sabato 15 febbraio 2020

FARE COME GLI INGLESI

Carlo Biancheri


Non sono rodomontate quelle del Salvini, formatosi al bar Sport di Milano Rogoredo e che si dice cattolico pur impugnando Bibbia e rosario come corpi contundenti e praticando numerose donne di cui abbiamo contezza per averlo visto immortalato nel letto con una di loro; si incontra con certi cardinali della cui fede usque ad sanguinem (...) dubitiamo molto. Essendo del tutto privo di qualsivoglia conoscenza e quindi non idoneo a governare, riteneva lo spread una manipolazione dei cattivi banchieri, senza capire che lui e i dilettanti allo sbaraglio del governo cosiddetto giallo-verde facevano pagare al paese un conto salatissimo, oppure capendolo ma infischiandosene. Da ministro non frequentava i vertici europei, non conoscendo gli argomenti, all'evidenza, e rendendo sempre più  marginale il ruolo dell'Italia. Adesso suggerisce di uscire dalla UE, se l'Europa non cambia come vuole lui. Senza Europa l'Italia può unirsi all'Albania, al Montenegro, ammesso che ci vogliano; i paesi del Magreb hanno già  compreso che siamo inaffidabili, Libia inclusa, perché teoria e prassi divergono e nel contesto della globalizzazione l'Italietta sarebbe destinata ad una dittatura peronista con svalutazioni successive che porterebbero il paese alla fame. Abbiamo detto più  volte che in Europa  è stato possibile lo strapotere franco-tedesco anche per la nostra inadeguatezza come paese e, soprattutto, in ragione di chi ci rappresentava in quelle sedi dove uno dei principi cardine è la fiducia, la parola data e cioè pacta sunt servanda -da spiegare anche alla setta, considerati i provvedimenti giustizialisti retroattivi e da esproprio alla Saint Just- oltre alla competenza (...) mentre noi, inclini all'arte di Michelaccio, formulavamo pochissime proposte articolate e, soprattutto, non rispettavamo gli impegni assunti: una lunga storia incominciata con la DC e sempre proseguita.
L'esempio dalla Brexit, sul cui esito vi sarà da stupirsi e le sorprese non saranno necessariamente positive per gli inglesi, proposto dal Salvini per l'Italia - che è un vaso di coccio costretto a viaggiare su un carro tra vasi di ferro, per dirla con l'amato Manzoni - è semplicemente folle. Gli inglesi sono un paese anglosassone, membro del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, sono profondamente legati agli Stati Uniti  per la storia, la cultura, la lingua, ma sono stati altresì un impero ed hanno il Commonwealth, cioè  una rete di Stati vasta, anglofona, che è legata al Regno Unito e poi Londra è  grande città cosmopolita. La globalizzazione ha attenuato i legami con molti di questi paesi ma la grande esperienza internazionale degli inglesi li  rende tuttora  interlocutori rilevanti sullo scacchiere mondiale e quindi capaci di affrontare, forse, la Brexit. Cosa propone il Salvini con i suoi pseudo-economisti? Di uscire dall'Europa  se non si fa quel che vuole lui (cosa voglia non si sa...).
Non ci si può  rassegnare ad esser costretti a commentare simili scemenze politiche. La democrazia vuol dire anche autocontrollo, come si capisce studiando quella delle città  greche dove è nata e dove i votanti erano tutto sommato pochi ed educati, mentre adesso si sostiene che chi ha più voti abbia il diritto di imporre qualsiasi cosa e con il populismo referendario, illusione della democrazia diretta, si pretende che un cittadino ignorante possa pronunciarsi su tutto. La conseguenza di tutto ciò ingenera il blocco del paese che non riesce più a funzionare, con calo degli investimenti, ridotti al lumicino, e quello  demografico. Il Salvini, la Meloni e i 5S sono anch'essi 'casta 'contro cui si scagliano. Gli sciagurati (in diminuzione...) che sostengono il Salvini, ma anche quelli della piccola Meloni, dovrebbero capire che la ricreazione è finita e che le proposte politiche dei loro politici di riferimento sono mere idiozie.