martedì 20 dicembre 2022

POLITICI AMORALI IN LINEA CON LO SPIRITO DEL TEMPO


Carlo Biancheri

Nel tempo di bassa cultura e di edonismo in cui viviamo, comparabile a quel Seicento che l’amato Manzoni descrive mirabilmente nella biblioteca di don Ferrante dove svettava, tra gli altri, il Cardano con le sue ‘domificazioni’… e che sembra dire, il nostro amato autore, ha avuto l’apprezzamento che si meritava col trascorrere del tempo, scopriamo che un gruppo di eroici servitori dei diseredati aveva nelle proprie case sacchi di banconote per porre in essere azioni non propriamente commendevoli.
È vero che dopo Kant la morale non si fonda più a partire dalle leggi di natura, a seguito della rottura perpetrata dal filosofo, adepto della massoneria dei Lumi, tra natura e cultura per cui la natura va interpretata alla luce della cultura (…). Credeva, l’ingenuo, di non cadere nel relativismo, affermando con solennità l’esistenza di imperativi categorici: il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me! Si dà il caso che questi imperativi siano puro fideismo, comparabili alle domificazioni astrologiche del Cardano nel XVII secolo. Si tratta cioè di atti di fede senza fondamento, di presupposti indimostrabili. E poco ce ne cale che schiere di filosofi e di teologi, votati a cercare le ultime novità di successo si siano prontamente adeguati, anzi i più sostengono la storicità della verità, come a dire che cambia col tempo: ciò che era vero duemila anni fa non lo è più oggi, seguendo la legge dell’ermeneutica, dell’interpretazione.
A noi poveretti che ci ostiniamo a leggere Aristotele con piacere non sembra che un’azione violenta 
perpetrata da Cesare in Gallia sia meno condannabile di quel che fanno oggi le truppe russe, siano pure cecene o buriate…, mandate da Putin ad invadere l’Ucraina per pure ragioni di dominio imperiale. La violenza sugli inermi è spregevole sempre, in ogni tempo.
C’è stata una ubriacatura del soggetto a partire dal Seicento per cui nell’Ottocento siamo arrivati a sostenere che l’essere, cioè il reale, è ciò che si percepisce e poi che la verità equivale a interpretazione.
Per Marx le cose non stavano così perché, giustamente, ancorava la morale alla prassi, non alla mera enunciazione di principi, alla declamazione, al virtuale; anzi poneva la distinzione tra morale e moralismo, quello borghese, per cui il vero rispetto della morale consisteva per lui nel non opporsi alla liberazione degli oppressi, anzi a favorirla, e per questo la morale era di sua natura votata alla rivoluzione. La storia successiva si è incaricata di dimostrare, però, che le cose non stavano propriamente così perché l’uomo è uno, non è scisso, per cui l’amoralità in certi ambiti si ripercuote sugli altri, inclusi quelli politici.
I balbettii dei ‘buoni’ per definizione… e dei masaniello del reddito di cittadinanza, passati dalla pochette al dolce vita, di marca però (…), sui fatterelli di Bruxelles con troppi italiani dentro sono significativi. Se ne deduce che non basta proclamare la giustizia sociale per attuarla e la storiella di Berlinguer e della questione morale è una benemerita scusa. Quel Berlinguer, tra l’altro, che ebbe un attentato a Sofia tornando in aeroporto dai compagni bulgari, fedelissimi di Mosca dopo i fatti di Praga, e che si fece mandare un aereo militare dal Governo italiano in Bulgaria perché non si fidava delle cure del compagno Zivkov… Di tutto ciò non si fece parola sui giornali del Bel Paese fino a quando, nel 2009…, la notizia rimbalzò dalla Bulgaria! Altro che democrazia e trasparenza…:dell’attentato fratricida non si doveva parlare.
Se Sparta piange, Atene non ride. Ancora una volta abbiamo un governo di apprendisti che fa cassa sui pensionati, incurante di ogni principio morale, anche lì proclamato ma del tutto disatteso, incapace di un disegno che dia priorità a quel che non funziona: la sanità è ad un livello drammatico, la scuola è abbandonata al suo destino e nessuno sa cosa venga insegnato veramente e come venga fatto (…), le famiglie non sono sostenute, non si capisce perché i salari in Italia siano più bassi che nel resto di Europa, se non per il fatto che le tasse le pagano solo lavoratori e pensionati… perché lo Stato non funziona ed è incapace di controllare efficacemente, anche in ragione di leggi che sono spesso stupide o inattuabili. Il ponte di Genova è stato costruito a tempi record perché è stato fatto in deroga a tutte le leggi! È questo il sistema per l’Italia?
Si scopre adesso che il PNRR è a rischio per diversi progetti perché i Comuni non hanno le strutture tecniche per attuarli: si tratta di problema arcinoto dal 1982…e cosa è stato fatto per ovviare? Pochissimo.
Manca la speranza e quindi l’attesa del futuro e responsabili di ciò sono anche coloro che pretendono di dare un supplemento d’anima alla società. La religione si è quasi secolarizzata ed è divenuta puro attivismo solidarista che pretende di risolvere tutti i problemi, mentre assistiamo invece alla quotidiana morte di innocenti; si vuole trovare una soluzione per ciascun problema ,ma non c’è soluzione, ahimè, troppe volte! Nella preghiera si fa menzione della valle di lacrime ma senza tirarne le conclusioni. Si discute, invece, sul fatto che i poveri preti trovino moglie - o marito, ad libitum- che le donne diventino preti (e magari pratichino la boxe…), si propone che tutti vadano in periferia ma… sono pochi a farlo, insomma, siamo nella situazione spagnola di cui parla Dostoevskij, nella Spagna del Seicento, quando il cardinale inquisitore, un gesuita peraltro…, rinfaccia a Qualcuno di essere tornato, ’perché lo hai fatto’…? Ci pensiamo noi a questa gente’…
Già…. ma i risultati non sono incoraggianti.