domenica 30 giugno 2019

IL GOVERNO GIALLOVERDE TRA MINACCE, ISTERIA ED INCAPACITA'

Carlo Biancheri

Sembra di vivere un brutto sogno, dopo oltre un anno di governo, ascoltando quotidianamente i reggitori, sedicenti tali..., che hanno portato il paese in una situazione assurda, molto, molto peggiore di quella di un anno fa.
La procedura d'infrazione per debito eccessivo da parte della UE verrà probabilmente rimandata, ma i problemi restano.
Con la furbizia di origine contadina, la Lega, che non è più 'Nord', per convenienza, gioca tutte le parti in commedia. Abbiamo il Salvini aggressivo in permanenza, che si esprime come un bullo di periferia in un milanese povero, triviale, un linguaggio zeppo di luoghi comuni, senza alcuna reminiscenza di quel Manzoni che andava a «sciacquare i panni in Arno»... ma ci vengono propinate anche facce che dovrebbero essere rassicuranti, come il Giorgetti, con i tratti da buon parroco d'antan, con scarpe da ginnastica nel suo ruolo dégagé, senza tranquillizzarci; quasi fosse una voce fuori campo, a teatro, il Giorgetti assicura che il governo potrà andare avanti  se si realizzeranno i programmi a, b, e c. Messo alle strette, è costretto ad ammettere che la prossima finanziaria, nella quale bisognerà reperire ben  quaranta miliardi di Euro, cioè ottantamila miliardi delle vecchie lire- quelle lirette a cui vorrebbero tornare certi soggetti della Lega(...)- “richiederà di effettuare delle scelte...”! Guarda, guarda, si approvano bellissime leggi piene di favori ad amici e clienti e poi si fa pagare il conto alle vittime, cioè a noi.
Lo sanno benissimo i pensionati che a poco a poco si stanno accorgendo dello scippo subito da questo governo di gente senza morale e senza vergogna; sono stati trattati come bancomat perché più deboli: pura vigliaccheria.
La Lega, non immune da vicende giudiziarie rilevanti, con protagonisti suoi esponenti di rilievo, si erge a paladina delle imprese, dopo aver fatto sì che il governo, di cui porta l'intera responsabilità, con provvedimenti improvvidi, abbia favorito la stagnazione dell'economia, abbia raddoppiato lo spread, facendo, nel contempo, crollare gli investimenti interni ed esteri: non c'è fiducia, come ha dichiarato il presidente di Assolombarda.L'attacco ad Atlantia, la società holding che controlla la società concessionaria di alcune autostrade e nella quale la famiglia Benetton possiede il 30%  delle azioni, mentre il 45% è costituito da flottante, cioè azioni sul mercato detenute, spesso, da piccoli azionisti che investono e disinvestono, è emblematico. Il ministro, che ha svolto la sua attività lavorativa vendendo bibite, ha sentenziato, a borsa aperta, che si trattava di società decotta, determinando immediatamente un contraccolpo nel corso dei titoli. Non contento, ha anticipato che le verrà tolta la concessione(essendo la controllante non le verrà tolto un bel niente...), senza preoccuparsi di attendere il termine della procedura amministrativa avviata e le eventuali condizioni del ritiro della concessione... Del resto il Vis-Conte dimezzato, principe del Foro a San Giovanni Rotondo, aveva affermato di non poter attendere l'esito delle decisioni della magistratura,essendo troppo lenta! Sarà interessante vedere cosa farà la Consob, in quanto il presidente attuale, nominato in spregio ai principi internazionali IOSCO, adottati dal Fondo  Monetario Internazionale nella valutazione dei Paesi, e che prevedono l'indipendenza dei regolatori dalle interferenze politiche, dovrà ben valutare se ci siano gli estremi per il reato di aggiotaggio da parte di Di Maio. Se non lo facesse si tratterebbe di omissione di atti di ufficio in cui incorrerebbero tutti i Commissari con  il Presidente, primus inter pares...: lo scriviamo a futura memoria.Finalmente ci si accorge che la battaglia contro i quaranta disgraziati della carretta del mare, quando quotidianamente arrivano in Italia con ogni mezzo nuovi migranti, è un diversivo per i gonzi che sono tanti, purtroppo... Il fine giurista, Vis-Conte dimezzato, insiste sulla violazione reiterata della legge italiana, sorvolando sul fatto che in Costituzione c'è pure scritto che l'Italia aderisce ai Trattati internazionali e ertamente saprà che le leggi internazionali possono contrastare con quella italiana… Nel suo positivismo giuridico di moda corrente, trascura, altresì, che ci sono leggi ingiuste, come le leggi razziali in Italia o quelle del Terzo Reich o molte di quelle sovietiche, per cui, non solo è legittimato il mancato rispetto di una norma in caso di necessità, fattispecie peraltro prevista dalla normativa italiana, ma c'è anche un dovere di disobbedire a leggi ingiuste, come insegna Martin Luther King.C'è molto, troppo non detto nella vita politica del paese, ci sembra, però, che si possano stabilire alcuni punti fermi.
L'isolamento internazionale dell'Italia e la sfida all'Europa, che dovrebbe fare quel che desidera il governo, fa il male del paese, cioè a tutti noi. 
In Europa, siamo in un condominio nel quale abbiamo un certo numero di millesimi e ci comportiamo pure in modo scorretto. I nostri ministri non partecipano alle riunioni -immaginiamo per non essere sbeffeggiati...- se lo facessero capirebbero che al di là delle Alpi c'è una naturale comunicazione tra paesi che pure si sono combattuti e che sono intenzionati a restare uniti nel quadro attuale internazionale. Altro che sovranismo vincente... Si attacca la Commissione, ma chi decide è il Consiglio, in primis, ed il Parlamento e quindi i famosi Stati nazionali. A meno che l'intenzione non sia quella di rompere tutto... Il tale che si esprime trivialmente continua a sostenere che si preoccupa dei sessanta milioni di italiani: un monologo folle.
Entrambe le forze politiche si sono attrezzate anzitutto ad occupare, manumilitari, tutti gli spazi televisivi: non cadrà il governo, probabilmente, perché, se ne venisse uno tecnico, dovrebbe smontare tutti i pasticci che hanno combinato in un anno.La compagine è del tutto inadeguata e non ci riferiamo ai Toninelli o al giovincello o al Bonafede o alla Grillo soltanto, ma ad una pletora di gente dove i commercialisti, per magia, diventano economisti, macroeconomisti! È la prova provata che la cuoca di Lenin non può dirigere un Soviet... e non è vero che uno vale uno. Attenzione, qui c'è la teoria del comico in disarmo pregiudicato: quella del prato. Siamo nella fase politica, scriveva, dove bisogna abbattere tutti gli alberi, cioè le eccellenze, i privilegiati, i potentati, fino a che rimanga solo un prato: poi si ricostruirà come nell'Eden. Lo stesso discorso che facevano i comunisti in Bulgaria e i risultati si sono visti...
Forse la situazione economica costringerà a guardare in faccia la realtà, ma se la dimensione umana non cambierà resteremo in un sistema nel quale a nessuno interessa mantenere i patti od assicurare la certezza del diritto, esercitare il potere in modo imparziale, senza vendette, tutelare il pluralismo delle idee e delle opinioni e la loro espressione.Noi crediamo che questo governo corrisponda in buona parte al modo di essere della gente che è smarrita, subisce, ma rifiuta il  sacrificio volontario, vive l'istante in modo edonistico, stordendosi, perché ha perduto la speranza che si fonda su valori... e senza la quale non si può vivere.
  

mercoledì 19 giugno 2019

IL GOVERNO DEI DILETTANTI AVVENTURIERI E LA NEGOZIAZIONE CON L'EUROPA

Carlo Biancheri

È passato un anno da quando questo governo si è disgraziatamente insediato col risultato di un netto peggioramento della situazione economica del paese,a danno di tutti,specie dei più deboli; lo dobbiamo al voto degli analfabeti, degli analfabeti di ritorno e dei semianalfabeti.
Il Consiglio Ecofin, e cioè i Ministri economici e finanziari degli Stati membri che compongono la UE, ha ritenuto giustificata la proposta della Commissione di avviare una procedura d’infrazione per eccesso di debito, fatto inedito nella Unione Europea, se l’Italia non porrà mano subito a serie misure volte a correggere i conti per un importo richiesto di circa 10 miliardi di Euro.
Qual è la risposta del governo di Pulcinella?
Stiamo predisponendo la lettera di risposta dove dimostreremo che abbiamo ragione oppure: il primato non può essere quello della finanza, come dire, se si siamo indebitati, chi se ne frega…Vi ricordate che l’Avvocato del popolo aveva promesso che il 2019 sarebbe stato un anno bellissimo? Aspettate la seconda metà dell’anno, aveva ammonito: ci siamo… ma non migliora niente… se migliorerà sarà solo grazie a Draghi, ancora una volta.
Le regole non vanno bene e bisogna c ambiarle; non ci faremo ricattare con metodi mafiosi. Già ma questo non si chiama, per caso, fare i conti senza l’oste? Se gli altri sono di diverso avviso, che si fà? Si esce dalla UE e si adotta il modello argentino? Oppure ci si affida a Trump che è come Washington,lo ha detto lui,e che vuole spaccare la UE e promette accordi fantastici su basi bilaterali, a seguito dei quali tutti gli italiani mangeranno quegli orribili muffins e la pizza di gomma da Mc’Donalds o la carne agli ormoni. Del resto il neo-presidente della Consob, mancato Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha fatto il discorso al mercato finanziario tutto centrato sul debito pubblico italiano e sulla sua sostenibilità fino al 200% del PIL, come in Giappone, tenuto conto della ricchezza degli italiani e del rilevante risparmio delle famiglie. La Consob non si occupa di macroeconomia - lo capì in fretta il prof. Spaventa, grande economista e di ben altra statura…- ma di microeconomia e cioè di mercati finanziari e di intermediari, oltreché di emittenti e di diritto societario ecc.  e, quindi, il discorso,come si suol dire, ci azzeccava come i cavoli a merenda o, forse, era quello preparato per il suo insediamento mancato al MEF…  Altri macroeconomisti fanno notare che il paragone col Giappone, paese ad altissima tecnologia e con una produttività non comparabile alla nostra, è del tutto incongruo anche perché il professore del Cagliaritano ha aggiunto che il debito può crescere ma sempre meno del PIL... Appunto! Da anni, da noi avviene esattamente il contrario… Peraltro, l’insistenza sulla ricchezza privata e sul risparmio degli italiani lascia presagire un retropensiero che verte su vasi comunicanti tra il risparmio privato e le finanze pubbliche… e cioè un prelievo per far tornare i conti…
Siamo in mano a degli avventurieri ed orecchianti che approfittano dell’ignoranza e della rabbia degli elettori per narrare, invece di operare con serietà.
Facciamo un esempio. È mai possibile che il paese non riesca ad utilizzare i fondi comunitari per le opere pubbliche? È dal 1983 che la Cassa Depositi e Prestiti si era posta il problema, tuttora irrisolto dopo quasi quarant’anni e che è dovuto all’incapacità delle amministrazioni pubbliche,a cominciare dai comuni,di formulare progetti adeguati. Ci fu una missione a Parigi presso la Caisse des Dépots et Consignations che aveva istituito delle filiali tecniche: la Scic e la Scet che redigevano – talora realizzavano- i progetti  dei comuni stessi… Le alture sopra Nizza sono state costruite (distrutte…) proprio con questi fondi. Dopo quasi quarant’anni da noi non succede niente, anzi chiacchiere. E poi ascoltiamo dei ministri  tromboni che  ci ricordano che siano dei contributori netti alla UE: chi è causa del suo mal pianga sé stesso, recita il proverbio.
Torno in Italia,  ha dichiarato con aria da bullo, con una carica bestiale; l’Amministrazione Trump contro tutto e contro tutti si è affermata e ciò dimostra che si può sognare alla grande: sognare… non affrontare i problemi, come con quota 100 oppure con la Flat tax (a due aliquote? Cioè mezza piatta?) che richiederà, guarda, guarda di sopprimere la gran parte delle agevolazioni fiscali e cioè risparmio energetico, lavori edilizi, medicinali, contributi per  badanti…, quantomeno un aiuto per molta parte del ceto medio. La Flat tax, cosiddetta …, nonostante i tagli, dovrebbe farsi a debito e non si riuscirà, probabilmente, a bloccare l’aumento dell’IVA: parliamo di circa 50 miliardi di Euro da trovare a fine anno. Sostenere che la ricetta europea è sbagliata perché il debito è aumentato è un’idiozia, proferita da uno che parla a vanvera perché omette di rilevare che abbiamo attraversato la più grande crisi economica del paese dalla fine della seconda guerra mondiale. E’ ovvio che si doveva spendere di più…
Il ragazzetto della setta, emulo di Robespierre alla pummarola, vuole il salario minimo e lo situa a 9 Euro; l’Ocse dice: guardate è troppo alto,molto superiore a quello previsto da tutti gli altri paesi Ocse, può ingessare il mercato e la contrattazione… Niente: debbono dare una lezione per sentirsi vivi. Come gli studenti furbetti, scopiazzano dagli altri ma ignorano il contesto e, quindi, importano pasticci, come il reddito di cittadinanza che avrà lo scopo principale di favorire il lavoro nero e di assumere i navigators. Per la procedura di infrazione, la Commissione è in scadenza e questa non conta più niente, dicono. La nuova, se tutto va bene, si insedierà a fine anno, ma nel frattempo la procedura può andare avanti benissimo e poi gli sviluppi successivi sono pressoché automatici. Inoltre, la nuova Commissione non sarà certo favorevole né ai fascio-sovranisti né alla setta 5S, ma sarà sostanzialmente basata su una maggioranza allargata, rispetto all’attuale, per nulla flessibile nei nostri confronti. Anche tra gli altri Stati membri non raccogliamo simpatie: umiliazioni continue che non spengono la bellicosità di chi ci governa.
Forse i nostri Ministri non capiscono quando parlano con gli interlocutori esteri –alcuni come il Salvini alla UE non vanno proprio…, troppo impegnati nella propaganda-; hanno difficoltà con l’italiano (e non ci riferiamo qui al turpiloquio corrente…) figurarsi con le lingue estere. Il Giorgetti, stella di prima grandezza di Cazzago Brabbia nel Varesotto, non si esprime in un italiano comprensibile, mentre in inglese, quando andò negli Stati Uniti, non lo capirono né gli americani né gli italiani presenti…
Il continuo riferimento agli italiani che pretendono di rappresentare o ai ‘cittadini’ è una mascalzonata perché il governo non fà nulla che migliori l’esistente,tranne i provvedimenti a pioggia per assicurarsi l’appoggio dei clienti, a scapito dell’interesse generale che è quello di restare nella UE a pieno titolo, anche negoziando duramente.
Del resto il Salvini - lo ha dichiarato  - ci prova e si può anche sbagliare… Già…, ma essendo lui il capocordata ci farà cadere tutti se si sbaglia. Questo volevate, no?

giovedì 6 giugno 2019

IL GOVERNO DEI FOLLI

Carlo Biancheri

Noi non ci vergogniamo affatto di scrivere che la maggioranza  che ha votato Salvini (in realtà limitata, essendo andati alle urne solo la metà degli aventi diritto al voto)  alle ultime elezioni europee in Italia, e la sua ghenga oppure la setta dei giustizieri è composta da analfabeti, analfabeti di ritorno e semi-analfabeti, per usare la classificazione di De Mauro. I giornalisti o gli esperti di bassa cultura che si ostinano a parlare in televisione, con la prosopopea di Pericle,su argomenti che spesso non conoscono, sostengono che i votanti abbiano sempre ragione perché questa è la regola della democrazia. Si dà il caso, però, che la maggioranza degli italiani abbia sostenuto il dittatore Mussolini e quella dei tedeschi il mascalzone Hitler e dei russi Stalin… e, allora?
Allora dispiace dover ricordare che ci sono dei limiti, dei diritti pre-politici che non sono attribuiti dalla società, dal vivere insieme, ma sono originari ed inviolabili perché personali. Se i Salvini e la setta mentissero, per una volta…, un po’ di meno del consueto, sarebbero costretti ad ammettere che questi diritti basilari sono contenuti nella nostra Costituzione, oltreché nella più volte ricordata Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. La maggioranza degli elettori li hanno votati? Tanto piacere! Non è questo un lasciapassare per fare qualsiasi cosa, anzi, paghiamo tutti adesso le conseguenze di pretese irrealizzabili e di un programma /contratto scritto da soggetti privi di equilibrio e di senso della realtà, a giudicare dai contenuti.
E già perché la Commissione UE propone al Consiglio (cioè ai governi nazionali, Salvini!) una procedura inedita per debito eccessivo dell’Italia, dopo esser stata sbeffeggiata e svillaneggiata da scalzacani che pretendono di rappresentarci. Le cifre sono cifre e questo governo ha peggiorato la situazione debitoria – chi spiegherà al giovanottello Di Maio che il debito si è creato a partire dai governi Andreotti e Craxi (sa chi sono?), aumentato con Ciampi e Berlusconi e Prodi, ma successivamente, diminuito? Il governo della catastrofe – altro che cambiamento!- ha più che raddoppiato lo spread con i titoli tedeschi, aumentando per noi tutti di 2,2 miliardi di Euro l’anno il costo degli interessi, e ha provocato la caduta degli investimenti, in particolare quelli esteri,inoltre, ha provocato una crisi del sistema bancario che  a seguito del minor valore dei titoli pubblici detenuti in portafoglio riduce il credito ad imprese e famiglie. Non sono questioni minori perché il 30% del nostro debito è in mani straniere e, se dall’estero non sottoscrivono, alle nuove aste, i titoli in scadenza, non si pagano più gli stipendi pubblici e le pensioni. Ma il Salvini, già comunista padano, non si preoccupa perché,sostiene, gli italiani sono ricchi. A cosa pensa questo tale? A vasi comunicanti tra la ricchezza privata e quella pubblica? Sinceramente non comprendiamo per quale altro motivo ce lo ricordi in continuazione:ha forse in mente un  prestito forzoso o la patrimoniale? È proprio valsa la pena di cambiare con questi personaggi…
Le crisi industriali si moltiplicano ed il ragazzetto con le sue fidanzate che durano mediamente un periodo semestrale non sembra in grado di gestirle: non mi faccio prendere per il c…o, minaccia: caspita! Per un ministro è un linguaggio confacente alla funzione…, specie quando non si sanno che pesci prendere. Le grandi navi vanno a sbattere contro natanti ed imbarcaderi a Venezia? Si scopre che il Ministro Toninelli, quello che vuole realizzare sui ponti autostradali un luogo di convivialità, come a Istanbul, e che scrive i decreti ministeriali col cuore, ha tenuto nel cassetto per un anno la soluzione per il passaggio delle grandi navi a Venezia (così ha dichiarato il sindaco di Venezia…) in attesa dell’analisi costi/benefici… come per la TAV, del resto; sia detto per inciso:anche uno sciocco capirebbe che un valico in più nelle Alpi non può che generare benefici ad un paese isolato dal resto dell’Europa…
Il Salvini, che ritiene di guadagnarsi lo stipendio perché si agita, invece di informarsi e  proporre cose sensate, vuole la botte  piena e la moglie ubriaca quando pretende di diminuire le tasse, affermando che ciò genererà crescita…: a lui non interessa farlo a debito e senza il governo della moneta, dal momento che siamo ancora (…) nell’Euro; glielo ha suggerito uno di quei soggetti calati dalle montagne della Bergamasca o del Varesotto che di economia al bar del paese ne masticano eccome! Naturalmente promette che avremo un Commissario di peso, in Europa, trascurando il fatto che ci vuole anche l’accordo degli altri, mentre lui, al di là delle Alpi, tranne in Russia/KGB ed in Corea del Nord (ricordate il viaggio?) non sembra riscuotere successi clamorosi,specie tra i paesi che pesano.
Ma per Salvini, a suo dire, conta fare la battaglia se poi non si vince, pazienza…Già, come per il Duce: tanti nemici,tanto onore.Disgraziatamente abbiamo ben visto come è finita e che bel risultato per il paese…
Un messaggio agli analfabeti: non votateli più!