Carlo Biancheri
E' un antico proverbio spagnolo che ben si attaglia a certi campioni di una campagna elettorale nel Bel paese che ancora non fà capire agli elettori che rischio si corra con scelte improvvide.
La ‘donzelletta’ poliglotta pour ainsi dire… giura fedeltà atlantica che coesiste, tuttavia, con le sue frequentazioni con i sodali di Putin il quale considera il Patto Atlantico il nemico da abbattere. Condanna fascismo e leggi razziali ma ne mantiene i simboli e non si adombra se i suoi sostenitori vanno in pellegrinaggio a Predappio e la salutano romanamente. Europeista de’ noantri perché vuole che il diritto nazionale prevalga su quello della UE il che, ovviamente, salvo alcune materie, vanifica decenni di faticosa costruzione europea di cui noi, tutto sommato, almeno da ultimo, abbiamo largamente beneficiato; giova ricordare che i suoi hanno votato contro il PNRR, tanto per chiarire…
Vuole cambiare la Costituzione ed eleggere direttamente il Presidente della Repubblica per rendere più efficiente il governo, dice lei, oppure… per far affacciare il Presidente plebiscitato sul balcone di piazza Venezia di fronte ad una folla plaudente che grida: Presidente conduci…? Per l’immigrazione clandestina propone il blocco navale ma i barconi dove li riporta? Con quale fazione libica negozia? E La Tunisia se li riprende? Ma se sono afgani, iracheni o iraniani o del Bangladesh che succede? L’intreccio si infittisce, insegna Linus.
Per la parte economica siamo al buio, salvo il contrasto col capitano che propone pace fiscale, tasse piatte omettendo di aggiungere che la sanità ce la dovremo pagare e così gli altri servizi con la flat tax – la sua fede contempla verità parziali e quindi ‘credo’ non si capisce bene in cosa…-.Altro particolare trascurabile sono i conti pubblici e l’inflazione ma tutta la destra non se ne preoccupa.
Personalmente non mi sentirei capace di fare il chirurgo anche se me lo proponessero ma qui c’è una marea di persone, come la ‘donzelletta’, che sono ‘Pronte’ a guidare un paese, qualcosa da far tremare le vene e i polsi.
In compenso il bruno Cavaliere, col volto che ricorda quello di Tutankhamon, giacché l’età non è un’illusione, non perde occasione di assicurare che farà un altro miracolo per l’Italia, insieme alle gaffes abituali, e propone, ad esempio, che sia consentito costruire senza previa autorizzazione… : non si incomodi, ci ricordiamo troppo bene dei miracoli compiuti nel ventennio infausto gestito da lui!
L’effimero Letta, quasi sempre con cravatta rossa per far capire che sostiene il colore della bandiera che trionferà, gira nel pulmino ecologico per l’Italia mentre annuncia nuove tasse sull’eredità dei ricchi per dare un salario ai diciottenni… (a tutti? Da spendere come?), poi vuole il matrimonio ugualitario, cioè l’equiparazione al matrimonio eterosessuale di quello omosessuale, come in Spagna e Francia e diversi altri paesi, senza attendere qualche annetto per vedere l’esito di questo esperimento sulla prole. La scuola è una priorità per lui ma, in pratica, significa soltanto pagare di più gli insegnanti che in moltissimi casi, ahimè, sono essi stessi bisognosi di formazione anche perché i padroni della cultura in Italia (e all’estero, talora…) degli ultimi cinquant’anni si sono rivelati dei Tartufi, direbbe Molière, che hanno provocato solo danni.
Guida un partito in cui stanno dentro tutti: marxisti duri e puri, ’dalemoni’/dalemiani che mirano leninisticamente alla gestione del potere, ecologisti che si oppongono ai rigassificatori, amici dei grillini e i cosiddetti moderati che fungono sovente da copertura, insomma un amalgama mal riuscito, o meglio, un soufflè che si è sgonfiato. Il programma non lo conosciamo perché sarà una ‘pillola al giorno’!
Il Pd di sempre.
Purtroppo la legge elettorale che il Pd, cedendo all’Avvocato del popolo, aveva promesso di cambiare come condizione per il taglio dei parlamentari, è sempre la stessa cioè un’idiozia.
La novità consisterebbe se Calenda si affermasse in modo analogo a quel che fece a Roma alle comunali, perché costringerebbe a discutere seriamente sulle proposte e non sugli schieramenti e questo sarebbe una scelta di trasparenza ed un vero contatto con i votanti. Inoltre, se il terzo polo – perché non deve esistere il centro e dobbiamo copiare per forza il bipartitismo delle logge anglosassoni?- si affermasse, in Senato la donzelletta avrebbe difficoltà a formare un governo…e i giochi per fortuna sarebbero riaperti.
Questo è un appello agli uomini liberi perché è contro la rassegnazione all’inevitabilità del corso storico che invece dipende molto dalle scelte delle persone.