Carlo Biancheri
Così il giovanotto di Pontassieve,
forse deluso dall’esito del vertice di Brussels sull’emigrazione, si è espresso
all’inizio della conferenza stampa, ieri sera.
Chi ha lanciato i fiori in mare a
Lampedusa ? Papa Francesco, per caso?
Cominciamo col dire qualcosa che il
pressapochismo del nostro giovine che sta imparando i primi rudimenti della
politica interna ed internazionale (a spese nostre…), al di là dei trabocchetti
e della tattica che conosce benissimo, ma che fà al massimo vincere scaramucce
o battaglie, ma non la guerra…, probabilmente ignora.
Ci sono gesti che parlano alle
coscienze, come la marcia in Alabama contro il razzismo, come il dialogo di
Francesco ‘piccolino’ col Saladino, durante le Crociate (!), quel Saladino
che gli regalò oggetti che sono esposti ancor adesso a Santa Chiara ad
Assisi, anche se non portano a risultati politici immediati. Forse il nostro,
contagiato dal modo di ragionare del mondo massonico con cui è costretto a
confrontarsi quotidianamente, considera le cose solo in termini di potere, di
rapporti di forza… Anche Stalin la pensava così quando chiese quante divisioni
avesse il papa, alla fine della seconda guerra mondiale… Ma è un ragionare
sciocco, perché tiene conto solo dell’immediato, non del futuro. Così i suoi
disegni di legge sono dei pasticci come l'Italicum, come la riforma del
Senato, come l’abolizione nominale delle province.
‘Ringrazio David che rappresenta un
paese che siede nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite… per il
suo appoggio’...
Due osservazioni: David, che fà delle
belle vacanze in Toscana con Samantha, considera l’Italia - mi voglio rovinare…
- come un popolo di albergatori e di osti. Anzi forse pensa che gli
albergatori sono spesso disorganizzati e confusionari e poco efficienti, ma il
paesaggio è ancora bello e c’è il sole e quindi si può fare, tanto più che il
vino è buono e ci si sbronza volentieri. Ma per il resto… underdogs… Quindi gli immigrati ve li tenete, altrimenti
sparate loro o buttateli in mare come fanno quei gentiluomini degli australiani
che tra l’altro a difenderli hanno un oceano di mezzo… e non un ‘canale’.
Il Regno Unito (ma per quanto ancora?)
siede sì nel Consiglio di sicurezza ma conta il due di picche; quindi citare il
gran peso della Gran Bretagna è sinonimo di apprendista di paese …; avesse
parlato di Cina o financo di Russia per non menzionare gli USA… sarebbe
stato diverso. E poi David, il caro amico David…; come tutti gli italici che
considerano i forestieri esseri superiori, l’attor giovine non ha ancora capito
che chiamarsi per nome nel mondo anglosassone non vuol dire essere amici, ma
soltanto colleghi… quelli stessi che non necessariamente ti sostengono… anzi.
Non penserete mica che l’approccio
sbagliato del nostro che confonde pubblico e privato non sia in sintonia
con il linguaggio degli oppositori. Non parliamo dei leghisti perché non c’è
alcunché che meriti di esser detto, salvo ricordare le osservazioni di Gadda
sulla mimesi ed il linguaggio del dittatore Mussolini… Ma gli altri, gli adepti
del pianeta Gaia, quelli che secondo Nietzsche sarebbero al di là del bene e
del male…, prima parlano e poi pensano ed è una confusione continua di pineapples
and oranges come dicono gli anglosassoni… Quel che manca in questi giovani
che si sono trovati troppo presto in posti apicali è la criticità su sé stessi:
sinceramente io cerco di parlare solo di quel che conosco un po’ e non pretendo
di padroneggiare lo scibile umano, né desidero fare del moralismo a buon
mercato. Non sarebbe meglio che ciascuno esaminasse sé stesso e ci si confrontasse
su proposte e progetti invece che su accuse alla persona o ai partiti?
Non ci sono soluzioni al problema dei
flussi migratori per un paese che è uno stivale nel mar Mediterraneo…, salvo
fare politica con i paesi arabi che noi avremmo potuto mettere in pratica
da decenni anche perché non avevamo, con loro, il pesante retaggio colonialista
dei francesi, poco amati in Tunisia e detestati in Algeria e Marocco, ma…
soli interlocutori fidati perché costanti… Gli inglesi, si sa, sono mercanti
che spesso imbrogliano come nei servizi finanziari…; noi abbiamo fatto le
cicale, abbiamo tollerato e patteggiato con le mafie, abbiamo dato la politica
in mano a mestieranti ed attori di avanspettacolo ed eccoci qua: lo Stato
dov’è? Monsù Travett tanto svillaneggiato ci sembra un eroe di altri tempi. C’è
qualcuno che cerchi disperatamente nella cosa pubblica di perseguire
l’interesse generale al di là delle perenni emergenze dovute ad imbrogli od
incapacità? Io credo che ci siano tanti in Italia cui si possa dire: ti pago
poco per fare qualcosa che resti e che sia utile a tutti…, ma credo che invece
di continuare la litania del ‘bisogna farsi valere in Europa’ non sarebbe male
se si cominciasse a valutare quali sono i benefici ed i costi dello stare
in questa Europa trasformatasi in un libero mercato senza solidarietà.