Carlo Biancheri
Il nuovo governo è una mascalzonata perché:
-nella campagna elettorale la Lega
non ha mai detto che si sarebbe alleata con i 5S e la sorella d’Italia Meloni
definì il Salvini un traditore, salvo poi ricredersi per oscuri motivi e fare
equilibrismi con l’astensione e la valutazione delle iniziative, caso per
caso;
-il movimento 5S doveva governare
da solo, secondo quanto dichiarato, mentre i quasi novanta giorni per formare il
governo, ad avviso di Conte, sarebbero responsabilità di tutti, non dei soli due
artefici del contratto cioè la Lega ed il
movimento 5S;
-è guidato in modo notarile da un
pugliese del Gargano che poco sa di politica ed è del tutto privo dello
standing che si richiede nei rapporti internazionali: un vaso di coccio
che viaggia su un carro tra due vasi di ferro. Ma si dimostra provocatore,
perché alla giusta osservazione che sarebbe ora di finirla di fare campagna
elettorale, in quanto il governo ha fatto un programma che è un libro dei sogni,
privo di coperture, nella replica al Senato ha avuto l’ardire, diciamo così…, di
rispondere che forse era una novità che si sostenesse nelle sedi istituzionali
quel che era stato, per noi, propalato in campagna elettorale…;
-le prime dichiarazioni politiche
del Ministro dell’Interno, formatosi sui quiz televisivi, capo di una Lega delle
cui malefatte ci ricordiamo: i diamanti, gli investimenti in Africa col pubblico
denaro, le lauree in Albania e molte, molte altre vergogne, che portarono allo
spot della scopa di Maroni - elettori ciechi e sordi si sono
dimenticati…-sono disastrose. È riuscito a sostenere che la Tunisia esporta galeotti,
ignorando che nel Mahgreb ci sono tre paesi cosiddetti fratelli: Tunisia,
Algeria, Marocco, e offendendone uno ne offende tre e se ne offende tre c’è la
Lega araba, ora dormiente, che si risveglierebbe in fretta, può esserne certo,
pregiudicando i rapporti tra l’Italia e tutto il mondo arabo che è al di là del
mare. Ha detto no alla revisione della Convenzione di Dublino, ma c’è il rischio che tutto
rimanga invariato perché non avrà facilmente la
maggioranza ponderata nel Consiglio europeo, anche se si allea con Orbàn, che
rappresenta uno Stato minore e altri piccoli Stati;
-si rimane nell’Euro a parole,
mentre si vara un programma che non consente alcun dialogo con l’Europa, perché
i dilettanti ignorano che per cambiare le regole bisogna formare
alleanze,persuadere altri Stati membri che
da soli rappresentano il 40% del PIL europeo e
l’Italia è importante nella zona Euro, ma gli altri Stati membri, alla lunga,
andranno avanti senza di noi ,in quanto
ciarlieri ed inaffidabili. La linea in economia
sarà quella di Savona non del giurista
aziendalista ed è rischiosissima:
un paese
autarchico tornerà in povertà, perché chiuso in sé stesso ed incapace di
affrontare il mondo globale;
-l’apertura alla Russia di Putin,
che cerca da ex capo del KGB,i servizi
segreti sovietici, organismo simile alla
Stasi nella Germania dell’Est, alla Securitate in Romania, di
scassare il fronte europeo per celare il disastro economico del suo paese, fuori
dai grandi centri urbani, è sconsiderata perché si scontra con l’appartenenza alla Nato
di cui l’Italia fa parte dagli anni ‘50 del secolo scorso;
-introdurrà un’imposizione fiscale
che stravolgerà il principio di progressività che è previsto in
Costituzione;
-colpirà i più deboli con
provvedimenti retroattivi, cioè alla Robespierre, che sono popolari, ma
ingiusti, perché feriscono gli anziani e violano il principio dei diritti
acquisiti, ribadito dalla Corte costituzionale;
-i mercati non si fidano di questo
Governo - è da stupidi opporre persone e mercati quasi che il mercato non fosse
un principio di realtà che nessuno Stato governa: dipende dalle scelte
d’investimentodi chi investe,di tutti gli investitori,nazionali ed esteri.
Il mercato, attualmente, fà salire lo spread
sui titoli italiani rispetto ai
tedeschi,dopo le dichiarazioni di
Conte in Parlamento ed è la prova del nove;
-il governo del cambiamento che
vuol aprire la terza Repubblica provocherà di certo un cambiamento nell’alleanza con
l’estrema destra, ma nel peggio!