gufiamo, gufiamo che cada il governo...
forse Salvini pensa che sia il momento buono...
Dario Fabbri
Farò
di tutto perché l’opera si faccia! Così si è espresso l’esponente dei
comunisti padani, formatosi al bar Sport di Rogoredo e non certo alle
Frattocchie, Vicepresidente del Consiglio pro-tempore, nonché Ministro
dell’Interno e del latte sardo, a proposito della TAV.
Novello
Cuor di leone, giura che l’opera si realizzerà, ma non adesso…; c’è il
voto in Parlamento che dovrebbe scagionarlo da un piccolo
impiccio: l’aver privato della libertà esseri umani senza alcun
provvedimento dell’Autorità giudiziaria, in violazione della Costituzione
italiana…
Abbiamo
scritto più volte che anche un cretino capirebbe che un nuovo valico
nelle Alpi che hanno isolato da millenni il territorio della penisola
dal resto dell’Europa non può che essere un vantaggio per l’Italia tutta, ma è arrivato lo strafamoso prof. Ponti che, con sguardo spiritato, ha
esordito in Parlamento assicurando che lui è esperto qualificato presso
la Banca Mondiale e la Commissione Europea e che l’opera non si deve
fare perché non conviene. Si dà il caso che molti siano al
corrente, compreso lo scrivente, di che razza di carrozzone sia la Banca Mondiale dove perfino Ivanka Trump è in predicato per diventarne
presidente (!), reclutando esperti free-lance, trombati dalle istituzioni di provenienza, spesso incompetenti, che mettono insieme papers e linee guida politicamente corrette e secondo i desiderata
di Washington DC. Quanto alla Commissione Europea per questo tipo di
analisi,considerate una perdita di tempo, nel gruppo di esperti, convocati
dalla Commissione stessa, arrivano solitamente dei ‘pellegrini’ che
elaborano criteri, in certi casi comici, come l’inclusione tra i costi della perdita di guadagno sulle accise relative alla benzina
(ora prontamente cancellato), quando si tratti di passare dal trasporto
su gomma a quello su ferro, assai meno inquinante, nel totale
disinteresse degli Stati membri.
E non c’è solo Ponti, ma anche un politico di vaglia ad esser contrario: il
prof. Cacciari – ma non era filosofo del nulla anzi gentiliano?- che
passerà alla Storia per l’incendio del teatro La Fenice di Venezia del
Settecento, ora ricostruito stile Disneyland… L’incendio avvenne sotto la
sua sindacatura e lo si vede ridente nel film di Woody Allen sulle
rovine del teatro. Il Cacciari sostiene anche lui che, per carità, queste
grandi opere sono come il Mose di Venezia che ha cercato di
bloccare, infischiandosene delle periodiche alluvioni (…), e che la
pubblicazione dei bandi non vuole dire nulla: si potranno fermare in
ogni momento con ricorsi al TAR… Oh… ma qui casca l’asino… La Telt, che sta
realizzando la TAV, è una società mista di diritto francese… e il TAR non
c’entra, professo’, bisogna ricorrere ai tribunali amministrativi francesi. La sua è una monata, si direbbe a Venezia, ciò…
L’Avvocato del popolo, alias Vis-Conte dimezzato, che riesce a parlare fino alla noia senza esprimere un bel nulla, tranne auspici, dilemmi, traguardi futuri, assicurazioni, un misto della tecnica del mediare, del sopire e sedare, e dell’arroganza populista: nessuna crisi perché hic manebimus optime! Ottimamente
ci starà lui, ma non il paese che è isolato politicamente come non è mai
avvenuto nell’ambito internazionale, con un giovanotto che in
televisione ci vuol far capire che ha studiato e che sostiene un mare di
castronerie, ad esempio, sul Venezuela; probabilmente si sarà informato
dalla Sicilia, terra di provenienza, e ha fatto sì che lo Stato
italiano rimanga equidistante tra il dittatore Maduro, guidato dai
cubani, e che ha ridotto il paese alla fame, e Guaidò, riconosciuto come
rappresentante del paese da tutti i vicini e dalla UE, tranne noi! Non
c’è male.
Ma siamo contro tutti anche su accordi internazionali come il Global compact migration ,accordo patrocinato dall’Onu, su cui noi siamo contrari perché ne sappiamo di più di tutti gli altri: tanti nemici tanto onore, no?
L’economia
va male non solo per il quadro internazionale che non è in
recessione, ma per il caos che questi sono riusciti a combinare in nove
mesi.
Il Salvini ha anche la faccia tosta di sostenere che è stato fatto tanto!...e lo vediamo quel che è stato fatto, bravo.
Una
cosa però va detta: se il Salvini pensa di cavarsela dicendo che l’opera
va fatta, però votando con i suoi in Parlamento per il rinvio
dell’opera, o accettando che il mediatore Vis-Conte dimezzato faccia fare
al paese la figura dei peracottari, chiedendo l’ennesimo rinvio, alla luce
del famoso studio costi/benefici dell’esimio prof. Ponti che cambierebbe
radicalmente il quadro, si sbaglia di grosso.
La Lega è complice: fà finta di sostenere l’opera mentre il Governo di cui fà parte la boicotta, danneggia il Nord Italia in primis e tutto il paese.
Nun c’è trippa pe’ gatti, si dice a Roma, Salvini!
Carlo Biancheri
Carlo Biancheri