martedì 20 ottobre 2020

LA RISIBILE ESIBIZIONE DEL VIS-CONTE E CONSIGLIERI SUL MES

Carlo Biancheri


 Lo tsunami della pandemia, con i morti, l’impatto gravissimo sull’economia, l’incertezza diffusa,  lentamente  fa prendere coscienza alle persone che le chiacchiere, le esibizioni televisive cominciano finalmente a perdere peso a vantaggio di una presa di coscienza della realtà.

Ora l’ex avvocato del popolo, Vis-Conte dimezzato, si è esibito in una valutazione sulla convenienza di far ricorso al fondo salvaStati europeo, MES, formulando considerazioni da esperto di mercati finanziari. L’argomento addotto dal neofita di emissioni e di mercato secondario di titoli pubblici consiste nel fatto che l’utilizzo del MES sarebbe uno stigma per l’Italia sui mercati e quindi svantaggioso per il paese. Inoltre, costituirebbe un aumento del debito pubblico e, infine,  il tasso d’interesse dei titoli di Stato è sceso, insieme alla caduta dello spread tra i BTP italiani e i Bund tedeschi :ne deriverebbe, secondo il neo-esperto, che non è più conveniente ricorrere al MES.

La tesi sembra condivisa dal Ministro dell’Economia, laureato in Lettere, nominato in quanto presiedeva il Comitato Econ in Parlamento europeo che si occupa di mercati finanziari. Chi scrive è stato audito dall’Econ, sotto la Presidenza della socialista francese Pervenche Bérès, e sa benissimo che presiedere burocraticamente un Comitato non significa affatto capire quello che gli esperti espongono, ma tant’è in Italia il provincialismo e la disinformazione - o meglio l’informazione approssimativa - la fanno da padrone e il Gualtieri, tributario del personaggio da scuola delle Frattocchie del Pc, Bettini, fa il Ministro dell’Economia. Né lo soccorre il Direttore Generale del Tesoro che di emissioni sui mercati finanziari non è esperto.

Ora lo stigma è un’invenzione, perché gli analisti sanno benissimo qual è la situazione debitoria del paese Italia ed il ricorso ad una fonte pubblica europea giova e non danneggia il paese. Gli altri Stati non attivano il MES semplicemente perché godono di condizioni di mercato migliori di quelle assicurate all’Italia (Spagna, Portogallo), essendo il loro debito pubblico (debt outstanding) ben inferiore al nostro. Per inciso va aggiunto che la caduta dello spread dipende dall’acquisto massiccio di titoli di Stato da parte della Banca Centrale Europea che acquista massicciamente titoli del mercato obbligazionario italiano ma… l’albero della cuccagna non è perenne, è a termine.

Le risorse che sono indispensabili alla sanità pubblica, come stiamo vedendo in questi giorni, secondo il Vis-Conte da dove dovrebbero venire? Con una patrimoniale per dare una mazzata definitiva all’economia? Aumentando le tasse che sono già molto elevate? Evidentemente col ricorso al mercato e cioè con nuovo indebitamento pubblico, lo stesso che il Conte paventava col ricorso al MES. Ora si dà il caso che se Il Tesoro raccoglie denaro fresco, come in questo caso, che si aggiunge a quello che dipende dalle scadenze delle vecchie emissioni che vanno rinnovate perché lo Stato non riesce a diminuire il debito, specie in una situazione di emergenza come questa, i prestatori ne tengono conto e, in prospettiva, il costo dell’indebitamento facilmente aumenterà. A questo si aggiunga che, in caso malaugurato di difficoltà dei pagamenti da parte dello Stato, una cosa è trattare con un’entità pubblica come il MES, un’altra, con operatori di mercato che mirano solo a massimizzare i profitti e rientrare dei capitali concessi in prestito, in altri termini le condizioni sarebbero molto più dure.

La verità è che la ragione della sparata, rimbeccata dal Pd per mere ragioni di bandiera, si giustifica nel fatto che si vuole compiacere il movimento 5S, responsabile del caos che stiamo vivendo in questo paese da oltre due anni, autore di provvedimenti demagogici e sbagliati che hanno danneggiato economia, giustizia, scuola, trasporti, industria.

Il Pd  sta tornando sotto la guida dei superstiti e dei neofiti del  Pc mediante i richiami al Gramsci di cent’anni fa e  alla sua tesi della crisi organica – il vecchio tarda a morire e il nuovo non è ancor nato – che si fonda su un’illusione hegeliana della dialettica storica a cui quasi nessuno ormai crede più, mentre i cattolici  che sopravvivono in quel partito sembrano essere tali perché da bambini facevano i chierichetti…

Sembra che l’assioma che spinge per l’alleanza organica tra Pd e 5S consista nel fatto di una ricomposizione di classe sociale,senza aver compreso che chi vive nel degrado delle periferie abbandonate da decenni  in molte grandi città vota a destra.

La dialettica delle classi sociali di matrice marxiana non  sembra un buon viatico per orientare una linea politica che va giudicata sui programmi e sulle verifiche della loro attuazione.