giovedì 18 ottobre 2018

IL GOVERNO FASCIO COMUNISTA STA DANNEGGIANDO IL PAESE

Carlo Biancheri

Sono trascorsi centotrentotto giorni secondo i calcoli dell’esponente dei comunisti padani da quando il governo del paese degli allocchi ha cominciato a far danni.
Il comunista in questione, tanto sostenuto da imprenditori cerebrolesi del Lombardo-Veneto nonché da quelli del bar Sport, svolge il compito di  spostare il ruolo internazionale del paese verso il nulla. Va a Mosca in continuazione a prendere ordini da uno che il presidente -anchor man- populista degli USA definisce ‘un assassino ma non negli Stati Uniti’ che in volgare significa: se ammazzi fuori va benissimo… E gli ordini in che consistono? Smantellare la Unione Europea, hacer lio come dice il papa simpatizzante di Peròn, cioè far casino. Ci riesce perfettamente con la fascista Le Pen e con alleati ad intermittenza (…) come l’ungherese Orbàn.
Ora dovete sapere che il comunista padano non ha studiato né conosciuto il casino, quello sì, dell’Italia con una Comunità europea attenuata, ai primordi, quando il tasso d’interesse bancario era del 17% a causa dell’inflazione a due cifre, c’era la scala mobile che doveva impedire che i salari valessero tanto quanto quelli che il compagno Maduro assicura in Venezuela; ma l’inflazione ne creava di nuova  ed il paese era sempre sull’orlo di una rivolta sociale vera che sfociò in movimenti di gruppi terroristici come le Br. Negli anni Cinquanta-Sessanta vi era stata l’emigrazione biblica, favorita da Agnelli, dei lavoratori del Sud verso il Nord, e c’era chi ne approfittava con la speculazione edilizia e la costruzione di periferie urbane dormitorio nelle grandi città; di mafia non si parlava quasi…, insomma un paese alienato come il cinema e la letteratura descrissero ampiamente. Era sovrano però, come no! Solo che per pagare i salari dei dipendenti pubblici e le pensioni doveva emettere debito, titoli di Stato che non venivano sottoscritti e quindi ad ogni scadenza c’era il cardiopalma al Ministero del Tesoro e quando i titoli erano comprati al 60% del valore dell’emissione lo si considerava un successo. Maledetti mercati finanziari! Prima gli italiani, poi lo spread…, no? C’erano le società irizzate cioè pubbliche -anche Motta (panettoni) lo è stata- e le BIN, cioè le banche di interesse nazionale: quando una banca era in difficoltà la si salvava con un salasso nel sistema bancario come nel caso del Banco di Sicilia, del Banco di Napoli, ecc., ecc..., ma per ripianare le perdite colossali del gruppo IRI e EFIM (settecento miliardi l’anno…) si faceva nuovo debito pubblico… Pubblico è bello, dicono i ragazzetti adesso, come con Alitalia e Ferrovie: aspettate un po’ e ne riparleremo. Non sanno gli sciocchi che la macchina pubblica necessita di riforme profonde: preparazione del personale, salari adeguati, attitudine a risolvere i problemi al di là delle procedure dietro le quali tutti si rifugiano… Ci vogliono anni per attuarle. Se ne accorgeranno presto quando cercheranno invano di far partire il reddito di cittadinanza con i centri per l’impiego, specie in posti dove il lavoro semplicemente non c’è.
Gli allocchi che vogliono lasciare la UE, ma restare nell’Euro (!), che sono in maggioranza in Italia non leggono neppure i giornali e non diremo quelli inglesi (…), ma anche gli italiani che per lo più pongono in evidenza la serissima preoccupazione dei britannici per il loro futuro, dopo il distacco, specie senza accordo, né si preoccupano di approfondire perché mai i greci si siano rifiutati di uscire dall’Euro pur avendo un governo di descamisados, come i nostri che non mettono la cravatta (si può fare anche di peggio…) per far capire che sono vicini  al popolo -il Bossi in canotta ce lo ricordiamo bene-.
In centotrentotto giorni il governo ha isolato il paese che è ormai considerato quello di Pulcinella al di là delle Alpi: tutti pensano che gli italiani siano imbattibili nella commedia e nel melodramma (…), ma la dura realtà impone di ricordare le idiozie che abbiamo fatto molto spesso nella storia e non ci riferiamo solo al posto al sole e quindi all’invasione dell’Etiopia, della Somalia, della Libia, ma persino alle discutibili scelte di cedere l’italianissima  Nizza e la Savoia ai francesi  per unificare il paese sulla carta, tra gente che non si capiva tra di loro. Pensate che in Argentina si trattò di decidere quale dovesse essere la lingua nazionale: gli emigrati italiani erano in  maggioranza ma si scelse lo spagnolo perché gli emigrati stessi non si capivano tra di loro! Forse Gioberti non aveva torto…
Il Vis-Conte dimezzato avrà colloqui del quarto tipo a Bruxelles, anche con bilaterali, nel suo inglese incerto, per spiegare la bontà della manovra, così ben costruita, ’ci abbiamo molto pensato’ sostiene –speriamo che non l’abbiano scritta ‘con il cuore’ e non con il cervello come nel decreto Genova/Forio d’Ischia- ma si troverà in una fattispecie simile a quanto occorso nel caso de Il presepe a casa Cupiello: "o presepe nun me piace", si sentirà rispondere…
Non ometteremo di menzionare che sui migranti non c’è stato alcun progresso, a parte gli insulti a Macron ed ai francesi, che sono arroganti, si sa, o alla discriminazione dei bambini a scuola. E l’accordo con la Nigeria come va? E con il Bangladesh? E in Niger il comunista padano c’è andato, invece di fare gite a Mosca dove si sente a casa sua? Si sposti un po’ dalla vetrina di Mosca o di San Pietroburgo per capire qual è la realtà russa e che aiuto potrebbero mai fornirci…
Quello che è stupefacente è che questi pensano che alla fine la UE, peraltro in crisi dopo decenni di gestione massonica e lo strapotere del governo da Germania dell’Est della Merkel, cederà perché non potrà fare a meno di noi. Qui cascano i due (…) provinciali che non capiscono, e non solo per ragioni di lingua, gli interlocutori. Al Nord delle Alpi vige normalmente, salvo eccezioni, il principio che pacta  servanda sunt ed il moralismo (non la morale che è altra cosa) è la regola. Quindi mentire, inventare, millantare, minacciare ad arma scarica è controproducente. Sebbene la crisi economica sia stata disastrosa ed abbia colpito di più paesi inefficienti come il nostro, gli altri possono anche fare a meno di noi e, come in Baviera a maggio, non ci saranno rivoluzioni. Gli europei vogliono continuare a godere gli enormi benefici che, malgrado tutto, l’Europa unita assicura, a cominciare dalle libertà del Trattato: libertà di movimento di capitali, persone, merci e servizi che ha creato il mercato interno dove la produzione a km zero, come alternativa, riporta all’autarchia e alla decrescita felice a cui la gente non è affatto pronta, perché con i mezzi di comunicazione di massa, che favoriscono le migrazioni bibliche, un regime autarchico può esistere solo in uno Stato dittatoriale come la Corea del Nord che il comunista padano ha paragonato alla Svizzera, quando c’è andato col Razzi: vuole trasformare l’Italia in una Svizzera coreana?Per questo sta trasformando la RAI nell’EIAR fascista…
Intanto paghiamo il conto di questi arroganti, mentitori in quanto lo spread è sopra i trecento punti e a fine mese può grandinare con le Agenzie di rating.
Mussolini sosteneva che gli italiani sopportano tutto: siete contenti così?