Il servizio pubblico radiotelevisivo
è pagato dai cittadini che hanno opinioni politiche diverse, ma da circa un
paio d’anni abbiamo assistito ad una sorta di presa della Bastiglia da parte di
un manipolo di giornalisti, mediamente ignoranti degli argomenti di cui
trattano, che sanno bene che in mancanza di controlli e con il sorriso sulle
labbra possono dire ciò che vogliono, specie a RAI 3 o a RAI news 24, e che
hanno trasformato la RAI stessa in una sorta di EIAR, la voce del padrone
pro-tempore… altroché pluralismo. Nella fattispecie, insieme a La 7, a
Il fatto quotidiano, a Il Corriere della Sera e molti altri, hanno tirato la
volata al Grillo/Casaleggio e ragazzi associati con scaltrezza, quasi delle
voci fuori campo, con osservazioni ad alta voce al vetriolo.
Nella puntata di oggi dall’
Annunziata c’erano il Commissario UE Moskovici, Toti, Emiliano e Lupo Rattazzi.
La Annunziata, col suo sorrisetto:
forse crede di apparire cortese, ma in realtà tradisce ben altro…
Voleva a tutti i costi sapere da
Moskovici se sarebbe scorso sangue tra la Commissione europea ed il nuovo
governo italiano e se conosceva Tria – ovviamente no, la risposta… -o Savona
–neppure…- e quali sarebbero stati i punti critici e perché in Europa criticavano
un governo – da lei sostenuto, senza dirlo…- che tutto sommato
aveva le sue buone ragioni.
Il Commissario ha risposto in modo
impeccabile, affermando che ogni Stato membro si comporta come crede, ma che ci
sono regole che l’Italia ha formulato e sottoscritto e che verranno
applicate alle proposte che formulerà il governo italiano; la Commissione
valuterà sui fatti, non sugli scenari.... Quindi di che stiamo parlando? La
giornalista, in difficoltà, si è scusata per le ‘torture’ inflitte al
Commissario, mentre avrebbe fatto meglio a scusarsi per aver formulato domande
stupide e poi, giacché, come noto, è esperta di mercati finanziari, ha rilevato
che i mercati stessi hanno salutato favorevolmente la nascita di questo nuovo
governo!
Una riflessione sul punto va fatta:
può una giornalista propalare a milioni di telespettatori sul servizio pubblico
una simile sciocchezza, non padroneggiando la materia? Le ha risposto
giustamente Rattazzi, in prosieguo, affermando che i mercati si sono calmati
perché avversano l’incertezza, ma gli investimenti esteri si sono fermati e la
propensione al consumo è diminuita; si tratta di considerazioni chiarissime per
un economista, non per una cantastorie come la signora in questione.
Aggiungiamo noi che, rispetto al governo del conte Gentiloni, rimangono sempre
100/120 punti di differenza nello spread e che importanti agenzie di rating
hanno messo il paese sotto osservazione tenuto conto del programma di governo
per un possibile downgrading, rischiosissimo per noi, anche perché la
BCE non potrebbe comprare più i nostri titoli pubblici… L’Annunziata, non paga,
ha presentato Toti come il governatore favorevole alla Lega ed Emiliano come il
governatore favorevole ai 5S e poi ha aggiunto: non parliamo del Pd, perché è
morto, non lo dico politicamente, ma giornalisticamente! Ci scusiamo con i
lettori, ma non riusciamo a capire il ragionamento contorto: politicamente non
lo può dire ma giornalisticamente, con quella bocca, può dire ciò che vuole?
Senza essere smentita? La presa di Bisanzio è andata proprio così: nessuno
vigliava alle porte e tra una spallata e l’altra… Questo è il Bel Paese.
Insieme a lei bisogna spendere due
parole sul governatore del Pd della Puglia che continua ad essere del Pd anche
se, come la giornalista, sembra ritenere il Pd morto e aggiunge che
Rattazzi è l’elettore medio del Pd, ma siccome i ricchi sono pochi, il partito
ha perso… E lo diceva ridendo, pur essendo stato eletto tra le bandiere del Pd…
Il magistrato, onnisciente, come molti di questi magistrati che hanno
imperversato sui giornali a lungo – anche lui parlava di spread! -, ci
ha assicurato che vuole che l’Ilva mantenga il forno a caldo, ma non a
carbone, come avviene in tutto il mondo per questo tipo di produzione, ma a gas
(?) e che è d’accordo col progetto del movimento 5S di bloccare il progetto
attuale per difendere la salute della sua gente. Ha citato il caso di
Genova dove l’impianto a caldo è stato chiuso –ma si trattava di impianti
degli anni ’80…- e, tenuto conto che per chiudere un’acciaieria di queste
dimensioni ci vogliono venticinque anni (v. il caso Pittsburg), non ha spiegato
cosa fare dei 14.000 o 20.000 dipendenti…; forse sarà come per Montalto di
Castro che stiamo ancora pagando e che è chiuso da tempo, ha risposto Rattazzi.
Emiliano continuerà a lavorare per
il dialogo con i 5S, senza consultarsi con i compagni di partito ovviamente, e
ha vantato le sue importanti iniziative in materia di lotta al caporalato nella
sua regione. Caspita!
Si capisce che il Partito
Democratico abbia delle difficoltà, perché ha al suo interno persone che
lavorano per distruggere il partito stesso e che propalano idiozie populiste
che non fanno progredire affatto il paese o i territori che governano.
L’ideologismo è morto, ma l’ideologia come sistema di valori è alla base di
ogni aggregazione: il PD non farebbe bene a riflettere sui valori che propugna,
su cosa lo unisce e su cosa propone per la gente e quale gente?
Senza un’opposizione, senza il Pd il
paese ha chiuso.
Del resto il drago del bar del
Giambellino, il Salvini, in Sicilia ha dichiarato che invece di rimandare a
casa i cinquecentomila come aveva promesso ai gonzi che lo hanno votato – ci ha
messo la faccia!- dovrà fare accordi di rimpatrio con altri paesi africani
–auguri…- e vuole coinvolgere l’ONU – rinnovati auguri…- e la Nato (?!),
organizzazione nordatlantica di difesa! Cosa abbiamo fatto di male per
meritarci un governo così?