sabato 5 gennaio 2019

IL BOGOMILISMO DEL MOVIMENTO 5STELLE

Rosa Elisa Giangoia

Che Vico avesse ragione e che i corsi e i ricorsi storici siano una realtà lo possiamo facilmente verificare esaminando l’evolversi degli eventi nel tempo che permette di rilevare il ripetersi di idee, atteggiamenti e comportamenti in momenti lontani, pur diversificati nella fenomenologia, ma uniti da persistenze di fondo che ne spiegano le analogie, giustificate dalle caratteristiche costanti dell’animo e della mente dell’uomo. Per questo anche il famoso detto di Cicerone «historia magistra vitae» potrebbe trovare una spiegazione e una sua verità, pur diversa da quella che voleva conferirle lo scrittore romano, se pensiamo che dall’analisi della storia possiamo trovare elementi che ci consentono di interpretare situazioni del presente, intuendone sviluppi ed esiti.
Questa premessa ci permette di dire che nella storia del pensiero e del comportamento umano sono esistite delle rigidità e delle chiusure che storicamente hanno trovato manifestazione in sette eretiche, chiuse ed elitarie, all’interno del cristianesimo e che oggi sembrano apparire con somiglianze e parallelismi nel Movimento 5stelle.
Ci riferiamo in particolare alle analogie con l’antica eresia dei Bogomili, sorta nel X secolo ad opera di Bogomol (l’amato da Dio = Teofilo) con derivazione dai Pauliciani, eretici nati nel VII secolo, fortemente manichei, che contrapponevano il Dio Celeste al Creatore, respingevano l’Antico Testamento e negavano l’Incarnazione. Notevoli anche le consonanze con gli Iconoclasti che dall’VIII secolo avversavano il culto religioso e l’uso delle immagini sacre, veramente centrali nella secolarizzazione ante litteram,nell’assunto che Dio non sia rappresentabile e neppure suscettibile di conoscenza analogica.Ne consegue che i monaci venivano tirati fuori dai monasteri ed obbligati a sposarsi oppure esposti nella pubblica piazza giacché la dimensione religiosa doveva essere ‘umana’. Furono i basileis iconoclasti a trasferire i Pauliciani in Tracia; li consideravano loro alleati.L’eresia dei Bogomoli si diffuse nella regione:in Macedonia e, successivamente, anche in Serbia e Bosnia,arrivando fino alla Russia dove abbiamo un vescovo bogomilo nientemeno che a Rostov. Questo movimento altro non era che uno sviluppo del dualismo orientale, che riteneva che la realtà fosse retta dai principi del Bene (la spiritualità) e del Male (la carnalità).  Inoltreconsideravano i vescovi dei privilegiati ed avversavano,in generale, la gerarchia a favore del popolo. Erano contro il ‘materialismo’ dei sacramenti per cui restava solo la preghiera personale. Centrale era per loro la negazione dell’analogia con Dio: non potevano dire che Dio è buono in base all'esperienza del Bene, in quanto totalmente altro: loro stessi si ritenevano espressione assoluta del Bene in base alla loro prassi...
Allo stesso modo, il Movimento 5Stelle ritiene, o meglio fà credere ai suoi sprovveduti (o interessati) adepti e sostenitori, di essere il propugnatore e realizzatore del bene politico nell’Italia dissestata dal male di chi ha avuto in precedenza il potere.Allo stesso modo, il Movimento 5Stelle ritiene, o meglio fà credere ai suoi sprovveduti (o interessati) adepti e sostenitori, di essere il propugnatore e realizzatore del bene politico nell’Italia dissestata dal male di chi ha avuto in precedenza il potere.Quella di ergersi ad alfieri del Bene per sconfiggere il Male, in realtà, è un atteggiamento che affonda le sue radici ancor prima di queste eresie nella mentalità medio-orientale fin da tempi più antichi quando aveva determinato il Manicheismo con netta contrapposizione tra la Luce e le Tenebre e già nella Grecia classica aveva dato origine alla gnosi, in cui gli uomini “spirituali” vivevano in una condizione di superiorità rispetto ai “terreni”. E anche prima dei Pauliciani e dei Bogomili ci furono i Messaliani, eretici cristiani che nel IV secolo diedero vita in Mesopotamia a un movimento carismatico.Un vero riemergere carsico nel tempo dell’idea della contrapposizione tra Male e Bene…
Naturalmente i Bogomili, come i 5Stelle, si consideravano gli "eletti" rispetto alla generalità del popolo, ma anche tra loro, però, c’erano quelli che “davano la linea”, cioè coloro che primeggiavano perché si dedicavano totalmente alla vita religiosa e praticavano un ascetismo severo. Tra i 5Stelle ci sono quelli che si sono autoproclamati leader, che  guidano, ma non si sa come vivano, anzi, da certe cose che sono trapelate pare non siano immuni da pecche…
I libri a cui i Bogomili più facevano riferimento erano i Vangeli, soprattutto gli apocrifi per la consonanza con la tradizione dualista. Ritenevano di essere i discendenti degli apostoli e come tali unici depositari della verità evangelica. Anche gli adepti al Movimento 5Stelle si ritengono unici depositari di una verità (anzi di molte verità nei vari campi dello scibile, dalla Medicina alla Meteorologia, oltre ovviamente all’Economia e alla Politica) che però non si sa bene da dove derivi loro…
Fondamentale era per i Bogomili la considerazione negativa dei rapporti sessuali: loro rifiutavano il matrimonio e la procreazione perché ritenevano che attraverso il coito si perpetuasse il mondo materiale di Satana, cioè del Male. La loro ripugnanza era tanto forte che avevano l'abitudine di sputare sulla pancia delle donne incinte e di tapparsi il naso se incontravano un bambino piccolo. Questo naturalmente avrebbe portato in breve all’estinzione del loro gruppo e, estendendosi, dell’intero genere umano, ma di questo non si preoccupavano, sicuri di ascendere all’eternità felice del Paradiso. Tale era il loro disprezzo del vivere che i fedeli non potevano mangiare animali, in quanto anch'essi frutto del coito, e digiunavano vari giorni, oltre a non poter bere vino. Ma tolleravano l’omosessualità, che lasciarono come pratica diffusa in Bulgaria, Macedonia e Bosnia, tanto che il termine volgarissimo inglese bugger deriverebbe di lì, confondendo Bogomili e Bulgari… Sui rapporti sessuali i 5Stelle non si sono ancora pronunciati, ma sono per LGBT.
Il Bogomilismo vivacchiò tra alti e bassi nell’ambito del mondo ortodosso bizantino, con un momento di gloria nel secondo regno bulgaro con Kalojan imperatore (1168-1207) che voleva farne la religione ufficiale: ben accetti dal popolo, perché apparivano poveri e puri, ma in realtà erano ipocriti, in quanto diffondevano le loro teorie tra uomini semplici e ignoranti che punivano severamente se trasgredivano. Quindi erano, come gli esponenti del Movimento 5 Stelle, molto abili nella “narrazione”, cioè nel convincere le persone dotate di scarso senso critico (oggi purtroppo sempre più numerosi, anche per l’intontimento dovuto alla TV/EIAR fascista del governo del cambiamento, ad altre sostenitrici come La7o Sky!) delle loro buone idee ed opere, e che, allo stesso modo, sanciscono ed espellono quanti non si attengono strettamente alle direttive. In realtà erano fragili e incostanti, tanto che, diventati religione ufficiale della Bosnia, si convertirono, non casualmente, all’Islam  - ad un Dio totalmente ‘altro’-, a seguito della conquista turca. I Bogomili durarono fino alla metà del XIII secolo, quando il patriarca di Costantinopoli Arsenio mandò in Macedonia un suo legato per reprimerli; l'eresia, però, continuò alla periferia dell'impero almeno fino al XIV secolo e non scomparve per le persecuzioni, ma per il risvegliarsi nella popolazione di un forte sentimento ortodosso, essendo la Chiesa l'unico baluardo di fronte alla minaccia ottomana. L’ultimo focolaio fu in Tracia, nella regione dei Monti Rodopi, vicino a Plovdiv (l’antica Filippopoli), dove ci sono ancora dei loro cosiddetti “templi”, cioè luoghi dove si battezzavano e si radunavano. Non sono veri templi, ma semplici pensiline, perché, secondo loro, solo lo Spirito che soffia dove vuole contava. Si possono rilevare analogie con altre costruzioni religiose più tarde: il Masonic Temple a Londra con i suoi spazi vuoti, ma anche le chiese protestanti, aule vuote per assemblee. Questo dimostra che, quando non si riesce più a parlare del fine ultimo dell’uomo se non in modo “culturale”, né di Dio con noi, l’uomo costruisce dinanzi al vuoto: non è accolto. E i 5Stelle dove costruiscono? Nel vuoto della rete… Più vuoto di così!
I Bogomili ebbero però degli eredi in occidente, i càtari, accomunati dalle dottrine, ma collegati anche da un vangelo bogomilo, il Libro di Giovanni evangelista, portato a Carcassonne nel 1190.Si diffusero anche nell’Italia meridionale, specie in Calabria, dove, invece di combattere la Chiesa, si confusero con i movimenti cosiddetti spirituali che hanno fatto della Calabria una storia a sé che ha poi consentito il proliferare di chiese assemblee, come quelle pentecostali.
Sia i Bogomili che i Càtari ritenevano che l’uomo dovesse essere perfetto, per cui è facile separare i puri dagli impuri – oggi si direbbe il popolo dalle élite, i lavoratori dai parassiti, dai privilegiati che, secondo i 5Stelle, vanno puniti… Per questo si può giudicare senza timore il potere che gli eretici antichi avrebbero considerato emanazione di Satana, ma che anche i 5Stelle guardano con intenti eversivi e dissacratori (non volevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno?). Come i Bogomili e i Càtari, naturalmente anche i 5Stelle ritengono che si debba esercitare una particolare vigilanza nei confronti degli adepti che deviano, errando, dalla linea imposta dall’alto dal capo. Loro, i Bogomili, ne ebbero uno, Basilio, che, da quanto sappiamo da Anna Comnena, la prima donna storiografa, pettegola e intrigante, l’imperatore Alessio fece giustiziare nel famoso ippodromo di Bisanzio.
Naturalmente per tutti, eretici antichi e politici odierni, il diktat fondamentale è che, per mantenere la purezza della dottrina, non è ammesso il dibattito… il grande spauracchio è il dissenso. A dominare è, anche per i 5Stelle, l’antica idea del manicheismo con la sua netta divisione, per loro laica e non rivelata, tra Male e Bene, con totale arroccamento in quello che solo loro ritengono Bene e che tale vogliono far credere agli altri, esercitando la manipolazione e la mistificazione affabulatoria. Sempre e comunque emerge la mancanza di rispetto dell’altro come persona che viene invece considerato soggetto da affiliare o da correggere.



11 commenti:

  1. Come fai centro tu, Rosa Elisa, pochi!

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  2. In un partito ci vuole disciplina, occorre essere fedeli, accettare le decisioni della maggioranza e metterle in pratica, altrimenti si fa la fine del PD e ci si sfascia.

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    1. Le epurazioni con metodi sommari con giudizi senza contraddittorio pubblico ricordano piuttosto i metodi di Beria. È sufficiente sentir parlare il ragazzetto o Casalino e si capisce benissimo qual è il metodo. Poi smettiamola di tirare in ballo sempre il Pd come una panacea: c'entra come i cavoli a merenda nella fattispecie.

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  3. Lei non ha proprio capito niente del Movimento 5Stelle: è la formazione politica più democratica e partecipata che ci sia al mondo che sostituisce la democrazia rappresentativa con la democrazia diretta. Una rivoluzione enorme.

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    1. Bisogna aver ben chiaro che la cosiddetta democrazia diretta significa, purtroppo, che una minoranza con un semplice click decide il destino di tutti. Di fronte a scelte impegnative e a problemi tecnicamente complessi come si può pensare che si possa decidere semplicemente con un sì e con un no? La vita presenta sfaccettature, sfumature e interconnessioni, per cui si deve procedere con attenzione e rigore per giungere alle soluzioni migliori per tutti che devono essere vagliate da persone preparate e competenti, per cui occorre assolutamente sfatare l'idea che uno valga, uno nel senso che tutti si equivalgono per prendere decisioni che coinvolgono intere comunità.
      Pura prepotenza, democrazia alla Mario e Silla, se sa chi siano.

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  4. Invece che di cose inutili come i Bomogoli che magari non sono neanche esistiti potreste occuparvi di cose che ci riguardano più da vicino come la riforma che introduce nel nostro ordinamento il referendum propositivo senza quorum che è molto rischiosa perché c'è il pericolo di una dittatura mascherata delle minoranze.
    Il Costituente aveva previsto prudentemente il solo referendum abrogativo con quorum e raccolta di firme per la sua realizzazione.
    Il rendere semplice il referendum propositivo senza un quorum che ne garantisca la validità circa l’affluenza di un numero adeguato di cittadini al voto, significa infliggere un colpo mortale alla democrazia parlamentare rappresentativa, annullando la centralità del Parlamento, sancita dalla Costituzione.
    Le cosiddette "democrazie dirette" non sono democrazie, come dimostra l’esperienza della storia.
    Bisogna lanciare un allarme a tutti i cittadini sui pericoli verso cui andiamo incontro che sono molto seri.

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    1. Certo che se lei cerca i Bomogoli invece che i Bogomili non trova nulla e crede che non esistano! Stia attento!
      Come non sono neanche esistiti? Vada un po’ in Bulgaria a Plovdiv a vedere i templi e poi ne riparliamo. Questo sospetto nei confronti della Storia ci ricorda gli sciagurati della setta che credono alle scie chimiche, alle sirene, ed agli alieni, all'inutilità dei vaccini ecc., ecc.
      Certo che il referendum deve essere solo abrogativo e che i costituenti avevano ragione da vendere nel non prevedere un referendum propositivo che consentirà di manipolare le persone anche col quorum del 25% di cui si parla.
      D'altra parte, viviamo in un paese dove il numero dei laureati è in proporzione tra i più bassi d'Europa e sulla qualità di certe nostre facoltà... stendiamo un velo pietoso.
      Un governo di dilettanti, disgraziati che peggio di così non poteva fare e che continua a godere dell'appoggio del 55-60% dei votanti! Un paese di sciocchi, senza futuro, purtroppo.

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  5. Sembra che stia per essere varato un nuovo partito dei cattolici che farà probabilmente azione di sostegno a Papa Francesco. Infatti il cardinale Gualtiero Bassetti recentemente ha detto che è auspicabile un impegno concreto dei cattolici in politica, ma che è un impegno che spetta senza dubbio ai laici, e padre Spadaro ha pubblicato su Civiltà Cattolica un manifesto dei cattolici così detti responsabili con le parole chiave: paura, ordine, migrazioni, popolo, democrazia, partecipazione, lavoro. Cosa ne pensate?

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    1. Un partito dei cattolici non deve esser di sostegno al papa ma deve promuovere quei valori umani e cristiani che teorizzava Maritain nell'"Umanesimo integrale" (è cristiano ciò che è 'pienamente' umano) e che si ritrova nella Costitutzione conciliare "Gaudium et Spes".
      Un partito di ispirazione cristiana, come avevano ben capito don Sturzo e De Gasperi, non deve essere clericale né integralista, cioè ricavare dalla propria fede delle ricette politiche. Ciò non vuol dire agnosticismo e men che meno la conclamata fine delle ideologie (da distinguere dall' ideologismo...), proclamata dagli Unni che si sono avvicendati dopo il Concilio specie da quei cosiddetti teologi che al posto di Tommaso d'Aquino hanno messo Hegel o Bontadini o Horkheimer e Adorno, con mirabili sintesi che hanno trasformato la teologia stessa in una credenza fideistica o affettiva che non conduce da nessuna parte. I movimenti tipo CL hanno grandemente contribuito alla confusione che ha generato il deserto attuale.
      La premessa di un tale partito che forse sarà superato dalla necessità di creare in fretta un nuovo CNL, tenuto conto della deriva autoritaristica e di democrazia cosiddetta diretta e manipolata(!) dei governanti attuali, richiede persone formate non solo alla dottrina sociale della Chiesa, ma gente qualificata che conosca i rudimenti di giustizia (commutativa, distributiva ecc...) e che traduca nelle conoscenze tecniche,
      necessarie per governare, il rispetto della persona e della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite; soprattutto che pratichi la virtù della prudenza che non equivale affatto all'inazione ma alla scelta dei mezzi adeguati per raggiungere il fine: chi uccide il tiranno fà benissimo e merita un premio, scriveva san Tommaso, Doctor communis... (e non era Lenin!).
      Dove sono questi uomini? Queste cose le ignorano anche i vescovi...

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  6. Ferruccio Castellano12 gennaio 2019 alle ore 16:07

    Ma che scemata sta storia dei bogomoli!


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    1. Il riferimento ai Bogomoli può sembrare irrilevante, se non inutile, se non si ha una chiara conoscenza della storia e soprattutto la consapevolezza che una visione manichea della realtà ritorni ogni tanto nel tempo, seppure con caratteri, aspetti e connotazioni diverse. Ciò vuol dire che periodicamente nella storia si ripropone una concezione in cui si contrappone una visione di Luce/Tenebre, Bene/Male, per cui quelli che ritengono di essere dalla parte della positività Luce/Bene hanno un atteggiamento di totale chiusura, sovente anche di contrapposizione, persino violenta, nei confronti di quelli che loro, acriticamente, ritengono seguaci delle Tenebre/Male. La teorizzazione di cosa sta da una parte o dall'altra può essere anche molto diverso e cambiare nel tempo, tanto che neppure Karl Marx era immune da questa preclusione.

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