Carlo Biancheri
Giusto un intellettuale di Milano Rogoredo,
educato al bar Sport, avrebbe potuto esprimersi così dopo esser
stato graziato dal Senato a furor di popolo per aver agito
nell’interesse pubblico. Senza atti formali, ma con messaggini,
aveva decretato il sequestro per cinque giorni su una nave della
Guardia Costiera Italiana di un gruppo di eritrei, come noto
potenziali pericolosi terroristi. Il Tribunale dei Ministri,
competente per territorio, aveva chiesto di poterlo processare,
rigettando la domanda di archiviazione del pubblico ministero, ma
un Senato, composto in buona parte da gente del tutto inadeguata
al compito che i senatori sono chiamati a svolgere, ha deciso che
il pericolo di tornarsene a casa, in caso di caduta del governo,
fosse troppo rilevante e così il Salvini ha ben operato
nell’interesse pubblico, secondo loro.
A voglia a spiegare che l’interesse pubblico
non consente ad un ministro di commettere reati e men che meno di
privare della libertà personale una persona italiana o straniera
che sia, senza l’intervento dell’autorità giudiziaria: si tratta
di norma costituzionale ma, come insegnano gli idealisti: Esse
est percipi, altrimenti detto, ciò che è reale è il valore
che tu gli dai… se ne deduce che: questa sera si recita a
soggetto! Così un altro intellettuale di vaglia, il Gasparri, già
fascista o affine, relatore di maggioranza nella fattispecie, ha
garantito che non erano torturati i migranti, anzi rifocillati,
una crociera ai Caraibi insomma, e che quindi non c’era alcuna
violazione di legge nelle more della loro identificazione, prima
di entrare in territorio italiano. Ma quale identificazione,
Gasparri? Erano già, tra l’altro, su territorio italiano, in
quanto la nave batteva bandiera italiana e per giunta l’equipaggio
indossava le stellette… Dice nulla tutto ciò? Ad una persona di
media cultura e sana di mente sembra dire qualcosa.
D’ora in poi tutti i ministri, con la scusa
dell’interesse generale, magari in combutta tra di loro, in barba
al principio che la responsabilità penale è personale, potranno
murare o dar fuoco alla vostra casa nel timore dell’epidemia, come
al tempo della peste manzoniana, anche se l’epidemia consiste solo
nel pretesto per l’ennesima sceneggiata a vantaggio delle
televisioni di tutto il mondo, per far pressione sui paesi europei
che non ne vogliono più sapere dei nostri governanti, al di là del
bene e del male!
Abbiamo provato a dire al Salvini che non citi
più gli italiani perché noi lo siamo e non ci sentiamo minimamente
consenzienti con lui.
Mentre il richiamo a Dio da uno come lui che
brandisce il Vangelo ed il rosario come corpi contundenti, è pura
blasfemia, in quanto non fà che seminare odio, mentire in
continuazione al paese, ed offende il sentimento religioso di chi
è credente.
Andrà al congresso di Verona? Significa che il cristianesimo di
quella gente è lontanissimo dal Vangelo cui pure dicono di
richiamarsi. Venite a me voi che siete stanchi
ed affaticati ed io vi darò sollievo… oppure: prendete il
mio giogo sopra di voi ed imparate da me che sono dolce ed umile
di cuore… Qui qualcosa non quadra e gli organizzatori del
Convegno cui partecipano i Salvini ed i Fontana e l’intendenza…
danno, così, una bella controtestimonianza.