Secondo me questa
ventilata scissione del PD è una sceneggiata che fanno tutti d’accordo tra di
loro nel partito, per far finire il paese in mano al M5S, perché non sanno più
come fare per risolvere i problemi dell’Italia, così se ne lavano le mani e se
l’Europa metterà delle regole dure se la vedranno i 5S, mentre loro si godranno
le prebende in parlamento senza più problemi... e noi poveretti ne porteremo
tutte le conseguenze.
Federico
Sorrento
Risponde Carlo Biancheri
Lo
abbiamo già scritto: lo scenario è desolante in questo paese e chi guida sembra
del tutto inadeguato al ruolo che svolge e non ci riferiamo ai dilettanti/fai
da te in politica della setta, ma all’intero arco costituzionale, perché non si
percepisce la
capacità tecnica né il
senso di responsabilità di fronte ai problemi rilevanti
che l’Italia deve affrontare subito.
Nel
PD,
che non è mai stato un vero partito, perché le due anime non si sono mai fuse –
se uno resta convinto che la lotta di classe sia la chiave della Storia e che la
democrazia sia semplicemente una fase tattica in vista della conquista del
potere, come può accordarsi con chi mette al centro il primato della ‘persona’,
il rispetto per la sua dignità, la realizzazione della giustizia non solo
commutativa (a tutti lo stesso) ma anche distributiva (a ciascuno secondo il
merito e le esigenze specifiche: sul punto rinviamo ad Aristotele nella più
volte citata Etica a
Nicomaco, Aristotele che Marx stimava…, ma quelli della sinistra PD
non sono al corrente di queste cose…)- ; da una parte abbiamo una vaga
ispirazione ad un laburismo blairista che ha fatto sufficienti danni con
guerre improvvide ed una liberalizzazione non governata, non guidata nelle sedi
internazionali, come gli accordi OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio) od
OCSE (Organizzazione per lo Sviluppo Economico), in quanto disegnata a beneficio
delle grandi imprese multinazionali; dall’altra abbiamo gente come il nobile
Governatore della Toscana Rossi, uno dei capi della rivolta, che legge la
Costituzione italiana così: la Repubblica è fondata sul lavoro, ergo
tutti hanno diritto ad avere un lavoro ed una giusta retribuzione che consenta
una vita dignitosa. Si, ma… se non c’è lavoro? E la legge del mercato, la
domanda e l’offerta? Le imprese lavoreranno in perdita o si nazionalizzeranno i
mezzi di produzione? Le imprese pubbliche hanno dato sin qui buona prova in
tutto il mondo? Non sono per caso passate dalle mani di pochi privati a quelle
di pochi appartenenti alla Nomenklatura (o da noi a certe combriccole… come in
IRI, ENI, nelle partecipate degli enti locali e compagnia cantante…)? E perché
in Cina cambiano? Per caso per timore dell’insurrezione per fame nelle campagne?
Vogliamo fare un’analisi della situazione attuale in un paio di paesi
Est-europei come Polonia e Bulgaria per capire come è andata? Siamo
pronti.
Perché
tutto deve ridursi a sceneggiata, a grida in questo paese e non c’è mai una
riflessione meditata? Certo stiamo faticosamente uscendo da una crisi epocale,
causata dalla finanza de-regolamentata dei paesi anglosassoni che per decenni si
sono opposti ad ogni forma di regolamentazione e controllo, Stati Uniti inclusi
– per gli ingenui…- in quanto anche
loro hanno le
Self Regulatory Organizations come il Nasd che non fanno quasi mai
l’enforcement, cioè applicano sanzioni…, crisi poi trasformatasi in
economica e ora l’impatto delle nuove tecnologie che diminuiscono i posti di
lavoro, le migrazioni bibliche e le guerre, il terrorismo.
Invece
di lanciare accuse sul piano personale, specie quando non si sono
sufficientemente elaborate le problematiche, non sarebbe meglio scontrarsi sulle
soluzioni da dare ad alcuni problemi del tipo di quelli sopraenunciati? Invece
sui grandi temi, tutti allineati e coperti: la NATO non si discute… ma Trump la
mette in discussione e dice: difendetevi da voi… L’ Europa è una realtà
irreversibile, si ma come starci dentro?Senza italiani in posti chiave nella
Commissione ed in Consiglio? O meglio quei pochi che ci sono si mimetizzano e
non favoriscono l’Italia come fanno invece tutti gli altri con i loro paesi?
Problemi antichi, direte… ma sempre irrisolti.
Dopo
diversi lustri di una società permissiva, edonista, fatta di immagini e di
narcisismo perché mai occorre sacrificarsi?
La
giunta Raggi a Roma è paradigmatica: si fanno pasticci? Si dà la colpa agli
altri, come insegnavano i nazisti al momento della conquista del potere. Del
resto una bugia ripetuta mille volte diventa una verità, o no?
Vorremmo
le proposte da discutere, le persone vengono dopo. E’ chiedere
troppo?