Carlo Biancheri
Il Vice-
Presidente del Consiglio pro-tempore, nonché Ministro dell’Interno, ha
consentito, bontà sua, a far sbarcare dopo dieci giorni il resto di quei
disgraziati che già erano in territorio italiano, la nave militare, non senza
aver fatto loro visitare il Mediterraneo e il molo di Catania dove sono
rimasti prigionieri a bordo, con restrizione alla libertà di movimento senza la
convalida da parte del magistrato. È indagato, il poveretto…, per reati gravi,
ma interpreta, a suo dire, la volontà degli italiani –non la nostra, si vede
che ci ha tolto la nazionalità…- che debbono tutti aver ripudiato la
Costituzione se consentono alla violazione di leggi, come reputa il Pm di
Agrigento.
Siccome l’UE
non ha tempo da perdere con uno che vuole favorire l’autocrate Putin a
livello internazionale e che vuol portare l’Italia sulle posizioni di alcuni
paesi dell’Est Europa, già comunista, non ha accolto l’ultimatum della
ripartizione dei profughi, nell’assunto che gli arrivi in Italia sono diminuiti
dell’80% rispetto allo scorso anno e che dei settecentomila arrivati una
cospicua parte se ne è già andata dal paese: qui non ci vogliono stare. Per
inciso, sia la Convenzione di Dublino sia la missione Sofìa sono testi
approvati rispettivamente dal Frattini e da Maroni, come Ministro dell’Interno…
non dall’opposizione a questo cosiddetto Governo.
Con
blandizie e minacce, il Ministro che brandisce rosari e Vangeli come corpi
contundenti, è riuscito a trovare nientemeno che… l’appoggio dell’Albania che
ne ha accolti venti, mentre l’Irlanda, il cui Governo sarà stato
sollecitato dalla Chiesa, in occasione del viaggio del papa, ne ha preso
alcuni. Gli altri sono a carico della Conferenza Episcopale Italiana, quindi, ’senza
costi per lo Stato…’, ha tuonato l’esperto di quiz televisivi, come se si trattasse
di moltitudini.
Questo modo
di agire, irrispettoso delle leggi, da parte di un Ministro che sfida
continuamente il mondo intero, comincia ad essere un caso psicologico. Non paghiamo
i contributi previsti dai Trattati? La Corte di Giustizia ci condannerà e
con gli interessi. Non paghiamo nuovamente? Allora usciamo dalla UE e da tutti
i benefici del mercato interno e dall’ Euro. Niente paura, avremo per un po’ –
non per sempre (!)- il sostegno dell’Albania, cui si aggiungeranno, forse…, la
Transnistria, il Montenegro con cui potremo stabilire proficui rapporti
commerciali in materia di vendita di armamenti, di ricotte e di malavita
organizzata.
‘La
situazione è grave ma non è seria’ diceva Flaiano, ma qui diventa serissima
anche perché non Draghi, come dicono i cerebrolesi, ma la BCE, cioè il Board
(sapete cos’è?), hanno deciso di chiudere col programma c.d. ‘quantitative
easing’ e l’Italia con la fuga di investitori esteri, come il fondo pensione
dei minatori del Canada e molti altri, dai nostri titoli pubblici come farà a
coprire le scadenze che attengono ad un terzo del debito pubblico? La
decrescita non sarà felice...
L’altro
dioscuro ragazzetto, Vice-Presidente del Consiglio pro-tempore, ci ha informato
che nel parere dell’Avvocatura dello Stato sul caso ILVA emergono profili
di criticità sulla gara che configurano eccesso di potere e che, quindi, fanno
sì che l’aggiudicazione sia sostanzialmente illegittima e ciò a motivo del male
operare dei delinquenti (?) del Governo che ha preceduto quello del cambiamento
(in pejus). Però, la gara non si può annullare per l’astuzia
diabolica dei predecessori, occorre anche l’interesse generale per farlo o che
si presenti un concorrente danneggiato: delitto perfetto. Il parere in
questione verrà reso noto solo il 6 di settembre p.v., perché non è adatto a
noi poveretti: è a luci rosse! Non sia mai che risulti dalla lettura che lui
non lo ha capito, deve servirgli per la sua particina quotidiana che consiste:
come sono cattivi gli altri ma noi stiamo lavorando per rimediare…
Ha
frequentato due anni di giurisprudenza e non può aver dato l’esame di Diritto Amministrativo,
almeno secondo l’antico ordinamento degli studi giuridici…, ma anche a gente
poco esperta come noi risulta che un atto amministrativo in essere, se viziato,
o è nullo o è annullabile, a meno che il vizio non sia di scarso rilievo. Se
ricorrono i presupposti, incluso l’interesse generale, il Ministro lo deve
annullare, altrimenti si configurerebbe una omissione di atti di ufficio
sanzionabile ecc…, ecc… No, non lo annulla, anzi… poi ci ripensa e dichiara che
la questione è aperta…: ’stiamo approfondendo’… Dopo novanta giorni di
riflessioni tramite la lettura di migliaia e migliaia di pagine…, il giovinotto
vorrebbe che le castagne dal fuoco gliele tirassero fuori i sindacati e
l’aggiudicatario della gara, trovando un accordo ‘ tra loro’ sugli esuberi (ma
se l’aggiudicatario non è nemmeno certo di esserlo?), di talché il
Ministro potrebbe dire: ecco si è trovato l’accordo, è una schifezza ma
non si può fare diversamente. In altre parole, essendo ormai acclarata la sua
incapacità a decidere, il nostro non fà che fuggire ed inventarsene una ogni
giorno, ma… il diavolo fà le pentole ma non i coperchi e sembra che
stiamo arrivando al capolinea. Uno vale uno, divulgato dall’ex comico,
pregiudicato, quello della favoletta sulla caduta del ponte a Genova…, o la
cuoca che può dirigere un Soviet, secondo Lenin, non sembrano trovare
riscontro nella realtà.
La
perfezione del delitto consiste, ad avviso di chi scrive, nell’aver consegnato
il paese a gente che sta facendo un danno grosso alla collettività , isolando
il Paese e facendo dell’incompetenza un valore: come dire? Affidiamoci
agli asini…