Carlo Biancheri
Fà caldo al centro–sud del Paese,
molto caldo, probabilmente connesso al riscaldamento
globale, dinanzi al quale la codardia e l’inazione dei
governanti di svariati paesi, che si infischiano del destino
delle future generazioni, non lasciano presagire un
miglioramento: a loro
interessa il consenso momentaneo senza affrontare i problemi veri; si tratta, in
pratica, della parodia della politica.
In questo clima rovente abbiamo
appreso dal ministro -si fà per dire-in mutande da Milano
Marittima, direttamente connessa al bar Sport di Milano
Rogoredo, che «il governo ha fatto tante cose buone ma ora
basta con i no». Il ministro -si fà per dire- doveva essere
accaldato oppure ancora ipnotizzato dalla cubista che a
venti centimetri da lui si dimenava sulle note dell’inno
nazionale: la foto che lo ritrae rimarrà nella Storia e già
perché il ministro -si fà per dire- ci ricorda il
governatore spagnolo di Milano don Gonzalo Fernandez de
Cordoba, nella prima metà del Seicento (non nella seconda,
Zaia, impara!) che aveva una gran smania di acquistarsi un
posto nella Storia, in occasione dell’assedio di Casale, la
quale (storia) «non poté non occuparsi di lui ma (come
spesso le accade) non conobbe o non si curò di registrare
l’atto di lui più degno di memoria…» - così l’amato Manzoni.
E già perché sinceramente le cose
buone fatte dal governo del cambiamento, del sacro
contratto, novello giuramento di Pontida, in che consistono?
Nell’economia bloccata? Nell’Italia
ridicolizzata in Europa e nel mondo e del tutto irrilevante
nelle sedi che contano? Retta da un governo che blocca i
porti a centocinquanta migranti e non ne espelle
seicentomila come aveva annunciato alle genti in campagna
elettorale? Un governo che viola i Trattati internazionali
sottoscritti dall’Italia – vedi richiamo di Mattarella-, in
contrasto con la Costituzione, sfornando decreti legge
bestiali che introducono il reato di soccorso in mare e giù
di lì? E lo scippo ai pensionati? La pensione per tutti
senza sostituzione dei pensionandi (anzi fra tre anni
considerati i tempi di sostituzione…)? E la manovra di
autunno? Per farla a debito usciamo dall’Euro come vogliono
i due sedicenti economisti amici suoi che associamo allo smemorato di
Collegno? Trenta/quaranta per cento di svalutazione della
nuova moneta, tutto ok? Ci aiuta Putin o è troppo impegnato
a casa sua con le rivolte in piazza? Vuole i pieni poteri? È
compos sui?
Il ragazzetto di Pomigliano d’Arco
– secondo Macaluso, anziano, grande maestro, sarebbe un
‘ignorantello’ che ha vinto alla lotteria e che non ha mai
letto un libro…- è dispiaciuto come il ministro della
giustizia, quello della mai prescrizione, che ride
sempre – alcuni animali fanno uguale…- e non ascolta nessun
altro che sé stesso: stavamo per risolvere il problema dei
riders (!), abbiamo trovato la soluzione per il caso
Pernigotti (92 dipendenti…), volevamo togliere le
concessioni autostradali ai Benetton – e qui casca l’asino
perché i Benetton sono solo azionisti di maggioranza
relativa di società capogruppo, per giunta quotata…-. Su
ILVA e Alitalia… beh… l’intreccio si infittisce… E poi: Salvini ha messo i suoi
interessi davanti a quelli del Paese!
Risponde il ministro – si fà per
dire- Salvini: non so quale partito al mondo sia disposto a
rinunciare a 7 ministeri perché il governo non lavora
bene…’Come visione politica non c’è male: il potere per il
potere, quale presupposto. Lo avevamo capito, giovanotto! Ha
scoperto adesso il Salvini che c’erano troppe divergenze con
i 5S…: tanti anni in politica non gli hanno insegnato nulla?
Non poteva pensarci prima ed evitare che con lo spread a 240
punti lo Stato dovesse buttare dalla finestra un miliardo di
Euro di costi aggiuntivi per le sue velleità da sovranista
in mutande? O pensa ancora di essere ai giochi televisivi
che lo hanno lanciato?
Il Cavaliere inesistente, più che Vis-Conte
dimezzato…, ha fatto
sentire la sua voce: in Parlamento si dovrà dire la verità,
ha sentenziato… Perché? sino ad ora sono state raccontate
menzogne? Questo governo ha parlato poco e ha lavorato bene!
Oste! Il vino è buono?
Il ministro – si fà per dire-
Salvini afferma che: «agli insulti dei grillini e dei
kompagni rispondo con le idee!». Quali, di grazia? Ce
ne dica una! Piuttosto ci racconti qualcosa della Russia,
perché la questione non è affatto chiara e la sua richiesta
di pieni poteri impensierisce non poco noi italiani che non
cerchiamo un posto al sole, capitano dei miei stivali,
specie con un’informazione televisiva, pagata da noi, che
ricorda l’EIAR fascista o TeleKabul, in quanto non fà altro
che propagandare i messaggi squallidi di quelli che
gestiscono il potere, anche scegliendo le informazioni da
divulgare.
La crisi va parlamentarizzata per
evitare che si vada ad un plebiscito sul Salvini e sui neri
fratelli e sorelle d’Italia che sostengono di difendere i
valori tradizionali insieme a propositi violenti che
ricordano un passato da dimenticare.
Il fatto è che, come insegna Annah
Arendt, è la plebe che ha preso il sopravvento in un momento
di crisi economica e non ha identità, come, invece, aveva il proletariato, e cerca un capo che al pensiero e alla realtà
sostituisca l’illusione, l’evasione, occorre un nemico da
abbattere. I nostri
lettori non sono di questa categoria; quel che in un anno sono riusciti
a fare i leghisti e le cavallette bibliche, che hanno
distrutto tutto e si sono mangiate i grilli, è rendere il paese più
povero, favorire
l’odio, la disgregazione sociale, la violenza e non la vita. Da qui si riparte se
non è già tardi:bisogna ricostruire il terreno umano;non
occorrono capipopolo e giustizieri.