mercoledì 14 dicembre 2011

COMMENTI ALLA MANOVRA MONTI

Carlo Biancheri

Sono giunti tanti commenti alla manovra del nuovo  governo -  di nuovo si tratta giacché il precedente stava portando dritto dritto il paese al default - e detti commenti necessitano  qualche riflessione: merce rara in un tempo abituato alle grida di presuntuosi che accentuano più la componente animale dell'uomo (Aristotele fa l'esempio delle smanie d'amore dell'asino simili a quelle degli uomini...) che quella razionale; povero Dante che  a proposito di Ulisse ebbe a dire degli umani... «Fatti non foste a viver come bruti...».
Il prof. Monti, che pure abbiamo criticato in questo blog, in tempi non sospetti, per il lavoro svolto come Commissario per il mercato interno nella Commissione Europea, avendo consentito l'approvazione di direttive chiave nel settore dei servizi di investimento, troppo sbilanciate verso la de-regolamentazione, predicata da inglesi ed adepti, approccio che ha favorito la crisi finanziaria provocata dai grandi intermediari anglosassoni e  anche... tedeschi, è stato chiamato perché c'era necessità di disporre di qualcuno che ci capisse qualcosa e non di un  'picciotto'. A livello internazionale, peraltro, non ne potevano più di corna, di barzellette ed insulti a luci rosse, di cafonerie ed incapacità di rappresentare una nazione di sessanta milioni di abitanti: la cultura del bar Sport di Voghera o Casalpusterlengo non piace all'estero: al massimo è apprezzata in val Brembana e a Pontida.
Ciò detto, è bene ricordare agli immemori che lo spread dei nostri BTP aveva superato i 600 punti base rispetto ai Bund tedeschi e se continuavamo col fiscalista ministro dell'Economia e delle Finanze e con lo statista/dentista Calderoli e con certi scienziati leghisti che vogliono che si abbandoni l'euro per la moneta padana, si capisce bene che gli stranieri  e il mercato finanziario ('bestia feroce' l'ha definito Monti, con cui disgraziatamente tocca fare i conti perché i debiti si devono pagare... e in casa mancano i soldi..., un elementare principio di realtà...) non avessero più voglia di chiacchere di principianti.
Nuova era con Monti, piaccia o no, quanto meno per la  competenza e voglia di approfondire i problemi.
Ecco però che Brighella, la maschera dell'imbroglione..., insinua che la manovra consista nel far pagare  i soliti noti e che non c'era bisogno di un professore, definito  'pagliaccio' da un gentiluomo di grande cultura nel Parlamento italiano, per alzare la benzina, per mettere nuove tasse e soprattutto per far precipitare il Paese in recessione.
Vediamoli gli argomenti di questi saccenti.
Si tratta di un Governo imposto dalla BCE (Banca Centrale Europea) che è contro la rappresentanza popolare, contro 'la nostra gente, il popolo (per intendersi la 'loro gente' è quella che non vuol pagare le multe dovute allo sforamento delle quote latte: il principio è quello di prendere tutti i benefici dall'Europa, ma di non pagare mai il conto; per esser discendenti dei Celti non c'è male...). La BCE, va detto, non era mica obbligata ad aiutare l'Italia; ha semplicemente posto condizioni per il suo aiuto ed il Governo ha dovuto far cassa in tempi brevissimi col mare in tempesta prendendo da fonti certe..., in tre settimane...Chi accusa dov'era nei tre anni precedenti? Alle fonti del Po o sui prati di Pontida? Il Parlamento, poi, ha ben votato il governo, se non erro...
L'errore è consistito nell'aver aderito alla moneta unica.
Questi signori fan la voce grossa in un Parlamento fatto di tanti Scilipoti e sono pochi coloro che sappiano dire basta a certi schiamazzi indecorosi.
Se noi non avessimo aderito all'Euro, col debito pubblico che avevamo, saremmo stati costretti a far salire alle stelle i tassi d'interesse per raccogliere capitali ed avremmo dovuto svalutare la lira del 50 o 60 %.A quel punto il petrolio, il gas...e le altre materie prime, chi li pagava? In una parola si sarebbe determinato un impoverimento dell'Italia del 50%.
Se le popolazioni del Nord formassero la Padania (abbiamo già spiegato più volte che tra un ligure ed un veneto non c'è alcuna comunanza come tra un torinese ed un bergamasco e persino, come ricorda l'amato Manzoni, tra un lecchese ed un bergamasco...; ricordate Lucia, la bella 'baggiana' quando 'emigrò' dopo il matrimonio con Renzo?) cosa conterebbero in Europa e nel mondo? Come i Paesi Bassi? Non c'è male...davvero una felice prospettiva!
E ancora. La manovra premia le banche. Si vede che la Lega non ha dimestichezza col settore creditizio dopo la storiella di Creditnord, banca gestita dalle camicie verdi e fallita, al soccorso della quale giovarono le pressioni del tomista di Arvito, Fazio...
Certo non fa piacere salvare enti creditizi non trasparenti ma sono quelli che mantengono il sistema nel bene e nel male: dovremmo forse creare nuove banche dall'oggi al domani o invece vivere senza intermediari finanziari e tornare al baratto? Il problema non è forse quello dei controlli efficaci?
Siccome il sistema Euro, dice Brighella, non andrà avanti, scavalliamo qualche mese...: qui siamo ai dilettanti allo sbaraglio, alla Corrida. Ma chi li ha eletti certi signori? Ci sono o ci fanno, si dice a Roma? Sarebbe come se un alpinista si trovasse su l'Aguille noire de Peterey (pur essendo in territorio padano, sono certo che pochi di quelli la conoscono...) in piena tempesta e dicesse: beh, aspettiamo un po’ per vedere che succede!
La manovra non è equa. Forse ,anzi senza forse, certi personaggi ignorano che Aristotele ebbe a dire che ogni volta che facciamo una negazione affermiamo una realtà diversa. E quale sarebbe la loro realtà diversa? Qual è la loro alternativa praticabile per far cassa e in fretta, altrimenti lo Stato non paga più stipendi e pensioni? Torniamo alla vignetta di Novello con i due signori in tram: 'Se fossi il presidente del Consiglio...'
Certo senza interventi per la crescita, senza cambi nella pubblica Amministrazione, senza tagli di spesa ivi compresi quelli per quell'imbecillaggine del federalismo alla padana, la manovra non basterà a curare. Ma il governo è insediato da neppure un mese e perché mai deve far miracoli a fronte di anni di pasticci di un governo con ministri sospettati dalla magistratura di esser collusi con le varie mafie? Siamo seri, se potete...
Se si avesse qualche voce in capitolo certo in questo frangente  bisognerebbe ridurre fortemente le spese militari, anche se il quadro internazionale è incerto e rischioso, e i gruppi occulti internazionali non ce lo consentono.
Più modestamente sarebbe bene incominciare a disboscare con le province che servono a  poco: sul punto le mammolette non ci stanno perché  non saprebbero dove piazzare tanti Renzo la trota...
In sintesi si nota il solito atteggiamento acritico dove si scambiano i propri desideri per la realtà tout court.






13 commenti:

  1. E' scandaloso: noi dovremo pagare una manovra lacrime e sangue per
    salvare l'Italia, e Berlusconi e altri operatori avranno le frequenze
    della tv digitale gratis! Il Ministro Passera può fermarlo e noi
    possiamo convincerlo a farlo.

    Unisciti a me per mandare un messaggio al Ministro Passera qui:
    http://www.avaaz.org/it/no_tv_gratis/?sbc

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  2. Caro Biancheri,

    dato che seguo da tempo questo blog, mi aspettavo che lei scrivesse qualcosa su questa manovra del governo Monti e soprattutto sul silenzio della Chiesa al riguardo. Personalmente sono molto stupito del fatto che la Chiesa taccia su quello che sta avvenendo in Italia e in Europa, come pure ha taciuto sulla sanguinosa ed insensata guerra in Libia o continua a tacere sui tamburi di guerra che iniziano a rollare in Medio Oriente intorno alle armi nucleari iraniane.
    E’ starano che i Vescovi (a parte la voce da sempre fuori del coro di mons. Bettazzi, ex Vescovo di Ivrea) e la Santa Sede non dicano una parola su una crisi che rischia di travolgerci, in quanto questo governo Monti sta per mettere in atto provvedimenti disastrosi per gli italiani e per l’economia in generale.
    Le famiglie del nostro Paese stanno per essere colpite da una mazzata di dimensioni inaudite da parte dello Stato e i Vescovi italiani – che continuamente e giustamente alzavano la loro voce fino a un mese fa chiedendo il "quoziente familiare" e "la crescita" – non proferiscono parola.
    Sembrano intimiditi dai professori. Ma spennare così i contribuenti con irpef e ici non sembra una performance da "luminari": sarebbe stato capace qualsiasi politicante.
    Da "scienziati" tanto celebrati ci si aspettava che finalmente tagliassero gli sprechi, non la sanità (che è già al lumicino). Dovevano andare a tassare i conti correnti in Svizzera (come hanno fatto Germania e Francia) e non dissanguare ancor più i contribuenti onesti che già sono messi in ginocchio dal fisco.
    Avrebbero dovuto finalmente mettere a reddito (magari a garanzia del debito) l'enorme patrimonio pubblico, non affamare le famiglie e colpire i malati, deprimendo ancora di più l'economia. Perché non si parla più di lotta all’evasione fiscale? perché non si è messa la patrimoniale sui redditi più elevati? perché la tassa sui patrimoni rientrati con lo scudo rimane pur sempre bassissima rispetto agli altri paesi europei?
    D'altra parte se questi "professori" fossero economisti così bravi non sarebbero stati a suo tempo così entusiasti dell'euro magnificandolo come la via del paradiso.
    Adesso sono stati chiamati a sistemare le cose. Ma il timore è che costoro non siano i medici, bensì la malattia. Anche perché è il rigore monetarista che ha creato il problema, non può essere dunque la soluzione.
    E perché la Chiesa tace? c’è il fondato sospetto che si tratti di un patto: vi lasciamo l’esenzione dall’ICI, se...
    Che schifo!

    Massimo Colombo

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  3. Ma cosa c’è stato a fare Monti ieri sera in TV a Porta a Porta? voleva farci tremare le gambe, dicendo che eravamo lì lì per non avere più stipendi e pensioni e così chiudere la bocca a tutte le proteste e opposizioni? Non ha risposto un bel niente a quello che alla gente interessa sapere a proposito di questa manovra. Le cose che si vogliono sapere sono queste: perché compriamo 131 cacciabombardieri nucleari F 35 Lockheed da 20 miliardi? cosa ce ne dobbiamo fare? a chi dobbiamo fare la guerra? abbiamo timore di un’invasione di extraterrestri? perché non si è messa la patrimoniale sui redditi sopra i 100.000 euro all’anno, invece di fare cassa torchiando i pensionati a 1000 euro al mese? ma se ne rendono conto di cosa vuol dire vivere con 1000 euro al mese ora che, avendo aumentato benzina e gasolio, aumenterà tutto, dal pane in su? perché non hanno messo l’ICI sui beni immobiliari dei religiosi usati a fini commerciali, cioè affittati a prezzi di mercato, usati come cliniche di lusso, ecc. ecc., come ad esempio il san Raffaele di Milano con don Verzé che vola su un jet privato da 20 milioni di euro? Queste sono le cose che vogliono sapere gli Italiani, perché nella configurazione attuale non si può parlare di una manovra giusta, ma di una manovra tutta sulle spalle dei redditi fissi e più bassi, una manovra profondamente ingiusta.

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  4. Siamo in crisi, dobbiamo stringere tutti la cinghia (tutti, ovviamente, è ristretto ai soliti noti, ovvero i lavoratori, pensionati e gli studenti), ma c’è un settore per cui i miliardi abbondano: la difesa. Per quanto incredibile, l’Italia occupa l’ottavo posto al mondo per spese militari, con oneri finanziari per oltre 20 miliardi di euro all’anno, pari a circa l’1,3% del PIL.

    Oggi, a colloquio con i cronisti a Montecitorio, il Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola ha escluso tagli alle spese militari, spiegando che la crisi economica non fa comunque venire meno funzioni fondamentali come la difesa. Obama, che pure è a capo della nazione più guerrafondaia e con l’esercito più potente del mondo, ha tagliato dappertutto, ma ha aumentato i fondi per la ricerca, l’istruzione e l’università (+21%), perché, ha detto, “non si alleggerisce un aereo buttando giù il motore“.

    Qui il motore l’hanno buttato via da tempo e Monti non si dimostra diverso dai suoi predecessori (nessun taglio ai finanziamenti alle scuole private cattoliche, nessuna ICI per la Chiesa per gli immobili commerciali etc.). Eppure, c’è una cosa che risulta totalmente irrazionale: la decisione di confermare l’acquisto di 131 caccia bombardieri nucleari F35 Lockheed. La produzione sarà avviata a fine 2012 nel cantiere di Cameri, in provincia di Novara. A metà 2013 le prime consegne. Non si sa come li useremo, ma il costo complessivo, insieme all’acquisto di 100 Eurofighter (per 10 miliardi) guarda un po’, fa proprio 25 miliardi.

    Insomma, potevamo evitarci le lacrime e il sangue dei cittadini, ma potevamo evitarci anche altre lacrime (quelle dei genitori delle vittime) e altro sangue (dei militari all’estero): il beneficio sarebbe stato doppio.

    Ma anche voi, volete mettere avere dei cacciabombardieri nucleari, anche se non abbiamo l’atomica? Che ce ne facciamo del welfare state, quando possiamo disporre di una flotta del genere? I matti siamo noi. O meglio, i matti sono le uniche persone razionali rimaste a questo mondo (Giovanni Falcone lo disse dei mafiosi, ma questa è un’altra storia).

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  5. CONSUMIAMO POCHISSIMO NELLE FESTIVITA', COSI' CALANDO I CONSUMI, IL GOVERNO DOVRA' CAPIRE CHE LA MANOVRA IMPOVERISCE SOLO E NON CREA NESSUNO SVILUPPO..... DEVE TAGLIARE TUTTE LE SPESE MILITARI, INUTILI, DANNOSE E SUPER COSTOSE....

    BASTA ALLE MISSIONI DI GUERRA CHE SONO DANNOSE, INUTILI E COSTANO IL DOPPIO DEI COSTI DELLA CRISI CHE CONTINUANO A FAR PAGARE SEMPRE ALLE STESSE PERSONE!!!! PURTROPPO, ASSISTEREMO A MIGLIAIA DI LICENZIAMENTI, IMPOVERIMENTO DI MILIONI DI PERSONE PER COLPE DI CHI CONTINUA A NON PAGARE I COSTI DELLA CRISI!!!! NON SI VEDE NESSUNO POSSIBILE SVILUPPO!!!!

    ANCHE SE MONTI, GESTO APPREEZZABILE, RINUNCIA AL REDDITO PER CAPO DEL GOVERNO E MINISTRO DELL'ECONOMIA, RESTANO A LUI 2 SUPER PENSIONI E IL VITALIZIO COME SENATORE A VITA... E’ CHIARO CHE RINUNCIA SOLO A QUELLO CHE TANTO TRA POCO NON AVRA’ PIU’.

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  6. A proposito della manovra…

    Quello che non c’è, prima di tutto, è una patrimoniale. Per carità, i patrimoni non si toccano, in questo paese dove il cinquanta per cento della ricchezza è in mano al dieci per cento dei cittadini.

    Quello che non c’è è un’imposta sulle attività finanziarie: e suona patetico gabellare per tale (come ha fatto Grilli) l’aumentino del bollo di Stato sul conto titoli.

    Quello che non c’è è un taglio alle spese militari: continuiamo a comprare armi come se stessimo preparandoci a un’invasione aliena.

    Quello che non c’è è un passo qualsiasi per abolire i privilegi della Chiesa, dall’Ici in giù: e ci mancherebbe, con l’asse cattolico che ha portato Monti a Palazzo Chigi.

    Quello che non c’è è un taglio vero ai privilegi e alle spese della politica: unico punto pervenuto, il dimagrimento delle province, per il resto ciccia.

    Quello che non c’è è un passo deciso verso la banda larga e la green economy: solo belle parole e vaghi propositi.

    Quello che non c’è è il coraggio di aumentare l’Irpef almeno a chi prende più di 100 mila euro l’anno, e che se pure ne scuce un paio alla comunità in crisi non si suicida di certo.

    Quello che non c’è è una severa legge penale tributaria, davvero curioso per un governo i cui membri hanno tutti studiato o lavorato negli Usa, dove le pene per gli evasori fiscali arrivano a 15 anni.

    Quello che non c’è insomma è il coraggio di cambiare passo, di mostrare una nuova visione, una cultura diversa, un’ipotesi alternativa di futuro.

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  7. Mario Monti a TG1 e TG2 delle 20:00 e 20:30 ha detto:

    “Il debito pubblico italiano non è colpa dell’Europa, è colpa degli italiani (…)“

    Lasciando così intendere che il debito italiano è dovuto alla spesa pubblica eccessiva, come erroneamente credono molti cittadini, grazie a chi – come Monti – sfrutta la TV pubblica per fare disinformazione con la massima disinvoltura, davanti a milioni di cittadini, che purtroppo in larga misura prendono per buone queste colossali menzogne; davanti a migliaia di economisti, giornalisti, che assistono a tali bugie in silenzio, e anziché informare i cittadini di ciò, contribuiranno a loro volta, a coltivare la disinformazione. Certo che la spesa pubblica in Italia sia stata gestita in modo CRIMINALE è una realtà; lo sappiamo bene. Ma il debito non è certo dovuto a quello: anche perché con tutte le tasse che paghiamo, e le varie “manovre e manovrine” che tutti gli anni ci hanno propinato, DOVREBBERO SPIEGARCI COME AVREBBERO FATTO A FARE UN DEBITO DI BEN 1.900 MILIARDI DI EURO… inoltre, come sappiamo TUTTE le nazioni – chi più chi meno – hanno un cospicuo debito pubblico… Un debito INEVITABILE, STRUTTURALE dovuto al fatto che *TUTTA* LA MONETA CIRCOLANTE COSTITUISCE DEBITO, e pertanto paghiamo su di essa interessi annuali. I soldi che avete in tasca sono frutto di un debito contratto dallo stato, che non stampa denaro, ma lo prende in prestito. Solitamente i politici – che sanno bene come stanno le cose – ma non osano opporsi al sistema perché se lo facessero nel migliore dei casi, sarebbero “fatti fuori” politicamente , per cui preferiscono non toccare questi argomenti: sorvolano, non ne parlano per dire la verità, ma evitano anche di esporsi nel dire puttanate come il fatto che “il debito è conseguenza dell’eccessiva spesa pubblica”; invece Monti si spinge persino a questo, forte del fatto che almeno l’80% dei cittadini – in particolare gli anziani, e coloro che non usano internet e si informano solo attraverso giornali e TV asservite – gli crederanno: dopotutto la menzogna, in questo caso, è molto più credibile della realtà…

    Che la manovra potesse essere più equa, soprattutto in relazione all’Irpef e alle pensioni, lo dice anche il Vaticano, con mons. Giancarlo Bregantini.

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  8. Manovra quanto mai ingiusta con punte di ridicolo, come tassare le mongolfiere! Così i poveri diventano sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi. Perché non si parla più dell’evasione fiscale? E’ improvvisamente scomparsa, oppure a questi qui che stanno adesso al governo fa comodo anche a loro? Non era di qui che si doveva partire, insieme a colpire le rendite più alte e i privilegi? Invece tutto questo è rimasto immutato e i poveri lavoratori e pensionati pagano, pagano per tutti perché tutto rincarerà, dalla benzina in sù e se molta gente non ce la faceva prima ad arrivare alla fine del mese, adesso non arriverà neanche a metà con più tasse e prezzi più alti. Bisogna protestare, protestare, rivoltarsi a queste imposizioni dei banchieri che pensano solo di schiacciare i lavoratori sotto i piedi per arricchirsi sempre di più loro. E’ una vergogna.

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  9. Pesantissime ed inique le misure del Governo Monti approvate dal Consiglio dei Ministri. Pesantissime per i lavoratori e per le fasce di popolazione che già vivono in situazione di estremo disagio. Inique perché a pagare sono sempre gli stessi e manca anche quella patrimoniale che molti annunciavano e che invece è stata "sostituita" da misure ridicole. Cgil, Cisl e Uil balbettano e chiedono maggiore equità ad un governo sordo a qualsiasi modifica e ligio esecutore dei diktat dell’ Unione Europea, ben sapendo che la strada che si è imboccata e che appoggiano, quella di accollare la crisi sistemica del capitale ai lavoratori e ai pensionati è a senso unico e non prevede la possibilità di alcun ripensamento. I partiti si apprestano nelle prossime ore a votare questo nuovo massacro sociale in nome della difesa dell’Euro e dell’Unione Europea che hanno rappresentato e rappresentano la malattia e non la cura per il nostro Paese e per gli altri paesi europei. La drammatizzazione delle ultime ore secondo la quale "il futuro dell’Unione Europea e dell’Euro dipende dall’Italia", serve a spingere l’acceleratore nella direzione della costituzione del super-stato europeo che superi la sovranità dei Paesi e detti le regole del gioco su ogni questione, dal fisco alla difesa, dalla politica estera a quella economica, con ovvia esclusione dei salari e dei redditi. Viene il sospetto che dietro la speculazione finanziaria, lo spread e l’altalena in borsa pesi molto la necessità di accelerare il processo di unificazione sotto la guida tedesca e francese, oltre che la difesa degli interessi della finanza internazionale...

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  10. L’unica cosa che sanno fare i governi, ormai l’abbiamo capito, di qualunque colore, orientamento, tipo siano, è mettere delle tasse in più ai lavoratori e pensionati, cioè a quelli che hanno un reddito fisso, che si possono sempre torchiare. Fin che possono torchiano noi poveretti, per tenere in piedi tutto quel mondo che a loro interessa e di cui a noi non importa proprio niente. Perché a noi della TAV e del Ponte sullo Stretto non ce ne frega proprio niente, magari, anche se la TAV l’hanno già iniziata, non la vedremo neanche finita e non la prenderemo mai, mentre di dover di nuovo pagare l’ICI, anche se gli hanno cambiato nome, ce ne importa assai. Come ci importa che non sappiamo con che pensione andremo e quando, e anche se e come ci andranno i nostri figli, i quali poi dovranno anche aiutarci. Che si continui a fare la guerra in Afganistan e che i nostri soldati stiano anche in qualche altro paese a noi non ce ne importa proprio niente, tanto sappiamo che quelle che ci raccontano sui pericoli di attentati e altre cose del genere sono tutte storie, come che abbiano ammazzato Gheddafi per dare la democrazia alla Libia è una balla, tanto abbiamo visto in Egitto come sono andate le elezioni e c’è da pensare che andranno così anche se si faranno in Libia. A noi che comprino nuovi missili o altri mezzi militari non ce ne importa proprio niente, mentre ci importerebbe molto che anche la Chiesa pagasse l’ICI, o come si chiamerà, almeno per gli immobili commerciali, come ci sarebbe piaciuto che mettessero una patrimoniale ai ricchi, almeno come una tantum, e non solo la tassa sugli aerei e gli elicotteri che mi pare sia una tassa che faccia ridere, perché vorrei proprio sapere quanti ce ne sono in Italia. E poi, diminuire i costi della politica: è da ridere che il Presidente del Consiglio si vanti di rinunciare allo stipendio, tanto ne prende già parecchi altri! E poi di vendere gli immobili dello Stato, delle Province e dei Comuni non se n’è più parlato, perché lì c’è una tale confusione che non sanno neanche quello che hanno... Così invece di cercare di metterci un po’ di ordine e chiarezza, fanno sempre le cose più facili e immediate: torchiare i poveretti a reddito fisso, soprattutto quelli virtuosi che si sono risparmiati con sacrifici due soldi per comprarsi la casa!

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  11. La Lega certo ieri ha fatto stupidaggini in Senato, ma naturalmente tutto era funzionale al suo elettorato che può capire solo quel linguaggio semplicistico dell’immediatezza scenica, dell’aggressività e della sceneggiata popolare. Vorrei però fare qualche rilievo anche su Schifani, il Presidente del Senato, che sembrava un giovane professore alle prime armi indifeso ed incapace di fronte ad una scolaresca indisciplinata. Non dimostrava certo l’aplomb e la superiorità che ci si aspetterebbe dalla seconda carica dello Stato. Infatti, proprio come un professorino alle prime armi, diceva quelle frasi di rito che mai riescono ad ottenere l’effetto desiderato e che di solito, anche in classe, fanno aumentare la gazzarra, del tipo “La vogliamo finire”, “La vogliamo smettere” e poi ripeteva l’inutile ed inconcludente “allora”, rincalzato da un “basta” senza autorevolezza e nemmeno autorità, per scivolare sulla peggiore banalità del “non siamo mica allo stadio”, accompagnato dall’occhieggiare il cellulare, forse in attesa di un messaggio che gli suggerisse cosa fare… fino alla sospensione della seduta. Schifani non ha dato una gran prova di sé, si è rivelato quello che è, un uomo senza prestigio personale.

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  12. LA RIFORMA DEL SISTEMA FINANZIARIO

    La crisi economica è iniziata con la globalizzazione che ha messo in difficoltà il sistema produttivo dei Paesi più industrializzati con gli aspetti della delocalizzazione, deindustrializzazione e disoccupazione. Il controllo dell'economia dei Paesi avanzati da parte del sistema finanziario svincolato da ogni norma ha realizzato la crisi dei debiti e dei crediti che ha aggravato ulteriormente la crisi economica. Nella realizzazione di questo scenario si innesta una speculazione volta a far sparire l'euro dai mercati mondiali. Per l'America, l'Europa costituisce un temibile concorrente e la cosa strategicamente più facile da realizzare è ridimensionare la sua economia tanto da continuare a renderla dipendente. E' vero che l'indebitamento è sempre fonte di maggiori costi. È vero che l'indebitamento eccessivo è per buona parte
    responsabilità dei politici che per questioni demagogiche hanno favorito l'incremento di spesa oltre il consentito senza averne le risorse quindi ricorrendo al prestito. Tuttavia, la situazione di un anno, due anni, tre anni fa dal punto di vista dell'indebitamento non era molto diverso da quello attuale; eppure, solo ora siamo in piena crisi. Il meccanismo è nella speculazione che lasciata libera di imperversare per mesi e mesi può arrecare danni immensi. Nessuno, un anno fa poteva pensare che vi fosse il rischio di fallimento di un Paese come l'Italia, solo gli speculatori coi loro mezzi finanziari potevano pensarlo e cercare di attuarlo. Il problema è bloccare la speculazione cosa che va fatta subito senza cedimenti.
    Nel 20° secolo, l'Europa è riuscita a commettere suicidio collettivo non una, ma due volte - nel 1914, e di nuovo a partire dal 1939. Le élite europee non hanno imparato assolutamente nulla. L'opinione pubblica europea non ha imparato assolutamente nulla. Sarebbe un terzo suicidio collettivo non evitarla rottura catastrofica e caotica dell'euro sotto l'attacco speculativo angloamericano.
    (Continua)

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  13. (continua dal precedente)
    L'operazione dovrebbe partire dalla Bce per trasferire tutti i nuovi titoli dei debiti sovrani cioè degli Stati europei entro i confini della Unione europea in modo da togliere ogni occasione speculativa agli speculatori aglo-americani. La cosa da non fare è una rigida politica di austerità - Il taglio del bilancio è un fallimento totale nei suoi propri termini, dalmomento che nell'attuale depressione la diminuzione della spesa pubblica genera necessariamente un deficit maggiore e più perdite negli anni successivi. Le manovre Monti, visto che probabilmente ve ne saranno altre non possono che aggravare la situazione economica rendendo cronica la crisi. L'indebitamente va ridotto ma in tempi più lunghi.
    Manovre come quella appena varata sono depressive e non scoraggiano la volontà degli speculatori. Poiché certi disastri derivano dal sistema finanziario è necessaria una riforma per riportarlo alla sua naturale funzione di strumento di gestione del sistema monetario e di sostegno dell'economia. In primo luogo, il sistema di emissione delle banconote deve essere di esclusiva gestione dello Stato anche se può avvalersi della Banca centrale. L'Istituto di emissione anche se è la banca centrale deve agire come entità al servizio dello Stato; quindi non può svolgere la sua attività come banca autonoma. Le operazioni che compie devono essere per conto dello Stato che ne regola l'attività. Le banche di credito ordinario possono ricevere denaro in deposito dai clienti e prestare denaro ad altri clienti, rendere altri servizi bancari per i quali percepiscono commissioni; ma, non fare investimenti di altro genere se non autorizzati. Altre istituzioni finanziarie - banche d'affari, assicurazioni, fondi di investimento – possono operare sul mercato solo come investitori che agiscono come risparmiatori. Acquistano titoli perché sono un buon investimento e quindi devono rimanere presso l'istituzione almeno per un periodo non inferiore ai sei mesi. In caso di situazioni particolari, le banche, su autorizzazione possono operare in maniera diversa. I titoli in circolazione devono essere emesse da un operatore ben definito e non si devono ammettere titoli emessi sulla base di altri titoli. Devono essere escluse le operazioni allo scoperto e le operazioni a premio. Lo Stato può finanziare il suo debito pubblico solo
    attraverso le sottoscrizioni dei suoi cittadini o attraverso la sua banca centrale e non attraverso prestiti esteri; tranne nei casi particolari e per modeste quote. Infine, le società di controllo (rating) devono essere pubbliche ed indipendenti e non straniere. Se vengono adottati simili provvedimenti non vi saranno imbrogli da parte delle banche che agiranno nell'interesse proprio ma non contro l'interesse dell'economie e soprattutto, processi speculativi come quelli attuali in grado di affossare le economie di interi continenti non sarebbero più ammessi.

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