domenica 2 ottobre 2011

Il treno ha fischiato

Carlo Biancheri


Il treno ha fischiato, Signor Cavaliere, dice l'impiegato modello Belluca, immerso in partite doppie e ristorni senza mai alzare il capo, afflitto da tre cieche, la madre, la moglie e la zia, due figlie vedove e sette nipoti in casa, che dormivano in tre letti ampi, urlando e litigandosi fintantoché si faceva silenzio, a notte fonda, proprio quando il nostro Belluca udì di lontano fischiare il treno...
Esisteva un mondo: il Congo, la Siberia, le montagne e le nevi...
Così Pirandello, da par suo, nelle Novelle per un anno... per chi se lo ricorda...
Dapprima il silenzio assordante dei capi/generali (non ha il grado di generale il vescovo Bagnasco?) sullo scandalo relativo ai comportamenti nelle cene eleganti, accuse per corruzione di minori, nipotine di Mubarak affidate a prostitute, ragazzine che in coro lo chiamano papi, lui che non ha mai fatto male a nessuno ma che invece ha fatto  sempre del bene, aiutando famiglie bisognose e desiderose di avviare attività nel settore dei servizi sociali, come quella di Tarantini, un ragazzo viziato e un po’ coglione, dice l'amico consigliere,  factotum (massone da giovane..., però subito entrato in 'sonno'...) Lavitola.
Poi, improvvisamente, il treno ha fischiato e... Bagnasco, a grande richiesta (...) ha parlato!
Per poco però... perché il povero Crociata, portavoce CEI, ha dovuto di carriera spiegare che la Chiesa italiana non fa né disfa governi e i sedicenti cattolici del Pdl hanno avuto pubblicata la loro lettera su “Avvenire” nella quale invitano i Vescovi a chiarire che i riferimenti del teologo Bagnasco non dovevano riferirsi solo a quel poveruomo... per eccellenza..., perseguitato dall'Autorità giudiziaria italiana. Anzi il garrulo Ministro Rotondi ci ha informati che il Pdl  è il maggior partito di ispirazione cristiana e... massonica, aggiungiamo noi: mirabile sintesi! A Rotondi, che si esprime come uomo di grande cultura, dice nulla la Gnosi? Il grande argomento di certi cattolici che, in perfetto contrasto con la Costituzione conciliare Gaudium et Spes, rivendicano l'autorità della Chiesa a difesa delle loro idee politiche è che i laicisti non possono  permettersi di rivendicare condanne... Ritorna  l' argomento, assai debole peraltro...,  del 'mal comune mezzo gaudio'...; non ci siamo stancati di ricordare in questo blog che in spagnolo si traduce con: mal de todos, remedio de tontos! Molto più saggi e sottili di noi, gli spagnoli...
Ma i comportamenti 'tristi e vacui' (...) che cita il Bagnasco (ricorda un po’  una espressione scritta in caratteri cirillici, comprensibile per chi ha passato un po’ di tempo nei Paesi slavi, ma non per altri...) a chi si riferiscono?
A tutti? Anche al PD? Forse la Bindi e Franceschini attuano comportamenti 'vacui'? E poi perché 'vacui'? Pieni di significato, no? Financo blasfemi, come la bestemmia che va 'contestualizzata' però... per non parlare d'altro...
Gli 'agnelli' della Chiesa di Dio auspicano un maggior livello di eticità nella vita pubblica. L'auspicio risulta difficilmente credibile se non sostenuto da un esempio forte dei vescovi stessi. Ricordano quel che dice Gregorio Magno quando nei Dialoghi vuol sintetizzare in due parole la vita del suo maestro, San Benedetto? 'Non predicò diversamente da come visse...'.
Risulta difficile capire perché il Bagnasco, invece di parlarci a piene mani del Signore 'poverello', per usare l'espressione di Francesco 'piccolino', si avventuri a pronunciarsi sulle agenzie di rating e sulla loro opacità... Di cosa è preoccupato il Presidente della CEI? Delle modalità di autorizzazione di dette agenzie? Dei conflitti di interesse insiti nella proprietà? Del mancato rispetto del codice etico cui debbono attenersi o della carenza di vigilanza da parte delle Autorità a ciò preposte? O forse se la prende col legislatore comunitario che nel calcolo dei requisiti patrimoniali degli intermediari finanziari attribuisce una diversa ponderazione ai titoli forniti di un grado di rating rispetto a quelli che non lo possiedono, senza preoccuparsi dell'indipendenza e dell'operare delle agenzie in questione? Come si vede, si tratta di problemi complessi che sconsigliano ai vescovi di pronunciarsi, anche se consigliati da membri dell'opificio/Opus Dei, che non sembrano particolarmente versati nel mercato finanziario, avendo fatto dire al Papa, nella sua enciclica sociale, che la speculazione tramite i prodotti finanziari 'derivati' costituisce un male in sé... ignorando che non c'è un capitalismo etico, ma che il problema è piuttosto quello delle regole e dei controlli che impediscano, per  quanto possibile, le posizioni dominanti che falsificano il mercato... Lo abbiamo già ricordato: Keynes diceva molto bene che un mercato senza regole è una giungla... Il Bagnasco dovrebbe prendersela allora con la direttiva Bolkestein, ultra-liberista, in materia di servizi, chiedendosi: come si fa a liberalizzare quando le condizioni di armonizzazione comunitaria ed i controlli sono diseguali da paese a paese? Non si favoriscono frodi o arbitraggi regolamentari? Le paiono questi, Eminenza, argomenti di cui debbano parlare i vescovi?
E non sarebbe molto meglio, invece, esprimersi sui temi che possono esser di ostacolo alla fede? A cominciare dagli  argomenti razzisti, egoisti e umanamente degradanti della Lega?
Non si parla del pansessualismo se non come querimonia, né si affronta il dibattito sul genere e sessualità biologica che impazza in moltissimi paesi dell'Occidente. Basta la dichiarazione dell'ex Santo Uffizio del 2005? Nessun interesse per le questioni che pone un Edgar Morin che sostiene  essersi smarrita  la nozione di natura umana (Le paradygme perdu:la nature humaine)? E la presunta rottura tra natura e cultura, dominante nel pensiero contemporaneo?
Forse uno dei motivi del disorientamento attuale risiede nel fatto che nella gerarchia onnipresente, la scelta, preconizzata dal Wittgenstein del Tractatus, tra realismo ed idealismo in filosofia è a favore del secondo. Pochi leggono San Tommaso  nell'ottica di Aristotele, come faceva il padre Chenu che ebbe tanta parte nello schema XIII al Concilio. Non si parla che di Agostino... che, come si sa, si muoveva nell'ambito del neo-platonismo del suo tempo. Dovremo dunque seguire quel che dice Plotino nelle Enneadi (Perì Kaloú, 16) e cioè “fuggire al Padre” verso la nostra cara patria? La patria nostra è là donde venimmo. Là dove è il Padre... Per noi non è così. Come dice Tommaso d'Aquino, l'uomo è in confine corporeum et incorporeum, sul limite di ciò che è esistenza sensibile e di ciò che invece è qualcosa che la trascende. Noi non crediamo, come certo platonismo (non si pensi minimamente che tutta la filosofia moderna e contemporanea, seppur scettica, sia immune da questo...) che, poiché lo spirito è superiore alla carne, allora abbandoniamo il carcere e voliamo là dove è la nostra radice più vera. Crediamo invece con il Genesi che Dio vide che tutto ciò che aveva creato era buono…

13 commenti:

  1. E ora che Bagnasco ha parlato cosa è cambiato? mi pare proprio niente! nessuno dice più nulla. Oggi le scomuniche della Chiesa non contano più niente. Tutti continuano a farsi i fatti loro come se niente fosse, tutto inutile. Non escluderei che Bagnasco abbia fatto quel suo bel discorsetto tanto per accontentare quelli che giustamente lo richiedevano, così per una questione diciamo di facciata, ma che poi sottobanco, tramite il solito Letta, già si sapesse che poi se ne sarebbe parlato per due giorni (su Canale 5 per uno solo) e tutto sarebbe rimasto come prima.

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  2. Bisogna dare atto che voi in questo blog siete tra quelli che varie volte avevano fatto sentire la loro voce per stigmatizzare il silenzio della Chiesa nei confronti dei comportamenti di Berlusconi, che diventava anche acquiescenza, per non dire appoggio, come, ad esempio, quando il Papa l'aveva incontrato all'aeroporto e se ne era rallegrato. Ora il card. Bagnasco ha detto la sua, con vigore e fermezza e c'è certo da augurarsi chela cosa non finisca lì, ma abbia un seguito, delle conseguenze, soprattutto una (ri)caduta politica. Lasciar cadere la cosa nel nulla è come se niente fosse stato detto.

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  3. Oggi possiamo essere più convinti che mai che quando la Chiesa dice una cosa ne pensa un'altra. Se Mons. Crociata diceva ad esegesi del discorso del Cardinal Bagnasco alla CEI che non c'era nessuna intenzione di costituire un partito di cattolici, in verità tutto si stava già mettendo in moto per far sì che Berlusconi venga scaricato dai suoi, perché nessun altro riuscirebbe a farlo. I giornali di oggi infatti ci informano delle manovre di Pisanu e Scajola per arrivare ad una sfiducia, oltre la quale si vedrebbe un fronte centrista moderato al governo, indubbiamente con il beneplacito della CEI. Forse mons. Crociata era nel vero quando diceva che non si profilava un partito di cattolici, perché che siano buoni cattolici Scajola, Fini, Casini e altri non si può dire, ma la sostanza del discorso resta che in realtà il Vaticano fa e disfa i governi in Italia, al contrario di quanto le alte sfere della CEI hanno invece affermato. Infatti Berlusconi era riuscito ad affermarsi anche perché aveva avuto il consenso del Vaticano, per varie ragioni di carattere economico e legislativo, ora, però, che la sua figura, passata da leader di Forza Italia a quella di Forza Gnocca, non è più sostenibile da parte del Vaticano per evidenti ragioni di opportunità e anche d'immagine, la CEI cerca la strada onorevole per sbarazzarsene e nello stesso tempo per mantenere al governo quelli che appoggiano la linea del Vaticano su vari fronti, precludendo ogni spazio alla Sinistra.

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  4. Non e' che la Chiesa dica una cosa e ne pensi un'altra, e' che loro stanno sempre sul filo della spada e del rasoio. Sanno dire le mezze verita', senza dire delle falsita': hanno insegnato tutto i gesuiti, i veri eredi dei sofisti. Il partito di Bagnasco non si fara', si fara' qualcosa di peggio, anche perche' Scajola e & non pensano veramente di far cadere il governo, perche' e' tutta una cricca di malaffare e si tengono su a vicenda e hanno tutti i loro scheletri negli armadi. Poi se cade il governo troppi deputati perdono la pensione e siccome si sciacquano la bocca con il bene comune e l'interesse della collettivita', ma poi pensano ai fatti loro...
    Comunque siamo in un brutto momento... Staremo a vedere.

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  5. Che il partito dei cattolici stia prendendo corpo, vita e forma, con la benedizione del card. Bagnasco ormai è cosa certa, se no che cos'è questo Forum delle Associazioni Cattoliche a Todi di cui Bagnasco ha aperto i lavori? E così ha anche individuato un nuovo peccato, "l'assenteismo sociale"! Prima, qualche decina di anni fa, sembrava che l'unico peccato fosse quello legato al sesso, oltre al fatto di opporsi al comunismo, i preti nelle prediche non parlavano d'altro. Poi questi due temi sono caduti e i preti hanno fatto sempre più prediche generiche alla domenica, parafrasando il vangelo con qualche aggiunta conformista. Ora almeno Bagnasco gli dà qualcosa da dire! Perché questo assenteismo sociale bisognerà definirlo, precisarlo, svilupparlo, configurarlo, ecc. ecc. E così questo futuro nuovo partito cattolico avrà una sua linea, quella di opporsi all'assenteismo sociale e propagandare l'attivismo sociale. Su questa linea già sono molte delle associazioni presenti al Forum, in particolare la Compagnia delle Opere, che ormai controlla totalmente la Sanità nella sua regione, oltre a buona parte della scuola e dell'edilizia. Certo che in questo Forum mancano tutte quelle realtà cattoliche che si potevano definire del dissenso, anche le ACLI ormai sono completamente allineate tanto che non si capisce perché si mantengano separate dal Movimento Cristiani Lavoratori, che rappresentava una scissione a destra, quando le ACLI si erano poste a sinistra, ma ora stanno tutti dalla stessa parte. Ormai la linea della Chiesa è chiara, scaricare Berlusconi e farsi un bel gruppo di nuovi amici, soprattutto ben abili e attrezzati nel fare affari!

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  6. Il treno ha fischiato, ma il Cavaliere non se ne è accorto o ha fatto finta di non sentire. Lui ormai è come un pupazzo di gomma o di pezza, cade e si rialza, senza farsi neanche una scalfittura! E noi ci prendiamo le risatine dell'Europa e gli sberleffi per i suoi discorsi sul bunga bunga a Bruxelles, gli lasciamo attaccare l'euro tanto per cominciare a farsi la campagna elettorale addossando agli altri la colpa della crisi, e non muoviamo un dito! ormai gli lasciamo fare tutto quello che vuole! Una bella responsabilità!

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  7. Ma che è? Bossi e Tremonti danno la linea di politica economica del paese alla festa delle zucche? ma che è? ci prendono tutti in giro? credono che siamo scemi? io vorrei lanciare un movimento per dare le dimissioni da italiano, per prendere le distanze, anzi per dissociarmi da certa gente e lo propongo a voi che mi sembrate gente ben assennata, con la testa sul collo. Ci state?

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  8. Non mi sembra ancora il caso di fregarsi le mani per la caduta di Berlusconi, perché, secondo me, lui ha messo su un suo bel piano diabolico per rimanere in sella. Ha detto che si dimetterà come e quando, ma intanto non si è dimesso. Dobbiamo anche considerare che lui al Senato la maggioranza continua ad averla, per cui cerca di prendere tempo e di continuare a tenere il boccino in mano. Così lui ora va avanti per 15-20 giorni, magari anche un mese, con questa questione dell’approvazione della legge di stabilità, intanto passa in rassegna i deputati, trova quelli che per lor ragioni, ovviamente economiche, non vogliono le elezioni anticipate, sempre con i soldi se li compra, e così si rimette in piedi una maggioranza e ritorna a cavallo! E noi ce ne restiamo con un palmo di naso delusi di tutte le nostre aspettative di sue dimissioni. Io su quest’ipotesi una scommessina ce la farei!

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  9. A fare la storia sono come sempre i traditori: il modello di comportamento di Giuda, Bruto e Cassio non passa mai di moda, è sempre utile, efficace e rapido. Ancora una volta a far vacillare un nostro governo sono i traditori interni alla maggioranza, perché l’opposizione non ce l’avrebbe mai fatta. Quindi a determinare il corso degli eventi sono sempre le persone più squallide, moralmente inqualificabili, senza scrupoli e che guardano solo ai loro interessi. Questi otto che hanno tradito Berlusconi sono veramente degli infami perché sono persone che da lui hanno avuto tutto, politicamente e non solo, e che ora saltano subito sul carro di quelli che pensano saranno i prossimi vincitori, soprattutto perché sono quelli che ora hanno l’appoggio della Chiesa, perché intanto si sa che in Italia va al potere solo chi è sostenuto dalla Chiesa che cambia bandiera ad ogni tornante della strada della storia, infatti prima ha benedetto l’alleanza della DC con la destra, poi con la sinistra e poi ha accalappiato la Lega con la santificazione della Pivetti, che quasi quasi era meglio di santa Maria Goretti...

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  10. E così a quanto pare Berlusconi si dimette come d’altronde Papandreou in Grecia. Ok ,fate pure festa ,rallegratevi per la notizia ma state tranquilli che il futuro della patria di Dante e di quella di Omero non sarà di certo migliore (anzi) a meno che non non avvenga un radicale cambiamento politico e sociale. Infatti, i pretendenti ai troni vacanti sono niente pò pò di meno che due "rampolli" della sacr...a famiglia bancaria: Mario Monti, presidente europeo della Commisione Trilaterale, membro del Bilderberg e del think-thank Bruegel, un passato di commisario europeo sotto i governi Berlusconi e D’Alema, e dal 2005 international advisor per Goldman Sachs, e Luca Papademos, già vicepresidente della Bce, membro della Commisione Trilaterale, un passato nella Federal Reserve di Boston. Curioso che entrambi abbiano studiato negli Usa, il primo a Yale e il secondo a Columbia. Interessante anche le possibili alternative a Monti: si va da Giuliano Amato, senior advisor in Italia della Deutsche Bank a Gianni Letta, dal 2007 membro dell’advisory board di Goldman Sachs passando anche per Mario Draghi, presidente dal 1 novembre della Bce, un passato in Banca Mondiale, Goldman Sachs, secondo Forbes attualmente l’uomo più potente d’Italia e così via (senza dimenticare il suo ruolo nelle privatizzazioni e nelle svendite del 92/93 o la nota vicenda del Britannia). Insomma, non certamente un quadro rassicurante, e come si suol dire rischiamo di andare dalle padella alla brace, direttamente nelle mani del Sacro Bancario Impero d’Europa e mondiale.

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  11. Berlusconi sta facendo la fine di Mussolini, anche se si salva la pelle! Mussolini è caduto quando la guerra ha preso una brutta piega, ora non c’è più stata una guerra armata, ma una guerra sul piano finanziario e noi siamo stati sconfitti, per cui è giusto che Berlusconi paghi. Speriamo solo che Monti o chi per lui sia meglio di Badoglio.

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  12. La nomina a Senatore a Vita di Mario Monti è piuttosto un riconoscimento sulla fiducia, come il Nobel per la pace assegnato a Obama, più per quello che si spera che farà che per quello che ha già fatto. Speriamo che ora se la guadagni, specialmente se consegniamo il paese nelle sue mani: la responsabilità se la prende Napolitano, insieme a quelli che lo sosterranno, il popolo è tagliato fuori. E’ come se si dicesse al popolo: voi avete sbagliato a riporre la vostra fiducia in Berlusconi, votandolo, noi ora ve lo togliamo di mezzo e ci mettiamo uno che secondo noi è meglio.

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  13. Non vi dice nulla il fatto che di fronte all’ipotesi del governo Monti i due unici partiti contrari siano l’Italia dei Valori e la Lega Nord, due partiti che tra di loro non hanno nulla in comune se non il fatto di nascere e finire in Italia senza agganci in Europa?

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