mercoledì 30 agosto 2023

IL PAESE, AFFIDATO A "DONZELLETTE", A DEMAGOGHI E AI COMUNISTI PADANI, HA TRASFORMATO I CITTADINI IN SUDDITI

 Carlo Biancheri


La donzelletta vien dalla campagna,
in sul calar del sole,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e di viole...

    
Così il sommo poeta di Recanati definisce la donzelletta che torna al villaggio e, per associazione di idee, ci fa balenare alla mente le 'donzellette' che affollano un altro villaggio, quello politico del Bel Paese, le quali appaiono del tutto sprovvedute per il compito che sono chiamate a svolgere.
     Una era 'pronta' - diceva lei - a governare ma, al di là delle smorfie e dei sorrisi in Italia e in giro per il mondo, non lascia traccia del suo disegno politico, giacché non abbiamo ancora ben capito quel che voglia, se non il bene della Nazione che, come sa chi ha studiato, è un concetto inventato nell'Ottocento per stabilire una comunanza che in Italia è di là da venire; solo per fare un esempio: tra il modo di sentire di un ligure e di un celta, che abita a 150 km di distanza, non sussiste comunanza, come non ve ne è alcuna  con un veneto o con un aurunco. I soldati siciliani, che tornavano a casa dalla prima guerra mondiale, dicevano: gliele abbiamo date a quelli del Continente... L'auspicio dell'intellettuale Massimo D'Azeglio e cioè quello di fare gli italiani dopo che i carbonari /massoni avevano unificato il paese è, a giudizio di chi scrive, bisognoso di
ulteriore attività.
     Dopo un buon periodo di tempo, in cui il governo  è vissuto di rendita di quel che aveva impostato Draghi, ci troviamo a corto di quattrini a causa dell'evolvere della congiuntura internazionale che un politico non può considerare una mera fatalità ma qualcosa da tenere bene in conto. Invece, sentivamo ogni giorno decantare che siamo meglio di tutti in Europa come crescita - omettendo di aggiungere che se la Germania, il nostro miglior cliente, entra in crisi... - e che dobbiamo avere un posto a livello internazionale in ragione della nostra forza economica. Caspita! Ma perché mai nessuno ce lo riconosce? Neppure il Bey di Tunisi, che abbiamo protetto con gli Stati Uniti e con il Fondo monetario internazionale, è capace a fermare il flusso, ormai fuori controllo, di chi parte dalle sue coste. Si annunciano rimpatri immediati ma... quanto costano a migrante? Chi paga? E i paesi di provenienza li riprendono? È colpa dell'Europa, si dice, che non
vigila ai confini: già l'Europa, ma per ottenere risultati in quella sede occorre prima chiarirsi le idee di quale Europa si parli (...) e quali alleanze forti si sia capaci di stabilire...

     Questo Governo sembra considerare l'Europa come una colf che deve intervenire quando le cose non vanno per il verso giusto, salvo criticarla per le politiche avverse.
Uhm...l'intreccio si infittisce.
    Mancano i soldi? E allora colpiamo gli extraprofitti delle banche, peraltro di difficilissima definizione...; mi assumo io la responsabilità, tuona la donzelletta della destra sociale, erede di Salò, ignorando la poveretta, fresca della sua cultura casereccia, che trattandosi di società quotate (alcune banche lo sono), in un regime di liberalizzazione dei movimenti di capitale, un prelievo fiscale retroattivo è un pessimo segnale per chi si azzardi ad

investire in un paese che farà pure parte dei G7 ma manifesta un comportamento da troglodita sui mercati finanziari; infatti, insegna Keynes, che un mercato senza regole stabilite è una giungla, inclusi gli atti arbitrari di un governo. Per giunta, c'è il fondato timore che le banche investano i loro attivi non più in titoli di Stato italiano perché la tassazione li rende poco attraenti. E allora alla scadenza del debito pubblico quando si deve rinnovare chi se lo compra? Predica la donzelletta ma non razzola benissimo. Un esempio? Come Commissario Consob ha nominato la sorella del collega (o camerata, non sappiamo...) Alemanno, spirito critico del suo partito..., già funzionaria dell'Agenzia delle Entrate, una competenza che con i mercati borsistici equivale ai cavoli a merenda.

     L'economia del governo è affidata al bocconiano di Cazzago che gestisce le regole a piacere, sullo stile del Ministro segretario del partito, formatosi al bar Sport di Milano Rogoredo. Ora deve fare cassa e allora si vocifera che la rivalutazione delle pensioni sopra un certo ammontare non verrà effettuata e ciò vuol dire che con un'inflazione del 5/6 per cento nominale vi è una perdita secca per i pensionati che non sono la categoria che il
Ministro, già comunista padano, abbia a cuore: si sospetta che nel suo modo di ragionare, dati i trascorsi giovanili, le pensioni, come i salari, debbano essere uguali per tutti, indipendentemente dalle mansioni e dalla responsabilità assunta che, propriamente, non pare esser la stessa in tutti i casi. Più semplicemente prende dove gli fa comodo infischiandosene dei principi. Con la sua parte politica vuole attuare l'autonomia differenziata.
     Non si sarà mai grati abbastanza a quegli intellettuali della sinistra che, per fregare la Lega, insieme ai politici cattolici, di professione santi e, quindi, novelli Farisei..., hanno modificato la Costituzione per far sì che i carrozzoni delle Regioni - ricordiamo come Consiglieri regionali in Lombardia il 'trota' o la Minetti...- spreco di denaro pubblico, diventino delle repubblichette autonome, in virtù dell'autogoverno, della partecipazione diretta dei cittadini alla cosa pubblica et similia.
     Impossibile stabilire come ripartire le risorse ed il livello delle prestazioni essenziali per non accentuare il divario ricchi e poveri. Le Regioni vogliono, persino, competenze in materia di rapporti internazionali. Già hanno la consultazione sulla normativa comunitaria in approvazione. Chi scrive ricorda benissimo gli incontri miserevoli con gli esperti 'avventizi' mandati dalle principali regioni italiane a pronunciarsi su materie di cui erano, all'evidenza, digiuni; immaginarsi se la Lombardia o il Veneto andassero a trattare direttamente in sede internazionale! Peraltro, a spese nostre, hanno già fantomatiche rappresentanze a Bruxelles presso la UE e anche negli Stati membri, come Casa Sicilia a Sofia! Un paese di Pulcinella...
     La destra che durerà altri quattro anni - sostiene...- doveva esser la novità, secondo loro, ma al di là dei proclami roboanti sulla denatalità e sulla necessità di aiutare le famiglie con prole..., sulla semplificazione burocratica - non pervenuta- non ha portato ad alcun miglioramento della vita degli italiani che sono meri spettatori e sempre meno partecipi e quindi sudditi. Anzi la politica è un fatto 'tra loro' come lo prova la donzelletta, che piazza tutta la sua famiglia ed affini in ruoli rilevanti, ovviamente per mera casualità. Siamo in attesa della madre di tutte le riforme: quella semi-presidenziale che darà un colpo rilevante alla sola istituzione funzionante: il Presidente della Repubblica.
     Speculare alla donzelletta della Garbatella è la italo-svizzera, catapultata al vertice del Pd grazie al massiccio voto ai gazebo degli adepti del pianeta Gaia, ora dipendenti dell'avvocato del popolo, nonché della sinistra/sinistra.
     È prodiga di parole ma avara di idee sensate, in quanto non si sente altro che la lista della spesa sul da farsi, omettendo di precisare da dove si prendano i soldi. Tutti gli slogan relativi alle ultime novità di successo sono suoi ed accusa il governo di disumanità a fronte del massiccio sbarco in atto di gente proveniente da Asia ed Africa. Forse pensa che con i corridoi umanitari non continueranno ad esserci flussi illegali? Si lamenta la signora che non si rinnovino i contratti, che non ci sia più il reddito di cittadinanza, che il lavoro sia precario ma non spiega mai come si debba fare per trovare le risorse per attuare i suoi desiderata. Tassiamo le rendite, tuona il compagno Landini: non sono forse già tassate? E non è, forse, vero che le tasse sono sostanzialmente pagate dal ceto medio, lavoro dipendente e pensionati? I ricchi trovano il sistema per non pagarle e i poveri ovviamente non le pagano. Si parla di lotta all'evasione da circa cinquant'anni con progressi registrati alla velocità delle tartarughe.
    Vero è che i giovinetti che la circondano sono affascinati dal socialismo reale di cui ignorano tutto, tranne il desiderio di nazionalizzare quanto prima i mezzi di produzione (Provenzano), ignari delle conseguenze e delle catastrofi generate che hanno portato alla fine dei regimi comunisti: il capitale era semplicemente passato dalle mani di pochi privati a quelle di pochi politici nella dittatura del proletariato.
     Maestra di ambiguità quando denuncia le disuguaglianze; non ha ancora capito che piuttosto di ridividere la torta occorre, innanzitutto, accrescerla, altrimenti togli una volta e poi ti avvii verso quella sciagurata decrescita felice. Non c'è congresso nel Pd e quindi non c'è confronto di idee. Per la verità tutti i partiti non fanno più congressi e allora cosa sono? Agenzie di collocamento per nullafacenti?
     Non ci attardiamo su altre forze politiche come quella dell'avvocato del popolo, difensore dei lavoratori dagli alberghi a cinque stelle, amico di Trump e... probabilmente di Putin, perché no? Irenista sulla scia del papa argentino, intemperante nell'eloquio e con passato peronista. Le posizioni politiche del suo gruppo ci vengono propinate in televisione la sera con poesiole recitate in fretta a difesa delle meraviglie dei suoi Governi di opposto segno politico, come Giano bifronte.
     Sommessamente i sudditi rilevano che: i prezzi aumentano per l'inflazione e i salari restano tra i più bassi tra i paesi sviluppati in Europa.

      La Pubblica Amministrazione non funziona perché dotata di personale inidoneo (sovente non conosce neppure le leggi che deve applicare) e sottopagato.

      La giustizia è in crisi da decenni ed il Ministro non si muove: per avere una sentenza ci vogliono anni.

         Le infrastrutture sono desuete e richiedono massicci investimenti e i fondi del PNRR probabilmente non saranno messi a terra, in parte, perché le autonomie locali non sono in grado di realizzare i progetti. La ricostruzione del ponte Morandi insegna che per realizzare qualcosa nel paese occorre farlo in deroga a tutte le leggi.

         La Sanità pubblica è in crisi conclamata.

         Le periferie sono abbandonate e, soprattutto, non c'è interlocuzione nelle città tra cittadini e sindaci, sempre sorridenti quando intervistati, mentre chi ci vive ne conosce bene i disagi.

         La scuola non forma studenti di livello europeo e i programmi sono sovente demenziali. Non ci sono controlli pubblici ed è impossibile farli perché le leggi sono troppe e contraddittorie.

         Che fare? Ne parleremo alla prossima puntata con i nostri venticinque lettori.

mercoledì 1 marzo 2023

ELLY SCHLEIN OVVERO IL RITORNO AL PASSATO PER INCAPACITA' DI DELINEARE IL FUTURO

 Carlo Biancheri

La vittoria della giovane Schlein, per età e per ponderatezza nel pensiero, patrocinata da vecchi cacicchi, cattolici per ragioni ereditarie o guru asiatici il cui fine politico è la gestione del potere, come insegna Lenin, o falsi bonaccioni marxisti duri e puri, sembra aver dato il colpo di grazia all’intento iniziale del Pd e cioè quello di costruire un partito caratterizzato da ispirazioni diverse ma che convergesse su alcuni temi forti, come avviene nel partito democratico negli Stati Uniti.
La prossimità con la formazione ex-grillina del Conte dimezzato, uomo per tutte le stagioni, da ultimo propagatore del rifacimento della casa gratis con il conto da inviare a Pantalone…, non è solo questione di alleanze ma è volontà di ripristinare un blocco sociale e cioè quello delle classi subalterne che voterebbero Pd e 5S, teorizzato storicamente dal Partito Comunista Italiano: se la classe operaia non è più, oggi, portatrice di istanze liberatorie per l’intera società, si delineano, invece, le marginalità, le ‘disuguaglianze’ di cui parlano tutti, papa incluso, e il ‘blocco sociale’ dovrebbe consentire, a loro avviso, di porvi mano.
Sappiamo bene che esistono disuguaglianze nella nostra società e si dà il caso che si possano riscontrare in tutte le epoche storiche: forse il feudatario, nel Medio Evo, aveva gli stessi diritti e possibilità dei suoi sudditi?
Eppure sentiamo solo denunciare quel che non va quando, invece, occorrerebbe proporre soluzioni per mettervi mano.
Eccoci al punto: la politica è soprattutto l’arte del ‘come fare’ e qui emerge clamorosamente la debolezza di coloro che si sentono investiti di un compito messianico senza saper proporre soluzioni attendibili.
A sinistra si vagheggia un ritorno allo Stato: c’è chi propone la ‘nazionalizzazione dei mezzi di produzione’ in Italia, cioè un sistema socialista, entro breve tempo (Provenzano, vicesegretario Pd), omettendo di dire che lo Stato, ahimè…,non funziona e che un simile progetto è stato rifiutato da tutti i paesi dell’Europa dell’Est che lo hanno sperimentato; persistono casi di questa bella visione ottocentesca in Asia ed in America latina ma non ce n’è uno compatibile con un sistema democratico, nonostante le dichiarazioni del ‘comunista padano’ Salvini, nel suo viaggio nella Corea del Nord: si trovava benissimo lì, come in Svizzera… si parva licet…
L’idea che sottende un tale approccio consiste nel trasferire il potere economico dalle mani dei privati ‘monopolisti’ a politici burocrati.
I giovinetti alla Schlein non hanno avuto alcuna esperienza del socialismo reale e dei potentati che si sono creati e del successivo rifiuto dei cittadini di quei paesi. Non è solo una questione di gestione burocratica, di nomenklatura o di principi rossi, come in Cina, o di oligarchi, come nella Russia di Putin. È la proposta che mortifica l’iniziativa privata e pretende di creare ricchezza semplicemente togliendo a qualcuno per dare ad altri.
È la crescita della ricchezza, invece, che permette una redistribuzione fondata su equità.
La Schlein vuole spostare la tassazione alle rendite dal lavoro e si parla anche di patrimoniale e di tassazione dell’eredità: restiamo nella logica di dividere la torta esistente; si potrà fare una volta ma si genererà sviluppo?
Uno degli scandali peggiori di questo paese è il prelievo fiscale dove la visibilità attiene solo a chi è lavoratore dipendente o pensionato, mentre i controlli per gli altri contribuenti non si riescono a fare: l’evasione fiscale si quota a 100 miliardi di Euro annui. È mai possibile che chi dichiara più di 100.000 Euro annui sia soltanto composto da 498.000 persone? Cioè l’1,2 % dei contribuenti? È il paese di Pulcinella…?
Lo Stato non dispone del personale idoneo per i controlli, le leggi sono malfatte, il carico fiscale è già molto elevato. I ricchi poi evadono con facilità perché nella UE, ma anche in sedi multilaterali come OCSE E GATS cui l’Italia aderisce con accordi ratificati dal Parlamento, esiste un regime di liberalizzazione dei movimenti di capitali, caratteristica imprescindibile del mondo moderno. Purtroppo i paradisi fiscali e cioè i Paesi non cooperativi o con strumenti societari opachi come i Trust sono tanti e non prestano la cooperazione internazionale necessaria ai controlli fiscali. La cooperazione funziona nei grandi casi di riciclaggio ma non senza ostacoli.
E allora la Schlein e compagni che vogliono fare?
Vogliono metter mano alla Sanità, vogliono mantenere i bonus edilizi, già ma con quali soldi? I famosi fondi europei?
Vogliono impieghi stabili…. ma… per legge si crea il lavoro?
Spingono sulle società partecipate, ignorando che tutti i buchi dell’IRI li pagava sempre Pantalone cioè i contribuenti, le pecore da tosare, solo quelle note allo Stato…
La sinistra-sinistra è declamatoria ma quando opera non sembra aver creato una società migliore.
Vedremo se in ambito internazionale porterà il Pd su posizioni pacifiste quando esiste un aggressore russo che ha violato tutte le leggi internazionali e si è macchiato di crimini di guerra, se non peggio. Un pacifismo che ignora cosa voglia dire pace ‘giusta’ e legittima difesa quando la risposta alla violenza è controllata.
Per noi la verità è corrispondenza alle cose mediante l’intelletto e non mera interpretazione, quindi che sia donna o che non sia eterosessuale, secondo le ultime tendenze in voga nello spirito del tempo, Geistzeit di hegeliana memoria, poco ci importa.
La sua vittoria ha chiuso l’era di un centro-sinistra e creerà molti problemi al paese.

...

martedì 20 dicembre 2022

POLITICI AMORALI IN LINEA CON LO SPIRITO DEL TEMPO


Carlo Biancheri

Nel tempo di bassa cultura e di edonismo in cui viviamo, comparabile a quel Seicento che l’amato Manzoni descrive mirabilmente nella biblioteca di don Ferrante dove svettava, tra gli altri, il Cardano con le sue ‘domificazioni’… e che sembra dire, il nostro amato autore, ha avuto l’apprezzamento che si meritava col trascorrere del tempo, scopriamo che un gruppo di eroici servitori dei diseredati aveva nelle proprie case sacchi di banconote per porre in essere azioni non propriamente commendevoli.
È vero che dopo Kant la morale non si fonda più a partire dalle leggi di natura, a seguito della rottura perpetrata dal filosofo, adepto della massoneria dei Lumi, tra natura e cultura per cui la natura va interpretata alla luce della cultura (…). Credeva, l’ingenuo, di non cadere nel relativismo, affermando con solennità l’esistenza di imperativi categorici: il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me! Si dà il caso che questi imperativi siano puro fideismo, comparabili alle domificazioni astrologiche del Cardano nel XVII secolo. Si tratta cioè di atti di fede senza fondamento, di presupposti indimostrabili. E poco ce ne cale che schiere di filosofi e di teologi, votati a cercare le ultime novità di successo si siano prontamente adeguati, anzi i più sostengono la storicità della verità, come a dire che cambia col tempo: ciò che era vero duemila anni fa non lo è più oggi, seguendo la legge dell’ermeneutica, dell’interpretazione.
A noi poveretti che ci ostiniamo a leggere Aristotele con piacere non sembra che un’azione violenta 
perpetrata da Cesare in Gallia sia meno condannabile di quel che fanno oggi le truppe russe, siano pure cecene o buriate…, mandate da Putin ad invadere l’Ucraina per pure ragioni di dominio imperiale. La violenza sugli inermi è spregevole sempre, in ogni tempo.
C’è stata una ubriacatura del soggetto a partire dal Seicento per cui nell’Ottocento siamo arrivati a sostenere che l’essere, cioè il reale, è ciò che si percepisce e poi che la verità equivale a interpretazione.
Per Marx le cose non stavano così perché, giustamente, ancorava la morale alla prassi, non alla mera enunciazione di principi, alla declamazione, al virtuale; anzi poneva la distinzione tra morale e moralismo, quello borghese, per cui il vero rispetto della morale consisteva per lui nel non opporsi alla liberazione degli oppressi, anzi a favorirla, e per questo la morale era di sua natura votata alla rivoluzione. La storia successiva si è incaricata di dimostrare, però, che le cose non stavano propriamente così perché l’uomo è uno, non è scisso, per cui l’amoralità in certi ambiti si ripercuote sugli altri, inclusi quelli politici.
I balbettii dei ‘buoni’ per definizione… e dei masaniello del reddito di cittadinanza, passati dalla pochette al dolce vita, di marca però (…), sui fatterelli di Bruxelles con troppi italiani dentro sono significativi. Se ne deduce che non basta proclamare la giustizia sociale per attuarla e la storiella di Berlinguer e della questione morale è una benemerita scusa. Quel Berlinguer, tra l’altro, che ebbe un attentato a Sofia tornando in aeroporto dai compagni bulgari, fedelissimi di Mosca dopo i fatti di Praga, e che si fece mandare un aereo militare dal Governo italiano in Bulgaria perché non si fidava delle cure del compagno Zivkov… Di tutto ciò non si fece parola sui giornali del Bel Paese fino a quando, nel 2009…, la notizia rimbalzò dalla Bulgaria! Altro che democrazia e trasparenza…:dell’attentato fratricida non si doveva parlare.
Se Sparta piange, Atene non ride. Ancora una volta abbiamo un governo di apprendisti che fa cassa sui pensionati, incurante di ogni principio morale, anche lì proclamato ma del tutto disatteso, incapace di un disegno che dia priorità a quel che non funziona: la sanità è ad un livello drammatico, la scuola è abbandonata al suo destino e nessuno sa cosa venga insegnato veramente e come venga fatto (…), le famiglie non sono sostenute, non si capisce perché i salari in Italia siano più bassi che nel resto di Europa, se non per il fatto che le tasse le pagano solo lavoratori e pensionati… perché lo Stato non funziona ed è incapace di controllare efficacemente, anche in ragione di leggi che sono spesso stupide o inattuabili. Il ponte di Genova è stato costruito a tempi record perché è stato fatto in deroga a tutte le leggi! È questo il sistema per l’Italia?
Si scopre adesso che il PNRR è a rischio per diversi progetti perché i Comuni non hanno le strutture tecniche per attuarli: si tratta di problema arcinoto dal 1982…e cosa è stato fatto per ovviare? Pochissimo.
Manca la speranza e quindi l’attesa del futuro e responsabili di ciò sono anche coloro che pretendono di dare un supplemento d’anima alla società. La religione si è quasi secolarizzata ed è divenuta puro attivismo solidarista che pretende di risolvere tutti i problemi, mentre assistiamo invece alla quotidiana morte di innocenti; si vuole trovare una soluzione per ciascun problema ,ma non c’è soluzione, ahimè, troppe volte! Nella preghiera si fa menzione della valle di lacrime ma senza tirarne le conclusioni. Si discute, invece, sul fatto che i poveri preti trovino moglie - o marito, ad libitum- che le donne diventino preti (e magari pratichino la boxe…), si propone che tutti vadano in periferia ma… sono pochi a farlo, insomma, siamo nella situazione spagnola di cui parla Dostoevskij, nella Spagna del Seicento, quando il cardinale inquisitore, un gesuita peraltro…, rinfaccia a Qualcuno di essere tornato, ’perché lo hai fatto’…? Ci pensiamo noi a questa gente’…
Già…. ma i risultati non sono incoraggianti.

mercoledì 23 novembre 2022

LA DONZELLETTA VIEN DALLA CAMPAGNA...E RECA IN MAN UN MAZZOLIN DI ROSE E DI VIOLE ...ED ALTRE BELLE COSE

Carlo Biancheri


La donzelletta vien dalla campagna in sul calar del sole,
Col suo fascio dell’erba; e reca in mano
Un mazzolin di rose e di viole,
Onde, siccome suole,
Ornare ella si appresta
Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.

 

Sic il sommo poeta. Il nostro Signor Presidente del Consiglio si è voluta presentare come la donzelletta, tutta sorridente e solenne, con un abbigliamento talora di colori un po’ chiassosi, nel suo incarico storico di Presidente, già contiguo, in anni passati, a Forza Nuova, noto gruppo di facinorosi.

Suscita tanta curiosità in quanto donna e, con tutto il rispetto per l’altro sesso a cui storicamente sono stati sottratti non di rado  diritti e molte opportunità, a noi che sia uomo o donna non ce ne cale: ciò che conta è che sappia fare e faccia bene.

Ahimè, gli inizi non paiono propriamente brillanti.

Il suo governo sembra piuttosto formato da un gruppo di apprendisti, storditi da un imbonitore e cioè il Ministro del bar Sport di Milano Rogoredo o dai proclami di Tutankhamon che di tanto in tanto fa sapere di esserci e che ha un programma, mentre i dilettanti all’opera non paiono disporre di un disegno preciso, di una direzione che non sia quella di durare.

Il giornalista della cronaca romana de Il tempo, divenuto parlamentare forzaitaliota e poi Presidente del Parlamento europeo, grazie alle alternanze tra i gruppi e alla combine di quel tedesco spregiudicato, Weber, espressione di un tempo Merkelliano che non ci stancheremo di criticare, è ormai Ministro degli Affari Esteri. Vasta esperienza, si dice, ma scarsa presa, ci appare, in sede internazionale.

Abbiamo cominciato col decreto in materia dei raduni degli squinternati (rave), scritto con i piedi e che dovrà esser corretto in Parlamento, per diretta ammissione dei fratelli di  non si sa bene chi… per proseguire con la questione migranti-Ong nel quale il Signor Presidente si è distinta, per l’ansia da prestazione, a bruciare il Presidente dell’Esagono con una profusione di ringraziamenti prima che quest’ultimo sistemasse la questione in casa propria. Da qui una tensione elettrica cui si è risposto con argomenti del tipo: non riceviamo lezioni da nessuno e voi guardate cosa fate a Ventimiglia: non c’è verso, mal comune  mezzo gaudio è la norma normans e cioè quella fondamentale per molti nostri praticanti della politica i quali  dimenticano che, nella lingua iberica,  si dice, invece, che è un rimedio da cretini.

Era pronta la donzelletta in campagna elettorale ma ci sembra che l’intreccio si infittisca… e così le promesse si realizzeranno nell’arco di ben cinque anni e non subito: se ne deduce che il bengodi annunciato non arriva, mancano i quattrini, quelli stessi che dall’opposizione la donzelletta sosteneva che ce li dovesse dare l’Europa e il governo era inetto perché  doveva sbattere i pugni sul tavolo per farsi  valere. Già ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare… e, infatti, i pugni sono rimasti in tasca e si predica prudenza perché altrimenti i mercati ci infilzano. Oh! Che bella scoperta dell’America!

La legge finanziaria è una ‘manovra coraggiosa e giusta’. Caspita! Ma… chi si loda si imbroda…e ‘giusto’ è un giudizio di valore e di conseguenza soggettivo… o, invece, lor Signori hanno la Verità in tasca? E la manovra è tanto giusta giacché per finanziare la  pensione dei 48.000 che potrebbero andarci in via anticipata e cioè senza applicare la legge Fornero, si fa cassa con i pensionati che percepiscono oltre i 2000 Euro: dei nababbi, si intende. L’amato Manzoni scriveva che i colpi cascano sempre all’ingiù, in effetti i pensionati sono vecchi e non sono ben attrezzati a difendersi e quindi il maestro di morale Giorgetti non ha dubbi che ciò sia buono e giusto anche se si introduce, così, una nuova categoria di contribuenti e cioè quelli da tosare come pecore, in spregio al principio costituzionale  di uguaglianza dei cittadini che dovrebbe rinviare alla fiscalità generale per il reperimento di risorse, magari gli evasori che girano in  macchinoni ecc., non ad una categoria che è considerata di privilegiati: lo Stato ha fatto loro una promessa, a suo tempo, e ora tranquillamente la disattende. Pacta sunt servanda? Ma fatemi il piacere, la modernità  non lo prevede: si fa e si disfa, ad libitum.

Ammettiamo pure che qualche misura sia ben studiata, specie gli sgravi fiscali per le assunzioni, per evitare gli abusi, tenuto conto dei pasticci del passato, ma nel complesso c’è davvero poco. Eh… ma le bollette, il costo dell’energia. Nulla di strutturale, roba da piccolo cabotaggio, elaborato a Varese, anzi Cazzago… e questi dovrebbero portare la voce italica nei consessi internazionali? Al massimo faranno come il Cavour che mandò il piccolo manipolo di soldati nella guerra di Crimea per sedersi, come imbucato…, al tavolo di quelli che contano.

Noi siamo nel G7 solo perché i 50 stati degli USA sono tutti insieme, altrimenti… Almeno ci fosse un superesperto come nel governo precedente: gli esperti attuali più che altro conoscono la coda alla vaccinara.

Il reddito di cittadinanza è un corpo contundente che il Vis-Conte dimezzato, erede del partito di Scientology, afferra per  i suoi clientes ma vedremo se la donzelletta sarà capace di aiutare in modo efficace con un reddito di inclusione chi versa in condizioni di povertà.

Sulla Pubblica Amministrazione non si muove foglia eppure non funziona, la Sanità, beh… lasciamo perdere…

Dovremmo continuare cinque anni così?

 

 



mercoledì 19 ottobre 2022

GUARDA, GUARDA BERLUSCONI HA RIALLACCIATO CON L'AMICO PUTIN!


Carlo Biancheri

   C’era da dubitarne? Non lo avevamo forse scritto in tempi non sospetti che erano molto amici? Si sono scambiati lettere ‘dolcissime’ con doni di alcool, non di letti questa volta.Tra le disgrazie che bloccano questo paese c’è anche questo anzianissimo politico, ormai part time, la cui iniziale fortuna non è stata mai chiarita e che ci ha inflitto per lustri con le sue televisioni porcherie prese dal magazzino della Metro Goldwyn Mayer, a seguito dello scandaletto (…) Crédit Lyonnais con l’italiano Parretti di mezzo, diminuendo, se ancora possibile, il livello culturale degli italici. Solo l’atteggiamento servile di certi suoi adepti può celebrare la grandezza di un soggetto che si vanta di aver ritrovato un amico che è il responsabile di crimini di guerra, se non contro l’umanità, a detta di responsabili della UE e delle Nazioni Unite ed evidenti a tutti noi.Si ritrova questo anziano che si ostina a voler continuare a far danni al governo e  che vive nella villa acquisita per pochi soldi, inclusi gli arredi, per il tramite del suo amico  Previti (…), tutore della minore,  erede della famiglia Casati Stampa, rimasta sola dopo i tremendi fatti di sangue causati dal padre, lo stesso che faceva foto pornografiche alla moglie mentre si accoppiava sull’isoletta deserta con militari di leva, sulle stesse posizioni del Travaglio del giornaletto Il fatto quotidiano e di quei marxisti duri e puri che, come gli ultimi soldati giapponesi che continuavano   a vivere nascosti nella giungla pronti a combattere, anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, considerano Mosca un valido riferimento contro la Nato, che sarebbe il male assoluto, mentre le stragi della popolazione Ucraina, gli stupri, le città e i paesi rasi al suolo sono soltanto incidenti di percorso che succedono in tutte le guerre: un argomento insensato.Insieme all’anfitrione delle cene eleganti anche il neo-presidente della Camera, l’’inpiegato’ del suo cv, si è subito distinto nell’ammonire che le sanzioni alla Russia possono diventare un boomerang contro chi le applica che sarebbe come dire che ci conviene abbozzare e lasciare continuare l’invasione dell’Ucraina: lo stesso atteggiamento di chi si girava dall’altra parte quando Hitler invase i Sudeti, nella seconda guerra mondiale. Questo signore si professa cattolico ma un cattolico sa benissimo che si vedrà nell’Escaton se lo sarà stato veramente: ’Non chi dice Signore, Signore entrerà nel Regno dei cieli’ (Mt 21-29). Cita san Tommaso forse perché ha studiato all’Angelicum, ma qui i casi sono due: o l’Università san Tommaso d’Aquino è in piena decadenza o lui ha imparato poco.Dovrebbe sapere, infatti, che Tommaso non ripudia la definizione di Agostino che lega pace (‘Tranquillitas ordinis’) e giustizia anzi nel De regimine Principum considera abominevole instaurare un regime di pace senza giustizia. Ne deriva che non si può fare lo gnorri dinanzi all’evidenza del male e non basta citare il papa che si è espresso in modo contraddittorio: i vescovi europei hanno chiarito che la pace in Ucraina deve essere ‘giusta’ e quindi il diritto internazionale va rispettato a cominciare dai confini. Non sarebbe male se la frequenza quotidiana alla santa messa gli ispirasse anche pensieri di umiltà e di resipiscenza perché, come diceva san Filippo Neri, ‘non si va in paradiso senza l’umiltà’.La nascita di questo nuovo governo dimostra fin d’ora che la maggioranza è in piena rissa anche se si atteggiano  a  fare come  se nulla fosse accaduto e questo ci ricorda l’amato Manzoni ne I promessi sposi quando descrive l’atteggiamento del notaio, tutto vestito di nero, andato con i birri all’osteria per arrestare Renzo e, nella mala parata con la folla che lo circondava da ogni parte, ’composta la bocca al sorriso, con un suo fare sciocco, domandò: ’cos’è  stato’? Uh corvaccio! Mentre il grosso dell’opposizione, invece di elaborare proposte serie per far fronte ai grandi problemi incombenti in Italia, si balocca con i candidati segretari e fà a gara coi populisti da due soldi per chi si schiera con le classi disagiate per affrettare la strada alla nazionalizzazione dei mezzi di produzione: tutti felici poveramentecon lo Stato affidato alla saggezza di ‘pochi’ politici… Sembra, invece, che l’esperienza dei paesi dell’Est al riguardo non abbia generato alcuna felicità anzi tragedie. In tutto questo bailamme sarà forse opportuno cominciare da capo e cioè dal principio di realtà e da ‘artigiani’ interrogarsi sul che fare senza rischiare di farci precipitare tutti quanti, in due giorni, nel precipizio dei mercati finanziari – ricordiamo che l’Italia ha uno dei debiti più elevati al mondo in proporzione al PIL -, come accaduto al Regno Unito con il  governo dei dilettanti una settimana fa.