venerdì 30 novembre 2012

Sulle primarie del PD

Perché non dite nulla sulle primarie? pensate che sia tutta una sceneggiata taroccata e che tanto si sappia già chi sarà il vincitore, sostenuto con manovre ridicole sulle regole dall’apparato del partito? o piuttosto pensate che siano inutili perché continuerà Monti in quanto tutti (i politici) capiscono che sia l’unico capace di reggere la situazione a livello internazionale e quindi sia meglio lasciare a lui la grana di sbrogliare le matasse e continuare a fare cose anche molto impopolari?

Giovanni Ventura

Bisognerà fare una riflessione sulle primarie e sul linguaggio politico dei contendenti. Da una parte, un apparato autoreferenziale che non affronta veramente il reale con l'intento di modificarlo (il grande politico è colui che prende atto della realtà e che nel contempo cerca di cambiarla, scrisse "Le Monde" quando morì J.F. Kennedy); sembra esser caratterizzato da un approccio minimalista a fronte di un contesto incancrenito da 17 anni di mafia e di bunga bunga penetrato nel sentire comune... e da una sostanziale rassegnazione ed ignavia dinanzi a inefficienza, stupidità, pressapochismo. Dall'altra, una cultura da New Age con proposte flashing o del tutto prive di contenuto, svianti o irrealizzabili e soprattutto fondate su una logica machiavellica che non esita a barare sulle regole del gioco. Ci vuol altro che una brutta copia di un Blair qualunque per dare un nuovo afflato, un supplemento d'anima, diceva Bergson, alla gente... Questo è il contesto in cui siamo chiamati a scegliere: meglio cercare di lavorare sull'usato sicuro che su Bakugan...

Carlo Biancheri


Né Renzi né Bersani sono pienamente convincenti: Renzi dà l’impressione di uno che parla parla, ma poi cosa farà? a lui nuoce anche quel suo fare localistico, cioè quell’aria da macchietta toscana, che tant’è ci fa venire in mente se non proprio Calandrino, almeno i suoi amici Bruno e Buffalmacco, per cui dà sempre l’idea di uno che stia scherzando; Bersani ha soltanto una sottile vena di sanguignità romagnola, che appare ogni tanto, ma non lo definirei “usato sicuro”, perché quest’espressione si usa per automobili che hanno dato buona prova di sé e che sono poi state messe a punto con una seria revisione: lui, con i suoi amici che tornerebbero al governo con lui, non ha davvero dato molte buone prove di conduzione politica e non è che abbia fatto una gran revisione del suo comunismo, soprattutto ci sarebbe da dire che, caduto il comunismo, non è restato nulla.
 
Marco Puccini
 
 
Interessante commento. Va detto che come ministro dell'industria qualcosa fu fatto da Bersani e il clima al Ministero non era quello di cosche e di malaffare e di dirigenti 'improbabili'... riscontrato con altri ministri. I medievali (ma anche Aristotele) davano molta importanza alla prudenza che consiste nella scelta adeguata dei mezzi per raggiungere il fine, in un contesto dato: siamo, infatti, chiamati a scegliere ad ogni istante, anche tra usato sicuro e New Age. Francamente non crediamo proprio che il New Age sia un progresso rispetto all'usato che non ci farà certo correre le Mille Miglia...
 
Carlo Biancheri

Nessun commento:

Posta un commento