Carlo Biancheri
Si fa un gran parlare dell'arrogante richiamo della Cancelliera Merkel, la ragazza cresciuta sotto il regime di Honecker che ha anche ottenuto il primo premio tra gli studenti della DDR per la conoscenza della lingua russa (...), roba da figli della nomenklatura..., all'Italia ed alla Grecia per istituire ad horas i centri di identificazione dei migranti per i quali detti Stati membri si sono impegnati a giugno 2015, nella riunione dei capi di governo UE.
L'Italia sembra sostenere che lo farà quando verranno effettivamente ripartite le quote dei richiedenti asilo, decise su base volontaria... obbligatoria e, nel contempo, chiede la riapertura della Convenzione di Dublino sulla famosa clausola accettata dall'ex impareggiabile Commissario Frattini, esperto di sci e di diritto amministrativo (professore di quale fascia?), poi Ministro degli Affari Esteri di quel Governo Berlusconi che ha così ben operato! Detta clausola prevede che il migrante debba richiedere asilo nel primo Stato membro di arrivo della UE. Che capolavoro per il Ministro che passerà alla Storia: forse pensava che i nostri confini nazionali fossero con Germania, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia? Uno svarione del genere passa indisturbato in questo Paese senza sanzioni anche se lo stiano pagando noi? E il Parlamento che ha ratificato questa sciocchezza capiva quel che votava? La Lega, i forzaitalioti, i fratelli di cosa?
Volete che Germania e Francia non continuino a decidere per tutti con dei partners così imbelli che non sanno rovesciare il tavolo e dire di no? A chi temeva di dispiacere il Frattini? A certe fratellanze, con notevoli armi di ricatto, che preparano gli accordi bell'e fatti a Bruxelles e che predicano un'appartenenza comunitaria chiarendo bene che alcuni sono più uguali degli altri?
Non abbiamo i soldi per turare le buche nelle strade, per far funzionare gli ospedali, per far fronte alle calamità naturali, per assicurare molti servizi essenziali e ora dobbiamo istituire centri di identificazione efficienti con schedatura per circa mille arrivi al giorno, con tanti migranti che si rifiutano di farsi identificare: se uno è nato nella provincia di Kanu in Nigeria come si fa a verificarne l'identità, in caso di incertezza? La polizia federale nigeriana risponderà prontamente ad una richiesta magari formulata in italiano o in un inglese out of order (...)? Oppure l'Afghanistan o il Bangladesh o il Pakistan... o l'Eritrea, la Somalia o tanti Stati sub-sahariani o la Siria, con chi si parla? Anche la scannerizzazione delle impronte digitali, la ricerca della provenienza e le motivazioni dell'espatrio con così tanta gente dovrebbe esser sulle spalle delle amministrazioni italiana e greca, note per essere efficienti...? Si tratta forse di una battuta... ma la ragazza, che è furba, sa benissimo che questo è impossibile e così per spegnere i fuochi alle case destinate ai migranti in Germania dà la colpa ai mafiosi, nel nostro caso, ed agli incapaci del Sud oppure propone di mandar lei la sua polizia (quella che dopo la seconda guerra mondiale è succeduta alla Gestapo) a fare l'identificazione... Un piccolo vulnus al principio di sovranità degli Stati, mascherato come solidarietà europea.
Sostiene, poi, che bisogna stabilire una lista di 'Stati certi' dove rimandare indietro i migranti per motivi economici e qui bisogna dire che la Sig.ra è una fine umorista oltreché una faccia tosta. Secondo lei, il Mali si prende chi proviene dal Burkina Faso o dal Tchad o dalla Nigeria? E il Ghana gli espatriati dal Senegal o dalla Costa d'Avorio? Ha mai viaggiato in quei paesi? Sarebbe come dire che gli Ucraini si prendono gli italiani che emigrano... Invece di riconoscere che l'Africa (L'Afrique étranglée era il titolo di un libro di molti anni fa, sponsorizzato da Jeune Afrique), abbandonata al suo destino dall'Occidente per decenni, si è rivolta alla Cina che sta drenando tutte le ricchezze in molti paesi, aumentandone la povertà..., malgrado la crescita di altri.
Il flusso migratorio si risolve con i centri d'identificazione o con i rimpatri?
O ci è o ci fa... si dice a Roma.
Ma l'attor giovine, sempre ansioso di successi, per tornare a Pontassieve a raccogliere la 'ola', dormiva quando si è parlato in riunione dei centri di identificazione? Tutto concentrato sulle quote volontarie/obbligatorie (...) ha pensato che 'de minimis non curat praetor'?
Non da oggi sosteniamo che l'apprendistato dell'attor giovine ci sta costando troppo perché ora il tema dei centri di identificazione diverrà centrale per chissà quanto... con un presidente francese che ricorda uno dei due Monsieur Dupond, personaggi del cartoon Tintin; ride sempre ma è Pilato.
L'Italia ha un bel chiedere la modifica di Dublino che fa comodo agli Stati membri del centro-nord Europa, ma... ne ha la forza? Dove sono gli alleati? Neppure tra gli Stati membri dei Balcani per i quali peraltro si è molto battuta sembra esserci sostegno...? Fino a che non si comprende che la ricreazione è finita e che bisogna impedire (se ci si riesce...) la commistione tra politica e corruzione e che non si può vivere perennemente con l'arte del Michelaccio, che ci vuole coraggio e competenza, specie in sede internazionale, dove anche se si è custodi di un passato illustre, si è ugualmente tagliati fuori se non si è capaci di interagire. Dire e fare debbono tendere a coincidere.
Guardate con quale semplicità tre americani ed un inglese hanno rischiato la loro vita per fermare un terrorista: dovrebbe farci riflettere, al di là di tante parole...
Volete che Germania e Francia non continuino a decidere per tutti con dei partners così imbelli che non sanno rovesciare il tavolo e dire di no? A chi temeva di dispiacere il Frattini? A certe fratellanze, con notevoli armi di ricatto, che preparano gli accordi bell'e fatti a Bruxelles e che predicano un'appartenenza comunitaria chiarendo bene che alcuni sono più uguali degli altri?
Non abbiamo i soldi per turare le buche nelle strade, per far funzionare gli ospedali, per far fronte alle calamità naturali, per assicurare molti servizi essenziali e ora dobbiamo istituire centri di identificazione efficienti con schedatura per circa mille arrivi al giorno, con tanti migranti che si rifiutano di farsi identificare: se uno è nato nella provincia di Kanu in Nigeria come si fa a verificarne l'identità, in caso di incertezza? La polizia federale nigeriana risponderà prontamente ad una richiesta magari formulata in italiano o in un inglese out of order (...)? Oppure l'Afghanistan o il Bangladesh o il Pakistan... o l'Eritrea, la Somalia o tanti Stati sub-sahariani o la Siria, con chi si parla? Anche la scannerizzazione delle impronte digitali, la ricerca della provenienza e le motivazioni dell'espatrio con così tanta gente dovrebbe esser sulle spalle delle amministrazioni italiana e greca, note per essere efficienti...? Si tratta forse di una battuta... ma la ragazza, che è furba, sa benissimo che questo è impossibile e così per spegnere i fuochi alle case destinate ai migranti in Germania dà la colpa ai mafiosi, nel nostro caso, ed agli incapaci del Sud oppure propone di mandar lei la sua polizia (quella che dopo la seconda guerra mondiale è succeduta alla Gestapo) a fare l'identificazione... Un piccolo vulnus al principio di sovranità degli Stati, mascherato come solidarietà europea.
Sostiene, poi, che bisogna stabilire una lista di 'Stati certi' dove rimandare indietro i migranti per motivi economici e qui bisogna dire che la Sig.ra è una fine umorista oltreché una faccia tosta. Secondo lei, il Mali si prende chi proviene dal Burkina Faso o dal Tchad o dalla Nigeria? E il Ghana gli espatriati dal Senegal o dalla Costa d'Avorio? Ha mai viaggiato in quei paesi? Sarebbe come dire che gli Ucraini si prendono gli italiani che emigrano... Invece di riconoscere che l'Africa (L'Afrique étranglée era il titolo di un libro di molti anni fa, sponsorizzato da Jeune Afrique), abbandonata al suo destino dall'Occidente per decenni, si è rivolta alla Cina che sta drenando tutte le ricchezze in molti paesi, aumentandone la povertà..., malgrado la crescita di altri.
Il flusso migratorio si risolve con i centri d'identificazione o con i rimpatri?
O ci è o ci fa... si dice a Roma.
Ma l'attor giovine, sempre ansioso di successi, per tornare a Pontassieve a raccogliere la 'ola', dormiva quando si è parlato in riunione dei centri di identificazione? Tutto concentrato sulle quote volontarie/obbligatorie (...) ha pensato che 'de minimis non curat praetor'?
Non da oggi sosteniamo che l'apprendistato dell'attor giovine ci sta costando troppo perché ora il tema dei centri di identificazione diverrà centrale per chissà quanto... con un presidente francese che ricorda uno dei due Monsieur Dupond, personaggi del cartoon Tintin; ride sempre ma è Pilato.
L'Italia ha un bel chiedere la modifica di Dublino che fa comodo agli Stati membri del centro-nord Europa, ma... ne ha la forza? Dove sono gli alleati? Neppure tra gli Stati membri dei Balcani per i quali peraltro si è molto battuta sembra esserci sostegno...? Fino a che non si comprende che la ricreazione è finita e che bisogna impedire (se ci si riesce...) la commistione tra politica e corruzione e che non si può vivere perennemente con l'arte del Michelaccio, che ci vuole coraggio e competenza, specie in sede internazionale, dove anche se si è custodi di un passato illustre, si è ugualmente tagliati fuori se non si è capaci di interagire. Dire e fare debbono tendere a coincidere.
Guardate con quale semplicità tre americani ed un inglese hanno rischiato la loro vita per fermare un terrorista: dovrebbe farci riflettere, al di là di tante parole...