venerdì 27 novembre 2020

LA SALUTE FA PARTE DELLA VITA E NON VICEVERSA

 Carlo Biancheri

La classe politica italiana è espressione della società che l’ha votata e cioè quella di un paese composto a maggioranza da individualisti.

Il rancore diffuso è giustificato per chi vive in condizioni molto disagiate, come in certe periferie urbane o centri storici degradati, oppure è escluso dalla società in quanto privo di un qualsivoglia sbocco lavorativo; ciò si traduce in protesta che non riesce a farsi proposta e diventa, invece, mera rivendicazione.

Lo Stato funziona sempre peggio; lo dimostra ampiamente la gestione della pandemia che ha messo a dura prova tutti i paesi ma che da noi è stata caratterizzata da improvvisazione, sovrapposizioni, incompetenza, chiacchiere a non finire, senza mai arrivare al risultato richiesto, mentre il fattore tempo sembra essere ritenuto una variabile indipendente: si farà quando si potrà, incuranti delle conseguenze.

Per realizzare qualcosa, come la ricostruzione del ponte autostradale a Genova, è stato necessario operare in deroga a tutte le leggi e ciò dimostra che esse sono per la gran parte inutili, anzi di ostacolo per ogni iniziativa.

Del resto sono state proposte e votate da gente che si esprime in un italiano zoppicante, ha normalmente un basso livello di competenza sull’argomento trattato, gente spesso priva di qualifiche professionali, per non parlare di coloro che della politica hanno fatto una professione e non dispongono di esperienze lavorative significative.

La scuola è stata massacrata ed il livello culturale degli italiani in un paio di lustri si è abbassato considerevolmente. Non è questione di conoscere greco o latino, lingue che facilitano, peraltro, il ragionamento: semplicemente molti dei nostri giovani al termine della scuola superiore non comprendono un testo complesso.

Come si colloca il governo del Conte bis in questo quadro?

Bisogna ricordare che l’alternativa all’attuale governo era quella di consegnare il paese ad uno che in mutande sulla spiaggia dell’Adriatico rivendicava i pieni poteri. Il comunista padano grande amico ed alleato di fascisti nazionali ed esteri, sostenitore di Trump e con legami consolidati che ancor oggi attendiamo di conoscere con la Russia – Savoini chi? –, paese governato da una ‘banda di criminali’, come li ha definiti il dissidente Navalny, avvelenato in Siberia e trasferito in Germania per sopravvivere. Uno che, insieme alla ‘moderata’ di Predappio… Meloni, proponeva l’uscita dall’Euro, dall’Europa, quella della Troika (…), senza la quale oggi saremmo nella condizione dell’Argentina. Pensavano di salvare l’Italia col ricorso ai diritti speciali di prelievo del Fondo Monetario Internazionale, in mancanza di aiuti dalla BCE: economisti di vaglia, no?

Così Renzi fece da levatrice al Governo, mettendo tra parentesi la circostanza che l’alleanza fosse formata con gli adepti di Scientology, a giudicare dal fondatore… autore di scritti sul pianeta Gaia.

Un anno e mezzo di governo ha mostrato la completa mancanza di capacità di realizzare qualcosa che non fosse limitato alla gestione dell’ordinario: immobilismo puro, anzi un governo che produce slogans: Salva Italia, Cura Italia ecc., ecc.

Il partito dell’odontotecnico temporeggiatore Zingaretti, consigliato dal guru formatosi nel PC della scuola delle Frattocchie e quindi a suo tempo stalinista, ha ceduto ai ricatti della setta pentastellata anche a scapito del bene del paese: la seconda fase dell’epidemia non sarebbe stata meglio gestita se avessimo speso subito per la Sanità un certo numero di miliardi che ci sarebbero stati messi a disposizione dai fondi del MES? Non si è fatto perché i 5S non vogliono

Si è abolita la prescrizione perché contestualmente doveva farsi la riforma del processo penale, che è successo? Ma… nulla.

Si sono diminuiti i parlamentari a scapito di una rappresentanza adeguata di partiti minori e di un rapporto corretto con gli elettori che ora avranno parlamentari radicati in più regioni e cioè in nessuna; si era detto che era necessaria la riforma del sistema elettorale. Cosa è stato fatto? Ma…nulla.

E potremmo continuare con la riforma del Trattato di Dublino, del MES in sede europea dove il partito democratico vota in contrasto con l’alleato 5S.

Il partito democratico che ha prodotto un’autonomia regionale disordinata, come svelato dalla crisi provocata dalla pandemia, sembra incapace di avere un disegno per lo sviluppo del paese,per la crescita della produttività e di porre limiti invalicabili agli alleati di governo: si potrebbe sempre tornare al voto

Va detto che viviamo un tempo di crisi culturale nel quale chi svolgeva compiti di supplenza, come la Chiesa, non è alieno da derive populiste, da proposte amatoriali per economie alternative, mentre mancano prese di posizione su ciò che sia giusto od ingiusto, hic et nunc, alla luce del Vangelo.

Il governo del Conte ha così buon gioco, con la sua conventicola di scienziati, telepredicatori, a chiudere in casa una regione o l’altra, a non pubblicare i dati completi della pandemia in modo trasparente per non suscitare dibattiti, a centrare tutto sulla tutela della salute fisica,anche a scapito di disumanità quando si impedisce il contatto delle persone care con i moribondi.

Nei tempi storici ci sono state ben altre pandemie. La peste di Atene, al tempo di Pericle decimò la città e lui stesso morì di peste perché si gettò sul cadavere del figlio e nessuno lo trattenne.

Una delle pagine più toccanti de I promessi sposi è quella della madre di Cecilia che mette la bambina senza vita, vestita elegantemente, sul carro dei monatti a Milano e dalla finestra con la piccolina malata in braccio dice al monatto, improvvisamente divenuto rispettoso, “e voi più tardi verrete a prendere anche noi…”: il cuore.

Il governo e l’informazione corrente hanno ridotto la vita a salutismo, per il quale vanno sospese tutte le libertà individuali, anzi il governo in solitudine, o meglio il presidente Conte e i suoi  fidi (…) stanno predisponendo piani di utilizzo di ben duecento miliardi di Euro di fonte europea senza peritarsi di informarne il Parlamento: tanto a questo governo non c’è alternativa…

Noi crediamo, invece, che, come avveniva sotto i bombardamenti in guerra, la vita continua, anche in periodi di ‘peste’: la salute è un bene da tutelare insieme ad altri, come la sopravvivenza psicologica, quella economica.  È proprio per questo che non si possono sacrificare tutti i giovani adolescenti costringendoli a casa davanti ad un computer, per chi ce l’ha (!), quando si sa che a scuola il numero dei contagi è esiguo e che il problema consiste nel trasporto pubblico.

Se il governo non sa metter mano a tutto ciò, significa che ha fallito, perché non è in grado di assicurare un approccio umano, equilibrato nell’affrontare la pandemia.