Carlo Biancheri
Ci
avviciniamo al 4 marzo, non a Natale, quando il colore viola della liturgia
cattolica del periodo di Avvento si interrompe con il rosaceo, appunto per
significare la gioia per un evento grande.
Siccome i
partecipanti all’agone di questa elezione, al di là delle dichiarazioni meri flatus
vocis e delle photo opportunity…, non mostrano alcun interesse nella
maggior parte di loro per valori religiosi, ma anche soltanto umani, il
riferimento alla terza domenica di Avvento, sta solo a significare che,
invece di una grande notizia, rischiamo di trovarci in un tempo anche peggiore
di quello della crisi, appena superata.
Sentiamo
dichiarare da molti, come asini che si impancano a maestri, di voler cambiare
l’Italia –che siano sostenitori dello Stato etico, cioè che stabilisce la
morale?- ma non capiscono che nessuno glielo ha chiesto e che invece loro
debbono esser in grado soltanto di fare proposte serie per poi
realizzarle.
Certo per
elettori non sofisticati riesce difficile farsi un’opinione, specie alla
televisione, dove troviamo giornaliste, diciamo così…, mielose che ci
assicurano con letizia che il ragazzo Di Maio annuncerà presto la lista dei
Ministri per rassicurare Mattarella, diceva la poverina con sorriso smagliante:
la malcapitata, all’evidenza, non conosce la Costituzione italiana che prevede
che il Presidente incaricato sottoponga al Presidente della Repubblica la lista
dei ministri da lui redatta e che quest’ultimo può tranquillamente modificarla,
come avvenuto moltissime volte in passato… Ma il suo capo dalla sede centrale
non fà una piega e dà per buona una castroneria spacciata dalla setta per pura
propaganda per i gonzi. Come volete che i votanti si formino un’opinione?
Il noto costituzionalista
della setta, Tominelli, si è avventurato a parlare di tasse e ha affermato tra
l’altro che con loro al governo ci saranno solo tre aliquote fiscali; alla
domanda con quali risorse pensano di finanziare tutto ciò la risposta è stata
che, secondo lui che se ne intende…, lo Stato non verserà più contributi alle
compagnie petrolifere e del gas e che gli italiani non pagheranno più la
bolletta, perché in casa si riscalderanno con le energie rinnovabili: sole,
vento et similia. Mi dispiace di non poter vivere in questo Disneyland,
perché morirò prima, ma nel frattempo penso che ci saranno case gelide
d’inverno e soffocanti d’estate…
Sulla
riduzione del debito pubblico italiano non riusciranno a farla pagare ai soli
parlamentari ed alle pensioni sopra un certo importo: sono quattro spiccioli
per ridurre il debito di ben quaranta punti percentuali, come sostengono; una
patrimoniale è dietro l’angolo…, con quali conseguenze sulla fuga di
capitali? Robespierre da gioco del Monopoli…
Del resto
amano Pirandello e… Così è, se vi pare… giacché la Raggi, che ha così ben operato, come
arcinoto ai romani, ha affermato che è finita con l’assoluzione per la
questione delle polizze a lei intestate a sua insaputa la persecuzione che le
ha gettato tanto fango addosso…; ha un altro procedimento aperto per falso, ma de
minimis non curat praetor… Del resto, tanti nemici tanto onore, no? Chi lo
diceva?
Non
penserete mica che l’anfitrione delle cene eleganti sia di un’altra pasta? I suoi dichiarano che con la flat
tax negli USA Reagan ha reso ricca l’America (quella bianca e danarosa…),
mentre la sinistra ha fatto aumentare il debito pubblico in percentuale. Con
queste nozioni di economia il personaggio dichiarante pensa che gli uditori
siano tutti scemi, giacché, se il prodotto interno lordo è diminuito diciamo di
dieci punti per la crisi, la percentuale di un debito costante non aumenterà
forse?
Del resto
sono in coalizione, ma se uno dice una cosa l’altro, che vuole uscire dall’Euro
(la setta concorda?), si affretta a dire il contrario e questa è una
sicura premessa positiva per il governo del paese in un periodo che rimane
molto difficile a livello internazionale in generale ed europeo in
particolare.
Natalia
Ginzburg scrisse un romanzo amaro intitolato Ti ho sposato per allegria
(…), i votanti che secondo i sondaggi sosterranno questi bei soggetti forse non
sono dissimili da loro nel compiere atti gratuiti, insensati: non c’è lavoro? Non pensiamoci,
andiamo a ‘farci’ in discoteca…; si litiga in una coppia, beh… forse la
soluzione sono le botte, se non una coltellata, e poi la sacralità della
partita domenicale che è al di sopra di tutto.
Forse non
c’è soluzione di continuità tra il reale ed il pensato per cui ciò che io
affermo è vero in assoluto. Talmente vero che, per affermarlo, si arriva anche
a prendere a botte l’insegnante, se il figlio ha avuto un rimprovero...
Auguri per
il paese!