martedì 4 ottobre 2016

EFEMERIDI SUI 5S

Finalmente qualcuno incomincia a capire e trova il coraggio di parlare! Speriamo che Pizzarotti abbia seguito e che il M5S si sgretoli da sé!
 
Walther Canepa

Carlo Biancheri

Sarebbe utile fare una riflessione sulla situazione complessiva delle forze politiche che ci governano e del loro rapporto con gli elettori.
Da lustri non c’è alcun rapporto tra governanti e governati, si assiste a votazioni in Parlamento ed in Assemblee elettive dove i votanti eseguono  ordini impartiti da chissà chi, mentre il dibattito, quando c’è, non è mai approfondito e non si delineano vere alternative sulle scelte di merito. Dei collegamenti col malaffare sono piene le cronache.
Si parla senza cognizione di causa dell’Unione Europea, ignorando, al di là degli insulti, che siamo vincolati da norme giuridiche che noi stessi abbiamo scelto e che ci siamo imposte: ci si potrebbe stare in modo diverso ma ci vogliono risorse, know-how, coraggio ed efficienza, in genere tutto quello che  manca ad un paese provinciale come il nostro.
Oltre ai terremoti, che si sono sempre verificati perché siamo in zona altamente sismica, abbiamo guerre vicine e, silenziosamente, continua il flusso migratorio epocale cui presto non riusciremo a far fronte. Ma è l’affabulazione - esse est percipi sostiene la cultura dominante, cioè la chiave è il valore che io attribuisco alla realtà anzi la realtà è per me - la fà da padrone: si parla e così si esorcizza il reale.
In questo quadro, si è inserito anni fa il movimento 5S con un misto di indignazione per l’esistente, di desiderio di cambiamento e di stretto comportamento da setta con capi occulti che gestivano gli attori in modo rigidissimo e senza dover rendere conto ad alcuno dell’operato. Un fai da te unito a presunzione, alla convinzione, cioè, che governare sia facile, all’invito ad aderire a molti opportunisti, spesso gente per tutte le stagioni, pronti a salire sul carro: fà impressione leggere le dichiarazioni di tecnici della Corte dei Conti che spiegano le ragioni che li avevano spinti ad aderire al governo di Roma… “per dare una mano”: ma con quei compagni di viaggio?
Nella difficoltà  l’impostura si manifesta e viene fuori che il garante non eletto ha un potere assoluto, incluso quello sprezzante, significativo del suo modo di essere, di squalificare l’avversario su un piano personale - Pizza(rotti), goditi  i tuoi quindici minuti di popolarità…-, metodo seguito da nazisti e leninisti (abbiamo già rinviato ai quaderni di Paideia al riguardo). Le regole non valgono per tutti ma si applicano a seconda delle convenienze. Verità e menzogna si alternano senza soluzione di continuità, soprattutto non c’è alcun interesse manifesto per il bene comune. La sindaca di Roma, dopo il recente crollo della palazzina a Ponte Milvio, è venuta ben tre volte in un giorno per la gioia dei fotografi, ma il Comune non ha fornito alcun supporto sostanziale alle persone colpite, come, per esempio, la decisione di abbattere l’immobile a spese del Comune stesso, di stanziare fondi per venire incontro alle esigenze dei sinistrati: è tutto nelle mani del magistrato, sembra sia stata la risposta…
Cosa se ne ricava?
Per fare politica occorre disporre di valori di riferimento; l’onestà è condizione necessaria ma non sufficiente e una qualche ideologia, senza la quale non si riesce ad interpretare il reale se non con un pragmatismo esasperato, è necessaria perché stabilisce una gerarchia nei valori. Di questo non c’è traccia nel cosiddetto movimento. Ricordo Pajetta del Pci che contraddetto dai fatti della rivoluzione di Praga sosteneva, fedele a sé stesso e con molta faccia tosta, che la “verità è rivoluzionaria”; adesso, invece, abbiamo il giovanottello, figlio di mamma, che ci dichiara che ha sbagliato, dimenticando forse che la politica è per definizione ciò che riesce e che chi sbaglia cambia mestiere.
L’importanza che ha assunto il Movimento va anche attribuita a una sinistra saccente e a molti media come “Il fatto quotidiano”, “La 7”, ecc., che vedevano un’alternativa radicaleggiante, sanculotta, al sistema politico attuale. Nei loro salotti potevano continuare, col loro sogno impotente, ad impartire lezioni di dover essere, trascurando del tutto che uno dei fondatori del gruppo era un adepto del pianeta Gaia e che, per realizzarlo, ha imposto metodi oscuri, di setta, ed il metodo non è irrilevante nel realizzare il fine…: lo pre-giudica. Soprattutto, ha influito il vizio manicheo di taluni  e cioè tutto il bene da una parte e tutto il male dall’altra e la personalizzazione della politica: non si difende più un disegno, una scelta ma la persona. Tuttavia, il diavolo fà le pentole ma non i coperchi e ci pare che stiamo assistendo alla pentola che bollendo senza coperchio crea disastri…