Carlo Biancheri
Molti sono in vacanza nello stivale, giustamente dopo quasi tre anni di pandemia e crisi, si cerca un po’ di tregua: si lavora per vivere, non si vive per lavorare. Eppure tra quaranta giorni circa succederà qualcosa che potrà veramente cambiare la nostra vita per anni: si vota.
Il precedente è del 2018 e bisogna complimentarsi con chi ha votato portando al potere quelli che dovevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, che dovevano abolire la povertà, che erano interscambiabili perché uno vale uno… che erano contro tutto, senza esser capaci di realizzare un fico secco, anzi, solo danni, come durante la pandemia. Si accompagnarono con i celti della Padania, gli adoratori delle sorgenti del Po, poi convertiti al cristianesimo ma in una forma eretica, perché contraddicono un buon numero di comandamenti, pur esibendo rosari e vangeli – che diventano corpi contundenti - o madonne; assicurano di amare il prossimo, purché non clandestino, ergo la Sacra Famiglia in Egitto andava rispedita subito a casa propria, sotto Erode e la sorte di Gesù… beh… de minimis non curat praetor!
Abbiamo scritto che la democrazia è uno strumento delicato, come si erano ben accorti i greci che l’avevano inventata, anche se le assemblee/agorà, per citare la trovata del Letta, erano limitate a cittadini maschi e possidenti.
Temiamo, ad esempio, che le folle che inneggiavano al giocatore recentemente acquisito da una squadra calcistica in centro Italia, votino senza sapere quel che succederà ma solo sulla base di confusi stati d’animo e simpatie.
Sentiamo, inoltre, in continuazione proclami solenni di fedeltà atlantica, come se ce ne fosse bisogno – excusatio non petita accusatio manifesta, si dice in latino – ripetuti dai politici; anche in inglese/romanesco dalla donzella che è pronta a fare la Presidente del Consiglio del Governo italiano! The State must be present…, che detto ad un anglosassone non significa assolutamente nulla. Le riunioni del G7 sono normalmente formali e noiose: tutti si esprimono in inglese ma un intervento della suddetta, quale rappresentante dell’Italia, susciterebbe sicuramente un buon umore nel consesso, perché un po’ di comicità ci vuole in ogni circostanza.
Il governo non è caduto perché Draghi se ne voleva andare, come dicono alcuni mentitori seriali, ma perché, se i partiti della maggioranza non votano la fiducia, pur mantenendo i ministri, chiaramente il governo non può continuare. Questi partiti erano la setta 5S, la mammoletta di FI, al seguito del Capitano leghista che è pronto al comando dopo gli studi al bar Sport di Milano Rogoredo e i viaggi ‘culturali’ a Mosca alla scuola di Putin.
Non c’è un Centro destra ma una destra che vuol prendere il potere nel nostro Paese perché la gente vuol cambiare purchessia... Il giornalista de Il Tempo della cronaca di Roma Tajani, poi divenuto parlamentare europeo e presidente del Parlamento, grazie alle manovre ciniche della Merkel - mai abbastanza criticata -, si affanna a spiegare che loro sono il centro moderato e che, come la mosca cocchiera di Lafontaine, saranno la garanzia nel nuovo governo di fedeltà atlantica ecc. ecc. Curioso il fatto che non abbia potuto assicurare che il suo amato signore Berlusconi, di cui tutti ricordiamo le malefatte politiche,i mostruosi conflitti di interesse oltre alle cenette, non abbia mai condannato il criminale di guerra Putin con nome e cognome per l’invasione dell’Ucraina che ha già provocato decine di migliaia di morti innocenti, distruzioni sistematiche, operate da selvaggi, ed esodi di massa. L’anzianissimo cavaliere, comparso in televisione con capelli nerissimi e una faccia spettrale, ha promesso mare e monti, taglio di tasse, pensioni a 1000 Euro e, perché no, panettoni agli italiani; ha assicurato di aver cercato l’amico Putin ma di non esser riuscito a parlargli per dissuaderlo dal continuare la guerra. E dire che erano intimi, perché il Putin, con rara eleganza, gli regalò un lettone nell’ipotesi che vi dovessero ‘riposare’ più persone… Tanto basti per dirvi che razza di sceneggiata dobbiamo subire per esercitare un diritto fondamentale in uno Stato che si vuole costituzionale.
Del resto, abbiamo tutti seguito le mosse dei cosiddetti moderati della Lega,dopo la scelta del capo,i governatori del Nord Est, i ministri amici di Draghi: ci sono parsi tutti fedeli seguaci di don Abbondio il quale ebbe a rispondere al cardinal Federigo che lo rimproverava per la sua pusillanimità, non avendo sposato Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, per volere di don Rodrigo: il coraggio uno non se lo dà…; infatti, non si è mossa foglia dalle loro parti.
Se con questa sciagurata legge elettorale che il Pd si era ripromesso di cambiare, quando lasciò passare il demenziale taglio dei parlamentari della setta 5S, ma che poi si è ben guardato dal farlo, vincerà la destra, ci saranno problemi serissimi, perché ancora una volta l’Italia mostrerà il suo vero volto quello da commedia dell’arte. Come si fa a dire che si è europeisti e poi nel contempo si propone di rovesciare la gerarchia delle fonti mettendo il diritto nazionale sopra quello europeo (Meloni ha firmato disegni di legge in tal senso!). La giurisprudenza della Corte di Giustizia ha già bocciato questa stupidaggine anche contro la Corte costituzionale tedesca che metterebbe in crisi il sistema europeo e comporterebbe un Italexit con ritorno alla liretta. In questo paese i piazzisti fanno sempre i conti senza l’oste, che nella fattispecie sono gli altri Stati membri che non seguono la Meloni, tranne Orbàn e, solo in parte, dopo l’invasione dell’Ucraina, i polacchi. Ma quanti anni ci vogliono per cambiare i Trattati? E poi i rapporti con Putin? Della Lega sappiamo benissimo e di Berlusconi pure, la giovine si è pronunciata ma sono in tre…!
E come pensano di portare avanti i programmi del PNRR? Con personale politico come quello emerso nel Lazio meridionale a Terracina?
E la gestione del debito pubblico con le promesse del Salvini sulle pensioni a quota cento,sulla flat tax,sulla rottamazione delle cartelle fiscali? Gli investitori esteri chi li rassicura ?La Ronzulli ?La Russa ?Il Tajani ?
L’effimero Letta ha voluto fare un accordo di schieramento perché all’interno del Pd ci sono i cantori del socialismo e il vice segretario Provenzano vuole nazionalizzare i mezzi di produzione (!) cioè uno Stato ad economia centralizzata (bisognerà cambiare in fretta l’art. 41 della Costituzione che prevede che l’iniziativa privata sia libera pur con i limiti noti…), oppure ci sono i devoti di Gramsci che, ahimé , era stalinista…, altri ancora vogliono ricucire col neo-compagno Conte, per questo occorreva l’appoggio del cuoco Fratoianni ( come la cuoca, che ,a detta di Lenin, era in grado di dirigere un Soviet…?) o del c.d. verde Bonelli che della transizione ad un sistema meno inquinante poco gli cale: ciò che inquina si chiude subito e se gli operai vanno a spasso si riconvertiranno… alla stagion dei fiori .Questi due non hanno mai votato la fiducia a Draghi e se ne vantano pure.Siccome il Pd non ha alcuna intenzione di dire che la tattica delle riforme può avere una valenza rivoluzionaria continua con la scemenza di Berlinguer che definiva il Pc come partito di lotta e di governo :come le due cose si concilino lo si può comprendere solo nella lingua sarda.
Calenda ha ragione da vendere nel mettere l’accento sui contenuti e certo non poteva stare con estremisti opportunisti come i due gruppuscoli del cuoco e del verde che si oppone ai rigassificatori – staremo al buio d’inverno?- perché si vota per un programma ed una visione non per un’accozzaglia da torre di Babele .La Bonino di + Europa non concorda ma la ricordiamo troppo bene come ministro delle politiche comunitarie, ardente sostenitrice delle tesi del massone olandese, arrogante e superficiale, Bolkenstein che predicava un liberismo selvaggio in tutti i settori, alla Thatcher per intenderci, magnificando la bontà dei mercati e sottacendo quel che sosteneva Keynes e cioè che un mercato senza regole è una giungla…La Signora vuol essere rieletta per passare alla Storia, come don Goncalo Fernandez de Cordoba,governatore dello Stato di Milano…?
A un certo punto ripeteremo con Aristotele che in un mondo di matti i savi sono considerati matti dagli altri.
Bisogna accettare di non vincere a tutti i costi ma di combattere in buona fede, anche perché chi crede sa bene che nel Vangelo sta scritto che i figli delle tenebre sono più scaltri di quelli della luce…