giovedì 15 dicembre 2016

IL PAPA E L'AUTONOMIA DEI LAICI NEI GIUDIZI POLITICI

Ma cos’è questo feeling tra il papa e la Raggi? Adesso i 5Stelle piacciono anche al papa? Dove andremo a finire se li appoggia anche la Chiesa?
Oscar Mannoni 


Carlo Biancheri

Il papa pasticcia, dispiace dirlo.
Questo blog è all’opposto della tradizione teologica gesuitica a partire da Suarez in poi che ha portato al razionalismo e a complicate conciliazioni con le ultime novità di successo, come l’uso di Heidegger per la teologia, se non Hegel stesso, il che, con buona pace di Bontadini, è impossibile. Ci riferiamo a Rahner (Karl) ma anche a von Balthasar. Con tutto rispetto, il tomismo di de Lubac ci lascia indifferenti, come anche quello di Daniélou. E non parliamo di Teilhard de Chardin, giacché fortunatamente nessuno più lo cita, forse perché hanno finalmente compreso che la sua è più che altro poesia, immaginazione. La nomina del generale gesuita venezuelano, già amico di Chavez e marxista in gioventù, che teorizza il dovere (incontestabile diciamo noi) di far politica per un cristiano ci sembra che si inserisca in una quasi identificazione della Storia della salvezza con la Storia umana, come direbbe H.I. Marrou di cui non condividiamo, peraltro, l’estremismo agostiniano, un po’ manicheo, quasi dualista;  progresso umano e  salvezza cristiana potrebbero coincidere… ma se c’è coincidenza c’è anche una sorta di integrismo… come nella teologia della Liberazione dove i rivoluzionari erano i portatori del messaggio cristiano.
L’ approccio della tradizione gesuitica, formale ed esteriore come nell’arte da loro ispirata, con i santi superumani…  si accorda, tuttavia, per molti versi con il Giansenismo, cioè il Calvinismo cattolico, e si traduce, in pratica, in mero esercizio della volontà  – il papa dice: fate un’opera di misericordia al giorno, leggete la Scrittura una volta la settimana, fate gli esercizi spirituali (perché? La vita non è forse un esercizio spirituale continuo?) -  e nell’uso degli strumenti del mondo. Manca lo stupore e manca il profeta Osea: la porterò nel deserto (la prostituta…) e parlerò al suo cuore. Tutto lontanissimo da quel Ausculta, fili, praecepta magistri…che vuol dire apri il cuore, come recita l’inizio della Regola di San Benedetto. Non a caso Pascal…
Nella smania di cercare i cristiani anonimi, come li chiamava Rahner, il papa, non immune dal populismo del suo paese e, segnatamente, dalla scuola peronista, vuole il dialogo con tutti, evidentemente  anche con Scientology ed affini… che teorizza  gli alieni ed il pianeta Gaia… Questa linea, tuttavia, che rasenta in certi casi l’irenismo, trascura completamente la lezione di un Bonhoeffer che certo con Hitler non dialogava… Vogliamo dire che se l’interlocutore non ha un’antropologia adeguata, che rispetti l’uomo come fine, si oppone al cristianesimo. Maritain, che certo il papa conosce poco, diceva che è cristiano ciò che è pienamente umano (Umanesimo integrale), ma la pienezza umana ha una valenza metafisica. Maritain,   che aveva partecipato alla stesura della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite, tracciava quel che designa l’uomo.
L’approccio del papa ci pare talvolta affettivo come quando oppone (quasi…) misericordia e giustizia: chi è pentito accoglie con gioia la pena perché cammino di metanoia: pensiamo a chi fa violenza ad un inerme… o all’atteggiamento dell’assassino di Maria Goretti.
Per questo dovrebbe evitare di entrare in un campo che è proprio dei laici, come insegna la Gaudium et Spes. La Raggi ha dato sin qui pessima prova ed è anche insincera con le sue dichiarazioni oltreché arrogante. Per il bene comune  dovrebbe lasciare subito una carica, che non sa  svolgere, per non danneggiare i cittadini. Noi abbiamo imparato da Tommaso d’Aquino che chi uccide il tiranno fa benissimo e merita un premio…Pertanto le critiche alla Raggi,  perché lasci in fretta, sono giuste e doverose: il resto è buonismo.