Finalmente qualcuno incomincia a capire e trova il coraggio di parlare!
Speriamo che Pizzarotti abbia seguito e che il M5S si sgretoli da sé!
Walther Canepa
Carlo Biancheri
Sarebbe utile fare una riflessione
sulla situazione complessiva delle forze politiche che ci governano e del loro
rapporto con gli elettori.
Da lustri non c’è alcun rapporto
tra governanti e governati, si assiste a votazioni in Parlamento ed in Assemblee
elettive dove i votanti eseguono ordini impartiti da chissà chi, mentre il
dibattito, quando c’è, non è mai approfondito e non si delineano vere
alternative sulle scelte di merito. Dei collegamenti col malaffare sono piene le
cronache.
Si parla senza cognizione di causa
dell’Unione Europea, ignorando, al di là degli insulti, che siamo vincolati da
norme giuridiche che noi stessi abbiamo scelto e che ci siamo imposte: ci si
potrebbe stare in modo diverso ma ci vogliono risorse, know-how, coraggio
ed efficienza, in genere tutto quello che manca ad un paese provinciale come il
nostro.
Oltre ai terremoti, che si sono
sempre verificati perché siamo in zona altamente sismica, abbiamo guerre vicine
e, silenziosamente, continua il flusso migratorio epocale cui presto non
riusciremo a far fronte. Ma è l’affabulazione - esse est percipi sostiene
la cultura dominante, cioè la chiave è il valore che io attribuisco alla
realtà anzi la realtà è per me - la fà da padrone: si parla e così si
esorcizza il reale.
In questo quadro, si è inserito
anni fa il movimento 5S con un misto di indignazione per l’esistente, di
desiderio di cambiamento e di stretto comportamento da setta con capi occulti
che gestivano gli attori in modo rigidissimo e senza dover rendere conto ad
alcuno dell’operato. Un fai da te unito a presunzione, alla convinzione, cioè,
che governare sia facile, all’invito ad aderire a molti opportunisti, spesso
gente per tutte le stagioni, pronti a salire sul carro: fà impressione leggere
le dichiarazioni di tecnici della Corte dei Conti che spiegano le ragioni che li
avevano spinti ad aderire al governo di Roma… “per dare una mano”: ma con quei
compagni di viaggio?
Nella difficoltà l’impostura si
manifesta e viene fuori che il garante non eletto ha un potere assoluto, incluso
quello sprezzante, significativo del suo modo di essere, di squalificare
l’avversario su un piano personale - Pizza(rotti), goditi i tuoi quindici
minuti di popolarità…-, metodo seguito da nazisti e leninisti (abbiamo già
rinviato ai quaderni di Paideia al riguardo). Le regole non valgono per
tutti ma si applicano a seconda delle convenienze. Verità e menzogna si
alternano senza soluzione di continuità, soprattutto non c’è alcun interesse
manifesto per il bene comune. La sindaca di Roma, dopo il recente crollo della
palazzina a Ponte Milvio, è venuta ben tre volte in un giorno per la gioia dei
fotografi, ma il Comune non ha fornito alcun supporto sostanziale alle persone
colpite, come, per esempio, la decisione di abbattere l’immobile a spese del
Comune stesso, di stanziare fondi per venire incontro alle esigenze dei
sinistrati: è tutto nelle mani del magistrato, sembra sia stata la
risposta…
Cosa se ne ricava?
Per fare politica occorre disporre
di valori di riferimento; l’onestà è condizione necessaria ma non sufficiente e
una qualche ideologia, senza la quale non si riesce ad interpretare il reale se
non con un pragmatismo esasperato, è necessaria perché stabilisce una gerarchia
nei valori. Di questo non c’è traccia nel cosiddetto movimento. Ricordo Pajetta
del Pci che contraddetto dai fatti della rivoluzione di Praga sosteneva, fedele
a sé stesso e con molta faccia tosta, che la “verità è rivoluzionaria”; adesso,
invece, abbiamo il giovanottello, figlio di mamma, che ci dichiara che ha
sbagliato, dimenticando forse che la politica è per definizione ciò che riesce e
che chi sbaglia cambia mestiere.
L’importanza che ha assunto il
Movimento va anche attribuita a una sinistra saccente e a molti media come “Il
fatto quotidiano”, “La 7”, ecc., che vedevano un’alternativa radicaleggiante,
sanculotta, al sistema politico attuale. Nei loro salotti potevano continuare,
col loro sogno impotente, ad impartire lezioni di dover essere, trascurando del
tutto che uno dei fondatori del gruppo era un adepto del pianeta Gaia e che, per
realizzarlo, ha imposto metodi oscuri, di setta, ed il metodo non è irrilevante
nel realizzare il fine…: lo pre-giudica. Soprattutto, ha influito il vizio manicheo di
taluni e
cioè tutto il bene da una parte e tutto il male dall’altra e la
personalizzazione della politica: non si difende più un disegno, una scelta ma
la persona. Tuttavia, il diavolo fà le pentole ma non i coperchi e ci pare che
stiamo assistendo alla pentola che bollendo senza coperchio crea
disastri…