“Per senso di responsabilità mi ricandido, perché non abbiamo trovato un altro leader bravo come me!”
Vi chiederete se si tratti della dichiarazione di un qualche ricoverato in un luogo protetto dove stanno persone che di tanto in tanto dicono: ”Io sono Napoleone”.
No, Signori, è il capomanipolo che con gli scherani, le amazzoni e le ballerine plaudenti, torna a fare un po’ di bene all'Italia (non avendone fatto abbastanza...). Si sa che agli uomini il bene bisogna, le più volte, farlo per forza, scriveva l'amato Manzoni a proposito di Donna Prassede, quella nobildonna che di idee, come gli amici, ne aveva poche ma vi era molto affezionata...; due famiglie e tre conventi cercavano di tenerla all'oscuro di tutto per scansare le sue premure... Ma noi non riusciamo col piazzista, tormentato dalla responsabilità del destino del Paese, che incombe sulle sue spalle. Per chi non ricordasse come stavamo quando lui con gesto di mirabile generosità lasciò il campo, senza proferire verbo, si pensi che non si potevano più pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici e le pensioni, perché il Paese era sull'orlo del baratro. Ci assicura che la storia dello spread è, come si dice a Roma, una bufala e che quel che conta è l'economia reale fatta a pezzi dal governo dei tecnici: attendiamo le sue ricette da Paese della cuccagna per affondare definitivamente. Con la Merkel, poi, bisogna dirgliene quattro... Ma non gliene aveva già dette qualcuna diffusa in tutto il mondo per la palese buffoneria di un premier che si esprime con quel gergo? Ha fatto sì che ormai quando si apre una casa chiusa in Canada (non propriamente nel vicinato...) la chiamano Berlusconi palace... Sì, passerà alla Storia, ma per motivi affatto diversi da quelli divisati. Passerà alla Storia per esser colui che ha raccolto l'eredità della P2 che voleva stravolgere la Costituzione per metter sotto tutela gli Italiani, che ha avuto come stalliere/protettore il mafioso Mangano, che è stato implicato in innumerevoli processi nella maggior parte prescritti, che ha acquistato dal tutore di una fanciulla minorenne una villa principesca per due lire, con arredi inclusi, dopo un tragico fatto di sangue, che ha promesso strabilianti progressi e ha lasciato l'Italia peggio di come l'aveva trovata, che ha operato in perfetto conflitto di interessi e non ha messo mano ad una riforma, dicesi una, di cui l'Italia avrebbe avuto bisogno. Con l'appoggio di non pochi membri della gerarchia cattolica ha degradato moralmente il Paese solleticandone i bassi istinti e predicando che la ricchezza è un valore in sé e che se le ragazze hanno problemi sarà bene che sposino qualche facoltoso, purché non racchie, è ovvio! Anche la bellezza è un dovere. Quel che impressiona sono i clienti che lo hanno accompagnato nell'avventura, quelli che assentono ad una cena a cominciare dalla minestra con la bocca con gli occhi e con le orecchie e che alle frutta non sanno più neppure come si possa dire di no, degli zombie... Le primarie si fanno, si fanno: a metà dicembre...; contrordine camerati/compagni (?), si presenta il capo e ubi major...
In un paese sfiduciato, senza speranza, possono succedere cose di questo tipo: il clima è da Catilinariae, forse peggio, perché almeno allora c'era l'indignazione e il confronto coi valori dell'antica virtù romana, adesso no, tutto scorre; siamo divenuti fatalisti, come in Oriente.
Attesi i guasti che il generoso ritorno può determinare, specie perché il Paese è sotto terapia e sul fronte internazionale non ci sono filantropi, sarebbe bene che gli uomini di buona volontà, come sotto l'occupazione tedesca, si svegliassero dal torpore ed adottassero tutte le iniziative volte a scoraggiare simili gesti di altruismo. Adesso però...