Carlo Biancheri
Non
ci riferiamo al bel romanzo di Calvino, Il cavaliere inesistente, della
cosiddetta trilogia ma, disgraziatamente, alla sequela di sciocchezze e di
vaniloqui che i politici vecchi e nuovi ci propinano ogni giorno.
Aristotele
era dell’avviso che occorra un intelletto ben formato per ragionare con
assennatezza ma nell'era della creatività, propalata dalla filosofia
dell’esistenza, dove essere ed esistere coincidono, si recita a soggetto… e non
solo questa sera!
Vediamo
un po’ di che si tratta.
Innanzitutto
se uno è un politico e va in televisione, si arroga il diritto di pronunciarsi
su qualsiasi argomento gli venga chiesto di discutere: un’opinione vale
l’altra, come le ciliegie, una tira l’altra. Tuttologi di professione, cioè
esperti di nulla tranne che di apparire… Ne volete sapere una ? La Meloni,
aspirante sindaco di Roma, vuole abolire le case popolari per risolvere il
problema delle periferie abbandonate e quindi propone un alloggio popolare in
ogni condominio a Roma… Siccome noi abbiamo gran rispetto delle parole ci siamo
immediatamente chiesti se l’alloggio da espropriare, per trasformarlo in
popolare, venga scelto per sorteggio… Oppure i più anziani del condominio
vengono darwinianamente eliminati? E l’indennizzo ai proprietari chi lo paga? Il
Comune di Roma che ha già un debito di tredici miliardi? Uhm… errore di
percorso, temiamo… Allora la signora ci informa che vuole intitolare a Roma una
strada al defunto fascista Almirante ma la moglie non vuole…, meglio ripiegare
sulla richiesta di far sfilare i marò il 2 giugno a Roma… Il suo compare di
supporto è il Salvini, formatosi nei quiz televisivi e, a sentirlo
parlare, nei bar Sport dell’hinterland milanese, un personaggio che
definiva la Corea del Nord un paese come la Svizzera…, quello del viaggio
in motoscafo e ritorno in Tunisia, quello degli ‘immigrati a casa loro’(ma con
quanti Stati sub-sahariani l’Italia ha concluso accordi di riammissione? Cinque
o sei? Funzionano?), quello che si chiede ogni giorno perché non si
facciano i campi in Libia per l’identificazione di chi ha diritto a venire e
chi se ne deve tornare a casa… Suggeriamo che vada lui a dirigere l’occupazione
di una parte del territorio libico e tenerlo sotto controllo e poi iniziare ad
intervistare i profughi che, da quel che apprendiamo, stanno chiusi in case
prigioni dei trafficanti di esseri umani… Può una signora, alleata del Salvini,
aspirare a fare il sindaco a Roma? E soprattutto possono i romani
votarla?
Passiamo
alla setta. La candidata sfugge, non si pronuncia e, quando si pronuncia, dice
che si farà consigliare dal direttorio nelle grandi scelte: forse è ‘impedita’,
come si dice a Roma? Quando la spara grossa, subito fà sapere di esser stata
fraintesa… Allora qual è il suo pensiero finale? Amica di Previti, di Sammarco
(avvocato del gruppo Berlusconi?) si autodefinisce persona per bene: chi si
loda si imbroda... Nel programma troviamo una lista di ‘desiderata’ (…e
molte sciocchezze) e non si dice mai con quali mezzi si debbano
realizzare le proposte e con quali costi. Vediamo alcune scelte oggettivamente insensate: le partecipate a Roma siano gestite
direttamente dal Comune; c’è mai stata la giovane avvocata negli uffici del
Comune? Che esperienza ne ha avuto? Forse non è così esperta ed allora è
consigliata da tal Di Battista che se ben ricordiamo voleva comprendere le
ragioni dei tagliateste dell’Isis? Il Di Battista già catechista…, nel
criticare il governo dell’’attor giovine’, ha dichiarato di recente: vedete?
La produzione industriale è calata del 3%… Ma perché parla di quel che non
comprende? È diminuita solo dello 0,50% se depurata
dal settore energetico, condizionato dai bassi prezzi del petrolio… e la
produzione industriale per un paese trasformatore come il nostro dipende molto
dal contesto internazionale… Ci considera tutti incompetenti, pronti ad
ascoltare qualsiasi sciocchezza? Quel che i gestori del consenso dei media
dicono poco è che la setta opera come Scientology, cioè decide il capo, ex comico che abita nel villone sulle alture di Genova
con vista mozzafiato (e le vittime del sistema che lui dichiara di
tutelare dove stanno?), un garante dei principi come dice il
giovanottello Di Maio, molto conscio del suo ‘sapere’… Decidono i cittadini
romani? Ma quali? I tremilacinquecento
che aderiscono al blog? Ma cosa hanno in testa i grilluti? Impartiscono lezioni
di moralità agli altri ma… siamo sempre alle procedure, procedimenti, metodo e
la ciccia? Mi pare che poi quando si avventurano a toccar la carne viva i
risultati non siano esaltanti… Bazooka, ogni colpo una buca… E anche lì
indagati…
Che
ci resta, direte voi?
L’allegro
radicale Giachetti che ride troppo… Risus abundat…; sembra quasi che
vada ad una scampagnata in un contesto plumbeo dove per decenni, ahimè, fin dai
tempi della mammola Rutelli – ma anche prima con la DC - o per
imperizia/ignavia o per collusione Roma, spesso ‘sgovernata’ nei secoli, è
stata appannaggio della malavita organizzata…, tutti complici anche molti
rossovestiti, come giustamente denuncia l’attuale papa.
Non
penserete mica che sosteniamo il candidato del cavaliere che ha così ben
operato al governo (specie delle sue proprietà…), quello del cuore, il
piacione…
Duole
dirlo ma, chiunque venga, non cambierà questa città dove la crisi non
riguarda solo il traffico urbano, i rifiuti e l’ edilizia che non sono piccoli
problemi … ma soprattutto la capacità di rispettare l’altro, non come mero
regolamento di confini come sostengono i liberali ma piuttosto imparare a
vivere insieme che significa rispetto e non bene di tutti cioè bene di nessuno a
disposizione del primo ladro di passo. Lo diceva Aristotele, lo abbiamo scritto
in altro post, se bene individuale e bene comune non tendono a coincidere
quando un bene è di tutti ognuno pensa che se ne occupi qualcun altro e quindi
nessuno se ne occupa…
Toccherà
fare una scelta di male minore ma certo non votiamo la destra o le sette
eterodirette e lo faremo con molto disagio.