,8 milioni di abitanti, o con la Repubblica ceca, 10 milioni di abitanti, paesi satelliti dell’economia tedesca, entrati nella UE per ragioni geo-politiche, dopo il crollo del muro di Berlino, soprattutto, per ottenere  soldi senza sottostare ai principali obblighi previsti  dai Trattati? Le loro politiche estere si oppongono agli interessi italiani  ma chi se ne importa… quel che conta è apparire, persuadere, lanciare messaggi ai sostenitori nella asfissiante propaganda sempiterna, sostenuta dalla RAI/EIAR.
Arrivano i migranti in Italia: è colpa dell’Europa che non ci dà solidarietà – come se fosse obbligata a farlo, aggiungiamo noi-. Bisogna cambiare l’accordo di Dublino che condanna l’Italia ad accogliere i richiedenti asilo? Ma… chi lo ha votato e proposto? Un governo cui partecipava la Lega, per caso? E il Frattini che ogni tanto si riaffaccia grazie alle ‘appartenenze’ (…) non è il principale responsabile? Una menzogna, al solito, come i soldi oggetto di truffa che debbono tornare allo Stato che non sono della Lega perché la Lega non è più la Lega del ‘Senatur’ ma quella della ramazza…,anche se il ‘Senatur’ è stato rieletto…Tutte balle per i bamba.
Il Salvini non rispetta le leggi? Sono medaglie. E’ condannato a risarcire lo Stato per la truffa dei contributi? Ma…gli italiani sono con lui… che tradotto vuol dire:ho il sostegno popolare  che conta di più del rispetto delle leggi…Bisognerà stare attenti se mai gli venisse in mente di girare per strada con la pistola...Dopo cento giorni,  oltre ad avere aumentato lo spread, senza fare nulla e questo è un costo che ormai si pagherà, è riuscito a bloccare il paese nel contesto internazionale in un momento delicatissimo: ha rotto con gli alleati tradizionali, svillaneggiandoli come si fà al bar Sport – scusatemi io sono fatto così…-, ha spinto il Vis-Conte dimezzato da uno squilibrato acclarato come Trump, senza nessun esito come era ovvio, ha lavorato sotto traccia per Putin che è il maggior avversario della UE per ragioni fin troppo evidenti ma, soprattutto, non ha proposto nessuna linea di crescita e di sviluppo serio per il paese che non fosse, con i suoi improbabili economisti, l’uscita dall’Euro et similia, la dual tax in deficit, il cambiamento della legge Fornero, dolorosa ma necessaria per non far saltare i conti pubblici che, a casa nostra, che non è il manicomio…non sono un’opzione. Aveva annunciato che avrebbe rimpatriato in quindici giorni 600.000 immigrati ma…ha scoperto che abbiamo solo 4 accordi con Stati esteri per riprenderseli su 193 Stati aderenti all’ONU. Doveva   andare in Niger per una visita risolutiva volta a bloccare la rotta sub-Sahariana dei migranti ma non c’è andato… e così via.
Il ragazzetto di Pomigliano d’Arco, vice-presidente del Consiglio pro-tempore, parla ormai come uno scugnizzo e cioè a ‘schiovere’, come si dice a Napoli. Tra le agenzie di rating che non si fidano del suo governo e gli italiani lui sceglie questi ultimi: come è stato giustamente detto, sarebbe come dire se uno è malato la scelta giusta è quella di buttar via il termometro.
Il ponte a Genova è crollato? Nazionalizziamo tutto senza minimamente porsi il problema se convenga allo Stato e se lo Stato stesso, che non ha personale sufficientemente qualificato sia in grado di gestire questo servizio ed eventualmente in quali tempi. L’assegnazione ad Arcelor Mittal dell’ILVA era palesemente illegittima, secondo lui, ma non si può annullare perché manca l’interesse generale – quindi va bene, penserete voi…-  pur essendo una schifezza il Vice-presidente del Consiglio pro-tempore è stato in grado di migliorare l’accordo in modo ‘sostanziale’ –  in realtà, poche modifiche rispetto a quel che aveva fatto il governo precedente, anzi gli assunti sono 10.700 invece di 11.500…,tenuto conto dell’altra società coinvolta- anche se in campagna elettorale era stato annunciato che l’ILVA sarebbe stata chiusa: un parco giochi per il comico pregiudicato dove i  14.000 dipendenti più l’indotto avrebbero potuto rilassarsi. Ma si può affidare il paese a gente del genere?
Sui vaccini i nostri venticinque lettori ci hanno capito qualcosa? L’intreccio si infittisce ma è significativo di un dilettantismo pernicioso che susciterebbe una reazione immediata se un comportamento del genere si verificasse in sede medica, ad esempio.
È lo spirito del tempo e, probabilmente, si tratta di una risposta irrazionale quella del sostegno a questa gente da parte di molti angosciati per il proprio futuro che sfogano la  frustrazione affidandosi ai sogni.
Il rischio qual è?
Non riusciranno a mantenere le promesse ma non vorranno lasciare il potere e quindi mostreranno un altro volto col sostegno degli allocchi.




lunedì 27 agosto 2018

LA PROSSIMA ALLEANZA CON LA TRANSNISTRIA?



Carlo Biancheri


Il Vice- Presidente del Consiglio pro-tempore, nonché Ministro dell’Interno, ha consentito, bontà sua, a far sbarcare dopo dieci giorni il resto di quei disgraziati che già erano in territorio italiano, la nave militare, non senza aver fatto loro visitare  il Mediterraneo e il molo di Catania dove sono rimasti prigionieri a bordo, con restrizione alla libertà di movimento senza la convalida da parte del magistrato. È indagato, il poveretto…, per reati gravi, ma interpreta, a suo dire, la volontà degli italiani –non la nostra, si vede che ci ha tolto la nazionalità…- che debbono tutti aver ripudiato la Costituzione se consentono alla violazione di leggi, come reputa il Pm di Agrigento.
Siccome l’UE non ha tempo da perdere con uno che vuole favorire  l’autocrate Putin a livello internazionale e che vuol portare l’Italia sulle posizioni di alcuni paesi dell’Est Europa, già comunista, non ha accolto l’ultimatum della ripartizione dei profughi, nell’assunto che gli arrivi in Italia sono diminuiti dell’80% rispetto allo scorso anno e che dei settecentomila arrivati una cospicua parte se ne è già andata dal paese: qui non ci vogliono stare. Per inciso, sia la Convenzione di Dublino sia la missione Sofìa sono testi approvati rispettivamente dal Frattini e da Maroni, come Ministro dell’Interno… non dall’opposizione a questo cosiddetto Governo.
Con blandizie e minacce, il Ministro che brandisce rosari e Vangeli come corpi contundenti, è riuscito a trovare nientemeno che… l’appoggio dell’Albania che ne ha accolti venti, mentre l’Irlanda, il cui Governo sarà stato sollecitato  dalla Chiesa, in occasione del viaggio del papa, ne ha preso alcuni. Gli altri sono a carico della Conferenza Episcopale Italiana, quindi, ’senza costi per lo Stato…’, ha tuonato l’esperto di quiz televisivi, come se si trattasse di moltitudini.
Questo modo di agire, irrispettoso delle leggi, da parte di un Ministro che sfida continuamente il mondo intero, comincia ad essere un caso psicologico. Non paghiamo i contributi previsti dai Trattati? La Corte  di Giustizia ci condannerà e con gli interessi. Non paghiamo nuovamente? Allora usciamo dalla UE e da tutti i benefici del mercato interno e dall’ Euro. Niente paura, avremo per un po’ – non per sempre (!)- il sostegno dell’Albania, cui si aggiungeranno, forse…, la Transnistria, il Montenegro con cui potremo stabilire proficui rapporti commerciali in materia di vendita di armamenti, di ricotte e di malavita organizzata.
‘La situazione è grave ma non è seria’ diceva Flaiano, ma qui diventa serissima anche perché non Draghi, come dicono i cerebrolesi, ma la BCE, cioè il Board (sapete cos’è?), hanno deciso di chiudere col programma c.d. ‘quantitative easing’ e l’Italia con la fuga di investitori esteri, come il fondo pensione dei minatori del Canada e molti altri, dai nostri titoli pubblici come farà a coprire le scadenze che attengono ad un terzo del debito pubblico? La decrescita non sarà felice...
L’altro dioscuro ragazzetto, Vice-Presidente del Consiglio pro-tempore, ci ha informato che nel parere dell’Avvocatura dello Stato sul caso ILVA  emergono profili di criticità sulla gara che configurano eccesso di potere e che, quindi, fanno sì che l’aggiudicazione sia sostanzialmente illegittima e ciò a motivo del male operare dei delinquenti (?) del Governo che ha preceduto quello del cambiamento (in pejus). Però, la gara non si può annullare per l’astuzia diabolica dei predecessori, occorre anche l’interesse generale per farlo o che si presenti un concorrente danneggiato: delitto perfetto. Il parere in questione verrà reso noto solo il 6 di settembre p.v., perché non è adatto a noi poveretti: è a luci rosse! Non sia mai che risulti dalla lettura che lui non lo ha capito, deve servirgli per la sua particina quotidiana che consiste: come sono cattivi gli altri ma noi stiamo lavorando per rimediare…
Ha frequentato due anni di giurisprudenza e non può aver dato l’esame di Diritto Amministrativo, almeno secondo l’antico ordinamento degli studi giuridici…, ma anche a gente poco esperta come noi risulta che un atto amministrativo in essere, se viziato, o è nullo o è annullabile, a meno che il vizio non sia di scarso rilievo. Se ricorrono i presupposti, incluso l’interesse generale, il Ministro lo deve annullare, altrimenti si configurerebbe una omissione di atti di ufficio sanzionabile ecc…, ecc… No, non lo annulla, anzi… poi ci ripensa e dichiara che la questione è aperta…: ’stiamo approfondendo’… Dopo novanta giorni di riflessioni tramite la lettura di migliaia e migliaia di pagine…, il giovinotto vorrebbe che le castagne dal fuoco gliele tirassero fuori i sindacati e l’aggiudicatario della gara, trovando un accordo ‘ tra loro’ sugli esuberi (ma se l’aggiudicatario non è nemmeno certo di esserlo?), di talché  il Ministro potrebbe  dire: ecco si è trovato l’accordo, è una schifezza ma non si può fare diversamente. In altre parole, essendo ormai acclarata la sua incapacità a decidere, il nostro non fà che fuggire ed inventarsene una ogni giorno, ma… il diavolo fà le pentole ma non i coperchi e  sembra che stiamo arrivando al capolinea. Uno vale uno, divulgato dall’ex comico, pregiudicato, quello della favoletta sulla caduta del ponte a Genova…, o la cuoca che può dirigere un Soviet, secondo Lenin, non sembrano trovare riscontro nella realtà.
La perfezione del delitto consiste, ad avviso di chi scrive, nell’aver consegnato il paese a gente che sta facendo un danno grosso alla collettività , isolando il Paese e facendo dell’incompetenza un valore:  come dire? Affidiamoci agli asini…



lunedì 20 agosto 2018

MANIPOLARE LA FOLLA



 Rosa Elisa Giangoia

Dai comportamenti tenuti in questi giorni dagli uomini di governo di fronte agli eventi conseguenti al crollo del ponte Morandi a Genova appare chiaro che di  fronte ad una tragedia e ad un enorme problema che può avere un impatto economico e sociale molto negativo su una città di oltre 500.000 abitanti, primo porto italiano con un peso rilevantissimo per movimentazione passeggeri e merci, con ricadute e conseguenze che riguardano non solo l’intero paese ma anche il centro Europa, i ragazzi che hanno vinto all’Enalotto e che governano pro-tempore non perdono occasione per  esibire un atteggiamento ludico pronunciando con grande enfasi frasi prive di un ubi consistam nella realtà: «toglieremo la concessione autostradale ad Atlantia», proclama ad effetto, ma pronunciato senza valutare chi sarà in grado di sostituire questo gestore (pensano forse all’Anas?) e quali potranno essere i costi del ritiro della concessione; a questo si aggiunge « facciano pure ricorso», leit motiv frequente, come dire “campa cavallo che l’erba cresce!”,  oppure proclamano «non vogliamo elemosine», senza valutare che la cifra offerta di 500.000 milioni di Euro è una somma cospicua per uno Stato disastrato come il nostro, e poi «consegnare le case subito agli sfrattati», avendo a disposizione per ora 11 appartamenti  a fronte di oltre 600 persone da sistemare. Infine la solenne proclamazione: «i colpevoli saranno puniti!» che suona tanto come le parole del Ferrer ne I promessi sposi, durante i tumulti di Milano: «Giustizia per i colpevoli, sì, sì pane per tutti a buon mercato».
Chiaramente tutto questo è la messa in atto di un copione fàtico, cioè fatto di sole parole, da usare nei confronti delle folle, ben stigmatizzato da Le Bon nel suo famoso La psycologie des foules (1895), manuale comportamentale di Mussolini e Hitler.
Poiché le folle pensano poco, esse sono facilmente influenzate da frasi semplici, ma di grande effetto, da slogan, da idee-immagini che suscitano forti sentimenti, coinvolgono emotivamente e nello stesso tempo interpretano ed esprimono l’ovvio a cui tutti istintivamente aderiscono. È quindi necessario che colui che vuole conquistare e trascinare la folla (le meneur) utilizzi un linguaggio semplice e colorito per far comprendere facilmente il suo messaggio ed ottenere consenso.
Queste dinamiche sono messe in scena con grande efficacia rappresentativa dal Manzoni che aveva orrore per le reazioni della folla. L’«ammazza, ammazza» del vecchio  malvissuto che agitava un cappio per impiccare e le cui parole nel romanzo non danno seguito ad un’azione concreta sono l’esempio della condanna dell’autore nei confronti della violenza che sovente nella storia ha fatto seguito ai moti della folla. Gli esempi sono innumerevoli, da quanto avvenuto a piazzale Loreto o attorno alla ghigliottina durante la Rivoluzione Francese, alle foibe ecc., e non fanno che confermare che in gruppo si sviluppano le reazioni semplici, animalesche, i giudizi sommari, l’identificazione col  padre punitivo, la soluzione finale, manichea: o di qua o di là, ma anche la reazione della folla di fronte ad un problema come quello della carestia: la carestia non c’è; la colpa è dei fornai che per guadagnare fanno incetta di grano, quindi… la soluzione è assaltare i forni dove è nascosta la farina. E ancora: la peste è colpa degli untori che vanno ad ungere i portali delle case e fanno morire la gente… Se si mettono in giro delle idee semplici, facilmente accettabili, con un fondo di ovvietà, quelle si diffondono e lievitano… Così già succedeva in antico, quando non c’era altro che il flatus vocis ad alimentare la Fama mirabilmente tratteggiata da Virgilio.
Oggi i mezzi a disposizione per dar corso al flatus vocis sono enormi e tutti vengono abilmente sfruttati in un gioco di sopraffazione reciproca, senza esclusione di colpi.
Anche i funerali di Stato, imposti  ai parenti delle vittime (ma solo una minoranza ha accettato!) sono stati una manifestazione tristissima perché i poveri parenti erano circondati da gente che non c’entrava nulla, come quella che va a piangere sulla bara di un uomo famoso per poter dire c’ero anch’io, anzi sono stati un’occasione per un evento politico di esaltazione per  Di Maio e Salvini!
E poi molti avranno dovuto accettare (o subire?) il sostegno psicologico: qual è la tecnica della consolazione in simili casi? Non riusciamo ad immaginarla…
La fiera della banalità sono state le interviste della RAI/EIAR nuovo corso  del tipo «cosa ha provato?» con risposta più che scontata!  Ma vanno anche a chiedere al capo di un sedicente Comitato sfollati cosa pensasse della gronda: «ero contrario e lo sono ancora per impedire che altri vivano in una situazione di inquinamento, rumori ecc., simile a quella che abbiamo vissuto noi», impressioni soggettive, prospettiva personale, mancanza di visione globale delle questioni  e delle possibili soluzioni: non ci si pone minimamente il problema che in una città moderna da qualche parte le macchine debbono pur passare… Tutto all’insegna della superficialità e dell’improvvisazione fino al culmine della giornalista che chiede a un signore «Ma lei è di Genova?», senza riconoscere che è il sindaco Bucci!
La crisi economica che, in un paese disordinato come il nostro dove lo Stato esiste solo nominalmente ed è forte con i deboli e debole con i forti, dove il formalismo ed il burocratismo la fanno da padrone, dove lo Stato di polizia del Bodin che corrisponde all’organizzazione di uno Stato  borbonico – il cittadino per lo Stato (sei tu che devi dimostrare che sei in regola, non hai violato le leggi e non viceversa) e non lo Stato per il cittadino- detta ancor oggi il comportamento della Pubblica Amministrazione, delle forze dell’ordine e della Magistratura, ha messo in ginocchio gran parte della media e piccola borghesia a fronte di cambiamenti epocali dei sistemi di lavoro dovuti allo sviluppo tecnologico, tutto ciò si è tradotto in rabbia, in voglia di una soluzione foss’anco sognata, ipotetica, ma che esca da una realtà reputata troppo dura. Anzi più la gente è incolta, più aumenta il lasciarsi trascinare dai miraggi…, ma anche  l’aggressività.
Questo il quadro. Le risposte bisogna trovarle. Possono essere due:  o si strumentalizza la situazione come fanno i gaglioffi, soffiando sul fuoco (come la scala del Manzoni, nei tumulti di Milano, che correva sulle teste per avvicinarsi o allontanarsi dal palazzo del Vicario di Provvisione nell’intento di arrivare alla finestra al primo piano, entrare ed impiccarlo) o ci si prende veramente a cuore il bene collettivo e si cercano delle soluzioni da adulti… risolutive.  Questo dev’esser chiaro a chi sta al governo: il consenso che oggi riscuotono non è per quello che finora hanno fatto (praticamente nulla), ma per quello che la folla spera, presume e si augura che facciano sull’onda emotiva delle tante promesse.  I castelli di carta (e quelli di parole) cadono facilmente…