mercoledì 19 giugno 2019

IL GOVERNO DEI DILETTANTI AVVENTURIERI E LA NEGOZIAZIONE CON L'EUROPA

Carlo Biancheri

È passato un anno da quando questo governo si è disgraziatamente insediato col risultato di un netto peggioramento della situazione economica del paese,a danno di tutti,specie dei più deboli; lo dobbiamo al voto degli analfabeti, degli analfabeti di ritorno e dei semianalfabeti.
Il Consiglio Ecofin, e cioè i Ministri economici e finanziari degli Stati membri che compongono la UE, ha ritenuto giustificata la proposta della Commissione di avviare una procedura d’infrazione per eccesso di debito, fatto inedito nella Unione Europea, se l’Italia non porrà mano subito a serie misure volte a correggere i conti per un importo richiesto di circa 10 miliardi di Euro.
Qual è la risposta del governo di Pulcinella?
Stiamo predisponendo la lettera di risposta dove dimostreremo che abbiamo ragione oppure: il primato non può essere quello della finanza, come dire, se si siamo indebitati, chi se ne frega…Vi ricordate che l’Avvocato del popolo aveva promesso che il 2019 sarebbe stato un anno bellissimo? Aspettate la seconda metà dell’anno, aveva ammonito: ci siamo… ma non migliora niente… se migliorerà sarà solo grazie a Draghi, ancora una volta.
Le regole non vanno bene e bisogna c ambiarle; non ci faremo ricattare con metodi mafiosi. Già ma questo non si chiama, per caso, fare i conti senza l’oste? Se gli altri sono di diverso avviso, che si fà? Si esce dalla UE e si adotta il modello argentino? Oppure ci si affida a Trump che è come Washington,lo ha detto lui,e che vuole spaccare la UE e promette accordi fantastici su basi bilaterali, a seguito dei quali tutti gli italiani mangeranno quegli orribili muffins e la pizza di gomma da Mc’Donalds o la carne agli ormoni. Del resto il neo-presidente della Consob, mancato Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha fatto il discorso al mercato finanziario tutto centrato sul debito pubblico italiano e sulla sua sostenibilità fino al 200% del PIL, come in Giappone, tenuto conto della ricchezza degli italiani e del rilevante risparmio delle famiglie. La Consob non si occupa di macroeconomia - lo capì in fretta il prof. Spaventa, grande economista e di ben altra statura…- ma di microeconomia e cioè di mercati finanziari e di intermediari, oltreché di emittenti e di diritto societario ecc.  e, quindi, il discorso,come si suol dire, ci azzeccava come i cavoli a merenda o, forse, era quello preparato per il suo insediamento mancato al MEF…  Altri macroeconomisti fanno notare che il paragone col Giappone, paese ad altissima tecnologia e con una produttività non comparabile alla nostra, è del tutto incongruo anche perché il professore del Cagliaritano ha aggiunto che il debito può crescere ma sempre meno del PIL... Appunto! Da anni, da noi avviene esattamente il contrario… Peraltro, l’insistenza sulla ricchezza privata e sul risparmio degli italiani lascia presagire un retropensiero che verte su vasi comunicanti tra il risparmio privato e le finanze pubbliche… e cioè un prelievo per far tornare i conti…
Siamo in mano a degli avventurieri ed orecchianti che approfittano dell’ignoranza e della rabbia degli elettori per narrare, invece di operare con serietà.
Facciamo un esempio. È mai possibile che il paese non riesca ad utilizzare i fondi comunitari per le opere pubbliche? È dal 1983 che la Cassa Depositi e Prestiti si era posta il problema, tuttora irrisolto dopo quasi quarant’anni e che è dovuto all’incapacità delle amministrazioni pubbliche,a cominciare dai comuni,di formulare progetti adeguati. Ci fu una missione a Parigi presso la Caisse des Dépots et Consignations che aveva istituito delle filiali tecniche: la Scic e la Scet che redigevano – talora realizzavano- i progetti  dei comuni stessi… Le alture sopra Nizza sono state costruite (distrutte…) proprio con questi fondi. Dopo quasi quarant’anni da noi non succede niente, anzi chiacchiere. E poi ascoltiamo dei ministri  tromboni che  ci ricordano che siano dei contributori netti alla UE: chi è causa del suo mal pianga sé stesso, recita il proverbio.
Torno in Italia,  ha dichiarato con aria da bullo, con una carica bestiale; l’Amministrazione Trump contro tutto e contro tutti si è affermata e ciò dimostra che si può sognare alla grande: sognare… non affrontare i problemi, come con quota 100 oppure con la Flat tax (a due aliquote? Cioè mezza piatta?) che richiederà, guarda, guarda di sopprimere la gran parte delle agevolazioni fiscali e cioè risparmio energetico, lavori edilizi, medicinali, contributi per  badanti…, quantomeno un aiuto per molta parte del ceto medio. La Flat tax, cosiddetta …, nonostante i tagli, dovrebbe farsi a debito e non si riuscirà, probabilmente, a bloccare l’aumento dell’IVA: parliamo di circa 50 miliardi di Euro da trovare a fine anno. Sostenere che la ricetta europea è sbagliata perché il debito è aumentato è un’idiozia, proferita da uno che parla a vanvera perché omette di rilevare che abbiamo attraversato la più grande crisi economica del paese dalla fine della seconda guerra mondiale. E’ ovvio che si doveva spendere di più…
Il ragazzetto della setta, emulo di Robespierre alla pummarola, vuole il salario minimo e lo situa a 9 Euro; l’Ocse dice: guardate è troppo alto,molto superiore a quello previsto da tutti gli altri paesi Ocse, può ingessare il mercato e la contrattazione… Niente: debbono dare una lezione per sentirsi vivi. Come gli studenti furbetti, scopiazzano dagli altri ma ignorano il contesto e, quindi, importano pasticci, come il reddito di cittadinanza che avrà lo scopo principale di favorire il lavoro nero e di assumere i navigators. Per la procedura di infrazione, la Commissione è in scadenza e questa non conta più niente, dicono. La nuova, se tutto va bene, si insedierà a fine anno, ma nel frattempo la procedura può andare avanti benissimo e poi gli sviluppi successivi sono pressoché automatici. Inoltre, la nuova Commissione non sarà certo favorevole né ai fascio-sovranisti né alla setta 5S, ma sarà sostanzialmente basata su una maggioranza allargata, rispetto all’attuale, per nulla flessibile nei nostri confronti. Anche tra gli altri Stati membri non raccogliamo simpatie: umiliazioni continue che non spengono la bellicosità di chi ci governa.
Forse i nostri Ministri non capiscono quando parlano con gli interlocutori esteri –alcuni come il Salvini alla UE non vanno proprio…, troppo impegnati nella propaganda-; hanno difficoltà con l’italiano (e non ci riferiamo qui al turpiloquio corrente…) figurarsi con le lingue estere. Il Giorgetti, stella di prima grandezza di Cazzago Brabbia nel Varesotto, non si esprime in un italiano comprensibile, mentre in inglese, quando andò negli Stati Uniti, non lo capirono né gli americani né gli italiani presenti…
Il continuo riferimento agli italiani che pretendono di rappresentare o ai ‘cittadini’ è una mascalzonata perché il governo non fà nulla che migliori l’esistente,tranne i provvedimenti a pioggia per assicurarsi l’appoggio dei clienti, a scapito dell’interesse generale che è quello di restare nella UE a pieno titolo, anche negoziando duramente.
Del resto il Salvini - lo ha dichiarato  - ci prova e si può anche sbagliare… Già…, ma essendo lui il capocordata ci farà cadere tutti se si sbaglia. Questo volevate, no?