martedì 22 maggio 2018

UNA BANDA DI IRRESPONSABILI MA NON BISOGNA CEDERE

Carlo Biancheri

Rassicuriamo la setta e gli estremisti della Lega che sostengono che non c’è più destra né sinistra come se gli interessi di chi non ha casa né lavoro coincidessero con quelli di chi si può permettere la Ferrari: non abbiamo paura del nuovo governo di incapaci – temiamo per tutti noi, per l’Italia, come se uno si affidasse ad un macellaio per una operazione chirurgica…- ma constatiamo che per loro le balle sono irrilevanti. In effetti, ne hanno contate tante agli italiani e le continuano a raccontare, come da ultimo la conversione dell’ILVA a Taranto (!), anche se lo scienziato Emiliano concorda… Per loro è del tutto irrilevante che un professore di diritto privato a Firenze, potenziale presidente del Consiglio, immanicato con la setta grillina che ne ha proposto la candidatura nell’organo di autogoverno della giustizia amministrativa, come membro laico, dichiari nel cv di aver frequentato la New York University senza precisare di aver assistito a tre lezione o di aver parlato con gli studenti per perfezionare la lingua… oppure di aver conseguito un master. Io ho visitato la Casa Bianca, come turista, ma non ho mai scritto nel mio cv di aver intrattenuto rapporti con la Casa Bianca… C’è differenza o no? Il buon giorno si vede dal mattino…
Il ligure Rixi, esponente della Lega, autorizzato a parlare per il gruppo di incompetenti, descrive l’estero, confondendo tra UE e mercato finanziario, anzi su Sky oggi precisa che il mercato finanziario internazionale comprende quello africano… Forse si ricorda degli investimenti della Lega in Tanzania e dei diamanti ma, per favore, non lo dica a chi si intende di mercati finanziari, perché gli esperti chiederebbero a gran voce di riaprire a Quarto i tetti rossi – i genovesi capiranno…- per mandarcelo con provvedimento di trattamento obbligatorio.
Assistiamo ad una tarantella con delle proposte esplosive, irrealizzabili, infantili che stiamo già pagando in quanto si è innalzato lo spread e continuerà a farlo, costringendoci ad un onere aggiuntivo per il servizio del debito pubblico. Il direttore di Libero, intervenuto nel dibattito, non si preoccupa perché tutti gli ultimi governi hanno aumentato il debito, secondo lui, senza fornire cifre precise e soprattutto omettendo di dire quanto aumenterebbe con questo governo…- se andassimo al 140% (siamo al 130%) del PIL,  il debito sarebbe   fuori controllo- ; come dice il proverbio: mal comune mezzo gaudio, cioè, come abbiamo scritto più volte, mal de todos, remedio de tontos, in castigliano…
Ma non sono tanto le balle che pure sono significative di un modo di essere e di pensare, ma la totale incapacità di capire il limite del nostro operare. Bisogna riequilibrare l’Europa centrandola sul Mediterraneo, sostengono: giusto ma dove sono gli alleati? Quanto contano? C’è una maggioranza ponderata  nel Consiglio europeo dove si assumono le decisioni? Vogliamo uscire dall’Europa come quando bocciamo la TAV, opera inutile…, non capendo che non può esser la Val di Susa a decidere per tutti noi, perché rinunciare alla TAV significa far passare la modernità dei trasporti al di là delle Alpi, se conoscessero almeno un po’ di Storia!
Siamo nel tempo delle conseguenze e i governi degli ultimi quindici anni  portano la responsabilità dell’attuale degrado, perché si sono comportati come ignavi, anche se gli ultimi due hanno riagganciato la ripresa. Bisognava fare ben altro, però. Tuttavia, gli uomini di buona volontà debbono mantenere la lucidità e non cedere al trend di idee correnti e continuare a riconoscere la realtà: il re è nudo, infatti…